Brevi biografie - Provincia Tridentina

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lavorando nel nostro lanificio, lavoro che riprese nel 1898 fino al febbraio1908, quando, ricoverato a s. Bernardino, fu colpito da ernia strozzata, per cui fu ricoverato nell'ospedale di s. Chiara di Trento e operato dal dott. Gilli, ma colpito da polmonite passò al Signore il 28 febbraio 1908. "Religioso semplice, buono, laborioso, amante della preghiera avea sempre edificato. Era tardo a parlare e rustico all'apparenza, ma invece di cuore eccellente. Di statura media e ben proporzionata: i lineamenti della faccia piuttosto brutti". 988. P. Damaso, Valentino Battocletti da Cavareno, nato il 14 settembre 1878, vestì l'abito serafico il 21 febbraio 1894 alle Grazie di Arco; fece la professione solenne il 29 novembre 1899; fu ordinato sacerdote l'11 aprile 1903 e cantò la sua prima Messa al suo paese; fu insegnante nel nostro liceo di Rovereto; all'apertura del nostro Collegio Serafico di Villazzano, fu ivi insegnante, ma colpito da tubercolosi nel gennaio del 1908 fu portato all'infermeria di Trento nel febbraio dello stesso anno, dove moriva serenamente il 2 aprile 1908. 989. Fra Giuseppe Paoli da Pergine, nato 16 marzo 1844, dopo un breve periodo come domestico nel nostro convento di Cles, si portò in Bolivia; entrò nel Collegio dei Frati Minori a Tarata il 2 novembre 1873 e fu vestito come novizio fratello l'8 dicembre dello stesso anno; il 21 dicembre 1877 fece al sua professione solenne; lavorò come cuoco, ortolano, portinaio, refettoriere, essendo anche abile meccanico. Nel 1898 fu a Roma nel Collegio di s. Antonio come addetto alla cucina; lasciò al detto Collegio circa 8.000 Corone avute da benefattori in Bolivia e Corone 2.000 furono impiegate per la nuova lavanderia del convento di s. Bernardino di Trento; giunse a Trento il 19 settembre 1901 e si impiegò a fare il lavandaio per tutta al comunità, "laborioso quanto mai, ma strano e visionario"; fu aggregato alla Provincia nostra nell'ottobre del 1906; di statura piuttosto grande, di costituzione sana e di corporatura ben proporzionata. Morì il 28 aprile 1908 di polmonite. 990. Fra Claudiano, Pietro Merighi da Rovereto, nato il 12 aprile 1848, vestì l'abito serafico dapprima come Terziario commensale a Rovereto il 4 dicembre 1865 e poi come fratello iniziò il noviziato ancora a Rovereto il 12 gennaio 1867; emise i voti solenni il 13 gennaio 1871; prima di farsi religioso era sarto di professione; lavorò in vari conventi; nell'agosto del 1900 fu posto di famiglia alle Grazie di Arco dove anche passò al Signore l'11 ottobre 1908. 991. P. Vigilio, Isidoro Tonelli da Nago, nato il 10 agosto 1880, vestì l'abito religioso alle Grazie di Arco il 10 ottobre 1895; fece la professione solenne il 12 agosto 1901; fu ordinato sacerdote il 3 maggio 1905; il 9 agosto 1908 si portò con altri confratelli a prendere possesso dell'ospizio di Trieste, dove lavorò anche come catechista; morì a Trieste il 9 novembre 1908. 992. Fra Abbondanzio, Antonio Giacomoni da Povo, nato il 4 gennaio 1846, vestì l'abito serafico dapprima come Terziario commensale a Rovereto il 27 settembre 1871, poi come fratello iniziò il noviziato il 10 ottobre 1872 nello stesso convento; emise i voti solenni il 9 novembre 1876; lavorò in diversi conventi come questuante, ortolano, portinaio ecc. Ammalatosi da Mezzolombardo fu ricoverato nell'infermeria di Trento dove passò al Signore il 28 novembre 1908. 332

