Si celebrano i 150 anni dell'Unità d'Italia Cento anni ... - Lo sferisterio
Si celebrano i 150 anni dell'Unità d'Italia Cento anni ... - Lo sferisterio
Si celebrano i 150 anni dell'Unità d'Italia Cento anni ... - Lo sferisterio
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
PoSte ItAlIAne SPA - SPedIzIone In AbbonAMento PoStAle - d.l. 353/2003 (Conv. In l. 27/02/2004 n. 46) - Art. 1, CoMMA 1, Cb-no/CUneo - n.° 4, Anno III<br />
www.lo<strong>sferisterio</strong>.it<br />
COPPA ITALIA<br />
<strong>Si</strong> <strong>celebrano</strong> i <strong>150</strong> <strong>anni</strong><br />
dell’Unità d’Italia<br />
IL RICORDO<br />
<strong>Cento</strong> <strong>anni</strong> fa nasceva<br />
Augusto Manzo<br />
04|11<br />
NUMERO 4<br />
GIUGNO 2011
Coppa<br />
Italia<br />
le finali dell’edizione 2011 abbinate<br />
al trofeo “<strong>150</strong> <strong>anni</strong> Unità d’Italia”<br />
di scena a fine agosto a Canale ..............8<br />
dAvIde AMorettI ............................13<br />
Un avvio in salita<br />
GIUlIAno bellAntI .........................14<br />
Incontro con la spalla del San biagio<br />
PIerGIorGIo AloSSA .......................15<br />
Il ritorno del guerriero<br />
dAnIlo olIvero ...............................16<br />
Una vita da gregario<br />
nellA PIAzzA dI bUbbIo ...............17<br />
lo <strong>sferisterio</strong> invisibile<br />
enrICo UnnIA ....................................18<br />
riparto da Priocca<br />
SPeb ........................................................19<br />
Una società che sogna in grande<br />
AMICI CAStello ................................20<br />
Sessant’<strong>anni</strong> di balon<br />
AUGUStA beneSe ..............................21<br />
I ricordi del presidente borra<br />
CAStelletteSe ................................23<br />
Una società fatta in casa<br />
I n Q U e S t o<br />
n U M e r o<br />
I CUGInI PAnero ...............................24<br />
Made in San Pietro del Gallo<br />
PIeveSe .................................................25<br />
Fucina di campioni<br />
Il vIvAIo dI MoMberCellI ..........26<br />
dove balon fa rima con Aresca<br />
FortezzA SAvonA ...........................27<br />
Un progetto per il settore giovanile<br />
PAntAlerA ..........................................29<br />
bolarm, molto più di un modo di dire<br />
PAllAPUGno leGGerA ..................30<br />
Il balon torna protagonista nelle scuole<br />
le rUbrICHe ................................ 31-34<br />
Sport&Medicina<br />
numeri&Persone<br />
domande&risposte<br />
Amarcord<br />
100 <strong>anni</strong><br />
Un secolo fa<br />
nasceva Manzo<br />
Per il centenario sono previste iniziative<br />
tra Alba e Santo Stefano belbo nel weekend<br />
del 20-21 agosto .............................10<br />
3<br />
04|11<br />
NUMERO 4<br />
GIUGNO 2011<br />
Iscrizione al<br />
Tribunale di Cuneo<br />
N. 616 del 18/03/2009.<br />
Pubblicità: in proprio.<br />
lo SFerISterIo<br />
è una pubblicazione<br />
della Lega delle Società<br />
di Pallapugno<br />
corso IV Novembre 8<br />
12100 Cuneo<br />
Cell 388.3475751<br />
Fax 0171.436301<br />
legabalun@libero.it<br />
PreSIdente<br />
Ezio Raviola<br />
dIr. reSPonSAbIle<br />
Federico Matta<br />
redAttorI<br />
Sergio Casasso<br />
Paolo Cornero<br />
Luca Giaccone<br />
Mario Pasquale<br />
Sonia Pellegrino<br />
Stefano Sciandra<br />
Elio Stona<br />
redAzIone e GrAFICA<br />
Autorivari - Cuneo<br />
StAMPA<br />
Tipolito Europa - Cuneo<br />
In CoPertInA<br />
Oscar Giribaldi, capitano<br />
dell’Alta Langa
È ora di dematerializzare!<br />
Da gennaio è in vigore il nuovo Codice dellAmministrazione Digitale (D.lgs. n. 235/2010)<br />
che costituisce il pilastro su cui si basa il processo di rinnovamento digitale del sistema Italia:<br />
Pubblica Amministrazione, Ci Ci adini e Imprese.<br />
Abbandonare la carta, ora, è un obbligo.<br />
Con il software OLIMPO di SISCOM inizia l’era digitale negli uffi ci.<br />
La scrivania digitale inventa un nuovo modo di lavorare, più dinamico<br />
ed entusiasmante. OLIMPO permette di gestire in maniera<br />
totalmente digitale tutto il sistema documentale. Le attività abituali<br />
quali la stesura di documenti, la trasmissione di e-mail ordinarie e<br />
certifi cate, l’utilizzo della fi rma digitale, ma anche la distribuzione di<br />
documenti nei vari uffi ci, la scansione dei documenti in arrivo, l’archiviazione<br />
e la gestione dei procedimenti, possono essere effettuate<br />
in maniera totalmente integrata e senza l’utilizzo della carta.<br />
w w w . s i s c o m . e u<br />
S O F T W A R E H O U S E<br />
IO LAVORO<br />
CON OLIMPO!<br />
Olimpo<br />
Scrivania DIGITALE<br />
Potete richiedere oggi la vostra<br />
DEMO gratuita di OLIMPO scrivendoci<br />
via e-mail a siscom@siscom.eu<br />
o via fax allo 0172 474739<br />
<strong>Si</strong>scom SpA<br />
AZIENDA CERTIFICATA ISO 9001:2008<br />
Telefono 0172 4168 • siscom@siscom.eu<br />
SEDI: Cervere (CN) • Gattinara (VC) • Gravellona Toce (VB)<br />
Potenza • Saronno (VA) • Villaurbana (OR)<br />
E partners su tutto il territorio nazionale
I n P r I M A<br />
P A G I n A<br />
da domenica 29 maggio, Castagnole lanze ha un nuovo <strong>sferisterio</strong>: la<br />
sfida tra i locali guidati da davide Amoretti e la Monticellese di riccardo<br />
rosso, infatti, è stata la prima partita ufficiale giocata nel nuovo impianto.<br />
Un risultato importante reso possibile dall’impegno della società e<br />
del Comune, che hanno investito per il rilancio del balon sul territorio<br />
astigiano.<br />
Giusto, perciò, dare adeguato risalto al traguardo raggiunto: prima di<br />
tutto perché la costruzione del nuovo <strong>sferisterio</strong> è il coronamento di un<br />
progetto che la società porta avanti fin da quando ottenne dalla Federazione<br />
il ripescaggio in serie b, tre stagioni or sono.<br />
nuovo impianto ed investimento sui giovani (sono ben quattro le squadre<br />
giovanili targate Castagnolese in questa stagione): sono le promesse<br />
mantenute della società del presidente Sobrino.<br />
Un modello da seguire per tante altre realtà<br />
che piano piano si stanno affacciando sul pal-<br />
Il balon<br />
risplende<br />
con i nuovi<br />
impianti<br />
coscenico pallonistico.<br />
Ma lo <strong>sferisterio</strong> di Castagnole lanze non è<br />
l’unico nuovo impianto che ha visto la luce nella<br />
stagione 2011: si aggiunge a quello realizzato<br />
a Monastero bormida, un’altra zona strategica<br />
per il balon, dove è rinata la passione per questo<br />
sport che proprio qui visse grandi fasti a<br />
cavallo degli <strong>anni</strong> Settanta ed ottanta.<br />
e se ripensiamo agli ultimi <strong>anni</strong>, sono molti<br />
gli sferisteri che hanno visto la luce: da Ceva<br />
a neive, passando per San biagio della Cima. Molti altri impianti sono<br />
invece stati interessati da interventi di restyling e miglioramento come<br />
quelli di Cuneo, San biagio Mondovì, Monticello, Canale, bene vagienna,<br />
Gottasecca, Mondovì e Peveragno.<br />
Senza dimenticare gli sferisteri che hanno riaperto i battenti (ultimi in<br />
ordine di tempo quelli di roddino e Priocca) e le nuove società (la stessa<br />
Priocchese, ma anche Mombercelli, Castino, Monastero bormida, Fortezza<br />
Savona, oltre a numerose realtà nell’entroterra ligure).<br />
Sono segnali importanti che - se aggiunti alla crescita del numero di<br />
squadre giovanili ed al costante allargamento geografico della pratica di<br />
questo sport, argomenti dei quali abbiamo parlato nello scorso numero<br />
- testimoniano con evidenza la vitalità del balon. Una buona strada che<br />
va seguita ed ulteriormente potenziata.<br />
Federico Matta
ALBA<br />
PROSSIMA<br />
APERTURA<br />
VIALE TORINO 12<br />
SALUZZO SALUZZO SALUZZO SALUZZO<br />
ALLE ALLE CORTI CORTI<br />
VIA DELLA<br />
RESISTENZA 16<br />
VINOVO VINOVO VINOVO VINOVO VINOVO<br />
IN VIA<br />
CIRCONVALLAZIONE<br />
TI DIVERTIRAI!<br />
SCOMMETTI?<br />
Partner della<br />
VIRTUS LANGHE<br />
ROYAL FLUSH SOSTIENE<br />
LE VOSTRE PASSIONI!<br />
ASTI<br />
PROSSIMA<br />
APERTURA<br />
NARZOLE<br />
SALE DA GIOCO<br />
E E HOTEL HOTEL A A 5 5 MINUTI MINUTI<br />
DAL DAL DAL CASELLO CASELLO CASELLO<br />
DI DI DI CHERASCO CHERASCO CHERASCO<br />
CACCIA CACCIA CACCIA CACCIA CACCIA AL AL AL AL AL JACKPOT! JACKPOT! JACKPOT! JACKPOT! JACKPOT!<br />
500.000 500.000 €<br />
CON LE NUOVE VLT
S P o r t &<br />
S A l U t e<br />
Studio dentistico Moscone:<br />
innovazione e qualità<br />
tradizione, presente e futuro: così si può<br />
riassumere la ‘mission’ dello studio dentistico<br />
Moscone. Un curriculum di alto<br />
profilo quello del dottor livio: laureato<br />
presso l’Università di torino nel 1987, autore<br />
dell’articolo “Profilo psicologico del<br />
paziente odontoprotesico” nel 1988 ed<br />
artefice della protesi maxillo-facciale in<br />
pazienti post-tumorali. Queste sono solo<br />
alcune delle più importanti tappe della<br />
carriera medica del dott. livio Moscone,<br />
titolare degli studi dentistici di Carrù,<br />
Cherasco e dogliani, in collaborazione<br />
con il nipote, dott. luca Moscone, entrato<br />
a far parte dello staff apportando importanti<br />
innovazioni. le recenti convenzioni,<br />
siglate con l’Arma dei Carabinieri della<br />
provincia di Cuneo e con la Confartigianato,<br />
conferiscono allo studio Moscone<br />
il giusto merito e la meritata fiducia delle<br />
istituzioni. la cura dei denti è fondamentale<br />
e non solo fine a se stessa.<br />
diversi studi hanno infatti dimostrato che<br />
carie e gengivite aumentano il rischio di<br />
ictus, infarto e patologie renali. Questo<br />
rischio è raddoppiato in pazienti che<br />
hanno protesi valvolari cardiache o che<br />
soffrono di arteriosclerosi. Quindi prevenire<br />
le patologie dentarie è importante<br />
non solo per mantenere un’estetica, una<br />
masticazione ed una fonazione adeguate,<br />
ma soprattutto per evitare l’instaurarsi di<br />
malattie ben più gravi. la prima azione di<br />
prevenzione che tutti possiamo mettere in<br />
atto è la quotidiana igiene orale, lavandoci<br />
i denti dopo ogni pasto con spazzolino<br />
e dentifricio. <strong>Si</strong> possono usare in accompagnamento<br />
filo interdentale e colluttori.<br />
Fondamentale risulta inoltre fare controlli<br />
periodici dal dentista (almeno una volta<br />
all’anno) per intercettare precocemente<br />
situazioni patologiche in bocca che possano<br />
evolvere verso un quadro doloroso e,<br />
se trascurate nel tempo, mettere a rischio<br />
anche organi come cuore, cervello e reni.<br />
lo studio Moscone propone molti servi-<br />
Informazione redazionale<br />
zi, a partire dalla realizzazione di protesi<br />
dentarie: mobile, fissa ed impianti.<br />
l’igiene orale professionale è la pratica<br />
mediante cui si rimuovono placca e tartaro<br />
che sono la causa principale di gengivite<br />
che, se non trattata, evolve nel tempo<br />
in parodontite (piorrea), col rischio di<br />
perdere i denti. la cura delle carie, oltre<br />
che per conservare la struttura dentaria, è<br />
fondamentale per prevenire pulpiti (infezione<br />
della polpa del dente) e ascessi. È<br />
importante fin dall’infanzia diagnosticare<br />
eventuali malocclusioni che possano in<br />
età adulta alterare la masticazione ed<br />
anche l’aspetto del volto e creare episodi<br />
ricorrenti di cefalea (mal di testa). Con<br />
apparecchi mobili e fissi si può intervenire<br />
su questi problemi. dal punto di vista<br />
estetico, occorre ricordare che si possono<br />
sbiancare i denti naturali ingialliti, mediante<br />
applicazione di un gel a base di<br />
perossido d’idrogeno sotto la luce blu di<br />
una lampada al plasma per 15 minuti. Il<br />
risultato a prima vista è sorprendente.<br />
Dove e<br />
quando<br />
<strong>Lo</strong> studio dentistico<br />
Moscone<br />
assiste a:<br />
Cherasco (via<br />
Ferrua, 2): martedì<br />
dalle ore 14<br />
alle 20, mercoledì<br />
dalle 8 alle<br />
12 e dalle 14 alle<br />
20, venerdì dalle<br />
14 alle 20.<br />
Carrù (piazza<br />
Mercato Bestiame,<br />
16): lunedì<br />
dalle 13 alle 20,<br />
giovedì dalle 8<br />
alle 12, sabato<br />
dalle 8 alle 12.<br />
Dogliani (via<br />
XXXI Luglio):<br />
martedì dalle 8<br />
alle 12, giovedì<br />
dalle 13 alle 20,<br />
sabato dalle 13<br />
alle 17.
