Brevi biografie - Provincia Tridentina

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tornare in patria, ormai sfinito, dovette fermarsi a Bahia nel convento dei francescani, dove rese l'anima al Signore il 2 agosto 1920. 1041. Fra Gioachino, Giacomo Bridi da Mattarello, nato il 23 settembre 1855, vestì l'abito serafico prima come Terziario e poi a Rovereto iniziò il noviziato come fratello il primo marzo 1877; emise i voti solenni il 7 marzo 1881; fu compagno di mons. Nicola Marconi in Albania nel 1891 e vi rimase fino al 1911; fu assistente di mons. Marconi quando ritornò definitivamente in Italia; colpito da polmonite doppia, rese l'anima Dio l'8 aprile 1921. "Fu di animo mite, sempre sorridente, pulito, bene educato, Religioso di grande pietà e preghiera". 1042. Fra Atanasio, Eucherio (o Emanuele?) Tonidandel da Fai, nato 29 ottobre 1897; nell'aprile del 1910 entrò nel Collegio di Villazzano; il 2 settembre 1914 vestì l'abito serafico alle Grazie di Arco come chierico; causa la guerra dovette partire da Arco il 26 maggio 1915 coi condiscepoli e maestro e portarsi a Cles dove compì l'anno del noviziato; il 30 ottobre 1918 emise la professione solenne; nell'agosto del 1920 fu posto a Trento e qui si ammalò e fu ricoverato nell'infermeria, dove causa tubercolosi polmonare con meningite, dovette soccombere, morendo santamente il 3 luglio 1921. 1043. P. Cirillo, Gaspare Larcher da Cavareno, nato il 28 luglio 1839, vestì l'abito serafico nel convento di Cles il 30 ottobre 1858; emise i voti solenni il 7 novembre 1862; fu ordinato sacerdote il 5 luglio 1863; fu insegnante, Guardiano. Malandato e vecchio fu ricoverato nell'infermeria e lì cessava di vivere il 20 ottobre 1921. "Religioso che incarnò lo spirito francescano vivendo di preghiera e di lavoro. Visse anche alla poesia francescana amando come s. Francesco e coltivando i fiori e gli uccelli e cantando in versi vernacoli gli avvenimenti che più colpivano il suo animo gentile". 1044. P. Simone, Alessandro Bortolamedi da Roncogno, nato l'8 gennaio 1871, vestì l'abito serafico a Santa Maria delle Grazie presso Arco il 17 settembre 1889; emise i voti solenni il 17 settembre 1893; fu ordinato sacerdote l'11 luglio 1897; fu due volte ricoverato nell'infermeria; fu richiesto come cappellano militare di Campo dei cosiddetti Bersaglieri immatricolati della valle di Fiemme; per gli strapazzi militari dovette essere ricoverato nell'infermeria di s. Bernardino di Trento nel 1921, dove morì santamente il 7 ottobre 1922 per una malattia polmonare. 1045. P. Francesco, Valentino Fontanari da Pergine, nato il 5 marzo 1859, vestì l'abito serafico a Rovereto l'11 aprile 1874; emise i voti solenni il 5 marzo 1880; fu ordinato sacerdote il 19 marzo 1882; fu insegnante di teologia, nell'agosto del 1900 fu eletto Ministro provinciale; più volte eletto Guardiano; fu anche Custode; fu anche cappellano delle carceri di Trento; colpito dal cancro ancora nel 1919, passò al Signore a Trento il 22 gennaio 1923. 1046. Fra Celso, Giovanni Battista Rigotti da Vigo di Ton, nato il 25 giugno 1868, vestì l'abito serafico prima come Terziario e iniziò il noviziato ad Arco il 9 luglio 1895 e il 25 agosto 1898 fece la professione solenne a Cavalese; era cuoco; dovette lasciare il convento di Borgo causa la guerra nel 1915 ed abitare in una casa della Borgata; ebbe una vicenda tragicomica registrata nella cronaca; nel 1920 fu di famiglia a Cles sempre come cuoco; la sera del 3 marzo fu trovato morente nella sua stanza e le 342

