Brevi biografie - Provincia Tridentina

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Trento il P. Bonaventura. Nel 1670 fu ivi confermato Guardiano. Nel Capitolo poi celebrato in Borgo il dì 10 luglio 1671 fu eletto diffinitore. Ed in detto offizio passò piamente al Signore, Trento 7 marzo 1672. 1672. Dalla prima Congregazione intermedia celebrata in Trento a 16 maggio. 68. Fra Francesco d’Inspruch, vestito per laico, non si sa se avanti o dopo la fondazione della nostra Provincia. Morì a Campo primo giugno 1672. 69. Fra Carlo da Madruzzo, Francesco Pisoni detti Morelli, vestito in Arco con altri per laico li 20 febbraro 1648, essendovi Guardiano e maestro il P. Andrea d’Arco. Passò poi al Signore in Trento nel luglio 1672. 70. P. Benigno da Trento, pria detto da Rallo, di casa Guarienti 43 , vestito in Arco li 22 luglio 1644. Fu uno dei ribelli e sediziosi contro la Provincia e degli esiliati da quella nel 1654. Dopo fatte in diversi anni molte suppliche fu di nuovo ricevuto e gli fu riconcessa l’anzianità a susceptione habitus. Morì poi in Arco il dì primo gennaro 1673 in età di circa 50 anni. 71. P. Fulgenzio da Folgaria, Cristano Senspergher, battezzato 20 maggio 1640, vestito in Cles con altri li 27 maggio 1659, essendovi Guardiano il P. Giovanni Battista d’Avio e maestro il P. Andrea d’Arco, passò poi al Signore in Arco marzo 1673. 1673. Dalla seconda Congregazione intermedia fatta in Roveredo 9 giugno. 72. Fra Carlo Carli da Villamontagna, vestito Terziario, dopo la fondazione della Provincia, fratello carnale del P. Amadio da Villamontagna, e stato prima ammogliato, morì in Borgo nell’ottobre 1673. 73. P. Andrea d’Arco, Bernardino figlio del signor Pietro Antonio Zanoni, battezzato 24 settembre 1597, vestito nella Custodia di s. Antonio 8 settembre 1616. Nel 1624 fu istituito predicatore. Nel 1628 fu istituito confessore de’ secolari. Di poi con facoltà del Rev.mo P. Antonio da Galbiate Commissario generale Cismontano si portò in Roma nel Collegio di san Pietro in Montorio, ove terminato lo studio della lingua arabica, per ordine della Sagra Congregazione, nel 1631 fu connumerato nella nuova famiglia di Terra Santa, dal Padre Dionigio di Canosa Riformato della provincia di Napoli eletto Guardiano di Gerusalemme (sebbene poi rinunciò egli tal guardiania, e gli fu sostituito il R. P. Paolo da Lodi Riformato della Provincia Serafica). Imbarcatosi dunque il nostro P. Andrea in Messina per l’Egitto, giunse felicemente in Cairo il 6 marzo 1632 ove dal detto M.R.P. Paolo da Lodi, cappellano della nazione veneta, qual doveva partire per Gerusalemme, fattovi, come sopra fu detto, Guardiano, fu ivi trattenuto in detta sua carica di cappellano veneto, nella quale il P. Andrea vi continuò cinque anni, con edificazione (24. //) non solo della nazione veneta ma di tutte le altre ancora. Arrivato poi alcuni mesi dopo il predetto Padre Lodi alla sua residenza in Gerusalemme, di concessione particolare della Sagra Congregazione di Propaganda, sostituì il nostro P. Andrea nell’offizio di Prefetto delle Missioni d’Egitto, suo 43 Nel manoscritto: Guarienta. 30