993. P. Pasquale, Giuseppe Frisanco da Pergine, nato l’8 febbraio 1862, vestì l'abito serafico alle grazie di Arco il 23 maggio 1878; fece la professione solenne il 9 febbraio 1883; fu ordinato sacerdote il 14 giugno 1885; fu insegnante apprezzato, eletto Vicario e Guardiano; fu penitenziere per sei anni in s. Giovanni in Laterano a Roma; sottoarchivista della medesima basilica fino al 1905; nel Capitolo del 1906 fu eletto Ministro provinciale durante la quale carica passò al Signore l’11 dicembre 1908. Lasciò anche delle operette stampate. Durante il suo Provincialato i Frati iniziarono ad abitare i conventi di Strugnano e Trieste; ebbe luogo anche l’inaugurazione e l’apertura del Collegio Serafico di Gabbiolo-Villazzano. 994. P. Candido, Enrico Bortolotti da Drena, nato il 30 marzo 1841, vestì le sacre lane di s. Francesco il 12 giugno 1858 a Cles; emise i voti solenni il 17 giugno 1862; fu ordinato sacerdote il 3 aprile 1864; fu eletto varie volte Guardiano; fu pure eletto Custode, definitore; mentre si trovava di famiglia a Mezzolombardo morì improvvisamente il 5 gennaio 1909. 995. Fra Adamo, Giovanni Battista Dematté da Vigolo Vattaro, nato il 30 gennaio 1826, vestì l'abito francescano a Venezia nella Provincia Osservante veneta come Terziario commensale il 10 aprile 1853 e poi come fratello iniziò il noviziato nel 1861; fece la professione semplice il 3 maggio 1862 e quella solenne il 20 maggio 1865; in seguito alla soppressione dei conventi veneti da parte dell'Italia nel 1866 riparò in Albania; fu poi incorporato nella nostra Provincia trentina il 22 agosto 1872; fu poi obbligato a ritornare in Albania a Scutari nel 1875 per terminare la fabbrica di quel convento, essendo egli muratore e ritornò a Trento nel 1879; nei vari conventi fu sempre questuante; in seguito a malattia e vecchiaia fu ricoverato nell'infermeria di Trento nel 1902, dove si preparò santamente alla morte avvenuta il 20 gennaio 1909. Dal governo italiano percepiva una pensione annua di 96 Lire, a motivo della soppressione subita; andava personalmente a Verona a riscuoterla. "Religioso buono, laborioso e semplice...". 996. P. Filippo, Valentino Bianchini da Vigolo Vattaro, nato il 27 ottobre 1840, vestì l'abito serafico il 15 dicembre 1857 a Cles; emise i voti solenni il 14 gennaio 1862; fu ordinato sacerdote l'8 novembre 1863; dopo aver lavorato in diversi conventi, nel 1905 chiese di essere ricoverato nell'infermeria di Trento dove morì il 7 marzo 1909. "Religioso pieno di buon cuore, largo nel confessare, infaticabile nel predicare dotato di voce forte e robusta e di buona memoria... Donò molti libri legati alla nostra libreria. Di statura grande, di costituzione forte, pieno di salute ma poco curante della stessa". 997. P. Maurizio, Agostino Morizzo da Borgo Valsugana, fratello del P. Marco, nato il 10 ottobre 1843, vestì l'abito serafico, dopo aver frequentato i cinque corsi ginnasiali a Borgo e gli altri a Trento e Rovereto, l'11 settembre 1863 a Cles; emise i voti solenni il 12 settembre 1867; fu ordinato sacerdote il 29 dicembre 1867; fu insegnante di teologia dogmatica; a causa dell'abito fradicio durante la questua del graspato a Mezzolombardo, contrasse una lussazione spontanea ad un femore, che lo rese per sempre in condizione di dover usare le grucce; dopo un soggiorno nell'infermeria di Trento fu posto di famiglia a Borgo Valsugana nel 1875; lavorò come poté nel ministero sacerdotale e nello trascrivere i documenti storici dall'archivio del 333

993. P. Pasquale, Giuseppe Frisanco da Pergine, nato l’8 febbraio 1862, vestì<br />

l'abito serafico alle grazie di Arco il 23 maggio 1878; fece la professione solenne il 9<br />

febbraio 1883; fu ordinato sacerdote il 14 giugno 1885; fu insegnante apprezzato, eletto<br />