la Coppa Italia<br />
entra nel vivo<br />
da riccardo Aicardi (primo trionfatore nel 1983) a Paolo danna<br />
(campione nel 2010). Chi alzerà la Coppa dell’edizione numero<br />
27? È formalmente entrata nel vivo la Coppa Italia 2011, che<br />
quest’anno sarà abbinata al trofeo “<strong>150</strong> <strong>anni</strong> Unità d’Italia”: è<br />
l’omaggio del mondo del pallone a questo importante <strong>anni</strong>versario<br />
che va adeguatamente celebrato.<br />
Per questo, Federazione e lega delle Società hanno deciso di ricordare<br />
questa ricorrenza dedicando il trofeo più prestigioso della<br />
stagione: fondamentale il sostegno e la disponibilità del patron<br />
della Canalese, vincenzo toppino, il primo a lanciare l’idea ed il<br />
primo a mettersi a disposizione per realizzarla, nonchè al sostegno<br />
dell’Apicoltura brezzo. Per il ritorno in Piemonte della Coppa<br />
Italia, sarà quindi Canale il teatro di questo grande evento: il clou<br />
si avrà nella serata di sabato 27 agosto (ore 21), quando scenderanno<br />
in campo le due finaliste degli Assoluti. Un anno fa a San<br />
biagio della Cima, davanti ad un pubblico d’eccezione, si affrontarono<br />
Paolo danna e bruno Campagno, che anche quest’anno<br />
hanno ‘staccato’ il biglietto di qualificazione al primo turno. Assieme<br />
a loro, hanno ottenuto il ‘visto’ per la serie A anche oscar<br />
Giribaldi (Alta langa) e roberto Corino (Subalcuneo); sulla loro<br />
strada troveranno le quattro squadre migliori della serie b (prime<br />
classificate in campionato al termine del girone di andata), vale a<br />
dire neivese, Imperiese, A.Manzo e Priocchese.<br />
QUALIFICAZIONI E PROGRAMMA<br />
Alla Coppa Italia Assoluti (serie A e serie b) prendono parte le<br />
prime 4 classificate dei rispettivi campionati al termine del girone<br />
di andata. Questi gli abbinamenti del primo turno: neivese-Pro<br />
8<br />
Paschese (13 luglio ore 21 a neive); Priocchese-Canalese<br />
(28 giugno ore 21 a Priocca);<br />
Imperiese-Subalcuneo (29 giugno<br />
ore 21 a dolcedo); A.Manzo-Alta langa<br />
(29 giugno ore 21 a S.Stefano belbo). le<br />
vincenti sono ammesse alle semifinali (a<br />
Pieve di teco il 2 agosto ore 21 ed a roddino<br />
il 3 agosto ore 21). la finale si gioca<br />
a Canale sabato 27 agosto ore 21.<br />
Per la serie C1, sono stati formati 4 gironi<br />
di qualificazioni per scegliere le squadre<br />
che partecipano alle semifinali (in programma<br />
entrambe l’8 agosto ore 21 a<br />
villanova e dogliani); la finale è di scena il<br />
28 agosto ore 21.<br />
In serie C2, alle semifinali accedono le<br />
prime 4 classificate al termine del girone<br />
di andata del campionato: la finale verrà<br />
giocata il 27 agosto ore 17 a Canale.<br />
Sono 26 le edizioni della Coppa Italia:<br />
la prima è stata disputata nel 1983,<br />
mentre nel 1996 non è stata assegnata<br />
e nel 1997 e nel 2004 non è stata<br />
giocata. Cuneo è la società che ha vinto<br />
più Coppe, ben 5 (segue Imperia con<br />
4), Aicardi, Dodo Rosso, Sciorella e<br />
Danna i battitori che l’hanno alzata più<br />
volte. Negli altri ruoli, i più titolati sono<br />
Giuliano Massone (spalla, 4) e Giulio<br />
Ghigliazza (terzino, 5).<br />
Bellanti (2 titoli da capitano e 1 da<br />
spalla), Gi<strong>anni</strong> Rigo e Tonino Olivieri (1<br />
da spalla e 1 da terzino) sono i giocatori<br />
che hanno vinto la Coppa in più ruoli.<br />
Nel 2007 e nel 2008 è stato segnato il<br />
record di squadre partecipanti nella<br />
categoria Assoluti (24 tra A e B).<br />
Identica la formula in Under 25 e Juniores:<br />
le prime 2 classificate dei due gironi<br />
della prima fase di campionato accedono<br />
alle semifinali; la finalissima sarà disputata<br />
a Canale rispettivamente il 28 agosto ore<br />
17 e il 28 agosto ore 14.30.<br />
Per Allievi ed esordienti, le semifinaliste<br />
saranno le prime classificate dei 4 gironi<br />
di Fascia A al termine del girone di andata:<br />
le finali si disputano sempre a Canale<br />
rispettivamente il 27 agosto ore 14.30 ed il<br />
28 agosto ore 11.<br />
Infine, i Pulcini: in semifinale sono ammesse<br />
le prime due classificate dei due<br />
gironi di Fascia A al termine del girone<br />
di andata; la finale è in programma il 27<br />
agosto ore 11 a Canale.
Il ricordo<br />
Augusto<br />
Manzo<br />
<strong>Cento</strong> <strong>anni</strong> fa nasceva il grande<br />
campione di Santo Stefano Belbo<br />
Corrado Olocco<br />
“la notizia si sparse in un baleno. Gente che stava a lavorare<br />
sulla mezzacosta di Mombarcaro fischiò verso casa perché<br />
venissero a ritirare le bestie e scese come si trovava, nelle flanelle<br />
fradice di sudore e nei calzoni impastati di letame. Quelli del<br />
paese già si stringevano intorno al campione. Augusto Manzo,<br />
campione italiano di pallone elastico, era arrivato da Alba su<br />
un’auto di piazza per visionare Sergio”. Queste poche righe, uno<br />
degli straordinari incipit di beppe Fenoglio, sintetizzano la popolarità<br />
e il carisma di Augusto Manzo, il campionissimo del balon,<br />
del quale ricorre quest’anno il centenario della nascita.<br />
nato a Santo Stefano belbo il 20 agosto del 1911, Manzo conquistò<br />
il primo scudetto nel 1932, ripetendosi nel 1933 e nel 1935.<br />
Gli sfuggì quello del 1934, quando giocò alla guida di una quadretta<br />
a ‘conduzione famigliare’ assieme ai fratelli Giuseppe, Angelo<br />
e tommaso. nella seconda metà degli <strong>anni</strong> trenta, quando<br />
i campionati di pallone elastico divennero dopolavoristici, Man-<br />
10<br />
zo si dedicò al bracciale (disciplina che<br />
invece aveva una connotazione professionistica),<br />
vincendo il titolo italiano nel<br />
1937 e nel 1942 e arrivando secondo nel<br />
1938, sempre per i colori di livorno. nel<br />
1938 sfidò il campione italiano di pallone<br />
elastico Gavello al Mermet e vinse 11-0.<br />
tanto per ribadire chi era il più forte.<br />
dopo la guerra, tornò a concentrarsi solo<br />
sul balon aggiudicandosi cinque scudetti<br />
consecutivi dal 1947 al 1951: è la striscia<br />
vincente più lunga della storia, uguagliata<br />
solo da quella di bertola tra il 1963 e<br />
il 1967 (ma coi primi due vinti non da<br />
capitano).<br />
le cronache parlano di Manzo come di<br />
un giocatore dalla straordinaria regolarità<br />
e dalla grande resistenza. la prima qualità<br />
frutto del talento, la seconda di doti<br />
fisiche che in gioventù lo portarono a praticare<br />
con successo anche l’atletica (dove<br />
prediligeva lancio del disco e del giavellotto)<br />
e il calcio. dal 1929 al 1931 Manzo<br />
giocò come centromediano nell’Albese<br />
attirando anche l’attenzione della Juventus,<br />
che a quei tempi disputava spesso<br />
amichevoli nella capitale delle langhe.<br />
Per ricordare i suoi trascorsi calcistici e<br />
nell’atletica, da una decina d’<strong>anni</strong> Alba<br />
ha intitolato a Manzo il campo sportivo<br />
di San Cassiano, anche se non lo sa quasi<br />
nessuno.<br />
“non ho molti ricordi di mio padre giocatore.<br />
In casa parlava poco della sua<br />
carriera sportiva. Posso però dire che era<br />
un genitore molto presente e che mi ha<br />
seguita negli studi”, afferma la figlia elisabetta.<br />
tra le sue testimonianze, spunta<br />
un episodio che per certi versi ricorda il<br />
racconto di Fenoglio citato in precedenza:<br />
“negli Anni Settanta, a settembre,<br />
trascorrevamo sempre una settimana al<br />
mare. Un giorno ci siamo fermati in un<br />
bar a diano Castello e dopo pochi minuti<br />
eravamo circondati da tifosi che volevano<br />
salutarlo e parlare con lui. Anche se il suo<br />
grande rivale balestra era ligure, mio padre<br />
aveva molti sostenitori in liguria. Con<br />
balestra aveva un legame particolare.<br />
Quando mio padre morì, balestra raggiunse<br />
Alba in treno e accompagnò mia<br />
madre a braccetto fino in duomo. Pianse<br />
per tutto il tragitto”.<br />
Il colloquio con la figlia ridimensiona anche<br />
i ricorrenti aneddoti folkloristici legati<br />
al rapporto di Manzo col cibo. Il Campionissimo<br />
amava la buona cucina e il<br />
vino, ma quando era in attività faceva una<br />
vita regolare e regolata, da atleta vero. “Il<br />
suo peso forma era di 78 chili e duran-
Per il centenario sono previste<br />
iniziative tra Alba e Santo<br />
Stefano Belbo nel week-end del<br />
20-21 agosto. Il programma prevede<br />
una mostra nella chiesa albese<br />
di San Domenico che rimarrà aperta<br />
fino a metà settembre, un convegno,<br />
la posa di una targa alla casa natale,<br />
esibizioni di pallone col bracciale e di<br />
pallapugno giovanile con le squadre<br />
di Alba e Santo Stefano e<br />
un memorial al Mermet<br />
con squadre miste<br />
te l’inverno si teneva in forma facendo<br />
esercizi ginnici in casa” afferma la signora<br />
elisabetta. e per la cura dei suoi muscoli<br />
Manzo si affidava spesso a ‘Mariulin’<br />
Sandri, storico massaggiatore dell’Albese<br />
e dell’olimpo basket, ma andò anche da<br />
biagio Cavanna, il massaggiatore cieco di<br />
Fausto Coppi.<br />
Manzo si impegnò anche nella vita sociale<br />
albese, ricoprendo la carica di consigliere<br />
comunale dal 1951 al 1956 (eletto<br />
come indipendente nelle file della dc<br />
con 91 voti) e si candidò alla Provincia<br />
negli <strong>anni</strong> Sessanta col Partito liberale.<br />
Politicamente, oggi diremmo che era un<br />
moderato. e moderato lo era sul serio,<br />
sul campo e fuori. di lui non si ricordano<br />
intemperanze o giudizi sopra le righe.<br />
“era correttissimo. Penso che non abbia<br />
mai addomesticato una partita” conclude<br />
la figlia.<br />
Alla fine del 1950, Manzo fu tra i promotori<br />
di una sorta di comitato nato ad Alba<br />
che portò, l’anno successivo, alla nascita<br />
dell’Unione italiana pallone elastico, antenata<br />
dell’attuale Fipap. Aveva alle spalle<br />
studi classici e dimostrò di cavarsela bene<br />
anche con la penna. Fu coautore del libro<br />
“Storia del gioco del pallone elastico e<br />
similari”, pubblicato nel 1952, e di “<strong>Cento</strong><br />
<strong>anni</strong> di pallone elastico” (1970), entrambi<br />
scritti con luigi Mussi e remo Gianuzzi.<br />
negli Anni Settanta collaborò col periodico<br />
albese “la bilancia” e, nei primi Anni<br />
Cinquanta, anche con “Gazzetta d’Alba”.<br />
Il settimanale albese fu profetico il 24<br />
luglio del 1930, quando, in un articolo<br />
dedicato alla riapertura del Mermet, scrisse:<br />
“domenica 27, alle ore 15, saranno<br />
di fronte le due forti quadriglie di Perno<br />
coi fratelli rabino e Parisotto e quella di<br />
Costigliole d’Asti, con ettore Santero e<br />
Manzo, uno dei più forti giocatori della nuova generazione”.<br />
Manzo rimase nel mondo dello sport anche a fine carriera, ricoprendo<br />
negli Anni Sessanta la carica di consigliere dell’Unione<br />
sportiva <strong>Cento</strong> torri, sodalizio che si dedicava, oltre che al<br />
pallone elastico, anche al ciclismo. era però pronto a tornare<br />
in campo, sia per divertirsi con gli amici (celebri le partite del<br />
lunedì pomeriggio al Mermet coi fotografi beppe viglino ed<br />
enzo Agnelli e altri vip albesi), sia per ragioni più nobili, come<br />
nelle due sfide contro una squadra di seminaristi organizzate<br />
per raccogliere fondi a favore di don Paolo tablino, missionario<br />
albese in Kenya.<br />
Morì il 25 settembre del 1982 in seguito a un incidente stradale.<br />
Pochi mesi prima se n’era andato romualdo Isnardi, il dirigente<br />
che con Manzo fece grande il Mermet negli Anni Cinquanta. e il<br />
corteo funebre partì proprio dal ‘suo’ <strong>sferisterio</strong> percorrendo via<br />
Maestra fino al duomo.<br />
nel 2007, ad Alba gli è stato dedicato un monumento, in piazza<br />
Monsignor Grassi, non lontano da dove abitava. la statua raffigura<br />
un giovane Manzo con discutibili pantaloni corti, anche se<br />
va apprezzata l’intenzione di ricordare un personaggio che ha<br />
fatto la storia dello sport ad Alba.<br />
Per il centenario sono previste iniziative tra Alba e Santo Stefano<br />
belbo nel week-end del 20-21 agosto. Il programma (ancora<br />
in fase di definizione) prevede una mostra nella chiesa albese<br />
