Brevi biografie - Provincia Tridentina

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dimorò per diecisette anni continui sino alla morte. Fu esemplare Religioso e di poche parole. Dopo una ben lunga infermità di urinar sangue, pazientemente tollerata, munito de' santissimi Sagramenti, e ben disposto, passò piamente al Signore, Trento 3 dicembre 1721. 248. P. Carlo da Canezza, Francesco Froner, battezzato 11 maggio 1673, vestito in Cles con un altro, uscito, li 4 ottobre 1697, essendovi Guardiano il P. Aurelio Agostino da Tuenno, maestro il P. Simon Pietro Barbi da Cembra. Passando già li 24 anni, quando fu vestito, si destinava a far l'uffizio di sagristano. Tuttavia studiò tre anni la filosofia sotto il P. lettore Teodoro da Rumo. E poi un anno la morale in Roveredo sotto il P. Marcellino da Cles. Si portò pure a studiare per alcuni altri anni nella Provincia di Milano. D'onde ritornato nel 1710 fu fatto Vicario in Cavalese del P. Guardiano Enrico Coellato da Trento. Nel 1712 fu Vicario in Pergine del P. Guardiano Girolamo da s. Felice secondo anno. Nel 1714 fu di nuovo Vicario in Pergine del P. Giovanni Cristoforo Stozzoni da s. Michele. Nel 1715 fu Vicario in Borgo del P. Guardiano Giovanni Grisostomo d'Arsio nel secondo anno. Nel 1716 fu Guardiano in Campo. Nel 1719 fu deputato Vicario di Pergine, ma rinunziò. Nel 1721 fu fatto Vicario in Borgo del P. Guardiano Enrico da Trento. Predicando l'Avvento in Strigno dopo la prima domenica fu sopraffatto dalla doglia il dì 30 novembre per cui poi munito de' santissimi Sagramenti e ben disposto passò al Signore. Per certa infermità che stimasi originata dalla presa dell'anacardina per far memoria avanti molti anni avea perduti tutti i peli della barba e chierica portando un berrettino e chiamavasi da secolari il Padre pelloia. Tuttoché fosse prima quasi balbuziente, colla gran diligenza arrivò ad emendarsi, e divenne predicatore quotidiano, ed oltre gli altri pulpiti nella provincia non quotidiani, la Quaresima del 1716 predicò nella Collegiata d'Arco e nel febbraro 1720 partì solo per Toscana e predicò ogni giorno in Rocca San Casciano, e capitò di ritorno in Borgo il dì 22 giugno. Passò poi al Signore in Borgo 9 dicembre 1721. 249. Fra Claudiano dal Borgo, Girolamo Grafinger, battezzato 13 luglio 1687, vestito per laico in Roveredo, con un altro poi uscito, li 24 maggio 1709 essendovi Guardiano il P. Serafico Galvagno da Roveredo, maestro e Vicario il P. Casimiro da Trento. Ottimo Religioso, fu sottoposto ad una rottura assai alta, onde grandemente molestato dalla medesima, mentre trovavasi cucinaro nel convento di Pergine, gli sopravenne un furioso volvolo, ove munito de' santissimi Sagramenti, come meglio si poteva, ben disposto e rassegnato, passò piamente al Signore, con rincrescimento de' Religiosi per le sue buone qualità, Pergine 7 aprile 1722. (86. //) 1722. Dal Capitolo ventesimo settimo celebrato in Trento li 6 maggio, in cui fu eletto per la seconda volta Ministro il P. Vincenzo Capra dal Borgo. 250. Fra Aniceto dalla Costa di Vigalzano, Udalrico Moser detti Soldati, battezzato 4 maggio 1655, vestito, solo, in Cles per laico li 2 maggio 1679 essendovi Guardiano il P. Orazio da Fiemme, Vicario e maestro il P. Anselmo da Ceniga. Buon Religioso, fu per molti anni cieco, e pazientemente sofferse la cecità. Dopo essere stato molti anni in Arco, sopraffatto dall'etichisia, munito de' santissimi Sagramenti, e ben disposto, passò piamente al Signore in Arco 21 giugno 1722. 98

