Brevi biografie - Provincia Tridentina

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85. (33. //) Fra Mansueto da Sarnthein 53 , valle sopra Bolgiano, e però detto da Bolgiano, vestito per laico nella Custodia di s. Antonio; passò poi al Signore rimaso nella nostra Provincia, in Trento, febbraro 1678. 86. Fra Damiano da Tiarno di Sopra in Val di Leder, Domenico Mielli, battezzato 1 maggio 1639, vestito in Cles solo, li 6 settembre 1664 per laico essendovi Guardiano e maestro il P. Giacinto da Besenello pro-maestro e Vicario P. Valerio da Cembra. Fu poi infermiere. Morì in Campo, aprile 1678. 1678. Dalla prima Congregazione intermedia tenutasi in Trento li 16 aprile. 87. P. Francesco d’Inspruch, vestito per laico nella Provincia d’Austria, poi fatto sacerdote, fu compagno del nostro P. Francesco Massenzo d’Arco Commissario generale della Germania superiore. Venne poi con detto Padre, ritornato dalla Germania in Provincia nostra, e dopo due anni di previa dimora fu presso di noi incorporato il dì 20 aprile 1657. Fu anche confessore, e molto podagroso. Morì poi in Trento nell’agosto 1678. 88. P. Giovanni Paolo da Dernago o sia Pont d’Asi ed anche detto da Magrasso in Vai di sole, Giacomo Antonio de Gregori, battezzato 17 giugno 1624, vestito in Borgo con un altro li 26 aprile 1646. Celebrò le sue primizie in Cles il primo maggio 1652. Si affaticò assai per la fabbrica del convento di Mezzolombardo. Ove negli anni 1664 e 1669 fu presidente dell’ospizio. Nel 1671 vi fu fatto Vicario del primo Guardiano P. Orazio da Fiemme, cioè da Cavalese. Negli anni poi 1672 e 1673 fu ivi Guardiano. Ove pure essendo di famiglia passò al Signore, Mezzolombardo gennaro 1679. 1679. Dalla seconda Congregazione intermedia celebrata in Pergine a 16 gennaro. 89. Fra Marco da Volano, Melchior Zambelli, battezzato 4 dicembre 1639, vestito in Cles con altri per laico li 2 maggio 1662. Zio paterno di fra Celestino da Volano laico morto in Roveredo li 23 giugno 1724. Fra Marco fu compagno del P. Massimigliano da Trento allorché nel 1678 si portò a leggere teologia nel regno di Napoli. D’onde ritornato detto fra Marco, essendo sottoposto a male caduco, morì poi improvvisamente in Borgo nel gennaro 1679. 89b. NB. Fra Giovanni Battista da Vigalzano, Andrea Boniati 54 , battezzato 13 gennaro 1642, vestito per laico in Pergine con altri li 9 ottobre 1662, essendovi Guardiano e maestro il P. Giacinto da Besenello. Partito poi per l’Italia si ritirò in Roma presso de’ Padri Ibernesi in s. Isidoro, ove essendo cucinaro, passò al Signore, Roma settembre 1679. 90. P. Girolamo da Tesino, Giovanni Battista Giosele 55 da Pieve in Tesino, vestito nella Provincia Riformata di s. Antonio predetto; fu incorporato nella nostra li 14 maggio 1660; passò poi al Signore in Trento, 5 novembre 1679. 53 Nel manoscritto: Zarenthein. 54 Nel manoscritto: Boniatti. 55 Nel manoscritto: Giesele. 40