cure non valsero a farlo riprendere, cosicché spirò il 4 marzo 1923. "Fu Religioso buono e laborioso e bravo nel suo ufficio di cuoco, sempre di buon umore...". 1047. P. Celestino, Angelo Torresani da Mione di Rumo, nato il 22 settembre 1860, vestì l'abito francescano nel convento di Santa Maria delle Grazie presso Arco il 13 maggio 1879; emise i voti solenni il 17 maggio 1883; fu ordinato sacerdote il 14 giugno 1885; fu Guardiano maestro dei novizi, definitore ed anche definitore generale nella primavera del 1906; fu ottimo predicatore tenne varie Missioni al popolo; nel gennaio 1922 ebbe un colpo al cuore e fu ricoverato nell'infermeria di Trento, dove moriva improvvisamente il 22 aprile 1923. 1048. P. Eugenio, Luigi Betta da Castello di Fiemme, nato il 15 novembre 1894, dopo aver frequentato per 4 anni il ginnasio nel nostro Collegio di Villazzano, vestì l'abito religioso ad Arco il 5 settembre 1912; emise i voti solenni il 23 ottobre 1917; fu ordinato sacerdote il 6 giugno 1920; minato dalla tubercolosi dovette essere ricoverato nell'infermeria di Trento dove morì santamente il 2 giugno 1923. 1049. P. Tito, Giovanni Battista Tabarelli da Terlago, nato il 7 dicembre 1845, vestì l'abito serafico a Cles il 27 aprile 1865; emise i voti solenni il 20 ottobre 1869; fu ordinato sacerdote il 2 luglio 1871; fu Guardiano in vari conventi; nel 1923 fu posto di famiglia a Cavalese e lì si aggravò il mal di cuore; chiese il Viatico e la sera del primo novembre 1923 passò al Signore. 1050. P. Cipriano, Carlo Dalpiaz da Terres, nato il 15 febbraio 1894, fu allievo del Collegio serafico di Villazzano per quattro anni e il 6 settembre 1913 iniziò il noviziato ad Arco; emise i voti solenni il 7 marzo 1918; fu ordinato sacerdote il 30 gennaio 1921; ammalatosi fu ricoverato nell'infermeria di Trento dove poco dopo passò al Signore paziente e rassegnato, il 27 dicembre 1923. 1051. P. Placido, Agostino Dalpiaz da Terres, nato il 18 giugno 1882, vestì l'abito serafico a Santa Maria delle Grazie presso Arco il 14 ottobre 1897; emise i voti solenni il 23 giugno 1903; fu ordinato sacerdote il 17 settembre 1905 a Padova; fu eletto anche Guardiano, fu catechista a Trieste, insegnante nei nostri conventi; mentre faceva la predicazione quaresimale a Cles fu colpito da appendicite, ma nonostante l'operazione dovette soccombere e morì santamente il 15 marzo 1924. 1052. Fra Ruffino, Giacomo Pederzolli da Stravino, nato il 19 febbraio 1879, vestì l'abito serafico come chierico nel 1894, ma subito tornò al secolo; rivestì l'abito religioso il 9 settembre 1902 come fratello; il 24 settembre 1906 fece la professione solenne a Pergine; richiamato alle armi il 20 maggio 1915, ritornò dall'esercito nell'ottobre del 1918; fece il cuoco nei conventi; mentre era di famiglia a Rovereto nel 1923 si ammalò e nel dicembre fu ricoverato nell'infermeria di Trento, dove morì santamente il 30 marzo 1924. Era fratello di fra Giovanni. 1053. P. Bernardino, Carlo Refatti da Pergine, nato il 27 novembre 1851, vestì l'abito religioso a Cles il 18 novembre 1868; emise i voti solenni il 19 novembre 1872; fu ordinato sacerdote il 21 dicembre 1874; fu eletto varie volte Guardiano; nel maggio del 1896 partì per la Custodia di Terra Santa; fu Guardiano e parroco nel convento di s. 343

tornare in patria, ormai sfinito, dovette fermarsi a Bahia nel convento dei francescani,<br />

dove rese l'anima al Signore il 2 agosto 1920.<br />

1041. Fra Gioachino, Giacomo Bridi da Mattarello, nato il 23 settembre 1855,<br />

vestì l'abito serafico prima come Terziario e poi a Rovereto iniziò il noviziato come<br />

