La storia delle formiche rufe doc.pdf - unbelgruppolo - Wikispaces
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Questa è la <strong>storia</strong> di un gruppo di<br />
<strong>formiche</strong> <strong>rufe</strong> speciali che<br />
assomigliavano alle altre: livrea rosso<br />
ruggine, addome, zampe e antenne di<br />
colorazione bruna…, ma ciò che le<br />
differenziava era l’intelligenza simile a<br />
quella umana e il dono della parola.<br />
Questi esemplari lavoravano<br />
assiduamente , forse più degli altri;<br />
infatti rimuovevano dal suolo del bosco<br />
milioni di carcasse di insetti rendendo il<br />
terreno fertile, ma non solo:<br />
raccoglievano ogni piccolo oggetto<br />
artificiale che avrebbe<br />
potuto deturpare e inquinare l’ambiente in cui vivevano e lo riutilizzavano per consolidare le<br />
pareti del proprio formicaio.
Un giorno un gruppo di quegli insetti<br />
arrivò per caso nel punto dove diversi<br />
operai stavano abbattendo gran parte<br />
del bosco: un disastro!<br />
Le <strong>formiche</strong> si guardarono sconvolte non<br />
riuscendo a capire il motivo di quella<br />
devastazione.<br />
Ad un tratto sentirono un uomo incitare un<br />
altro:<br />
- Se andiamo avanti di questo passo<br />
l’inceneritore non si metterà mai in moto!<br />
- Diamoci dentro, altrimenti si rischia di<br />
rimanere sotterrati dai rifiuti!
Appena tornarono alla loro abitazione, le<br />
<strong>formiche</strong> informarono la regina che, attraverso<br />
un segmento di canna forata, comunicò:<br />
- Attenzione, ascoltatemi tutte!<br />
Gli umani stanno distruggendo, anzi,<br />
sterminando il nostro habitat senza il quale non<br />
possiamo vivere.<br />
Nemmeno loro lo possono, ma non lo capiscono.<br />
Dobbiamo fermarli!<br />
Era spaventata. Respirò profondamente poi riprese:<br />
- Siccome noi non siamo così grandi e forti come gli umani, useremo l’astuzia: non puliremo più quel<br />
tratto di foresta così forse si renderanno conto che un bosco pulito e vivo è importante per l’esistenza<br />
di ogni creatura.
<strong>La</strong> luna intanto lanciava le sue ombre<br />
spettrali sul terreno mentre, sotto i<br />
passi <strong>delle</strong> <strong>formiche</strong>, la foresta si<br />
riempiva di rumori leggeri ma decisi.<br />
Passarono alcuni mesi e un giorno i<br />
piccoli animali si accorsero che<br />
nell’aria stagnava del fumo grigio e<br />
un odorino fastidioso pungeva le<br />
narici:<br />
l’inceneritore era in funzione !!<br />
Ben presto nel paese si videro girare bambini pallidi, emaciati e tossicchianti.<br />
E gli adulti? Anche loro avevano un aspetto sofferente.
Col tempo le strade si fecero vuote, ma gli ospedali erano pieni! Infatti molti si<br />
ammalavano a causa dei gas tossici emessi dall’inceneritore. Sfortunatamente, pure i<br />
medici avevano gravi difficoltà respiratorie.<br />
Anche il terreno nei pressi dell’inceneritore stava lentamente morendo, sopraffatto dalle<br />
ceneri che ricadevano al suolo, tanto più che le <strong>formiche</strong> se ne tenevano alla larga e<br />
non lo ripulivano.
Ma non poteva andare avanti così!<br />
<strong>La</strong> regina richiamò all’ordine tutte le<br />
<strong>formiche</strong> della foresta e indisse una<br />
grande assemblea: si doveva trovare<br />
la strategia giusta per fermare quel<br />
nemico “mangiarifiuti” che sputava<br />
nell’aria fumi di morte!<br />
Dopo ore e ore di discussione<br />
trovarono la soluzione:<br />
raccogliere acido formico in quantità gigantesca e spruzzarlo contro l’inceneritore per<br />
corroderlo e renderlo così inattivo.
Si mobilitarono tutte e il loro piano funzionò alla perfezione. L’inceneritore svanì nel nulla.<br />
<strong>La</strong> vita nei formicai riprese lentamente, ma con vigore perché i danni causati dal mostro fumante<br />
erano molti e così pure gli scarti da raccogliere e riciclare.
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