di San domenico che rimarrà aperta fino a metà settembre,<br />
un convegno, la posa di una targa alla casa natale, esibizioni di<br />
pallone col bracciale e di pallapugno giovanile con le squadre<br />
di Alba e Santo Stefano e un memorial al Mermet con squadre<br />
miste.<br />
Manzo conobbe grandi personaggi dello sport come Fausto<br />
Coppi (esiste una foto di Coppi con dedica, nella quale il campionissimo<br />
del ciclismo definisce Manzo con lo stesso appellativo),<br />
Giacomo Agostini e <strong>Si</strong>lvio Piola, oltre al tenore beniamino<br />
Gigli e agli scrittori Giov<strong>anni</strong> Arpino e Franco Piccinelli. beppe<br />
Scavino, il marito di elisabetta, ricorda una giornata a Serralunga<br />
coi vecchi compagni di squadra Manini, dellavalle e Porello e<br />
Giov<strong>anni</strong> Arpino, trascorsa interamente a raccontare aneddoti e<br />
storie di balon. dev’essere stato uno spettacolo.<br />
11
Un avvio<br />
in salita<br />
Elio Stona<br />
Se la fine della stagione scorsa era stata un trionfo per davide<br />
Amoretti, con la conquista della serie A con la maglia della Castagnolese<br />
(prima volta in assoluto per il club astigiano), l’inizio<br />
del campionato 2011 è tutto da dimenticare per il giovane battitore<br />
ligure, a causa di un infortunio che l’ha messo fuori gioco<br />
per le prime quattro giornate e gli ha tolto la soddisfazione del<br />
debutto castagnolese nella massima serie. Anche se davide tende<br />
a minimizzare: “Un infortunio nello sport ci può anche stare.<br />
Pazienza. la gioia per la promozione conquistata lo scorso anno<br />
è comunque superiore alla delusione per questo inizio di campionato<br />
vissuto in panchina”.<br />
Ma in panchina si soffre?<br />
Altroché, se si soffre! vedi i tuoi compagni in campo e vorresti<br />
essere con loro, a dare il tuo apporto, divertirti con loro, giocare…<br />
E con gli allenamenti come si fa?<br />
Cerchi di mantenere la forma compatibilmente con l’infortunio.<br />
l’importante, però, è stare con i tuoi compagni e creare quell’intesa,<br />
quell’amicizia indispensabile per giocare assieme.<br />
Con il tuo infortunio Luca Dogliotti ha<br />
fatto gli straordinari…<br />
Fantastico, luca. Ha fatto tutta la preparazione<br />
invernale e precampionato per<br />
il suo nuovo ruolo di centrale e poi ha<br />
dovuto riproporsi nel ruolo di battitore,<br />
ma non si è fatto trovare impreparato.<br />
L’inizio di stagione è stato tribolato<br />
non solo per te, ma anche per il nuovo<br />
<strong>sferisterio</strong> di Castagnole.<br />
ti dico la verità: mi dispiace più per<br />
questo ritardo nell’inaugurazione che per<br />
il mio infortunio. Un infortunio, come<br />
ho detto, ci può anche stare. Speravamo<br />
che il campo fosse pronto per la prima<br />
di campionato, invece sono sorti dei<br />
problemi a causa dell’assestamento del<br />
terreno, che hanno costretto ad un rinvio<br />
dell’inaugurazione. ora però tutto è<br />
risolto ed abbiamo un impianto davvero<br />
di prim’ordine.<br />
Presentaci i compagni di questa avventura<br />
in serie A.<br />
Quando la formazione è stata fatta, ho<br />
ritrovato quella felicità che avevo perso<br />
dopo la separazione da Paolo voglino.<br />
Quando avevo giocato contro luca dogliotti<br />
ero rimasto impressionato dal suo<br />
colpo al volo e quando ho saputo della<br />
sua decisione di voler giocare da centrale<br />
ho detto ai miei dirigenti che avrei voluto<br />
lui come spalla. daniele Panuello è un<br />
terzino che meriterebbe ben altre piazze<br />
perché nel corso dei campionati disputati<br />
ha dimostrato di essere un terzino di<br />
valore. Andrea Corino lo conosco bene<br />
perché abbiamo già giocato assieme e di<br />
lui mi fido. la sorpresa è stata Claudio<br />
danusso che oltre a dimostrarsi un ottimo<br />
giocatore è anche un ragazzo d’oro.<br />
E continui con mister Sergio Corino in<br />
panchina…<br />
Con Sergio il rapporto è stupendo. Poter<br />
continuare con lui è motivo di grande<br />
soddisfazione da parte mia.<br />
Dalla quinta giornata hai ripreso a<br />
giocare. Come vedi il tuo futuro?<br />
difficile. lo sapevamo già prima che il<br />
campionato iniziasse. Ci sono squadre<br />
più preparate e attrezzate della nostra e<br />
giocatori, tanti, più forti di me… Sono<br />
arrivato alla serie A un po’ tardi e forse<br />
la serie cadetta mi è più congeniale ma<br />
ho comunque la speranza di fare qualche<br />
buona prestazione. Sarà un campionato<br />
difficile, ma il nostro impegno sarà<br />
sempre al massimo. È una promessa che<br />
abbiamo fatto alla nostra società e che<br />
intendiamo rispettare.
Giuliano,<br />
versione maestro<br />
Aria da ‘bel tenebroso’ accentuata da un<br />
inizio di brizzolatura dei capelli, fisico<br />
da fare concorrenza ad un ventenne,<br />
porta i suoi 41 <strong>anni</strong> in modo veramente<br />
invidiabile: parliamo di Giuliano bellanti,<br />
un personaggio che ha già lasciato<br />
un’impronta importante nel nostro sport.<br />
ricordiamo brevemente il suo percorso<br />
sportivo, iniziato in modo del tutto casuale:<br />
abitava nelle vicinanze dello <strong>sferisterio</strong><br />
di Cuneo e venne attratto da quei<br />
personaggi che colpivano la palla con il<br />
pugno. Compie il percorso delle giovanili<br />
nella Subalcuneo ed esordisce in serie C<br />
nell’87. nell’89 vince il campionato di b<br />
e nel ’90 c’è l’esordio in A in sostituzione<br />
nientepopodimeno che di ricky Aicardi<br />
reduce dalla vittoria di 2 scudetti. la<br />
fiducia che la società gli dà, viene abbondantemente<br />
ripagata con la vittoria in tre<br />
campionati (cui vanno aggiunti quattro<br />
Sergio Casasso<br />
Giuliano Bellanti,<br />
41 <strong>anni</strong>,<br />
quest’anno fa<br />
da ‘chioccia’ a<br />
Federico Raviola.<br />
Ha vinto tre<br />
campionati, due<br />
Coppe Italia e<br />
due Supercoppe.<br />
Nel palmares<br />
personale<br />
ci sono anche<br />
due Campionati<br />
Europei ed un<br />
Campionato<br />
Mondiale.<br />
14<br />
secondi posti), due Coppe Italia e due<br />
Supercoppe. nel palmares personale ci<br />
sono anche le vittorie internazionali: due<br />
Campionati europei ed un Campionato<br />
Mondiale.<br />
Da qualche anno sei passato al ruolo<br />
di spalla e quest’anno fai da ‘chioccia’<br />
ad un giovanissimo esordiente, Federico<br />
Raviola…<br />
la società ha dovuto far fronte alla rinuncia<br />
di luca Galliano ed ha deciso di anticipare<br />
l’esordio di questo giovanissimo<br />
come titolare (aveva già giocato qualche<br />
partita l’anno scorso, ma come riserva).<br />
devo dire di lui tutto il bene possibile: è<br />
intelligente, molto più maturo di quanto<br />
non comporti la sua età ed ha un bagaglio<br />
tecnico di primo piano. Ha una battuta<br />
potente e precisa ed è molto efficace<br />
nel colpo al volo: deve ancora migliorare<br />
un po’ il colpo al salto. Caratterialmente è<br />
molto calmo e freddo: prevedo per lui un<br />
futuro luminoso. Il mio rapporto con lui è<br />
ottimo e faccio di tutto per trasmettergli<br />
quello che so e che appartiene alla mia<br />
esperienza. Colgo l’occasione per ringraziare<br />
la società per la fiducia che continua<br />
a darmi anche in questa evenienza.<br />
Quali obiettivi vi siete dati?<br />
Prima di tutto la salvezza, dopodiché tutto<br />
quel che viene è ben accetto. Stiamo<br />
combattendo in un campionato molto<br />
difficile, contro squadre ben attrezzate<br />
ed ogni giorno è una battaglia, anche se<br />
molto bella ed appassionante. la Canalese<br />
con Campagno sembra favorita, ma<br />
il lotto delle inseguitrici è numeroso ed<br />
agguerrito: parliamo di Alta langa con<br />
oscar Giribaldi, di Pro Paschese con<br />
Paolo danna ed anche la Subalcuneo del<br />
ritrovato roberto Corino.<br />
Dicci qualcosa anche degli altri tuoi<br />
compagni…<br />
Molti pensano a me come l’allenatore in<br />
campo, ma non sanno che il vero uomo<br />
squadra è Andrea lanza, un personaggio<br />
che non conoscevo e che mi ha sorpreso:<br />
ha una forte personalità ed una grande<br />
capacità di tenere unita la squadra. Stefano<br />
leone è uno dei migliori terzini al<br />
largo, molto agile a dispetto del fisico<br />
imponente, molto generoso. voglio spendere<br />
due parole anche per il nostro coach<br />
Ivan dutto, reduce da qualche problema<br />
di salute che pare ben superato: lo conosco<br />
dal mio esordio in A quando giocavamo<br />
insieme e non ho mai perso la stima<br />
e l’amicizia nei suoi confronti, perché sa<br />
trasmettere grinta ed entusiasmo.
Alossa, il ritorno<br />
del guerriero<br />
Dopo aver iniziato la stagione ad<br />
Alba, è tornato protagonista con<br />
la maglia della Subalcuneo<br />
Paolo Cornero<br />
Parlare di ‘seconda chance’ è forse troppo riduttivo. Il nome di<br />
Piergiorgio Alossa risuona ormai da oltre vent’<strong>anni</strong> negli sferisteri<br />
di Piemonte e liguria: una carriera così lunga da non avere<br />
bisogno di ulteriori chance, visto che già solo al suo cospetto<br />
si può intuire il valore del giocatore. Ma nella vita, si sa, non si<br />
finisce mai di lottare, trovando sul proprio cammino inaspettate<br />
sorprese. ecco l’antefatto, di cui diamo la mera cronaca: stagione<br />
2011, Alossa approda all’Albese per il ruolo di terzino al<br />
muro al fianco del giovane Massimo vacchetto. dopo appena<br />
tre giornate la dirigenza della società comunica la sua sostituzione:<br />
“non si era creato il giusto feeling - confermava il vice<br />
presidente della società albese, toppino - tra Alossa e la squadra<br />
così abbiamo deciso di sostituirlo, ingaggiando al suo posto<br />
15<br />
diego Montanaro (l’anno scorso alla<br />
Subalcuneo, ndr)”.<br />
Stagione appena iniziata e Alossa senza<br />
squadra. Una prospettiva del tutto inaspettata<br />
per l’esperto terzino santostefanese.<br />
“<strong>Si</strong> apriva per me – ci confessa<br />
Alossa – un periodo difficile. Avevo la<br />
testa vuota, il mondo del pallone mi regalava<br />
una grande amarezza. Un fulmine<br />
a ciel sereno che col senno di poi avrei<br />
potuto evitare”. Perché il balon, come<br />
tutti gli sport, è fatto anche di persone,<br />
con pregi e difetti, simpatie ed antipatie<br />
reciproche. Ma non è questo il nocciolo<br />
della questione, su cui non intendiamo<br />
esprimere pareri ma analizzare le conclusioni.<br />
“Per un mese smisi di allenarmi –<br />
continua Alossa – senza nemmeno entrare<br />
in uno <strong>sferisterio</strong> come spettatore.<br />
Mi ero ‘stufato’. talmente alto il livello di<br />
dispiacere da allontanarmi dall’ambiente<br />
a me più caro: il balon è la mia vita e non<br />
mi sarei mai immaginato di metterlo in<br />
disparte”.<br />
Ma il destino che toglie a volte offre:<br />
Massucco, spalla alla Subalcuneo con Corino,<br />
chiude anticipatamente la stagione<br />
per un grave infortunio. “le sfortune della<br />
vita, a volte, sono le fortune degli altri.<br />
Mi spiace molto per ‘Micio’ (Massucco,<br />
ndr), non avrei mai pensato di rientrare<br />
per una sua defezione. la chiamata della<br />
Subalcuneo è stata rivitalizzante”.<br />
di colpo Alossa torna il guerriero di<br />
sempre, pronto a tornare nell’arena.<br />
Concesso il nulla osta dall’Albese ecco<br />
l’immediato ritorno in campo: “ero fermo<br />
da un mese e all’inizio è stata dura.<br />
l’esordio con Campagno a Cuneo è stato<br />
un disastro: non ho gestito la tensione<br />
che avevo accumulato ed il clima non ha<br />
favorito la mia prestazione”. nella ripresa<br />
Alossa viene sostituito per crampi, il periodo<br />
di inattività si è fatto sentire. Giungono<br />
commenti dagli spalti, ma le spalle<br />
di Giorgio sono larghe. <strong>Si</strong> riparte. “In vita<br />
mia ho già giocato come spalla con campioni<br />
del calibro di berruti e bertola, ma<br />
ho sempre preferito essere un buon terzino<br />
che una spalla mediocre. Conosco<br />
bene le mie qualità ed i miei limiti. ora il<br />
mio presente è cuneese, al fianco di un<br />
amico come domenico (raimondo, ndr)<br />
in una società che non mi mette alcuna<br />
pressione. voglio dare il massimo anche<br />
se credo di non dover dimostrare niente<br />
a nessuno”. Grinta da vendere e voglia di<br />
rivincita: ci vuole ben altro per fermare il<br />
‘vecchio’ leone.