91. Fra Abbundio da Fornace 56 , Pietro Girardi, battezzato 5 maggio 1606, vestito nella Custodia di s. Antonio per laico li 17 gennaro 1632. Rimaso egli nella nostra Provincia, fu laico d’ottima vita, e di grande esemplarità. Passò poi piamente al Signore in Roveredo a 3 di maggio 1680. (34. //) 1680. Dal terzo decimo Capitolo provinciale celebrato in Trento li 23 maggio, in cui fu eletto Ministro il P. Lodovico Ingenuino Fantini da Val di Buono. 92. P. Agostino da Tuenno, Giovanni Paolo Barisella, battezzato 16 giugno 1605, vestito nella Custodia di s. Antonio il primo giugno 1625. Nel Capitolo custodiale del 1633 fu fatto lettore delle arti ed anche confessore de’ Frati, e nel 1634 fu istituito confessore de’ secolari. Insegnò poi la teologia e nel 1641 fu eletto Guardiano di Trento, ed insieme fu lettore di teologia. Al primo Capitolo della Provincia riformata di s. Antonio celebrato in Conegliano li 18 febbraro 1642, intervenne il P. Agostino, e fu eletto diffinitore dicendosi “P. Agostino da Val di Non lettore di teologia e Guardiano di Trento”. Nel 1643 il dì 27 agosto nel primo Capitolo tenutosi in Roveredo, in cui fu pubblicata l’erezione di questa Provincia nostra di s. Vigilio, ed il nuovo diffinitorio nella medesima, il P. Agostino fu eletto diffinitore, essendosi dichiarato di voler rimanere in detta Provincia di s. Vigilio, e lo stesso anno fu insieme per la grande scarsezza de’ soggetti Guardiano di Trento. Negli anni 1644 e 1645 fu ivi lettore di teologia. Nel secondo Capitolo celebrato in Arco il dì 28 settembre 1646 fu eletto Ministro provinciale, e si crede che abbia preso come segretario il P. Carlo Melchiori da Trento, trovandosi sottoscritto attuario in un atto delli 21 aprile 1648; ed il dì 13 novembre 1647 diede il consenso ricercato a tenore delle Bolle pontificie, per l’introduzione de’ Padri Carmelitani Scalzi alle Laste, del quale nell’archivio della Provincia se ne conserva copia autentica. Nel Capitolo fatto in Roveredo li 18 ottobre 1649 fu eletto Custode, e detto anno, come anche il seguente 1650 fu co-lettore di teologia in Trento col P. Marcellino da Giudicaria. Nel 1651 non intervenne alla nostra seconda Congregazione intermedia celebrata in Roveredo li 17 aprile, ma negli atti dicesi, che già si ritrovava in Roma previamente, portandovisi per intervenire al Capitolo generale, come Custode, qual fu ivi celebrato il dì 27 maggio, ed in cui il nostro P. Agostino sostenne decorosamente le pubbliche tesi di tutta la teologia, stampate e dedicate all’augustissimo Cesare Ferdinando terzo, delle quali ne vidi una copia già tempo fra gli cartafaci nella libreria di s. Bernardino in Trento, ma di poi si sono smarrite 57 e per tale virtuosa difesa credesi sia stato dato al P. Agostino il titolo di lettore generale, non sapendosi peraltro in quale studio generale abbia egli letto teologia. Nella Congregazione intermedia tenutasi in Roveredo li 18 settembre 1654 fu fatto Guardiano di Trento; ed il dì 18 febbraro 1655 fu surrogato al P. diffinitor Andrea da Bressanone, partito dalla Provincia li 4 febbraro detto. Nel Capitolo celebrato in Arco il dì 7 gennaro 1656 fu eletto per la seconda volta Ministro provinciale, e scelse ed ebbe per segretario tutto il triennio il P. Cherubino Ippoliti da Pergine. In questo secondo provincialato il P. Ministro Agostino per certo accidente portò un grande fastidio. La signora Rosa figlia del signor dottor Alessandro Colombo di Trento, medico fisico e consigliere effettivo di sua altezza serenissima Arciduca d’Inspruch, si era 56 Nel manoscritto: Fornas. 57 Il Tovazzi nota in margine: ‘Io ne tengo una copia in fol. reale stampata”. 41

91. Fra Abbundio da Fornace 56 , Pietro Girardi, battezzato 5 maggio 1606, vestito<br />

nella Custodia di s. Antonio per laico li 17 gennaro 1632. Rimaso egli nella nostra<br />

<strong>Provincia</strong>, fu laico d’ottima vita, e di grande esemplarità. Passò poi piamente al Signore<br />

in Roveredo a 3 di maggio 1680.<br />

(34. //) 1680. Dal terzo decimo Capitolo provinciale celebrato in Trento li 23<br />

maggio, in cui fu eletto Ministro il P. Lodovico Ingenuino Fantini da Val di Buono.<br />