251. P. Michele da Roveredo, Girolamo Giovanni Serbati, battezzato 12 novembre 1654, vestito, solo, in Cles 13 maggio 1674 essendovi Guardiano il P. Anselmo da Ceniga, Vicario e maestro il P. Crisogono da Levico. Fu per alcuni anni coadiutore nelle Missioni di Val di Luserna. D'onde poi ritornato fu fatto nel 1687 Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Apollinaro da Chiarano. Nel 1689 fu eletto primo Guardiano di Cavalese. nel 1690 fu Vicario in Arco del P. Guardiano Girolamo da Giudicaria. Nel 1692 fu Vicario in Cles del P. Guardiano Pietro Paolo da Val di Buono. Nel 1693 dal novembre fu eletto Guardiano di Pergine. Nel Capitolo del 1695 fu eletto diffinitore. Nel 1698 si portò a Roma col P. Marcellino Visintainer da Cles a cagione del chiettinismo per cui erano stati banditi detti Padri da diversi conventi da monsignor vescovo Giuseppe Vittorio Alberti con alcuni altri; ed in Roma felicemente si discolparono. Nel 1699 fu Vicario in Borgo e maestro de' novizzi. Nel 1700 fu Vicario in Roveredo del P. Guardiano Davide da Cognola. Nel 1701 fu Guardiano in Roveredo. Nel 1702 fu di nuovo Vicario in Arco del P. Andrea da Val di Buono. Nel 1703 fu di nuovo Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Giorgio da Predazzo. Nel 1704 fu Guardiano in Mezzolombardo. Nel 1705 fu Vicario in Trento del P. Guardiano Andrea da Val di Buono. Nel 1709 fu Guardiano d'Arco. Nel 1710 fu deputato confessore delle monache del Borgo. Nel 1713 fu di nuovo Guardiano di Roveredo. Nel 1714 posto di famiglia in Mezzolombardo, partì poi da Trento il dì primo settembre con fra Antonio d'Avio ivi cucinaro, ed indi per via del Lago, trapassando i passi della contumacia, si portò in Brescia a visitare sua sorella monaca donna Candida, ed indi si istradò per Roma, ove arrivò il dì 4 novembre 1714. Per ordine del vice-commissario generale de' Riformati P. Diodato da Roma, fermatosi predicò l'Avvento in Castel Gandolfo; e ritornato l'ultima festa di Natale in Roma fu tosto spedito confessore delle monache di s. Chiara in Napoli, ove si portò con felicissimo viaggio per mare, e li primi di gennaio del 1715 diede principio al suo offizio. Terminato il suo triennio partì da Napoli col sopradetto fra Antonio il dì 14 gennaio 1718 e venendo per Roma e Brescia, capitò in Roveredo il dì 28 giugno. Ed essendo stato nella Congregazione tenuta in Arco li 11 maggio, destinato Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Lodovico da Mezzotedesco vi si portò. E la seguente Quaresima del 1719 tuttoché di 65 anni predicò nella parocchiale di Mezzolombardo e più volte per avanti avea predicato ne' pulpiti di tre e quattro in settimana. Finalmente trovandosi di famiglia in Roveredo, dopo brieve infermità, munito de' santissimi Sagramenti e ben rassegnato, come buono Religioso, passò piamente al Signore, Roveredo 20 gennaio 1723. 252. (87. //) P. Enrico da Trento, Simon Coellato, battezzato 4 luglio 1653, vestito in Cles con un altro poi uscito, li 8 maggio 1670 essendovi Guardiano e Maestro il P. Egidio da Segno, Vicario e pro-maestro il P. Prospero dal Borgo. Nel 1687 fu Vicario in Borgo del P. Guardiano Giorgio Martini da Predazzo. Nel 1689 fu Guardiano in Campo. Nel 1692 fu ivi Vicario del P. Guardiano Giorgio Turcato da Trento. Dal 1693, dall'aprile e dal 1694 dal novembre fino al 1695 fu Guardiano in Borgo. Nel 1695 fu Vicario in Trento del P. Guardiano Bartolommeo da Roveredo. Del 1700 fu di nuovo ivi Vicario del P. Guardiano Massmigliano da Trento. Nel 1701 e 1702 fu di nuovo Guardiano di Campo. Nel 1705 fu Guardiano in Cles. Nel 1709 fu Guardiano in Pergine. Nel 1712 fu Vicario in Campo del P. Guardiano Giovanni Paolo da Mori. Nel 1717 e 1718 fu di nuovo Guardiano in Cles. Nel 1719 fu Vicario in Roveredo (sostituito al P. Romedio da Cles destinatovi, ma poi fatto Guardiano di Trento), del P. Guardiano Simon Pietro Barbi da Cembra. Nel 1721 e 1722 fu di nuovo Guardiano in Borgo, e 99

251. P. Michele da Roveredo, Girolamo Giovanni Serbati, battezzato 12<br />

novembre 1654, vestito, solo, in Cles 13 maggio 1674 essendovi Guardiano il P.<br />

Anselmo da Ceniga, Vicario e maestro il P. Crisogono da Levico. Fu per alcuni anni<br />

coadiutore nelle Missioni di Val di Luserna. D'onde poi ritornato fu fatto nel 1687<br />

Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Apollinaro da Chiarano. Nel 1689 fu eletto<br />

primo Guardiano di Cavalese. nel 1690 fu Vicario in Arco del P. Guardiano Girolamo<br />

da Giudicaria. Nel 1692 fu Vicario in Cles del P. Guardiano Pietro Paolo da Val di<br />

Buono. Nel 1693 dal novembre fu eletto Guardiano di Pergine. Nel Capitolo del 1695 fu<br />

eletto diffinitore. Nel 1698 si portò a Roma col P. Marcellino Visintainer da Cles a<br />

cagione del chiettinismo per cui erano stati banditi detti Padri da diversi conventi da<br />

monsignor vescovo Giuseppe Vittorio Alberti con alcuni altri; ed in Roma felicemente<br />

si discolparono. Nel 1699 fu Vicario in Borgo e maestro de' novizzi. Nel 1700 fu<br />

Vicario in Roveredo del P. Guardiano Davide da Cognola. Nel 1701 fu Guardiano in<br />

Roveredo. Nel 1702 fu di nuovo Vicario in Arco del P. Andrea da Val di Buono. Nel<br />

1703 fu di nuovo Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Giorgio da Predazzo. Nel<br />

1704 fu Guardiano in Mezzolombardo. Nel 1705 fu Vicario in Trento del P. Guardiano<br />

Andrea da Val di Buono. Nel 1709 fu Guardiano d'Arco. Nel 1710 fu deputato<br />

confessore delle monache del Borgo. Nel 1713 fu di nuovo Guardiano di Roveredo. Nel<br />

1714 posto di famiglia in Mezzolombardo, partì poi da Trento il dì primo settembre con<br />

fra Antonio d'Avio ivi cucinaro, ed indi per via del Lago, trapassando i passi della<br />

contumacia, si portò in Brescia a visitare sua sorella monaca donna Candida, ed indi si<br />

istradò per Roma, ove arrivò il dì 4 novembre 1714. Per ordine del vice-commissario<br />

generale de' Riformati P. Diodato da Roma, fermatosi predicò l'Avvento in Castel<br />

Gandolfo; e ritornato l'ultima festa di Natale in Roma fu tosto spedito confessore delle<br />

monache di s. Chiara in Napoli, ove si portò con felicissimo viaggio per mare, e li primi<br />

di gennaio del 1715 diede principio al suo offizio. Terminato il suo triennio partì da<br />

Napoli col sopradetto fra Antonio il dì 14 gennaio 1718 e venendo per Roma e Brescia,<br />

capitò in Roveredo il dì 28 giugno. Ed essendo stato nella Congregazione tenuta in Arco<br />

li 11 maggio, destinato Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Lodovico da<br />

Mezzotedesco vi si portò. E la seguente Quaresima del 1719 tuttoché di 65 anni predicò<br />

nella parocchiale di Mezzolombardo e più volte per avanti avea predicato ne' pulpiti di<br />

tre e quattro in settimana. Finalmente trovandosi di famiglia in Roveredo, dopo brieve<br />

infermità, munito de' santissimi Sagramenti e ben rassegnato, come buono Religioso,<br />

passò piamente al Signore, Roveredo 20 gennaio 1723.<br />

252. (87. //) P. Enrico da Trento, Simon Coellato, battezzato 4 luglio 1653,<br />

vestito in Cles con un altro poi uscito, li 8 maggio 1670 essendovi Guardiano e Maestro<br />

il P. Egidio da Segno, Vicario e pro-maestro il P. Prospero dal Borgo. Nel 1687 fu<br />

Vicario in Borgo del P. Guardiano Giorgio Martini da Predazzo. Nel 1689 fu Guardiano<br />

in Campo. Nel 1692 fu ivi Vicario del P. Guardiano Giorgio Turcato da Trento. Dal<br />

1693, dall'aprile e dal 1694 dal novembre fino al 1695 fu Guardiano in Borgo. Nel 1695<br />

fu Vicario in Trento del P. Guardiano Bartolommeo da Roveredo. Del 1700 fu di nuovo<br />

ivi Vicario del P. Guardiano Massmigliano da Trento. Nel 1701 e 1702 fu di nuovo<br />

Guardiano di Campo. Nel 1705 fu Guardiano in Cles. Nel 1709 fu Guardiano in<br />

Pergine. Nel 1712 fu Vicario in Campo del P. Guardiano Giovanni Paolo da Mori. Nel<br />

1717 e 1718 fu di nuovo Guardiano in Cles. Nel 1719 fu Vicario in Roveredo (sostituito<br />

al P. Romedio da Cles destinatovi, ma poi fatto Guardiano di Trento), del P. Guardiano<br />

Simon Pietro Barbi da Cembra. Nel 1721 e 1722 fu di nuovo Guardiano in Borgo, e<br />

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