olivero, vita<br />
da gregario<br />
Sergio Casasso<br />
In una bellissima canzone di qualche anno fa ligabue tesse gli<br />
elogi di un personaggio che ha molti riscontri nel mondo dello<br />
sport: il gregario. <strong>Si</strong> tratta di un atleta dalle caratteristiche fisiche<br />
e tecniche particolari, che generalmente si lega ad un capitano di<br />
cui diventa fedele ed assiduo aiutante; cionondimeno dal punto<br />
di vista sportivo è un attore di fondamentale importanza, spesso<br />
determinante per il successo della propria compagine, anche<br />
se poi lo stesso successo, soprattutto nel nostro sport, ricade in<br />
massima parte sul capitano. Abbiamo individuato in danilo olivero<br />
il modello di questa figura di atleta, colui che meglio l’ha<br />
interpretata e l’interpreta tuttora.<br />
danilo olivero inizia a dare i primi pugni a 14 <strong>anni</strong> dietro l’esempio<br />
del padre e sotto la guida dello zio Giov<strong>anni</strong> Isoardi e di<br />
16<br />
Francesco Unnia. nel ’90 vince il campionato<br />
esordienti e nel ’91 quello degli<br />
Allievi nella società di Cuneo. nel ’93 si<br />
trasferisce a Mondovì con Paolo danna,<br />
vince ancora il campionato Allievi e nel<br />
successivo la categoria Juniores. Inizia qui<br />
il lungo feeling che lega danilo a Paolo,<br />
un’amicizia continua ed intensa caratterizzata<br />
da grande stima reciproca e rispetto.<br />
Per danilo, Paolo è l’emblema dell’atleta<br />
e dello sportivo nel senso più profondo<br />
del termine. Seguono poi altre esperienze<br />
in C a Mondovì e Caraglio e quindi a San<br />
rocco di bernezzo in b. nel ’98 torna con<br />
Paolo danna a Ceva in serie b e vince il<br />
campionato. C’è poi un’interruzione per<br />
problemi fisici e quindi l’esordio in serie A<br />
a Cuneo con bellanti e Galliano, nel 2002.<br />
<strong>Si</strong> ferma a Cuneo fino al 2007, come quinto<br />
giocatore, con danna e con Molinari in<br />
serie b. nel 2008 emigra a villanova dove<br />
è tuttora e qui vince due campionati di<br />
serie A come quinto giocatore.<br />
Eccoti ora al tuo esordio come allenatore:<br />
cosa si prova ad allenare quello che<br />
per te è il ‘mito’ dello sport?<br />
Intanto si tratta di un’esperienza che desideravo<br />
fare, magari iniziando da una serie<br />
inferiore, ma la Pro Paschese ha avuto<br />
fiducia in me e mi ha affidato questo incarico<br />
al mio esordio: ringrazio la società<br />
per questo e mi riprometto di non deludere,<br />
almeno nell’impegno che sto profondendo.<br />
Il fatto di avere Paolo in squadra è<br />
per me motivo di stimolo e mi è di grande<br />
aiuto: lui non ha bisogno di molti consigli,<br />
sa perfettamente cosa fare. Io seguo lui e<br />
gli altri e mi occupo di mantenere un buon<br />
clima nello spogliatoio.<br />
Parliamo un po’ anche degli altri giocatori.<br />
enrico rinaldi è un atleta generosissimo,<br />
pieno di buona volontà e in grado ancora<br />
di migliorare nel suo ruolo di spalla: al<br />
muro abbiamo Ivan Montanaro, che non<br />
conoscevo ma che è stato una piacevole<br />
sorpresa per il modo in cui gioca e per le<br />
sue doti personali; ci sono poi i due giovani<br />
di talento, Gabriele boetti e Giacomo<br />
vinai che stanno maturando e che denotano<br />
un adattamento alla categoria notevole<br />
in rapporto all’età. Io mi sono ritagliato<br />
il ruolo di ulteriore riserva qualora ce ne<br />
fosse la necessità, ma spero proprio che<br />
non sia il caso.<br />
ecco quindi il caso del ‘gregario’ che diventa<br />
coach del proprio capitano: un caso<br />
più unico che raro.
lo <strong>sferisterio</strong><br />
invisibile<br />
di bubbio<br />
Paolo Cornero<br />
Sembra un pomeriggio qualunque, dopo un breve acquazzone<br />
primaverile l’aria è più frizzante. ecco però che dalle vie della<br />
misteriosa bubbio si materializzano loro, le ‘formiche’ della<br />
Piazza: non una piazza qualunque, bensì la Piazza del Pallone.<br />
Pare un concerto. Movimenti ben studiati, ribaditi e collaudati<br />
nel tempo. non si fermano mai le ‘formiche’, che a tre ore circa<br />
dall’inizio dello spettacolo allestiscono il palcoscenico più<br />
scenografico del circuito della pallapugno. reti numerate, pezzi<br />
di muro cartonato per evitare fughe di palloni, il segnapunti, le<br />
linee del campo e, dulcis in fundo, le panchine per accogliere il<br />
pubblico che sulla Piazza del Pallone è da sempre molto numeroso.<br />
osserviamo il muro d’appoggio della piazza e iniziamo a<br />
porci delle domande: porte, finestre, balconi, tetti, comignoli…<br />
ma quali saranno le regole? ecco che con passo lento ma deciso<br />
giunge l’anima del pallone bubbiese, Giampaolo bianchi: madre<br />
di bubbio e padre ligure, una grande passione che lo portava a<br />
giocare a balon da ragazzo proprio in piazza durante le vacanze<br />
estive.<br />
“e’ semplice – commenta bianchi – tutti i tetti che si affacciano<br />
sulla piazza portano volo!”. Facile a dirsi, difficile a capirsi…<br />
oldrado Poggio, giornalista astigiano che ben conosce e frequenta<br />
la piazza, l’ha definito lo ‘Sferisterio Invisibile”: accostamento<br />
semplice ma efficace. “Su questo tipo di ‘<strong>sferisterio</strong>’ – continua<br />
bianchi – i più bravi stravincono, i meno bravi straperdono. la<br />
tecnica è fondamentale e avere padronanza del pallone è fondamentale<br />
per approfittare delle imprevedibilità del muro di appoggio.<br />
Qui nemmeno una caccia agli ottanta metri è persa, ogni<br />
pallone battuto è storia a sé”.<br />
lo sa bene il pubblico, anche stasera oltre cento persone, accor-<br />
17<br />
so per incitare il capitano locale, nicholas<br />
burdizzo. l’entusiasmo non manca e si<br />
sente. la piazza diviene rumorosa, un<br />
brusio che anima una serata estiva. Alla<br />
cassa ecco il presidente per accogliere<br />
uno ad uno tutti gli appassionati. roberto<br />
roveta è l’attuale numero uno del Gs<br />
bubbio, società nata nel 2002 per volere e<br />
sacrificio dell’ora ex-presidente bianchi.<br />
“Quando Giampaolo ci ha comunicato<br />
la sua intenzione di mollare il timone –<br />
commenta roveta – ho sentito l’obbligo<br />
di continuare il cammino intrapreso,<br />
supportato da un gruppo di volontari<br />
animati dalla mia stessa passione: il balon!”.<br />
Sì, perché sono proprio loro i primi<br />
protagonisti di questa storia: i volontari,<br />
le ‘formiche’ laboriose e mai stanche. da<br />
Marcello bottero a Paolo Alem<strong>anni</strong>, natalino<br />
brondolo e bruno Fogliatti, da Giorgio<br />
rottini sino a Piero Colla. Sono questi<br />
i nomi degli attori che per primi calcano<br />
il palcoscenico della piazza, quando il<br />
pubblico non è ancora giunto in ‘sala’.<br />
“Prezioso - conclude roveta - l’appoggio<br />
del Comune, a partire dal <strong>Si</strong>ndaco rossi,<br />
di artigiani e commercianti locali e, su<br />
tutti, la presenza del dott. Colombo, titolare<br />
dell’azienda Cascina Pastori, sponsor<br />
principale della nostra squadra. A tutti un<br />
sentito ringraziamento, senza il loro aiuto<br />
la nostra società non potrebbe esistere”.<br />
e la Piazza… continua a vivere.<br />
Il Gs Bubbio<br />
Il Gs Bubbio è stato fondato nel 2002.<br />
Anima del sodalizio è il presidente<br />
Roberto Roveta. Lavorano al suo fianco<br />
Marco Tardito, vice presidente e tuttofare<br />
della società, oltre ad essere il segnacacce<br />
ufficiale, e Gabriele Migliora,<br />
medico a Bubbio, che trovate alla cassa.<br />
Debutto in C2 prima con Dario Berruti,<br />
figlio di Massimo, attuale direttore tecnico,<br />
poi con Giorgio Patrono. Nel 2004<br />
il Bubbio acquisisce i diritti per la C1,<br />
salendo subito in B con Diego Ferrero.<br />
Quindi l’esperienza nella serie cadetta, il<br />
primo anno ancora con Ferrero, poi tre<br />
stagioni con Giordano, una con Fenoglio<br />
e Ghione; da quest’anno il numero uno<br />
della formazione è Nicholas Burdizzo.
Unnia riparte<br />
da Priocca<br />
Il terzino ha sostituito per alcune<br />
gare l’infortunato Muratore<br />
È uno dei terzini che ha vinto più scudetti,<br />
essendosi aggiudicato i titoli nazionali<br />
del 1998, 1999, 2000, 2004, 2005 e 2009<br />
in quindici stagioni di serie A, di cui ben<br />
dieci a Cuneo (dal 1997 al 2006), tre a<br />
Madonna del Pasco (dal 2007 al 2009) ed<br />
una a Caraglio (1996) e dogliani (1995).<br />
tre scudetti vinti con Giuliano bellanti (a<br />
Cuneo) e tre con Paolo danna (a Cuneo<br />
ed a Madonna del Pasco). Stiamo parlando<br />
di enrico Unnia.<br />
Enrico, con lo scudetto del 2009 in tasca,<br />
lo scorso anno hai giocato in serie<br />
B a Bene Vagienna. Tua scelta?<br />
Assolutamente no. l’attuale sistema delle<br />
classifiche dei giocatori non mi ha favorito,<br />
in quanto avevo un montepunti alto: è<br />
Elio Stona<br />
Enrico Unnia è<br />
uno dei terzini<br />
che ha vinto<br />
più scudetti,<br />
essendosi<br />
aggiudicato i<br />
titoli nazionali<br />
del 1998, 1999,<br />
2000, 2004,<br />
2005 e 2009 in<br />
quindici stagioni<br />
di serie A<br />
a tutti noto che i battitori con un punteggio<br />
alto devono ‘ripiegare’ su compagni di<br />
squadra con pochi punti, così, nella maggioranza<br />
dei casi, preferiscono ripiegare<br />
su una spalla forte e ‘risparmiare’ punti<br />
sui terzini.<br />
Quest’anno ancora in B con una società<br />
che mancava da diversi <strong>anni</strong> dal panorama<br />
pallonistico di vertice.<br />
la stagione 2010 è iniziata ancora peggio<br />
di quella precedente. non avendo trovato<br />
posto in nessuna squadra mi ero già messo<br />
il cuore in pace e deciso a seguire mio<br />
figlio che quest’anno inizia a giocare nei<br />
Promozionali. Poi, alla seconda giornata<br />
di campionato, mi è arrivata la chiamata<br />
dalla Priocchese che doveva sostituire<br />
l’infortunato Muratore. <strong>Si</strong> tratta di una<br />
società che rientra nel giro del balon che<br />
conta e lo fa con una squadra giovane:<br />
per questo ho accettato volentieri e con<br />
l’entusiasmo di sempre.<br />
L’entusiasmo di sempre: pur con la tua<br />
brillante carriera alle spalle, hai ancora<br />
voglia di rimetterti in gioco?<br />
Sì, perché la pallapugno mi piace ancora.<br />
Se non mi piacesse, non farei tutte le sere,<br />
dopo otto ore di lavoro, più di un’ora di<br />
macchina per andarmi ad allenare o per<br />
andare a giocare.<br />
Parlaci dei tuoi nuovi compagni.<br />
Arriviamo tutti dai dintorni di Cuneo e ci<br />
conosciamo bene. brignone è un giocatore<br />
molto potente, che ha ancora ampi<br />
margini di miglioramento, soprattutto nella<br />
tecnica. Come spalla è stato ‘promosso’<br />
Gabriele Ghibaudo che, pur giocando in<br />
un ruolo diverso da quello abituale, sa<br />
dare il suo apporto a Manuel.<br />
Quanto conta a metacampo l’esperienza?<br />
È fondamentale. Perché in quella posizione<br />
hai il tempo di valutare le traiettorie<br />
del pallone e consigliare il tuo capitano<br />
sia sul piazzamento da assumere che sul<br />
tipo di pallone che gli sta per arrivare. Ma<br />
si può mettere l’esperienza a disposizione<br />
degli altri compagni sotto forma di consigli.<br />
E tu, in più, hai giocato in tutti i ruoli…<br />
Come battitore sono arrivato in finale<br />
(persa contro dogliotti, ndr) negli Juniores;<br />
come spalla di Isoardi ho vinto diversi<br />
titoli nelle giovanili e come terzino 6<br />
scudetti in serie A.<br />
Quindi qualche trofeo c’è nella tua<br />
bacheca…<br />
Ma conta poco, perché puoi rimanere<br />
fuori dai giochi anche con la bacheca<br />
piena.
