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Brevi biografie - Provincia Tridentina

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ensì molte prediche, che diede, e servirono ad altri. Fu non poco molestato da<br />

stimoli 110 ; e però s'asteneva dal confessare, e davasi a qualche manualità, facendo alle<br />

volte da sarte, e facendo antipendi di paglia. Faticò parimente nel compilare col P.<br />

Maurizio dal Borgo un cerimoniale sagro per la <strong>Provincia</strong> sotto 'l provincialato del P.<br />

Marcellino Visintainer da Cles. E fu molto notabile e commendabile la di lui supplica,<br />

che fece, per totalmente sedare la controversia per la precedenza tra li Padri di provincia<br />

e i Padri Vicari (ex Lib. 3 actuum, pag. XI), di poter efficacemente rinunciare a Padri<br />

Vicari ed a Padri a sé anziani d'abito, la precedenza dovutagli come Padre di provincia,<br />

al diffinitorio nel 1695, il quale commendando la di lui umiltà, accettò la rinunzia della<br />

pura precedenza a Padri Vicari e ben ad altri, reservando tamen illi de coetero omnia<br />

iura et honores, et recognitiones, quae alias ei competunt ratione Paternitatis ed al di lui<br />

esempio la rinunziarono gli altri ex <strong>Provincia</strong>li, come sopra pag. 55 fu notato nella vita<br />

del P. ex <strong>Provincia</strong>le Gregorio Zambaiti da Trento. Nell'ultimo anno di sua vita verso<br />

l'autunno del 1711 avea da passare per Roveredo, ove era di famiglia il P. Ignazio, Carlo<br />

terzo re di Spagna, che veniva da Barcellona, ed essendo stato eletto imperatore per la<br />

morte del fratello Giuseppe primo, dovea portarsi in Francofort per essere coronato.<br />

Mostrava perciò detto Padre un gran genio di vederlo mentre passasse avanti il<br />

convento; avvisato pertanto quando era tempo di scendere a vederlo, si mortificò, e si<br />

astenne d'andarvi. Appena un mese dopo circa, fu sorpreso da un male molto cruccioso,<br />

di una postema 111 in una orecchia con febbre per otto o dieci giorni, onde munito de'<br />

santissimi Sagramenti, assistito dal P. Sebastiano da Trento stato di lui novizzo, con<br />

religiosissima disposizione rese l'anima al Signore la notte del prossimo Natale, mentre<br />

in coro si cantava il Te Deum. Rovereto 25 dicembre 1711.<br />

207. P. Gaudenzio dal Borgo, Bartolommeo Rosi, battezzato 3 maggio 1660,<br />

vestito in Cles con due altri li 4 maggio 1677 essendovi Guardiano il P. Antonino da<br />

Trento, e maestro il P. Ignazio da Civezzano. Nel 1687 sapendo la lingua tedesca fu<br />

preso per compagno dal P. Massimigliano da Trento nella visita della <strong>Provincia</strong> di<br />

Baviera. Nel 1695 fu Vicario in Borgo del P. Guardiano Alberto da Trento. (68. //) Nel<br />

1698 si portò col P. Pietro Marcellino Armani da Ballino su la Romagna a predicare. E<br />

nel 1701 si portò col P. Pasquale da Roveredo compagno a Sessa nel regno di Napoli<br />

per predicare in quella diocese, ma sopraffatto in Sessa da mortal infermità, non poté<br />

predicare stando in casa di monsignor Lanzamani Vicario generale. Nel 1704 fu Vicario<br />

in Trento del P. Guardiano Adriano da Lardaro. Nel 1711 nella Congregazione tenuta in<br />

Trento li 28 aprile fu fatto Guardiano di Cavalese. Nella Quaresima del 1712 fu<br />

sopraffatto da assai grave infermità, e si mandò a chiamare da Lavis il signor dottore<br />

medico Bonora, e frattanto sopraintendeva alla cura un tal signor Lodovico chirurgo<br />

insigne. Capitò il medico nell'ora in che il male come il chirurgo sperava fosse per fare<br />

la crise, e però non voleva che l'infermo fosse svegliato, ma il medico credendo che<br />

detto infermo si rallegrasse in vederlo di già capitato, lo fece svegliare, ed in seguito il<br />

male si accrebbe, cosicché l'infermo munito de' santissimi Sagramenti, ben disposto<br />

passò piamente al Signore, e non reggendo il cuore a Frati, che tanto l'amavano di fargli<br />

l'esequie, fu pregato il rev.mo monsignor Giuseppe Manci, arciprete di Fiemme, a venir<br />

a dargli sepoltura, piangendo tutti gli Frati. Fu il P. Gaudenzio buon predicatore di<br />

quattro in settimana, ed era assai geniale di canto, avendo una bella voce; aveva una<br />

110 Scrupoli.<br />

111 Otite purulenta.<br />

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