Commissario in tutto quel regno. E presidente del nuovo ospizio in Cairo, donato dal signor Domenico Savio al Sagro Monte Sion. In detto tempo il P. Andrea non mancò d’affaticarsi per salute delle anime nella lingua arabica esercitandola specialmente nella confessione de’ Maroniti, ed altri cattolici del paese, e procurando l’unione alla Chiesa romana del patriarca de’ copti, e de’ greci ancora con cui ebbe particolar amicizia. Non lasciò parimente di procurare la riconciliazione di più persone, e la liberazione di alcuni poveri schiavi. Trovandosi pertanto il P. Andrea in detta carica fu dal rev.mo Padre Tommaso di s. Agata Vicario generale e procuratore di tutta la Riforma della Cismontana famiglia, eletto (stante la rinuncia del P. Francesco Massenzo d’Arco, come sopra nella di lui vita si notò) Guardiano del Sagro Monte Sion, o sia di Gerusalemme, li 2 ottobre 1636 e tal elezione con decreto particolare della sopradetta Sagra Congregazione di Propaganda sotto il dì 23 ottobre fu confermata ed approvata. E subito dal medesimo Pare rev.mo gli furono spedite le patenti incluse in una sua, che ricevette il P. Andrea il dì 2 gennaro 1637, e fu poi anche confermata detta elezione dal rev.mo P. Giovanni Battista Campagna Ministro generale con una patente data in Madrid il dì 9 marzo 1637. Si partì dunque il nostro P. Andrea eletto come sopra, dal Cairo per Gerusalemme li 12 gennaro 1637 e vi arrivò il dì 31 detto, e vi trovò presidente il P. Giacinto da Verona, anch’esso della Riforma di s. Antonio, a cui dieciotto mesi prima (a cagione della morte del P. Francesco da Cataro parimente della Riforma di s. Antonio eletto Guardiano di Gerusalemme, e morto per viaggio il dì 13 agosto 1634) il predetto P. Rev.mo Generarle Campagna avea mandata la patente di presidente di Terra Santa. Governò il nostro P. Andrea la santa Custodia per due trienni regolari, dal dì 31 gennaro 1637 sino alli 28 novembre 1642 nel qual giorno giunse in Gerusalemme il M.R.P. Pietro da Monte Piloso della Riformata Provincia di Basilicata nel regno di Napoli, ed il giorno seguente fece leggere la sua patente di Guardiano. Quanto poi sieno state le fatiche che il P. Andrea sostenne, quanti li disastri che provò, e quanta l’attenzione con cui promosse nel suo governo gl’interessi di Terra Santa, si possono leggere diffusamente registrate nella seconda parte della Cronaca, o sia Annali di Terra Santa divisa in sei libri raccolti e composti dal P. Francesco da Serino predicatore e lettore della Riformata Provincia Serafica segretario di Terra Santa, e tirati sino al dì 20 novembre 1642, riveduti, corretti ed approvati con suggello maggiore di Terra Santa dal medesimo P. Andrea de’ quali una copia manoscritta in foglio se ne conserva nella biblioteca del nostro convento di s. Rocco in Roveredo tra gli libri o sia scrittori dell’Ordine. Partì poi il nostro P. Guardiano Andrea dalla santa Città li 13 dicembre 1642 col P. Michele da Felettino della Riforma di Roma, già suo (25. //) Vicario, e col P. Faostino da Toscolano suo segretario per Roma, ove dovea succedere nell’offizio di Commissario di Terra Santa appresso la Corte romana. E quanto sopra, si è ricavato dal primo libro de’ sopra citati Annali e che poi sia stato effettivamente in Roma Commissario di Terra Santa il nostro P. Andrea, si nota in certa descrizione della nostra Provincia manoscritta, formata circa il 1651, nel tempo del terzo Provinciale di quella in cui leggesi “R.P. Andrea ab Arcu fuit Commissarius Terrae Sanctae Romae et Guardianus Ierusalem”. Approdato da Terra Santa in Italia, ed indi felicemente arrivato a Roma, cominciò ivi ad esercitare l’uffizio di Commissario di Terra Santa, e cooperò non poco presso il Supenior generale per ispianare le difficoltà e contrarietà nella pubblicazione del Breve erettivo di questa Provincia incontratesi, come sopra nella vita del P. Lodovico d’Arco, e del P. Francesco Massenzo parimente d’Arco, si 31

Commissario in tutto quel regno. E presidente del nuovo ospizio in Cairo, donato dal<br />

signor Domenico Savio al Sagro Monte Sion. In detto tempo il P. Andrea non mancò<br />

d’affaticarsi per salute delle anime nella lingua arabica esercitandola specialmente nella<br />

confessione de’ Maroniti, ed altri cattolici del paese, e procurando l’unione alla Chiesa<br />

romana del patriarca de’ copti, e de’ greci ancora con cui ebbe particolar amicizia. Non<br />

lasciò parimente di procurare la riconciliazione di più persone, e la liberazione di alcuni<br />

poveri schiavi. Trovandosi pertanto il P. Andrea in detta carica fu dal rev.mo Padre<br />