Mario Musso<br />
guida la Speb<br />
Doppio ruolo da presidente e<br />
direttore tecnico della società<br />
di San Rocco Bernezzo<br />
Sergio Casasso<br />
Sessant’<strong>anni</strong> il prossimo ottobre, fisico ancora possente, pensionato<br />
enel con un unico interesse che lo appassiona: mantenere<br />
una presenza significativa della pallapugno a San rocco di<br />
bernezzo.<br />
Questo, a grandi linee, è il quadro di presentazione di Mario<br />
Musso, presidente e allenatore della Speb, piccola società con<br />
grandi ambizioni. Inizia a 16 <strong>anni</strong>, età in cui molti hanno già<br />
percorso un tratto significativo della carriera, al suo paese, San<br />
rocco di bernezzo. l’anno successivo gioca con la Mangimi<br />
Sempione di dronero e vince il Campionato Giovanile (a quei<br />
tempi esisteva una categoria unica) nel ruolo di terzino al largo.<br />
Altra vittoria significativa è il campionato di serie C nel ’71 sempre<br />
con la Mangimi Sempione di dronero. le altre società in cui<br />
ha militato sono Imperiese, tarantasca, Montanera. Ha giocato<br />
sempre in serie b, con campioni come beppe Corino e Paoletto,<br />
per citare alcuni grandi del nostro sport. l’ultimo campionato lo<br />
gioca nel nuovo impianto di San rocco in serie C, con il fratello<br />
19<br />
Franco, Fresia e damiano.<br />
Da giocatore ad allenatore: come è la<br />
nuova esperienza?<br />
nel 2000 dopo aver appeso al chiodo le<br />
fasce, ho deciso di mettere la mia esperienza<br />
al servizio di questa società ed ho<br />
intrapreso la carriera di allenatore: è un<br />
lavoro che faccio volentieri, perché mi<br />
piace stare nel mondo dello sport, con i<br />
giovani. Mi piace stare con i più giovani<br />
perché sono più disposti ad accettare i<br />
consigli. Abbiamo percorso un tratto di<br />
cammino con <strong>Si</strong>mondi e damiano, con<br />
qualche buona soddisfazione. Altro bel<br />
tratto di cammino lo abbiamo percorso<br />
can la compagine composta da <strong>Si</strong>mone<br />
rivoira, Cristian Martino, Andrea blangetti<br />
e davide tolosano: per tre quarti è<br />
la squadra che difende attualmente i nostri<br />
colori. Con questa squadra abbiamo<br />
vinto l’Under 25 e la serie C in due <strong>anni</strong><br />
consecutivi: è stato veramente un bell’exploit.<br />
Ho poi seguito le squadre capitanate<br />
da luca dogliotti e Manuel brignone,<br />
due ottimi atleti con cui ci siamo trovati<br />
molto bene.<br />
Dacci un giudizio sul campionato di<br />
serie B del 2011.<br />
Penso sarà un campionato molto combattuto,<br />
che darà i suoi responsi solo alla<br />
fine. Ci sono dei favoriti per le posizioni<br />
di vertice, ma non mi pare che ci sia<br />
qualcuno capace di mettere la sua firma<br />
già dall’inizio; vedo bene Marcarino, che<br />
è già un ottimo giocatore, ma che ha<br />
ancora ampi margini di miglioramento; ci<br />
sono poi dei nomi illustri che hanno figurato<br />
molto bene anche in serie A, come<br />
dutto, bessone e Molinari.<br />
Come sarà invece il campionato della<br />
Speb?<br />
Sarei molto contento di poter disputare la<br />
fase finale nel girone b, visto che il girone<br />
A sembra già ‘prenotato’; certo che se,<br />
con il passar del tempo, la nostra squadra<br />
sapesse meritarsi (e ne ha le potenzialità)<br />
un posto più in alto non ne sarei dispiaciuto.<br />
Da quest’anno ricopri anche il ruolo di<br />
presidente…<br />
<strong>Si</strong>amo una piccola società e ci scambiamo<br />
i ruoli con una certa cadenza:<br />
fino all’anno scorso c’era mio fratello e<br />
quest’anno ci sono io. È certamente un<br />
ruolo di grande responsabilità, soprattutto<br />
perché si devono affrontare problemi<br />
finanziari non indifferenti, ma ci sostiene<br />
la grande passione, che non si monetizza,<br />
ma è di grande aiuto.
Amici Castello,<br />
60 <strong>anni</strong> di balon<br />
Un organico rinnovato per la storica<br />
società ligure che in questa stagione<br />
punta alla salvezza nel campionato<br />
di serie C1<br />
Stefano Sciandra<br />
È una delle società storiche del pallone ligure. Gli Amici del<br />
Castello vantano una sessantina di comple<strong>anni</strong> visto che la<br />
fondazione risale all’inizio degli <strong>anni</strong> Cinquanta nel secolo<br />
scorso.<br />
Quest’anno il sodalizio del presidente Walter Mignone, dopo<br />
diverse stagioni in C2 affronta l’esperienza in C1.<br />
Massimo damonte, coordinatore del team del quale è anche<br />
giocatore, ci spiega i motivi della scelta: “Abbiamo deciso di<br />
provare a migliorare, allestendo un organico in parte rinnovato<br />
che comprende luca bonanato in battuta, <strong>Si</strong>mone Merlo centrale,<br />
il nuovo arrivo Corrado Agnese, terzino a muro, Marco<br />
<strong>Si</strong>mone, Paolo Massone e il sottoscritto. l’obiettivo è il mantenimento<br />
della categoria. Il pallone è un hobby per tutti noi che<br />
svolgiamo attività lavorativa e non possiamo competere con<br />
realtà di primo piano come quelle piemontesi. le risorse finanziarie<br />
sono limitate rispetto ad altri club. <strong>Si</strong>amo dotati di una<br />
buona impiantistica: lo <strong>sferisterio</strong> comunale ‘Conte Giov<strong>anni</strong><br />
20<br />
Il sodalizio degli Amici del Castello è<br />
presieduto da Walter Mignone: oltre<br />
alla prima squadra che milita in serie<br />
C1 ed è capitanata da Luca Bonanato,<br />
il club è presente nei campionati<br />
Fipap con una formazione iscritta nella<br />
categoria dei Promozionali: i giovani<br />
dianesi - inseriti nel girone con l’Imperiese<br />
e le due quadrette del Valli Ponente<br />
- hanno dominato la prima fase<br />
del torneo, staccando il biglietto per il<br />
tabellone finale della fascia A, valido<br />
per lo scudetto 2011, che prenderà il<br />
via nel corso del mese di luglio.<br />
Quaglia’, già oggetto di un’importante ristrutturazione<br />
da parte del Comune che<br />
sempre ci sostiene, quest’anno ha subito<br />
un ulteriore intervento di miglioria con<br />
la realizzazione di uno spogliatoio per<br />
l’arbitro. la società è oggi distinta dal<br />
gruppo Amici del Castello che si occupa<br />
primariamente delle manifestazioni. Ci<br />
aiutano gli sponsor, l’Amministrazione<br />
Comunale e il volontariato dei tanti<br />
appassionati. desidero spendere due<br />
parole per il nostro direttore tecnico<br />
Felice Ardissone, da tre <strong>anni</strong> con noi,<br />
una figura che mette a disposizione della<br />
società tanta passione e impegno”.<br />
nella prima squadra c’è un giocatore<br />
che con diano Castello ha un autentico<br />
cordone ombelicale, si tratta della spalla,<br />
il ventottenne <strong>Si</strong>mone Merlo: “Sono<br />
nato qui e qui ho praticamente sempre<br />
giocato a parte un anno nell’Imperiese<br />
a livello giovanile e un anno a vendone<br />
da Senior – dice Merlo -. Ho iniziato da<br />
terzino, in C2 ho fatto il battitore, ma<br />
ritengo che da spalla possa esprimere<br />
il meglio. In battuta c’è luca bonanato<br />
con cui vi è un rapporto di amicizia e<br />
con il quale l’intesa in campo è perfetta”.<br />
non solo prima squadra, ma anche tanti<br />
giovani nel vivaio del club imperiese:<br />
“Quest’anno – continua damonte - abbiamo<br />
un gruppo di Promozionali, mentre<br />
gli Allievi sono stati ceduti in prestito<br />
alla don dagnino Andora, sodalizio con<br />
cui abbiamo un costruttivo rapporto di<br />
collaborazione. I nostri sforzi sono rivolti<br />
a mantenere vivo l’interesse coinvolgendo<br />
proprio i giovani nella disciplina”.
tanti ricordi<br />
sotto il muro di<br />
bene vagienna<br />
Incontro con il presidente Antonio<br />
Borra: tra passato e presente<br />
Paolo Cornero<br />
Al cospetto del muro medievale di bene vagienna si ha la sensazione<br />
di esser un tutt’uno con la storia della città. Il tassello<br />
mancante tra passato glorioso e presente dal futuro incerto.<br />
Affermazione che spieghiamo con la stessa battuta dei dirigenti<br />
della società Augusta benese: “dipende dall’umore del presidente!”.<br />
e lui è lì, ascolta sornione, sguardo fiero e animo da<br />
combattente: Antonio borra, titolare del Salumificio benese,<br />
è capofila di un gruppo animato anzitutto dalla passione per<br />
la disciplina, ma anche fortemente motivato dal legame con il<br />
paese. la vicende benesi del balon sono legate infatti al nome<br />
di borra, davvero un presidente lungimirante ed appassionato.<br />
la storia dell’attuale <strong>sferisterio</strong> iniziò ad essere scritta a cavallo<br />
degli <strong>anni</strong> venti e trenta, grazie al contributo di un ‘signorotto’<br />
locale, luigi <strong>Si</strong>cca, alla cui memoria è intitolato l’impianto<br />
odierno.<br />
nel 1953 sotto le mura giunse lo scudetto della massima serie,<br />
targato Solferino-Alem<strong>anni</strong>. In seguito un lento declino. negli<br />
<strong>anni</strong> ottanta la costruzione della circonvallazione restrinse lo<br />
21<br />
<strong>sferisterio</strong>, ma nel 2004 arrivarono i tanto<br />
attesi lavori di ristrutturazione: nuove<br />
tribune ed un accesso più agevole dalla<br />
parte alta. Un restyling che dà nuova<br />
vita ad uno degli sferisteri tra i più caratteristici<br />
del circuito della pallapugno.<br />
Un impianto dove la classe e la tecnica<br />
contano molto, vista l’incertezza della<br />
‘risposta’ del muro d’appoggio al tocco<br />
del pallone.<br />
“Sotto questo muro – ricorda borra – ho<br />
visto giocare molti campioni, ma Sciorella,<br />
con la sua tecnica e la sua velocità<br />
di gambe, è stato il più formidabile”. la<br />
quotidianità della dirigenza benese, di<br />
cui è entrato a far parte anche Antonio<br />
raimondo, conosce aspetti extrasportivi,<br />
come i piccoli diverbi con i diversi proprietari<br />
terrieri dello <strong>sferisterio</strong> (diviso<br />
dal catasto in ben sette particelle). oggi,<br />
infatti, seppur ridimensionato dal passaggio<br />
della strada provinciale, l’impianto<br />
vive una nuova giovinezza. le tribune<br />
sono state costruite grazie all’impegno<br />
della società, spinta dall’entusiasmo<br />
per la vittoria del campionato di serie<br />
b (Galliano-Chiarla, 2002). la massima<br />
serie, però, rimane una chimera tutt’ora<br />
da inseguire: “eh sì, un grande rimpianto<br />
– prosegue borra – è proprio quello<br />
di non essere ancora riuscito a portare il<br />
nostro campo in serie A. Ci siamo andati<br />
vicini numerose volte ma il traguardo<br />
non è stato ancora tagliato”.<br />
le cocenti delusioni hanno affievolito,<br />
senza però spegnerlo, l’entusiasmo del<br />
presidente che, pur avendone il diritto,<br />
nell’attuale stagione ha rinunciato anche<br />
alla serie cadetta, concentrandosi sulla<br />
C1 con una formazione di giovani, guidata<br />
dal bravo Michele Ambrosino, che<br />
sta facendo bene, e sul settore giovanile,<br />
dove brillano Promozionali, esordienti<br />
e Juniores. “ora puntiamo sul nostro vivaio,<br />
sperando di poter lanciare qualche<br />
piccolo campione del futuro, riportando<br />
nell’impianto anche quegli appassionati<br />
che si erano allontanati dalla disciplina.<br />
Un dovere morale”. Ma gli altri dirigenti<br />
incalzano e scherzano… Il mese di<br />
settembre è atteso con trepidazione. In<br />
quel periodo si decideranno le sorti della<br />
stagione futura e la domanda che in<br />
molti si fanno è la seguente: “Quale sarà<br />
l’umore di Antonio?”.