92. P. Agostino da Tuenno, Giovanni Paolo Barisella, battezzato 16 giugno 1605,<br />

vestito nella Custodia di s. Antonio il primo giugno 1625. Nel Capitolo custodiale del<br />

1633 fu fatto lettore delle arti ed anche confessore de’ Frati, e nel 1634 fu istituito<br />

confessore de’ secolari. Insegnò poi la teologia e nel 1641 fu eletto Guardiano di Trento,<br />

ed insieme fu lettore di teologia. Al primo Capitolo della <strong>Provincia</strong> riformata di s.<br />

Antonio celebrato in Conegliano li 18 febbraro 1642, intervenne il P. Agostino, e fu<br />

eletto diffinitore dicendosi “P. Agostino da Val di Non lettore di teologia e Guardiano di<br />

Trento”. Nel 1643 il dì 27 agosto nel primo Capitolo tenutosi in Roveredo, in cui fu<br />

pubblicata l’erezione di questa <strong>Provincia</strong> nostra di s. Vigilio, ed il nuovo diffinitorio<br />

nella medesima, il P. Agostino fu eletto diffinitore, essendosi dichiarato di voler<br />

rimanere in detta <strong>Provincia</strong> di s. Vigilio, e lo stesso anno fu insieme per la grande<br />

scarsezza de’ soggetti Guardiano di Trento. Negli anni 1644 e 1645 fu ivi lettore di<br />

teologia. Nel secondo Capitolo celebrato in Arco il dì 28 settembre 1646 fu eletto<br />

Ministro provinciale, e si crede che abbia preso come segretario il P. Carlo Melchiori da<br />

Trento, trovandosi sottoscritto attuario in un atto delli 21 aprile 1648; ed il dì 13<br />

novembre 1647 diede il consenso ricercato a tenore delle Bolle pontificie, per<br />

l’introduzione de’ Padri Carmelitani Scalzi alle Laste, del quale nell’archivio della<br />

<strong>Provincia</strong> se ne conserva copia autentica. Nel Capitolo fatto in Roveredo li 18 ottobre<br />

1649 fu eletto Custode, e detto anno, come anche il seguente 1650 fu co-lettore di<br />

teologia in Trento col P. Marcellino da Giudicaria. Nel 1651 non intervenne alla nostra<br />

seconda Congregazione intermedia celebrata in Roveredo li 17 aprile, ma negli atti<br />

dicesi, che già si ritrovava in Roma previamente, portandovisi per intervenire al<br />

Capitolo generale, come Custode, qual fu ivi celebrato il dì 27 maggio, ed in cui il<br />

nostro P. Agostino sostenne decorosamente le pubbliche tesi di tutta la teologia,<br />

stampate e dedicate all’augustissimo Cesare Ferdinando terzo, delle quali ne vidi una<br />

copia già tempo fra gli cartafaci nella libreria di s. Bernardino in Trento, ma di poi si<br />

sono smarrite 57 e per tale virtuosa difesa credesi sia stato dato al P. Agostino il titolo di<br />

lettore generale, non sapendosi peraltro in quale studio generale abbia egli letto teologia.<br />

Nella Congregazione intermedia tenutasi in Roveredo li 18 settembre 1654 fu fatto<br />

Guardiano di Trento; ed il dì 18 febbraro 1655 fu surrogato al P. diffinitor Andrea da<br />

Bressanone, partito dalla <strong>Provincia</strong> li 4 febbraro detto. Nel Capitolo celebrato in Arco il<br />

dì 7 gennaro 1656 fu eletto per la seconda volta Ministro provinciale, e scelse ed ebbe<br />

per segretario tutto il triennio il P. Cherubino Ippoliti da Pergine. In questo secondo<br />

provincialato il P. Ministro Agostino per certo accidente portò un grande fastidio. La<br />

signora Rosa figlia del signor dottor Alessandro Colombo di Trento, medico fisico e<br />

consigliere effettivo di sua altezza serenissima Arciduca d’Inspruch, si era<br />

56 Nel manoscritto: Fornas.<br />

57 Il Tovazzi nota in margine: ‘Io ne tengo una copia in fol. reale stampata”.<br />

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