Isgrò, aforismi e intervista - Gruppo bancario Credito Valtellinese
Isgrò, aforismi e intervista - Gruppo bancario Credito Valtellinese
Isgrò, aforismi e intervista - Gruppo bancario Credito Valtellinese
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Venezia, 1964. È l’anno della Volkswagen: la casa automobilistica<br />
tedesca diffida l’artista dall’uso del marchio.<br />
L’artista risponde: “Ritirerò la mia opera quando<br />
voi ritirerete le vostre automobili”.<br />
Courtesy Archivio <strong>Isgrò</strong><br />
e.i.<br />
Il termine poesia visiva fu coniato da me e altri,<br />
sostanzialmente dal <strong>Gruppo</strong> ’70. In un libro di Renato<br />
Barilli si dice che l’accezione che gli do io è diversa da<br />
quella tradizionale.<br />
Un coniatore preciso non c’è. Però le aree<br />
dell’avanguardia più o meno usavano questo termine.<br />
Non è come l’Arte Povera o la Transavanguardia che<br />
hanno un’etichetta precisa e un inventore identificato.<br />
m.m.<br />
La differenza tra poesia visiva e poesia concreta?<br />
e.i.<br />
La poesia concreta era un’esperienza monosegnica, nel<br />
21<br />
senso che si usava soltanto la parola. Avveniva all’interno<br />
della verbalità. Non c’era un’immagine. A meno che le<br />
stesse immagini non diventassero forme visive. Se tu leggi<br />
certi miei testi si trovano le differenze. Fui io a introdurre<br />
il distacco dalla poesia concreta definendo la poesia visiva<br />
come un’arte generale del segno. Un campo aperto dove<br />
potessero coesistere segni iconici e segni verbali.<br />
Bisognava distaccarla dalla poesia visiva. E io l’ho fatto in<br />
una chiave polemica. Allora si polemizzava molto, anche<br />
con gli artisti amici. Specialmente con gli epigoni italiani<br />
della poesia concreta. Da un lato introdussi però una<br />
concezione della poesia non come collage, che utilizza<br />
materiali di scarto, ma come progetto visivo che parte<br />
dall’ essere novecentesco.<br />
Comunque la definizione di poesia visiva come arte