NUMERO 7 - Latina per Strada

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ASSISTENZA ALLE IMPRESE 10 L’ufficio credito di Confartigianato supporta le imprese associate con lo Sportello Artigiancassa, Confidi e diverse convenzioni con istituti di credito locali e nazionali. Confartigianato, con i suoi operatori, accompagna l’impresa a beneficiare di finanziamenti a tassi agevolati, dei quali possono beneficiare sia le imprese dell’artigianato che tutte le Pmi e piccole attività. Confartigianato può anche supportare all’istruttoria per beneficiare dei finanziamenti erogati dal GAL e dagli ultimi bandi FILAS della Regione Lazio, che hanno stanziato diversi fondi a fondo perduto a sostegno delle imprese locali. Si vuole così svolgere un servizio completo in materia di consulenza finanziaria alle nostre Informa Finanziamenti agevolati e a fondo perduto 2012 imprese. Confartigianato, anche attraverso le proprie società e istituti convenzionati, fornisce la consulenza sulle agevolazioni previste dalle leggi regionali, nazionali e comunitarie, proponendo agli imprenditori l’incentivo più conveniente a seconda delle specifiche realtà ed in relazione alla tipologia di investimento da realizzare. Le forme più comuni di incentivo possono essere individuate in contributi a fondo perduto, bonus fiscali e finanziamenti a tasso agevolato. Per informazioni e supporto si può contattare la Confartigianato di Latina al numero telefonico 0773.66.65.93, oppure scrivere all’indirizzo email latina@mail.confartigianato.it. Confartigianato è presente, con propri uffici e consulenti, su tutta la provincia di Latina. SPORTELLO “ARTIGIANCASSA” Interventi agevolati per ditte artigiane, microimprese e P.M.I. NUOVO FONDO PERDUTO BANDI GAL & FILAS FINANZIAMENTI SICUREZZA INAIL CONSOLIDAMENTO DEBITI LEASING AGEVOLATI CONFIDI - COOP. DI GARANZIA SPORTELLO ASSICURATIVO Per ulteriori informazioni, contattare la dott.ssa Angela De Tursi, al numero 0773.666593 o mezzo e mail: latina@mail.confartigianato.it
Lo Zuccherificio, che novità a Littoria Dopo la nomina a provincia arrivano i primi insediamenti industriali in città. La zona prediletta è quella della stazione e così ecco la prima pietra nell’Ottobre del ‘36 Dopo la nomina a provincia a Littoria arriva finalmente anche il momento dei primi insediamenti industriali. La zona migliore è, ovviamente, quella nei pressi della ferrovia ed ecco allora che il primo stabilimento viene studiato nei pressi del Villaggio, a pochi metri dalla stazione. Nell’arco di dieci mesi, posa della prima pietra nell’ottobre ’35 e inaugurazione a luglio ’36, ecco che il progetto diventa realtà. Si tratta di una struttura industriale per la produzione, a livello nazionale, dello zucchero di barbabietola. Lo “Zuccherificio”, questo il suo nome, è un complesso interamente edificato con materiale italiano e garantisce lavoro a ben quattrocentocinquanta operai locali più un gruppo di dirigenti (per lo più provenienti dalla Romagna e dal Veneto). Nel primo anno la produzione si aggira attorno ai mille quintali al giorno di prodotto finito, lo zucchero, mentre per quanto riguarda la materia prima, le barbabietole, si parla di circa ottomila quintali lavorati. Le barbabietole arrivano principalmente dalle zone limitrofe grazie anche ad una imponente coinvolgimento nelle scelte dei contadini i quali una volta consegnato il prodotto, La prima pietra dello zuccherificio, in alto l’attuale edificio (foto Istituto Luce) tramite le proprie “barbozze” trainate da buoi, tornano nei propri poderi con la polpa, o “ciancia” come veniva chiamata volgarmente, che era in pratica quanto restava della lavorazione per l’estrazione dello zucchero. Questa polpa diventava foraggio di alta qualità per gli animali dei poderi. La presenza dello Zuccherificio apriva una nuova era per Littoria: contemporaneamente allo stabilimento, infatti, c’è un indotto non indifferente nell’attività produttiva in altri settori come nell’urbanistica e nella produttività alimentare per non parlare, poi, del dopolavoro che rappresenta una valvola di sfogo dopo una lunga giornata di fatica. Nel dopolavoro vengono convogliate più attività, dal divertimento alla cultura, dallo sport alla musica e altro. Il tutto mentre, all’orizzonte, si addensano nubi di guerra, prima l’Africa (’35-’36) poi il secondo conflitto mondiale, che da lì a poco avrebbero cambiato tanti equilibri. Umberto Paluzzi STORIA E RICORDI 11
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