fratello il primo marzo 1877; emise i voti solenni il 7 marzo 1881; fu compagno di<br />

mons. Nicola Marconi in Albania nel 1891 e vi rimase fino al 1911; fu assistente di<br />

mons. Marconi quando ritornò definitivamente in Italia; colpito da polmonite doppia,<br />

rese l'anima Dio l'8 aprile 1921. "Fu di animo mite, sempre sorridente, pulito, bene<br />

educato, Religioso di grande pietà e preghiera".<br />

1042. Fra Atanasio, Eucherio (o Emanuele?) Tonidandel da Fai, nato 29 ottobre<br />

1897; nell'aprile del 1910 entrò nel Collegio di Villazzano; il 2 settembre 1914 vestì<br />

l'abito serafico alle Grazie di Arco come chierico; causa la guerra dovette partire da<br />

Arco il 26 maggio 1915 coi condiscepoli e maestro e portarsi a Cles dove compì l'anno<br />

del noviziato; il 30 ottobre 1918 emise la professione solenne; nell'agosto del 1920 fu<br />

posto a Trento e qui si ammalò e fu ricoverato nell'infermeria, dove causa tubercolosi<br />

polmonare con meningite, dovette soccombere, morendo santamente il 3 luglio 1921.<br />

1043. P. Cirillo, Gaspare Larcher da Cavareno, nato il 28 luglio 1839, vestì l'abito<br />

serafico nel convento di Cles il 30 ottobre 1858; emise i voti solenni il 7 novembre<br />

1862; fu ordinato sacerdote il 5 luglio 1863; fu insegnante, Guardiano. Malandato e<br />

vecchio fu ricoverato nell'infermeria e lì cessava di vivere il 20 ottobre 1921. "Religioso<br />

che incarnò lo spirito francescano vivendo di preghiera e di lavoro. Visse anche alla<br />

poesia francescana amando come s. Francesco e coltivando i fiori e gli uccelli e<br />

cantando in versi vernacoli gli avvenimenti che più colpivano il suo animo gentile".<br />

1044. P. Simone, Alessandro Bortolamedi da Roncogno, nato l'8 gennaio 1871,<br />

vestì l'abito serafico a Santa Maria delle Grazie presso Arco il 17 settembre 1889; emise<br />

i voti solenni il 17 settembre 1893; fu ordinato sacerdote l'11 luglio 1897; fu due volte<br />

ricoverato nell'infermeria; fu richiesto come cappellano militare di Campo dei cosiddetti<br />

Bersaglieri immatricolati della valle di Fiemme; per gli strapazzi militari dovette essere<br />

ricoverato nell'infermeria di s. Bernardino di Trento nel 1921, dove morì santamente il 7<br />

ottobre 1922 per una malattia polmonare.<br />

1045. P. Francesco, Valentino Fontanari da Pergine, nato il 5 marzo 1859, vestì<br />

l'abito serafico a Rovereto l'11 aprile 1874; emise i voti solenni il 5 marzo 1880; fu<br />

ordinato sacerdote il 19 marzo 1882; fu insegnante di teologia, nell'agosto del 1900 fu<br />

eletto Ministro provinciale; più volte eletto Guardiano; fu anche Custode; fu anche<br />

cappellano delle carceri di Trento; colpito dal cancro ancora nel 1919, passò al Signore<br />

a Trento il 22 gennaio 1923.<br />

1046. Fra Celso, Giovanni Battista Rigotti da Vigo di Ton, nato il 25 giugno<br />

1868, vestì l'abito serafico prima come Terziario e iniziò il noviziato ad Arco il 9 luglio<br />

1895 e il 25 agosto 1898 fece la professione solenne a Cavalese; era cuoco; dovette<br />

lasciare il convento di Borgo causa la guerra nel 1915 ed abitare in una casa della<br />

Borgata; ebbe una vicenda tragicomica registrata nella cronaca; nel 1920 fu di famiglia<br />

a Cles sempre come cuoco; la sera del 3 marzo fu trovato morente nella sua stanza e le<br />

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