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Swedish Death Metal
primi demo e gli album di debutto rivoluzionari sono gli aspetti più importanti
e interessanti del movimento. Preferisco discutere dei primi eventi e dei gruppi
fondamentali, piuttosto che dei frutti che hanno dato.
Nelle pagine di questo libro ho scelto di dare visibilità ad una parte dei miei
gusti personali, perché credo sia la strategia più onesta e senza dubbio la più
divertente. Seguendo lo stile spietato delle care vecchie ‘zine, penso che la mia
onestà catturi meglio la vera essenza del death metal.
Vorrei anche chiarire subito che questo libro si concentrerà su una cosa che è
piuttosto rara nell’ambito del giornalismo rock: la musica. Secondo la mia esperienza,
la maggior parte dei libri che parlano di musica tende a dare importanza
agli aspetti sensazionalistici della cultura rock, come l’alcol, il sesso e la droga.
Quando si tratta di generi estremi come il death metal, gli autori spesso riducono
tutto a una strumentalizzazione da quattro soldi, crogiolandosi nei contenuti
offensivi dei testi e nell’immagine, a scapito della musica. Penso che simili strategie
siano alquanto superficiali e irrispettose, e non cadrò in un approccio così
semplicistico e squallido. Al contrario, porterò la mia attenzione sulla più grande
conquista del death metal svedese: l’incredibile musica che ha prodotto. Cercherò
di trattare l’argomento con il rispetto che giustamente si merita.
Purtroppo, tre insostituibili pionieri della scena metal estrema svedese sono deceduti
mentre lavoravo a questo libro: Tomas “Quorthon” Forsberg dei Bathory, Stefan
“Dark” Karlsson dei Satanic Slaughter e Leif Cuzner dei Nihilist. Forsberg e Karlsson
sono morti solo poche settimane prima che potessi intervistarli. In quei momenti ho
come avuto l’impressione che il progetto fosse condannato, ma poi mi sono convinto
che era ora che qualcuno documentasse il movimento creato in prima persona da
quei giganti. Questo volume è dedicato alla memoria di quelle leggende.
Spero davvero che apprezzerete la lettura di questa guida, così come io mi
sono divertito a scriverla. Spero anche che, alla fine della fiera, la maggior parte
dei suoi contenuti sia vera, e che ne ricaviate un po’ di informazioni sui grandi
gruppi che la Svezia ha partorito nel corso degli anni. Se qualcosa dovesse essere
tragicamente errata, vi prego di contattarmi e di condividere le vostre conoscenze
in materia. Infine, vorrei chiarire che anche se le mie critiche nei confronti di
alcuni artisti possono a tratti sembrare severe, amo sinceramente ogni gruppo
presente in questo volume. Sul finire degli anni Ottanta la musica metal, e in
particolare il death metal, ha fatto sì che valesse la pena vivere la mia vita di adolescente
problematico. Mi ha tenuto in vita in questo mondo assurdo.
E lo fa ancora oggi.
Daniel Ekeroth
www.tsunamiedizioni.com
Swedish Death Metal
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