Isgrò, aforismi e intervista - Gruppo bancario Credito Valtellinese
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generale del segno è mia. Prima non c’era. È chiaro che<br />
poi ci fu un adeguamento da parte anche di altri artisti.<br />
m.m.<br />
Vi trovavate, avevate fatto un gruppo?<br />
e.i.<br />
C’era il <strong>Gruppo</strong> ’70 a Firenze, con il quale ad un certo<br />
punto ci incontrammo. Venivano a trovarmi loro a<br />
Venezia, Pignotti e Miccini. A volte andavo io a Firenze.<br />
Ma questo durò pochi mesi. Poi c’era un gruppo a<br />
Genova, che si riuniva intorno alla galleria la Garabaga.<br />
C’erano vari gruppi e vari individui. Vi era una forte<br />
guerra contro la poesia concreta da parte di tutti. Quasi<br />
tutti. Infatti nell’antologia della poesia visiva di Pignotti<br />
la poesia concreta non è neppure contemplata: ci sono<br />
22<br />
però alcuni artisti che venivano dal <strong>Gruppo</strong> ’63, come<br />
Novelli. Immodestamente io capii immediatamente la<br />
portata di quel discorso. Gli stessi fiorentini, secondo<br />
me, non avevano capito. Quello che avevo capito era che<br />
noi, se fossimo entrati nell’ambito del visivo, avremmo<br />
dovuto risolvere problemi che erano di tipo visivo. Non<br />
letterario. Loro si connotavano come letterati.<br />
m.m.<br />
Però il gruppo ’70 gravitava già nell’ambito del sistema dell’arte.<br />
e.i.<br />
Non in quanto poesia visiva. Loro si consideravano<br />
letterari. C’era Antonio Bueno, con il quale collaborai<br />
Cartolina per un Natale, 1965<br />
cm 50x65<br />
carta fotografica montata su legno.<br />
Archivio <strong>Isgrò</strong>, Milano<br />
scrivendogli un testo. C’era Sylvano Bussotti, il musicista.<br />
C’era Giuseppe Chiari, il musicista fluxus. C’erano dei<br />
pittori che operavano nella loro area.<br />
m.m.<br />
Quello che mi domando è questo: mentre voi vi siete definiti tutti<br />
come letterati, in realtà tutte le manifestazioni gravitavano in<br />
un altro ambito. Quali erano le manifestazioni che facevate da<br />
letterati?<br />
e.i.<br />
La verità è che quello connotato sul piano letterario ero io.<br />
Avevo pubblicato da Einaudi, il menabò di Vittorini. Avevo<br />
pubblicato da Schwarz delle poesie. Da Mondadori un altro<br />
libro di poesie. Per gli altri la poesia visiva era un modo<br />
per fare dell’avanguardia letteraria. Mentre per me era