SEGUICI ANCHE IN TV<br />
OGNI GIORNO IL BALON È PROTAGONISTA<br />
LE DIRETTE<br />
Su internet agli indirizzi www.aigipe.it e www.lo<strong>sferisterio</strong>.it.<br />
LE SINTESI<br />
Su Primantenna al martedì alle ore 19.45<br />
Su Primantenna Family al sabato alle ore 9.30<br />
Su Primo Canale Sport al mercoledì alle ore 20 (province SV, GE. SP)<br />
Su Primo Primo Canale Cana al mercoledì alle ore 20 (provincia IM)<br />
Su Primo Canale Sport al giovedì a mezzanotte<br />
Su Primo Canale Sport al venerdì a mezzanotte<br />
Su TvSat di Rai e Mediaset (canale 79) al venerdì alle ore 20<br />
Sul canale 830 (piattaforma satellitare Sky) al venerdì alle ore 20<br />
Su ItaloTv al venerdì alle ore 14<br />
IN STREAMING<br />
Tutti i servizi sul balon si possono vedere in streaming<br />
anche sul sito www.primocanalesport.it<br />
NEI TG<br />
Servizi anche nei telegiornali di Telecupole al lunedì ed al venerdì.<br />
IL PROGRAMMA<br />
Per conoscere il programma delle gare riprese,<br />
vai su internet agli indirizzi www.aigipe.it e www.lo<strong>sferisterio</strong>.it.<br />
ASSESSORATO ALL’AGRICOLTURA<br />
TUTELA DELLA FAUNA E DELLA FLORA<br />
FORNITORE TECNICO
Una società<br />
fatta in casa<br />
Luca Giaccone<br />
Parli della Castellettese e pensi alla famiglia bogliacino. Aldo è<br />
il presidente, la moglie Maria rosa la vice, Massimo gioca nella<br />
squadra di C2, Marcello e Maurizio quando sono liberi dagli<br />
impegni con le loro squadre di A, Monticellese ed Albese, danno<br />
una mano alla causa.<br />
la Castellettese è un pezzo della famiglia bogliacino: quando<br />
gioca nello <strong>sferisterio</strong> di casa a Scaletta trovi Aldo a tracciare<br />
il campo, la signora Maria rosa a segnare i punti, Marcello o<br />
Maurizio a raccogliere i palloni. “Abbiamo iniziato nel 1995, anche<br />
se a Scaletta si giocava già prima con i colori del Cortemilia<br />
- ci racconta Aldo -, come squadra della Pro loco; dal 2006<br />
siamo affiliati alla Federazione come Castellettese.<br />
negli ultimi due <strong>anni</strong> abbiamo deciso di tornare nei campionati<br />
Senior con una squadra in C2, ma da quest’anno siamo al via<br />
anche del campionato Pulcini con una formazione seguita da<br />
riccardo Molinari (che abita a Castelletto, ndr) dove gioca suo<br />
figlio, oltre al figlio di luigino Molinari (che è di Scaletta, ndr):<br />
sia riccardo che luigino sono ancora impegnati ad alto livello<br />
(il primo in b a bubbio, il secondo in C1 con la Spes, ndr), ma la<br />
speranza è quella che possano in futuro essere ancora più presenti<br />
nella società (senza dimenticare che a Scaletta vive anche<br />
Stefano dogliotti, ndr)”.<br />
“non abbiamo ambizioni particolari – continua Aldo bogliacino<br />
-, anche perché a Castelletto Uzzone siamo poco più di 360<br />
residenti ed attualmente, oltre all’aspetto economico, dobbiamo<br />
districarci tra gli impegni dei vari giocatori e quelli della squa-<br />
23<br />
dra. Ma il fatto di avere tanti campioni<br />
che vivono in valle Uzzone può essere<br />
uno stimolo per i ragazzi ad iniziare a<br />
giocare, in modo che si possa arrivare ad<br />
allestire altre squadre giovanili. non sono<br />
favorevole ai corsi, soprattutto quelli finanziati,<br />
perché hanno una durata limitata,<br />
mentre l’iscrizione ad un campionato<br />
comporta un impegno costante da parte<br />
di una società. Quindi credo sia più giu-<br />
E’ iniziata alla grande la stagione della<br />
Castellettese: la formazione guidata da<br />
Marco Rossi ha chiuso al primo posto<br />
il girone di andata del campionato,<br />
staccando il biglietto per le semifinali<br />
di Coppa Italia della categoria, dove<br />
affronterà il Mombaldone. Bene anche<br />
la squadra dei Pulcini, che ha ottenuto<br />
nello spareggio con il Castino la qualifi-<br />
cazione alla fascia A della categoria.<br />
sto ‘premiare’ quelle società che partecipano<br />
ai campionati o al limite quelle che<br />
organizzano corsi finalizzati all’iscrizione<br />
ai campionati”.<br />
nel palmarès della Castellettese c’è la<br />
finale di C2 e soprattutto la semifinale di<br />
C1 nel 2004 con la formazione capitanata<br />
da Montanaro con il compianto dianto,<br />
Marcello (che sostituì dianto durante<br />
il campionato) e Maurizio bogliacino<br />
e Gonella. Ma resta anche la finale del<br />
campionato Under 25 con la formazione<br />
di Marcello bogliacino sconfitta in finale<br />
dall’Albese di Stefano busca e lorenzo<br />
bolla. “Ma siamo fortissimi nella pantalera<br />
- conclude Aldo -, negli ultimi due<br />
<strong>anni</strong> abbiamo vinto il torneo dei Paesi,<br />
nel 2007 abbiamo vinto la serie b, nel<br />
2008 siamo arrivati secondi sempre tra i<br />
cadetti”.<br />
In questa stagione la Castellettese è al via<br />
del campionato di C2 con la formazione<br />
guidata da Marco rossi con Andrea<br />
bonello, Andrea Marchisio, Massimo e<br />
Aldo bogliacino, mentre nei Pulcini in<br />
campo troviamo Michele Molinari, Giulio<br />
binello, <strong>Si</strong>mone Molinari, riccardo Meistro<br />
e Matteo Sciuva. e come sempre la<br />
squadra di Castelletto Uzzone è presente<br />
al torneo dei Paesi, al via della serie A.
Made in San<br />
Pietro del Gallo<br />
Enrico e Paolo Panero, arrivano<br />
entrambi dalla frazione cuneese<br />
Il ‘marchio di fabbrica’ è quello di San<br />
Pietro del Gallo: i due Panero, enrico e<br />
Paolo, arrivano entrambi dalla frazione<br />
cuneese. “Facevo parte del gruppo in<br />
cui c’erano anche Pettavino e Ambrosino<br />
- conferma Paolo -: abito a cinquanta<br />
metri dallo <strong>sferisterio</strong>; non poteva finire<br />
diversamente, se non iniziare a giocare a<br />
pallapugno, come abbiamo fatto un po’<br />
tutti in paese”.<br />
enrico, a balon ha giocato lo stesso,<br />
anche se ha scelto di ‘emigrare’ altrove:<br />
“Ho debuttato a Caraglio ormai nove<br />
<strong>anni</strong> fa, mentre nelle ultime quattro stagioni<br />
ho vestito la maglia del Monastero<br />
dronero, facendo tutta la trafila, dagli<br />
esordienti sino all’Under 25. Adesso sono<br />
Enrico (nella<br />
foto sotto<br />
è a destra) e<br />
Paolo Panero<br />
sono cugini di<br />
terzo grado: si<br />
ritrovano da<br />
avversari nel<br />
campionato Under<br />
25. Enrico<br />
difende i colori<br />
della Caragliese,<br />
Paolo quelli<br />
della Speb<br />
24<br />
di nuovo a Caraglio, in pratica un ritorno<br />
a casa”.<br />
Cugini di terzo grado, tre <strong>anni</strong> di differenza,<br />
si ritrovano da avversari nel campionato<br />
Under 25: enrico, il più giovane<br />
dei due, difende i colori della Caragliese,<br />
Paolo quelli della Speb di San rocco di<br />
bernezzo. “dopo tre <strong>anni</strong> a Peveragno<br />
- prosegue Paolo - dove ho giocato prima<br />
in C2, poi in Under 25, perdendo la<br />
finale contro la quadretta capitanata da<br />
Massimo vacchetto, ed infine, nell’ultima<br />
stagione, in C1, sono arrivato alla Speb<br />
per ripartire in Under 25. lo prendo<br />
un po’ come un anno sabbatico: il mio<br />
obiettivo è quello di fare bene in questo<br />
campionato visto che siamo una formazione<br />
competitiva. Per me è un’occasione<br />
per il rilancio, per tornare di nuovo in C1.<br />
Anche se il mio sogno sarebbe quello di<br />
arrivare in b: un pensierino lo faccio. Anche<br />
per questo mi sono allenato intensamente,<br />
proprio con il gruppo della prima<br />
squadra, insieme a rivoira e Martino, per<br />
cercare di arrivare sino in fondo in questo<br />
torneo”.<br />
nel campionato Under 25, invece, enrico<br />
c’era già nel 2010, con la maglia del<br />
Monastero dronero: “Purtroppo mi sono<br />
procurato uno strappo all’inguine nel<br />
momento chiave della stagione e sono<br />
rientrato solo nella parte conclusiva. la<br />
squadra comunque è andata molto bene<br />
con Arnaudo in battuta e quando sono<br />
tornato in rosa sono ripartito come spalla:<br />
siamo arrivati sino alla finale scudetto<br />
persa poi con il San biagio. volevo tornare<br />
a giocare in battuta, il mio ruolo ‘naturale’:<br />
è arrivata la chiamata da Caraglio e<br />
l’ho presa al volo. l’obiettivo è quello di<br />
arrivare tra le prime tre, sperando poi di<br />
fare un passo avanti per approdare ad un<br />
campionato più importante: le premesse<br />
ci sono tutte per fare bene, speriamo di<br />
riuscire ad andare più avanti possibile.<br />
Se ho un sogno nel cassetto? Giocare<br />
insieme al mio vicino di casa più illustre,<br />
bruno Campagno”. Ma com’è andata la<br />
prima sfida in famiglia della stagione?<br />
“A Caraglio nella gara di andata di metà<br />
maggio abbiamo vinto noi 11-3 - conclude<br />
enrico -, è stata una partita divertente<br />
per i nostri tifosi, anche se nel resto della<br />
stagione credo che sarà proprio la Speb<br />
di Paolo la squadra più attrezzata per<br />
vincere il titolo. Ma noi ce la metteremo<br />
tutta per fare un altro sgambetto alla<br />
squadra di mio cugino”.
Pievese, fucina<br />
di campioni<br />
Con la scelta di rinunciare a partecipare<br />
alla serie A, pur avendone mantenuto il<br />
diritto sul campo, l’Under 25 della Pievese<br />
è di fatto la punta della piramide delle<br />
quadrette del sodalizio del capoluogo<br />
della valle Arroscia presieduto da Paolo<br />
Ceppi. A seguirla, ma in realtà a seguire<br />
l’intero vivaio, c’è un monumento della<br />
pallapugno come ricky Aicardi, un<br />
autentico riferimento per la crescita dei<br />
futuri campioni di domani.<br />
Ricky si può considerare l’Under 25 la<br />
prima squadra della Pievese?<br />
la società punta sull’intero settore giovanile<br />
ed ha come obiettivo quello di favorire<br />
la maturazione degli Allievi, guidati<br />
da luca Molli, come degli Juniores e<br />
dell’Under 25, dove, tra l’altro, ruoto<br />
Stefano Sciandra<br />
Claudio Gerini<br />
si divide<br />
nell’impegno<br />
con la formazione<br />
Under<br />
25 e quella<br />
Juniores; Luca<br />
Molli è invece il<br />
capitano della<br />
quadretta degli<br />
Allievi. Tutte<br />
le formazioni<br />
sono seguite<br />
dal mister Riccardo<br />
Aicardi.<br />
25<br />
Claudio Gerini, impegnato su due fronti.<br />
Questa stagione rappresenta un crocevia<br />
importante per il futuro della<br />
Pievese.<br />
Assolutamente sì. Sappiamo di poter<br />
lavorare con giovani promettenti e che<br />
si applicano. Un anno fondamentale.<br />
vogliamo costruire una base per capire.<br />
Capire dove potremo arrivare, a<br />
che campionati Senior potremo ambire,<br />
conquistandoci questo diritto sul campo,<br />
come sempre abbiamo fatto, senza godere<br />
di ripescaggi o altro. <strong>Si</strong> lavora senza<br />
alcun tipo di pressione, con la massima<br />
serenità. Se i nostri giovani saranno<br />
pronti per una C2, ci iscriveremo a quel<br />
torneo, se lo saranno per la C1, faremo lo<br />
stesso e via dicendo.<br />
Un bell’impegno quello da direttore<br />
tecnico dell’intero vivaio…<br />
Certo l’impegno è elevato, ma anche piacevole.<br />
<strong>Si</strong>amo presenti in tre categorie:<br />
ci mancano al momento i più piccoli, un<br />
argomento importante che andremo ad<br />
affrontare con la società già dal prossimo<br />
anno, perché sarà necessario assicurare<br />
la continuità ed il ricambio quando l’Under<br />
25 sarà pronta per il salto.<br />
Claudio Gerini, quindicenne, è il battitore<br />
dell’Under 25 della Pievese e il<br />
suo sogno coincide con i programmi del<br />
sodalizio.<br />
Ho giocato due <strong>anni</strong> a Imperia, negli<br />
esordienti, quindi sono arrivato a Pieve<br />
dei teco. Qui ho giocato ancora un anno<br />
negli esordienti, quindi sono passato<br />
agli Allievi. da quest’anno mi divido tra<br />
Juniores e Under 25. la mia aspirazione<br />
è quella di arrivare a disputare un campionato<br />
maggiore con la maglia della<br />
Pievese.<br />
Studi e giochi a pallapugno, come riesci<br />
a conciliare le due cose?<br />
Frequento la Scuola Professionale da<br />
idraulico a Imperia, abito a Chiusanico e<br />
gioco a Pieve. la pallapugno non comporta<br />
problemi. dedico molto tempo alla<br />
disciplina visto che sostengo due sedute<br />
settimanali di allenamento e, giocando<br />
in due categorie, altrettanti impegni di<br />
campionato nel fine settimana.<br />
Un Gerini tranquillo e sicuro nonostante<br />
la giovane età, un ragazzo equilibrato<br />
nelle risposte, un allievo perfetto per la<br />
scuola di Aicardi che ha sempre formato<br />
bravi ragazzi oltre a bravi giocatori.