Vicario e Guardiano; fu penitenziere per sei anni in s. Giovanni in Laterano a Roma;<br />

sottoarchivista della medesima basilica fino al 1905; nel Capitolo del 1906 fu eletto<br />

Ministro provinciale durante la quale carica passò al Signore l’11 dicembre 1908.<br />

Lasciò anche delle operette stampate. Durante il suo <strong>Provincia</strong>lato i Frati iniziarono ad<br />

abitare i conventi di Strugnano e Trieste; ebbe luogo anche l’inaugurazione e l’apertura<br />

del Collegio Serafico di Gabbiolo-Villazzano.<br />

994. P. Candido, Enrico Bortolotti da Drena, nato il 30 marzo 1841, vestì le sacre<br />

lane di s. Francesco il 12 giugno 1858 a Cles; emise i voti solenni il 17 giugno 1862; fu<br />

ordinato sacerdote il 3 aprile 1864; fu eletto varie volte Guardiano; fu pure eletto<br />

Custode, definitore; mentre si trovava di famiglia a Mezzolombardo morì<br />

improvvisamente il 5 gennaio 1909.<br />

995. Fra Adamo, Giovanni Battista Dematté da Vigolo Vattaro, nato il 30<br />

gennaio 1826, vestì l'abito francescano a Venezia nella <strong>Provincia</strong> Osservante veneta<br />

come Terziario commensale il 10 aprile 1853 e poi come fratello iniziò il noviziato nel<br />

1861; fece la professione semplice il 3 maggio 1862 e quella solenne il 20 maggio 1865;<br />

in seguito alla soppressione dei conventi veneti da parte dell'Italia nel 1866 riparò in<br />

Albania; fu poi incorporato nella nostra <strong>Provincia</strong> trentina il 22 agosto 1872; fu poi<br />

obbligato a ritornare in Albania a Scutari nel 1875 per terminare la fabbrica di quel<br />

convento, essendo egli muratore e ritornò a Trento nel 1879; nei vari conventi fu sempre<br />

questuante; in seguito a malattia e vecchiaia fu ricoverato nell'infermeria di Trento nel<br />

1902, dove si preparò santamente alla morte avvenuta il 20 gennaio 1909. Dal governo<br />

italiano percepiva una pensione annua di 96 Lire, a motivo della soppressione subita;<br />

andava personalmente a Verona a riscuoterla. "Religioso buono, laborioso e<br />

semplice...".<br />

996. P. Filippo, Valentino Bianchini da Vigolo Vattaro, nato il 27 ottobre 1840,<br />

vestì l'abito serafico il 15 dicembre 1857 a Cles; emise i voti solenni il 14 gennaio 1862;<br />

fu ordinato sacerdote l'8 novembre 1863; dopo aver lavorato in diversi conventi, nel<br />

1905 chiese di essere ricoverato nell'infermeria di Trento dove morì il 7 marzo 1909.<br />

"Religioso pieno di buon cuore, largo nel confessare, infaticabile nel predicare dotato di<br />

voce forte e robusta e di buona memoria... Donò molti libri legati alla nostra libreria. Di<br />

statura grande, di costituzione forte, pieno di salute ma poco curante della stessa".<br />

997. P. Maurizio, Agostino Morizzo da Borgo Valsugana, fratello del P. Marco,<br />

nato il 10 ottobre 1843, vestì l'abito serafico, dopo aver frequentato i cinque corsi<br />

ginnasiali a Borgo e gli altri a Trento e Rovereto, l'11 settembre 1863 a Cles; emise i<br />

voti solenni il 12 settembre 1867; fu ordinato sacerdote il 29 dicembre 1867; fu<br />

insegnante di teologia dogmatica; a causa dell'abito fradicio durante la questua del<br />

graspato a Mezzolombardo, contrasse una lussazione spontanea ad un femore, che lo<br />

rese per sempre in condizione di dover usare le grucce; dopo un soggiorno<br />

nell'infermeria di Trento fu posto di famiglia a Borgo Valsugana nel 1875; lavorò come<br />

poté nel ministero sacerdotale e nello trascrivere i documenti storici dall'archivio del<br />

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