AMMINISTRARE immobili - Anaci
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fondo chiusura absidale e la<br />
cripta sottostante il presbiterio.<br />
La navata centrale e il transetto<br />
furono ristrutturati in stile gotico<br />
alla metà del XIII secolo. Il<br />
pavimento a mosaico fu eseguito<br />
nel 1231 dal celebre Cosma,<br />
mentre la sedia episcopale ed il<br />
candelabro tortile sono opera di<br />
Pietro Vassalletto (1260). Dalle<br />
navate laterali si discende nella<br />
bellissima cripta detta di S.<br />
Magno, impreziosita da affreschi<br />
di maestri benedettini nel corso<br />
del XIII sec. molto importanti<br />
perché documentano il passaggio<br />
dalla tecnica pittorica<br />
bizantina a quella romanica.<br />
Staccato dall’edificio principale,<br />
si erge maestoso il campanile in<br />
pietra scalpellata, con cinque<br />
ordini di aperture.<br />
<strong>AMMINISTRARE</strong> IMMOBILI<br />
Anagni: la città dei Papi<br />
Da questa Basilica, il 24<br />
marzo 1160,Alessandro III scomunicò<br />
l’imperatore Federico<br />
Barbarossa; la Cattedrale fu<br />
anche teatro di eventi specificatamente<br />
religiosi, come la canonizzazione<br />
di S. Chiara di Assisi<br />
e la composizione della disputa<br />
tra i Regolari ed i Secolari sotto<br />
il pontificato di Alessandro IV.<br />
II cosiddetto “palazzo papale”,<br />
già della famiglia Conti, fu<br />
acquistato dai Caetani nel 1295.<br />
Il prospetto è costituito da un<br />
portico con grandi archi, sormontato<br />
da un loggiato con<br />
bifore. La leggenda vuole che in<br />
quelle sale, affrescate con motivi<br />
floreali e faunistici, il Papa Bonifacio<br />
VIII (Benedetto Caetani)<br />
venisse oltraggiato da Guglielmo<br />
di Nogaret e Sciarra Colon-<br />
52<br />
Italia da scoprire<br />
La Cripta.<br />
na, inviati dal re di Francia Filippo<br />
il Bello (la storia lo ricorda<br />
come “lo schiaffo di Anagni”).<br />
Il palazzo civico, costruito tra<br />
il 1159 ed il 1163 da Jacopo da<br />
Iseo venuto ad Anagni con la<br />
delegazione della Lega Lombarda,<br />
è un piccolo gioiello di<br />
architettura civile. La concezione<br />
architettonica è molto originale,<br />
con una fuga di otto grandi<br />
archi di pietra che sorreggono<br />
la Sala della Ragione. Il retro<br />
del palazzo presenta degli ornati<br />
nel cornicione e la graziosa<br />
quattrocentesca “Loggetta del<br />
Banditore”.<br />
Le numerose chiese anagnine,<br />
restaurate per lo più durante<br />
il XVIII secolo, o costruite exnovo<br />
come l’edificio barocco di<br />
S. Chiara, conservano opere<br />
d’arte di indubbio interesse.<br />
Citiamo il duecentesco trittico<br />
del Salvatore, in S. Andrea; la<br />
pala d’altare dipinta da G. Battista<br />
Gaulli (sec. XVII), raffigurante<br />
S. Francesco Caracciolo,<br />
in S. Giovanni e l’interessante<br />
tela eseguita da Taddeo Zuccari<br />
(sec. XVI), rappresentante S.<br />
Biagio, S. Lucia e S. Apollonia,<br />
nella chiesa della Madonna di<br />
Loreto. ■<br />
Il Palazzo di Bonifacio VIII.