A Mombercelli<br />
balon fa rima<br />
con Aresca<br />
Elio Stona<br />
L’ottantenne Giov<strong>anni</strong> ogni giorno<br />
si occupa di un gruppo di ragazzini<br />
per far sì che la tradizione della<br />
pallapugno non si perda<br />
A Mombercelli, che lo chiamate pallone elastico o usiate il più<br />
recente termine di pallapugno o, molto più semplicemente, diciate<br />
balon, questo sport non può che identificarsi con Giov<strong>anni</strong><br />
Aresca. <strong>Si</strong> tratta di una passione sconfinata per il balon quella<br />
che anima questo arzillo ottantenne e che lo spinge ad occuparsi<br />
quasi quotidianamente di un gruppo di ragazzini per far sì che<br />
la tradizione di questo sport non si perda e ad organizzare, da<br />
oltre vent’<strong>anni</strong>, il locale torneo estivo di pallapugno. Un torneo<br />
ultracentenario, che ha visto esibirsi sulla piazza Alfieri di Mombercelli<br />
i migliori nomi del balon. In questo paese che idealmen-<br />
26<br />
te segna il confine tra i luoghi della pallapugno<br />
e quelli del tamburello, si giocava<br />
già nel 1896 (vinse Sardi di Agliano, ndr):<br />
qui giocavano il papà (Pietro) e lo zio (Pasquale,<br />
detto Qualino) di Giov<strong>anni</strong> Aresca.<br />
Anche (o forse soprattutto) per loro,<br />
Giov<strong>anni</strong> vuole che il pallone continui a<br />
volare nel cielo di Mombercelli.<br />
Un torneo tenuto in alta considerazione<br />
dai giocatori più titolati e che ha spinto<br />
il selezionatore della nazionale, Sergio<br />
Corino, a dire: “Per i giocatori di pallapugno<br />
vincere il torneo di Mombercelli<br />
è come per un ciclista vincere la Milano-<br />
Sanremo”.<br />
Giov<strong>anni</strong>, com’è il panorama pallonistico<br />
a Mombercelli?<br />
non c’è quasi più nessuno che gioca al<br />
balon in paese, ma io non mi do per vinto<br />
e continuo ad organizzare il torneo e, con<br />
Paolo voglino, a seguire i ragazzini sperando<br />
di vedere, un domani spero prossimo,<br />
una squadra di Mombercelli nelle<br />
serie maggiori.<br />
Oggi Mombercelli è tornata sul palcoscenico<br />
del balon giovanile…<br />
In questa stagione siamo al via con due<br />
formazioni, una nei Promozionali, un’altra<br />
nei Pulcini. Un grande impegno che<br />
viene ripagato dalle soddisfazioni: nello<br />
scorso campionato due delle tre squadre<br />
iscritte nei Promozionali si sono piazzate<br />
ai primi due posti nella Fascia b.<br />
E Giov<strong>anni</strong> Aresca è sempre in prima<br />
fila…<br />
diciamo che io ho le idee e me ne faccio<br />
promotore. Poi ci sono molte persone<br />
che mi aiutano a realizzarle. In primis,<br />
mia moglie Maria rosa, che non solo<br />
ha sempre assecondato questa mia passione,<br />
ma l’ha anche sostenuta. Poi ho<br />
avuto la collaborazione di Paolo voglino,<br />
di bruno Celoria, che quest’anno segue<br />
i Promozionali, della maestra Gabriella<br />
dacasto, di Federico Matta della Federazione<br />
e dello stesso presidente, enrico<br />
Costa, come del suo predecessore, Franco<br />
Piccinelli. Senza scordare l’Amministrazione<br />
Comunale e gli aiuti finanziari<br />
che sono arrivati dalla regione Piemonte.<br />
<strong>Si</strong> diverte ancora?<br />
Sì, dopo tutti questi <strong>anni</strong>, il balon continua<br />
a divertirmi. e quando vedo qualche<br />
ragazzo che non riesce a fare quello che<br />
io penso dovrebbe fare, avrei voglia di<br />
scendere in campo e dare ancora due<br />
pugni anche io.
Una Fortezza<br />
nel Savonese<br />
Progetto per rilanciare il settore<br />
giovanile nell’entroterra ligure<br />
Luca Giaccone<br />
Unire le forze per rilanciare il settore giovanile, questo il progetto<br />
avviato nel Savonese. “C’era l’esigenza pratica - spiega<br />
il presidente del locale Comitato Provinciale Fipap, roberto<br />
Pizzorno - di far giocare alcuni ragazzi che altrimenti sarebbero<br />
rimasti senza squadra: molte società della zona riescono ad allestire<br />
le formazioni Promozionali, poi trovano qualche difficoltà<br />
per Pulcini ed esordienti. Così tra Spec Cengio, Pontinvrea,<br />
rialtese e la Fortezza Savona è partita una collaborazione per<br />
queste categorie. Partiamo quest’anno con i Pulcini che scenderanno<br />
in campo con la maglia della Fortezza Savona. Il motivo<br />
è presto spiegato: a Savona esiste la Spes che ha sede sociale in<br />
città, anche se di fatto porta avanti la sua attività a Gottasecca,<br />
in Piemonte, mentre con il progetto per la costruzione del nuovo<br />
<strong>sferisterio</strong> è necessario che a Savona sia presente una società<br />
che operi sul territorio, soprattutto a livello giovanile. In questo<br />
momento ci sono molti ragazzi che hanno iniziato con i corsi di<br />
27<br />
pallapugno leggera a livello scolastico e<br />
poi hanno continuato con il balon. Arrivano<br />
da Pontinvrea, Albisola, vene rialto,<br />
Cengio: l’obiettivo di questa unione è<br />
quello di allargare ancora di più il territorio,<br />
coinvolgendo tutto il Savonese”.<br />
Per questa ragione, la formazione dei<br />
Pulcini della Fortezza è una squadra ‘itinerante’:<br />
nelle partite casalinghe si sposta<br />
nei vari sferisteri del Savonese, da Cengio<br />
a vene rialto, sino a Pontinvrea. ed<br />
a seguire i ragazzi ci sono il presidente<br />
della Fortezza, ermanno Gnecco, mentre<br />
il direttore tecnico è daniele bertolotto<br />
del Pontinvrea; i dirigenti arrivano da<br />
altre società della zona, come vilder redanti<br />
e Fabrizio Sottimano. “Mantenere<br />
inutili campanilismi - conclude Pizzorno<br />
- in questo contesto non avrebbe avuto<br />
senso. dobbiamo insistere in questa<br />
direzione perché solo così potremo avere<br />
un vivaio importante a Savona che possa<br />
far crescere giocatori in grado di arrivare<br />
alle categorie maggiori, sperando un<br />
giorno che possano giocare nello <strong>sferisterio</strong><br />
di Savona”. nella rosa della squadra<br />
Pulcini della Fortezza ci sono Cristiano<br />
oddone, Alberto ravenna, Marco Salvini,<br />
Mattia Spirito, davide Cappellini, mentre<br />
a livello Promozionali la squadra gioca le<br />
gare casalinghe a dego.<br />
<strong>Lo</strong> <strong>sferisterio</strong><br />
di Savona<br />
Anche a Savona ‘tutto fermo’ nell’ultimo<br />
mese in attesa delle nuove elezioni comunali.<br />
Adesso con la nuova giunta si torna<br />
a parlare del nuovo <strong>sferisterio</strong>. Il progetto<br />
dell’architetto Sottimano è sul tavolo del<br />
nuovo assessore allo sport: il nuovo impianto<br />
dovrebbe sorgere nella zona chiamata<br />
167, all’uscita del casello autostradale<br />
di Savona, nella direzione di Quiliano.<br />
Struttura ‘regolamentare’, 90 per 20 metri,<br />
che comunque dovrà essere polivalente: di<br />
sicuro si potrà giocare anche a ‘calcetto’ e<br />
tennis, ma si cerca di ‘adattarlo’ anche per<br />
il football americano che ha una squadra a<br />
Savona, i Pirates, senza però aver un campo<br />
a disposizione.
olarm, molto<br />
più di un modo<br />
di dire<br />
Luca Giaccone<br />
Dopo il debutto dell’anno scorso<br />
al Torneo dei Paesi, quest’anno<br />
la società è presente con tre<br />
squadre in tutte le categorie<br />
Provate a chiedere a qualche giocatore di pantalera perché la<br />
squadra di Canove si chiama bolarm. Qualcuno vi dirà che è un<br />
modo di dire, i più che è il nome dello sponsor. la realtà è ben<br />
più curiosa: bol sta per bolla (il vicepresidente), Arm per Armini<br />
(il presidente).<br />
“tutto è nato per caso tre <strong>anni</strong> fa - spiega il numero uno, Andrea<br />
Armini - partecipando al torneo dei Paesi con i colori del<br />
San damiano: volevamo organizzare una squadra che coinvolgesse<br />
di più anche giocatori della zona dell’Albese, che altrimenti<br />
sarebbero stati fermi. l’iniziativa ha avuto successo: in<br />
tanti si sono tesserati con noi, visto che dovevano solo giocare<br />
29<br />
e non preoccuparsi di tutte le questioni<br />
burocratiche. Così il bolarm l’anno scorso<br />
ha debuttato ufficialmente nel torneo<br />
dei Paesi e in questa stagione è presente<br />
con tre squadre in tutte le categorie”.<br />
nella massima serie del torneo dei Paesi<br />
2011 troviamo la formazione griffata<br />
‘Stamperia Albese balestra’ che schiera<br />
livio tonello (in ‘prestito’ dalla Merlese<br />
della serie b di pallapugno), enrico bartolucci,<br />
Giov<strong>anni</strong> ‘Jonny’ Altare, il vice<br />
presidente enzo bolla, Fabrizio buffa e<br />
Felice zappa; in serie b, che sulla maglia<br />
porta lo sponsor Mobili berruti, a guidare<br />
il gruppo ci sono davide barroero e<br />
nenad Milosiev, capitano e spalla della<br />
formazione Under 25 dell’Albese, mentre<br />
nella serie C in campo scendono ennio<br />
brignolo, Mauro Sandri, bruno Proglio e<br />
Maurizio Malpesi.<br />
“È un bel gruppo - prosegue Armini -:<br />
abbiamo voluto mantenere il legame<br />
con San damiano lasciando il nome alla<br />
squadra di A. Ma tutte le formazioni giocano<br />
nello <strong>sferisterio</strong> di Canove. obiettivi?<br />
la formazione di A ha perso il doppio<br />
confronto con i campioni in carica del<br />
Castelletto Uzzone nella regular season,<br />
ma c’è ancora spazio per rientrare in<br />
gioco nelle semifinali; in C abbiamo chiuso<br />
il girone di andata ancora imbattuti.<br />
Insomma stiamo andando bene, anche se<br />
il nostro vero obiettivo è quello di divertirci”.<br />
non solo torneo dei Paesi: “ogni occasione<br />
è buona per trovarci a giocare – aggiunge<br />
Armini -: ovviamente non possiamo<br />
mancare al torneo di casa di Canove<br />
(che organizza la Pro loco locale, ndr)<br />
dove partecipiamo con due squadre, una<br />
capitanata da livio tonello, l’altra da Stefano<br />
busca. Saremo presenti a Guarene,<br />
dove difenderemo il ‘titolo’ vinto l’anno<br />
scorso, ed in tutte le piazze dove c’è una<br />
sfida alla pantalera”. e il presidente del<br />
bolarm non lo vediamo in campo? “Ho<br />
giocato a pallapugno come terzino - conclude<br />
Armini - arrivando sino alla serie<br />
b. Ma ormai quattro <strong>anni</strong> fa mi sono<br />
infortunato alla spalla e ho deciso di non<br />
‘forzare’ con il balon, continuando solo<br />
con il tennis, passione che condivido con<br />
il mio ‘socio’ bolla: così quando abbiamo<br />
fondato il bolarm abbiamo deciso di allestire<br />
anche la sezione tennis, affiliando la<br />
società oltre che alla Federazione Pallapugno,<br />
anche alla Federtennis”.
Il balon torna<br />
protagonista<br />
nelle scuole<br />
I Giochi Studenteschi possono<br />
essere il trampolino di lancio<br />
per la crescita della disciplina<br />
la Federazione in questi ultimi <strong>anni</strong> ha investito molto sul settore<br />
giovanile: le società hanno seguito le indicazioni della Fipap<br />
e hanno lavorato bene sui ragazzi; il movimento è cresciuto in<br />
termini di quantità e qualità, potendo anche contare sull’apporto<br />
del Centro tecnico Federale che ha portato avanti un<br />
programma di lavoro di altissima eccellenza. Ci sono peraltro<br />
anche sodalizi che avvicinano i ragazzi agli altri sport sferistici,<br />
dall’handball alla pallapugno leggera. Sport del futuro il primo,<br />
disciplina propedeutica e promozionale la seconda. la pallapugno<br />
leggera ha oltremodo il vantaggio di avere una vetrina<br />
scolastica di grande importanza.<br />
In questi <strong>anni</strong>, tuttavia, l’interesse verso la pallapugno leggera<br />
nelle scuole è un po’ calato: anche quest’anno le finali dei Giochi<br />
sportivi studenteschi si fermano alle fasi regionali, manca<br />
ancora il nome di un nuovo referente per l’attività scolastica,<br />
dopo le dimissioni di Paolo Cambone, ormai tre <strong>anni</strong> fa. Senza<br />
trascurare l’aspetto economico: organizzare una finale nazionale<br />
dei Giochi Studenteschi costa parecchio, visto che nel ‘conto’<br />
bisogna mettere anche l’ospitalità delle scuole. Ma quali sono<br />
30<br />
i costi-benefici che derivano dalla pallapugno<br />
leggera? nella scuola, almeno in<br />
quella italiana, non nascono i campioni,<br />
ma nella scuola i ragazzi possono conoscere<br />
e appassionarsi ad uno sport<br />
che poi iniziano a praticare nelle società<br />
sportive. C’è dunque un aspetto promozionale,<br />
ma non solo, visto che con la<br />
partecipazione ai Giochi Studenteschi aumenta<br />
il numero dei praticanti che vanno<br />
a sommarsi ai tesserati, rappresentando<br />
un biglietto da visita ‘pesante’ per il Coni.<br />
Il mondo del balon sta tornando ad<br />
entrare nelle scuole: in molte classi si<br />
organizzano corsi di avviamento, oltre a<br />
progetti per far conoscere il gioco. Ma è<br />
un fiorire di iniziative un po’ a macchia<br />
La pallapugno leggera si gioca con un<br />
pallone del peso da 60 a 80 grammi,<br />
tra due squadre di quattro giocatori su<br />
un campo di 18 per 9 metri. Il punteggio<br />
è simile a quello della pallapugno<br />
(15-30-40-gioco, senza vantaggi), con<br />
un giocatore che deve rimanere in<br />
battuta per l’intero gioco, alternandosi<br />
successivamente con i compagni di<br />
squadra. Le posizioni dei giocatori (sia<br />
in battuta che al ricaccio) sono libere,<br />
senza nessun obbligo di rotazione.<br />
di leopardo, grazie alla passione di un<br />
professore o alla caparbietà di qualche dirigente<br />
di società o di comitato. I ragazzi<br />
poi vogliono però confrontarsi sul campo:<br />
l’esperienza dei Giochi Studenteschi<br />
ha aperto il mondo del balon - attraverso<br />
la pallapugno leggera - ad altre regioni,<br />
oltre alle ‘solite’ Piemonte e liguria.<br />
Così nel lazio, grazie al lavoro del delegato<br />
Fipap Marco bocconi, si gioca adesso<br />
nelle scuole di tutte le province laziali;<br />
stesso discorso in <strong>Si</strong>cilia dove è partito<br />
un vero campionato regionale extrascolastico.<br />
Ma in tante altre parti d’Italia, dalla<br />
toscana alle Marche, sino alla lombardia,<br />
la pallapugno leggera nelle scuole<br />
potrebbe trovare spazio. l’obiettivo è<br />
tornare ad avere di nuovo una finale nazionale<br />
dei Giochi Studenteschi di pallapugno<br />
leggera, trampolino per arrivare<br />
ad un campionato italiano di specialità<br />
ancora più ‘partecipato’ e seguito.
