Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
La bella stagione era durata comunque mesi. A Maria Grazia avevano insegnato<br />
che le stagioni sono quattro e ognuna di queste deve lasciare il posto all’altra<br />
ma l’estate quell’anno, seppure meno rovente, sembrava non volerne sapere<br />
di lasciare spazio all’autunno. O forse erano passate una, due estati, chissà.<br />
Di mattina, al risveglio, la luce era sempre forte e le giornate sembravano<br />
due in una. Il fatto è che la gente al sud dopo aver mangiato “pasta incaciata”,<br />
con le melanzane e la ricotta salata, sentiva il bisogno di accostare le finestre e<br />
godersi pancia all’aria la digestione di quei sapori forti… La faccenda impegnava<br />
almeno un paio di orette. Poi erano di nuovo chiacchiere di paese, strusci<br />
di signor e acchittate sulla “strada ritta”, che era appunto la via principale, partite<br />
a carte ai tavolini nei bar, scambi di battute che a Maria Grazia facevano<br />
tanto ridere perché da quelle parti tutti avevano un soprannome e non usarlo<br />
era una offesa. C’era “Ciccio, u’ viddanu”, cioè il contadino, “Pino u bugiaccone”,<br />
in riferimento all’enorme pastrano che indossava d’inverno, Ignazio “occhio<br />
niuro” che forse non ci vedeva bene…Gli appellativi restavano a vita e<br />
rendevano grottesco anche il trapasso. In paese si ricorda di quel manifesto funebre<br />
con la scritta “la famiglia di Nuccio Cianci detto ‘sciddicasapuni’ ringrazia<br />
gli amici che le sono stati vicini”. Così era un dolce e lento scivolare verso il<br />
tramonto, come se la luce non volesse mai essere spenta. Soltanto quando il<br />
“sciauro” di cose buone si spandeva nell’aria tutti rientravano in casa.<br />
Quella sera Maria Grazia rimase con il nonno più a lungo del solito a trotterellare<br />
nella piazza masticando caramelle. Il nonno ogni tanto aveva cercato di<br />
dirle qualcosa, erano mezze frasi e lui che era così ruvido almeno in apparenza,<br />
pareva confuso, a disagio.“Senti Maria Grazia… ti volevo dire…” iniziava così<br />
e Maria Grazia si faceva attenta perché pensava che il nonno si fosse ricordato<br />
qualche altro episodio di quel banditu Giulianu che un po’ le faceva paura e<br />
po’ l’affascinava. Il nonno in genere sceglieva quei racconti per le lunghe passeggiate<br />
in campagna. Il nonno ricominciava e dopo un po’ si interrompeva di<br />
nuovo. “Senti Maria Grazia… ascutami, stammi a sentire… Ti ricordi di<br />
quella città grande grande, quella bella dove ci sono tante macchine e poi c’è<br />
quel monumento tondo …”<br />
110