Isgrò, aforismi e intervista - Gruppo bancario Credito Valtellinese
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Milano, 1971.<br />
In primo piano, Emilio <strong>Isgrò</strong> tra le braccia<br />
di Christian Stein all’inaugurazione<br />
della mostra di gruppo Proletarismo<br />
e dittatura della poesia, curata dallo stesso<br />
artista per la Galleria Sant’Andrea.<br />
In secondo piano, il gallerista Gianfranco Bellora.<br />
Courtesy Archivio <strong>Isgrò</strong><br />
m.m.<br />
L’autoriflessione, o, meglio, l’autocritica non è una caratteristica<br />
fondamentale per gli artisti. Certe volte potrebbe essere<br />
controproducente. Però, torniamo a quegli anni: nel ’64 la Pop<br />
arriva a Venezia. Tu eri a Venezia per altre questioni. La Pop è<br />
lo shock, anche se tu avevi già conosciuto personaggi come Piero<br />
Manzoni, che oggi riteniamo shockanti ma che forse allora non<br />
erano presi in considerazione… in quel momento la provocazione<br />
massima veniva invece da quest’immagine altra, che era la Pop.<br />
e.i.<br />
Secondo me tu vedi bene. Perché le provocazioni<br />
manzoniane non erano prese come tali. Non<br />
28<br />
funzionavano a livello di dibattito culturale. A torto o a<br />
ragione, il povero Piero Manzoni nessuno lo prendeva<br />
sul serio. E quando lui parlava, gonfiava i palloncini<br />
d’aria, non è che il discorso fosse poi così affascinante.<br />
Il personaggio di quell’epoca sostanzialmente era Lucio<br />
Fontana. Era quello che aveva dato a noi giovani quello<br />
shock salutare, apparentemente in chiave italiana,a<br />
molti di noi. Era lui, non era Piero Manzoni, perché<br />
effettivamente allora – e lo penso ancora oggi - una<br />
parte di Lucio Fontana, o almeno certe sue opere, erano<br />
più nuove. Apparivano più nuove. Per lo meno quelle<br />
coi buchi purissimi, quelli sono capolavori. Quella<br />
audacia forse l’avrà avuta il primo Boccioni scultore nel<br />
Novecento italiano. E poi mi è sempre molto piaciuto<br />
il Fontana che ad un certo punto smentiva se stesso<br />
caricando di pietre e pietruzze i suoi oli bucati. Mi<br />
Carta P72, 1972<br />
Courtesy Archivio <strong>Isgrò</strong><br />
Come le farfalle notturne, libro cancellato, 1972<br />
Courtesy Andrea Manzitti