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E. CORTELLINI- F. EUGENI- G. EUGENI- R. MASCELLA 51<br />

obbiettivi fissati dai singoli docenti senza un dialogo reciproco. Internet può costituire<br />

una fonte di documentazione e ricerca, integrando la tradizionale consultazione in biblioteca<br />

con la collaborazione in rete tra esperti ovunque localizzati da una parte e studenti<br />

e insegnanti; sostituendo gradualmente <strong>il</strong> ciclo classico autore, editore, insegnantemediatore<br />

e studente lettore. Consulenti esterni potrebbero fornire non manuali o libri<br />

di testo veri e propri, ma sem<strong>il</strong>avorati, tracce di lavoro da completarsi e perfezionarsi a<br />

cura <strong>del</strong>l'insegnante nel lavoro quotidiano con la classe. In tal modo <strong>il</strong> docente e gli studenti<br />

potrebbero [ ... ] diventare di fatto coautori e partecipanti attivi alla costruzione di<br />

materiale didattico di nuova concezione [ ... ].<br />

A sorreggere <strong>il</strong> tutto ci deve essere uno scambio costante di esperienze, di informazioni<br />

e di conoscenze all’interno degli istituti e tra <strong>il</strong> sistema scolastico nel suo<br />

complesso e l’ambiente esterno nella varietà <strong>del</strong>le sue articolazioni, scambio sorretto e<br />

alimentato dalle tecnologie per la comunicazione e la cooperazione.<br />

[ ... ] Attualmente la tecnologia si sta orientando verso prodotti non vincolati a<br />

una sola destinazione d’uso, ma progettati in modo da favorire al massimo <strong>il</strong> passaggio<br />

da una modalità di funzionamento e di ut<strong>il</strong>izza ione all’altra. Bisogna saper trasferire una<br />

problematica dall’universo che gli è proprio in un altro contesto e concentrare l'attenzione<br />

sui confini e sulle interfacce, più che sui nuclei centrali.<br />

Può la scuola restare estranea a questi processi che attraversano in profondità<br />

<strong>il</strong> campo <strong>del</strong>la ricerca e lo caratterizzano sempre di più? Si rischia di accentuare la distanza<br />

tra <strong>il</strong> sapere che viene praticato nei suoi luoghi di produzione e quello che viene insegnato<br />

nelle aule scolastiche. Questa distanza a sua volta comporta automaticamente una<br />

rinuncia: la rinuncia degli 800.000 docenti che operano nel mondo <strong>del</strong>la scuola a svolgere<br />

la funzione cui possono legittimamente aspirare, [ ... ] quella di intellettuali attivi e<br />

responsab<strong>il</strong>i, in grado di valutare i mutamenti e le dinamiche che interessano <strong>il</strong> mondo<br />

<strong>del</strong>la ricerca e di trame le dovute conseguenze in termini di cambiamenti degli itinerari e<br />

dei percorsi <strong>del</strong>la loro attività di insegnamento.<br />

Fra i molti luoghi comuni che si sentono ripetere c'è anche quello <strong>del</strong>la multimedialità.<br />

Tagliagambe sottolinea che l’applicazione <strong>del</strong>la multimedialità [ ... ] non può<br />

essere circoscritta e ridotta al fatto <strong>del</strong>la coesistenza, all'interno di un unico messaggio di<br />

testi scritti, di suoni e di immagini.<br />

La multimedialità è invece una sfida in quanto pone esplicitamente <strong>il</strong> problema<br />

<strong>del</strong>la relazione reciproca e <strong>del</strong>le modalità di integrazione fra <strong>il</strong> visivo, <strong>il</strong> sonoro e <strong>il</strong> verbale,<br />

tra procedimenti <strong>del</strong>la visione, <strong>del</strong>l’ascolto e <strong>del</strong>la lettura [ ... ].<br />

[ ... ] Nella scuola la multimedialità non può semplicemente essere usata, applicata,<br />

essa va invece metabolizzata, digerita sul piano teorico e didattico [ ... ].<br />

La scuola, inoltre, dovrebbe fare spazio anche alle emozioni, avverte Tagliagambe.<br />

Le emozioni sono marcatori somatici. Per tenere conto in modo adeguato e<br />

completo <strong>del</strong>l'intelligenza emotiva, è indispensab<strong>il</strong>e fare riferimento non solo ai linguaggi<br />

<strong>del</strong>la mente, ma anche a quelli <strong>del</strong> corpo, in tutta la loro estensione.

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