S P o r t &<br />
M e d I C I n A<br />
La pubalgia: prevenzione e cura<br />
È uno dei problemi che spesso ‘colpiscono’<br />
gli sportivi, stiamo parlando della<br />
pubalgia. Anche nel ‘balon’ lo stop per<br />
questo problema è piuttosto frequente; ne<br />
parliamo con il dottor Federico Meynardi<br />
dell’Istituto Magnus che da <strong>anni</strong> segue i<br />
giocatori di pallapugno.<br />
Innanzitutto cos’è la pubalgia?<br />
Pubalgia significa dolore alla regione del<br />
pube, comprendendo tutta la zona alta<br />
della coscia nella sua superficie anteriore.<br />
Consiste in un dolore non facile da<br />
descrivere da parte dell’atleta. le origini<br />
di questo dolore possono essere diverse,<br />
di diversa natura e sede di derivazione:<br />
può essere la conseguenza di sovraccarico<br />
inguino-pubico con infiammazione<br />
muscolo-tendinea degli adduttori, può<br />
derivare da una borsite degli adduttori ed<br />
addominali, può essere il segno di sofferenza<br />
dei muscoli obliqui e del retto, può<br />
derivare da un problema articolare segmentario<br />
vertebrale a livello dorso-lombare,<br />
può derivare da un’ernia occulta come<br />
nella cruralgia (l2-l3-l4), sindromi ileolombari<br />
e sacro-iliache, problemi all’anca<br />
(coxopatia dello sportivo), ed altro ancora.<br />
Quali sono i sintomi?<br />
la comparsa della problematica è prevalentemente<br />
progressiva, raramente<br />
improvvisa. Il dolore si avverte all’interno<br />
della radice della coscia (o bilateralmente),<br />
nella zona degli adduttori, della piega<br />
inguinale o addirittura lungo tutta la coscia<br />
secondo il decorso del muscolo adduttore.<br />
vi può essere dolore anche nella<br />
parte addominale bassa fino ai testicoli. vi<br />
può essere un quadro composto di dolore<br />
inguinale, addominale e dorsale. la ragione<br />
generale dell’insorgenza della pubalgia<br />
è il sovraccarico funzionale di questa<br />
regione muscolo-tendinea che nella pallapugno<br />
è particolarmente sollecitata dalla<br />
notevole potenza e dinamica espressa nella<br />
gestualità caratteristica di questo sport.<br />
A monte di tale aspetto vi è solitamente<br />
una postura corporea non sufficientemente<br />
corretta, solitamente ignorata dall’atleta<br />
e dallo staff tecnico-atletico.<br />
Come si cura?<br />
la cura consiste in protocolli clinici relativamente<br />
vari in rapporto all’esperienza<br />
del medico che se ne occupa. noi puntiamo<br />
molto alla rieducazione posturale con<br />
ottimizzazione dello schema corporeo e<br />
della risposta propriocettiva, attraverso protocolli interdisciplinari<br />
personalizzati che prevedono trattamenti quali quello osteopatico,<br />
miofasciale, reflessologico, podologico, occluso-dentale,<br />
oculomotorio, logopedico. nella fase acuta l’approccio è più direttamente<br />
interventistico sul fattore dolore mediante protocollo<br />
strumentale con laser ed ultrasuonoterapia, infiltrazioni, manipolazione<br />
connettivale, propriocettiva.<br />
E soprattutto come si può prevenire?<br />
la prevenzione è fondamentale e per noi è il tema principale:<br />
la mia base metodologica si sviluppa attraverso protocolli che<br />
mirano ad ottimizzare la postura corporea e l’equilibrio staticodinamico<br />
di tutto il sistema corporeo non tralasciando assolutamente<br />
la componente psicologica dell’atleta, il regime alimentare,<br />
programmi di preparazione all’allenamento, alla gara, di recupero<br />
dopo lo sforzo, programma base preventivo di rilassamento<br />
psico-fisico mediante più tecniche sinergiche. tutto ciò a fronte<br />
di regole di vera e propria igiene di vita: alimentazione generica<br />
corretta e mirata allo sforzo, buon riposo notturno, sufficiente<br />
idratazione quotidiana al fine di ottimizzare il metabolismo del<br />
ricambio con eliminazione di tossine e radicali liberi, eventuale<br />
integrazione mirata con preparati a base di erbe che facilitano il<br />
drenaggio e disintossicazione.<br />
<strong>Si</strong> può continuare a giocare a pallapugno con la pubalgia?<br />
Con una problematica così insidiosa come quella rappresentata<br />
dalla pubalgia l’aspetto più importante è la diagnosi cioè la spiegazione<br />
delle cause che producono questo problema. Se si riesce<br />
ad interpretare correttamente l’origine dello squilibrio lo si riesce<br />
a trattare nel modo più efficace e duraturo. l’approccio deve<br />
essere medico-interdisciplinare per poter aumentare significativamente<br />
le possibilità di continuare a praticare sport ed in particolare<br />
la pallapugno. ripeto il concetto sostanziale: vi sono molte<br />
forme di pubalgia e quindi molte cause. Se ci si limita a trattare<br />
il sintomo e non la causa la recidiva è all’ordine del giorno e la<br />
carriera dello sportivo a rischio.<br />
31<br />
Informazione redazionale
n U M e r I &<br />
P e r S o n e<br />
Campagno fa ‘cento’ da capitano<br />
Mario Pasquale<br />
37<br />
I capitani di serie A con più di 100 presenze<br />
in campionato: l’ultimo che è<br />
entrato a far parte di questo esclusivo<br />
club (si pensi che sono 138 i battitori che<br />
hanno disputato almeno una partita nella<br />
massima serie) è bruno Campagno.<br />
31<br />
Sono gli <strong>anni</strong> di distanza tra il secondo<br />
ed il terzo scudetto conquistati da Paolo<br />
rossi: nel 1936 vince da capitano,<br />
nel 1967 è campione come terzino di<br />
bertola.<br />
1961<br />
la squadra campione in serie b in quell’anno è quella di vignale<br />
Monferrato: la curiosità sta nella coppia di terzini, composta da<br />
Cane (Cesare) e Gatti (Sebastiano).<br />
COGNOMI<br />
e sempre a proposito di cognomi faunistici, oltre a Cane e Gatti,<br />
ecco un campionario di quelli che hanno giocato in serie A:<br />
Agnello, biscia, Capra, Cavallo, Gallo, leone, leoni, lupi, Manzo,<br />
Merlo, Pesce.<br />
323<br />
Giuliano bellanti è il giocatore che ha giocato più gare in serie A<br />
con la stessa società: ben 323 con la Subalcuneo. Alle sue spalle<br />
c’è Felice bertola (319 con l’Albese).<br />
QUATTRO<br />
roberto Corino ha vinto 4 scudetti con quattro maglie diverse:<br />
A. Manzo, Albese, virtus langhe e ricca.<br />
144<br />
Sono le partite di serie A che dal 1952 ad oggi sono terminate<br />
11-0.<br />
ALOSSA<br />
È il quarto caso di giocatore di serie A che ha cambiato<br />
maglia nel corso della stessa stagione: prima di lui ci sono<br />
stati baldizzone nel 1958 (giocò per Cuneo e torino), valter<br />
re nel 2001 (da dogliani passò a Spigno) e Marco Fenoglio<br />
(dall’A.Manzo di serie A andò al Clavesana in C1). Altri casi<br />
riguardarono categorie inferiori: nel 1994 Andrea Corino (dalla<br />
Maglianese al Montechiaro), nel 2001 bordino e Ghibaudo<br />
(dalla benese rispettivamente alla Maglianese ed al dogliani) e<br />
Chiarla e Foggini (dalla roddinese rispettivamente a rocchetta<br />
e Ceva), ancora Andrea Corino nel 2006 (da Spigno a Ceva),<br />
Foggini e taricco nel 2008 (dalla benese alla virtus langhe) e<br />
Martini nel 2009 (dalla San leonardo alla bormidese).<br />
SENZA TRACCIA<br />
Sono undici le partite di serie A, delle quali dal 1952 ad oggi si<br />
sono perse le tracce del risultato finale negli archivi federali e<br />
dei giornali.<br />
32
d o M A n d e &<br />
r I S P o S t e<br />
<strong>Si</strong> scrive ‘balon’ o ‘balun’?<br />
In Italiano oggi si chiama pallapugno, che ha sostituito il ‘vecchio’<br />
termine di pallone elastico. In Piemontese è sempre stato ed è tuttora<br />
semplicemente ‘balon’, anche se la forma corretta sarebbe “balon a<br />
pugn”. Ma quale è la grafìa corretta del vocabolo piemontese? balon o<br />
balun?<br />
Per sciogliere l’arcano, ci affidiamo al “Gran dizionario Piemontese-<br />
Italiano” del cavalier vittorio di Sant’Albino, dove troviamo questa<br />
indicazione: “l’o senza segnali dicesi stretto o chiuso e si pronunzierà<br />
come l’u toscano: sol (sole), son (suono), tor (torre), toss (tosse), odor<br />
(odore)”. Più avanti, troviamo scritto: “balon: pallone, palla grande di<br />
cuojo, di vario diametro, che gonfiata si manda in aria per giuoco col<br />
bracciale”.<br />
tra gli esempi si cita: “arcass del balon, arcassè el balon, giughè al<br />
balon” ed altri termini ancora, sempre inerenti il gioco del ‘balon’.<br />
termini che gli appassionati, piemontesi e non, ben conoscono.<br />
dal “vocabolario Italiano-Piemontese” di Camillo brero, della editrice<br />
Piemonte in bancarella (torino, 1976), arriva un’ulteriore conferma:<br />
“Pallone (sm): balon; (pallone elastico) balon”. nella sezione “Grafìa<br />
e fonologìa” si aggiunge: “lettera dell’alfabeto: o; pronuncia: u; descrizione:<br />
simile alla u italiana ed alla o chiusa di roma; esempi: sol (sole,<br />
pronuncia sul), amor (amore, pronuncia amur), dolor (dolore, pronuncia<br />
dulur)”.<br />
Concorda con questa tesi anche la “Grammatica della lingua Piemontese”<br />
di Camillo brero e remo bertodatti (l’Artistica Savigliano, 1993)<br />
che nella sezione “Grafìa e fonologìa”, spiega: “la vocale o assume, in<br />
piemontese, un suono molto simile alla vocale u italiana, quasi fosse<br />
scritta u nella grafìa italiana. esempio: contè (raccontare) si pronuncia<br />
cuntè. la o piemontese corrisponde quasi sempre alla o chiusa latina<br />
e italiana. esempio: sol (sole)”.<br />
Quindi, nessun dubbio: pallapugno in piemontese si pronuncia ‘balun’,<br />
ma si scrive ‘balon’.<br />
33<br />
Quale battitore e<br />
quale spalla hanno<br />
vinto più scudetti<br />
in serie b?<br />
Luigi Binello è il giocatore che ha vinto<br />
più titoli di serie B come battitore (nel<br />
1932, 1934, 1938 e 1949); a seguire<br />
Giorgio Vacchetto (tre scudetti nel<br />
1987, 1992 e 1996, più uno da spalla<br />
nel 2010) e Riccardo Molinari (tre<br />
tricolori nel 1988, 1990 e 2008). Nel<br />
ruolo di spalla i più scudettati sono<br />
stati Giuseppe Trinchero (1934, 1935 e<br />
1938), Romano Moraglia (1966, 1967<br />
e 1972) e Joseph Morena (1991, 1992<br />
e 2001).<br />
Quando sono<br />
stati introdotti<br />
i palloni colorati<br />
nelle giovanili?<br />
Dal 2008 i palloni utilizzati nelle<br />
categorie giovanili sono colorati. Essi<br />
devono rispettare queste misure: 145<br />
grammi e 305 millimetri di colore giallo<br />
(Esordienti e Pulcini); 165 grammi e<br />
305 millimetri di colore arancio (Allievi<br />
e Juniores). I palloni devono essere<br />
portati alla pressione di 0,60 bar. La<br />
tolleranza in peso e diametro in più o<br />
in meno non può superare i 5 grammi<br />
ed i 5 millimetri.<br />
Quando ha chiuso<br />
lo <strong>sferisterio</strong><br />
de Amicis a torino?<br />
Inaugurato nel 1895, è stato il primo<br />
<strong>sferisterio</strong> dotato di illuminazione per<br />
le gare in notturna. Chiuso alle competizioni<br />
nel 1965, è stato demolito<br />
nel 1967 e l’area adibita a costruzioni<br />
civili. Era dotato di un muro di 107<br />
metri di lunghezza per un’altezza di<br />
12 metri. Edmondo De Amicis, giornalista<br />
de “La Gazzetta del Popolo”,<br />
era un appassionato del gioco del<br />
pallone, a tal punto da dedicarvi un<br />
romanzo, ‘Gli azzurri e i rossi’ (1897).
A M A r C o r d<br />
d e l P A l l o n e<br />
Giochi della Gioventù:<br />
ecco come nacque<br />
il Meeting Giovanile<br />
torino ed Alba, sferisteri di corso tazzoli e Mermet: seconda metà degli<br />
<strong>anni</strong> Settanta. di scena i Giochi della Gioventù, organizzati dalla Federazione:<br />
una sorta di antesignano dell’odierno Meeting Giovanile. Anche<br />
allora, tutto si svolgeva in un giorno con partite a punti ma più corte. In<br />
campo tanti ragazzi, provenienti dai Centri di addestramento federali,<br />
ma anche dai vivai delle società di Piemonte e liguria. Chi si riconosce?<br />
34
In tutti i negozi il Podio Sport trovi sempre i<br />
BORGO S.D.<br />
Galleria Borgomercato<br />
Aperto tutte le domeniche<br />
Orario continuato<br />
CUNEO<br />
Mad. Olmo, via Chiri, 10<br />
tel. 0171.413210<br />
SALUZZO<br />
Corso Italia, 71<br />
tel. 0175.249349<br />
www.ilpodiosport.it<br />
PINEROLO<br />
via Bogliette 3<br />
tel. 0121.393228<br />
MONDOVÍ<br />
piazza Ellero 70/72<br />
tel/fax 0174.551932