Tommaso di s. Agata Vicario generale e procuratore di tutta la Riforma della<br />

Cismontana famiglia, eletto (stante la rinuncia del P. Francesco Massenzo d’Arco, come<br />

sopra nella di lui vita si notò) Guardiano del Sagro Monte Sion, o sia di Gerusalemme,<br />

li 2 ottobre 1636 e tal elezione con decreto particolare della sopradetta Sagra<br />

Congregazione di Propaganda sotto il dì 23 ottobre fu confermata ed approvata. E<br />

subito dal medesimo Pare rev.mo gli furono spedite le patenti incluse in una sua, che<br />

ricevette il P. Andrea il dì 2 gennaro 1637, e fu poi anche confermata detta elezione dal<br />

rev.mo P. Giovanni Battista Campagna Ministro generale con una patente data in<br />

Madrid il dì 9 marzo 1637. Si partì dunque il nostro P. Andrea eletto come sopra, dal<br />

Cairo per Gerusalemme li 12 gennaro 1637 e vi arrivò il dì 31 detto, e vi trovò<br />

presidente il P. Giacinto da Verona, anch’esso della Riforma di s. Antonio, a cui<br />

dieciotto mesi prima (a cagione della morte del P. Francesco da Cataro parimente della<br />

Riforma di s. Antonio eletto Guardiano di Gerusalemme, e morto per viaggio il dì 13<br />

agosto 1634) il predetto P. Rev.mo Generarle Campagna avea mandata la patente di<br />

presidente di Terra Santa. Governò il nostro P. Andrea la santa Custodia per due trienni<br />

regolari, dal dì 31 gennaro 1637 sino alli 28 novembre 1642 nel qual giorno giunse in<br />

Gerusalemme il M.R.P. Pietro da Monte Piloso della Riformata <strong>Provincia</strong> di Basilicata<br />

nel regno di Napoli, ed il giorno seguente fece leggere la sua patente di Guardiano.<br />

Quanto poi sieno state le fatiche che il P. Andrea sostenne, quanti li disastri che provò, e<br />

quanta l’attenzione con cui promosse nel suo governo gl’interessi di Terra Santa, si<br />

possono leggere diffusamente registrate nella seconda parte della Cronaca, o sia Annali<br />

di Terra Santa divisa in sei libri raccolti e composti dal P. Francesco da Serino<br />

predicatore e lettore della Riformata <strong>Provincia</strong> Serafica segretario di Terra Santa, e tirati<br />

sino al dì 20 novembre 1642, riveduti, corretti ed approvati con suggello maggiore di<br />

Terra Santa dal medesimo P. Andrea de’ quali una copia manoscritta in foglio se ne<br />

conserva nella biblioteca del nostro convento di s. Rocco in Roveredo tra gli libri o sia<br />

scrittori dell’Ordine. Partì poi il nostro P. Guardiano Andrea dalla santa Città li 13<br />

dicembre 1642 col P. Michele da Felettino della Riforma di Roma, già suo (25. //)<br />

Vicario, e col P. Faostino da Toscolano suo segretario per Roma, ove dovea succedere<br />

nell’offizio di Commissario di Terra Santa appresso la Corte romana. E quanto sopra, si<br />

è ricavato dal primo libro de’ sopra citati Annali e che poi sia stato effettivamente in<br />

Roma Commissario di Terra Santa il nostro P. Andrea, si nota in certa descrizione della<br />

nostra <strong>Provincia</strong> manoscritta, formata circa il 1651, nel tempo del terzo <strong>Provincia</strong>le di<br />

quella in cui leggesi “R.P. Andrea ab Arcu fuit Commissarius Terrae Sanctae Romae et<br />

Guardianus Ierusalem”. Approdato da Terra Santa in Italia, ed indi felicemente arrivato<br />

a Roma, cominciò ivi ad esercitare l’uffizio di Commissario di Terra Santa, e cooperò<br />

non poco presso il Supenior generale per ispianare le difficoltà e contrarietà nella<br />

pubblicazione del Breve erettivo di questa <strong>Provincia</strong> incontratesi, come sopra nella vita<br />

del P. Lodovico d’Arco, e del P. Francesco Massenzo parimente d’Arco, si<br />

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