Brevi biografie - Provincia Tridentina

Trento nell'infermeria, ma non migliorò tanto che ivi si addormentò nel Signore il 20
settembre 1851. Fu un religioso di santa vita.
795. Fra Faustino, Francesco Matteo Pilati da Tassullo, nato il 2 gennaio 1812,
vestì l'abito religioso come fratello a Cavalese il 22 ottobre 1835; fu questuante in vari
conventi; nel 1850 venne a Trento ancora come questuante; nel 1852 venne a Cavalese e
volle andare alla questua nonostante la poca salute e fu colpito da forte pleurite per cui
fu ricoverato in canonica alla quale venne ad assisterlo fra Marcello Cappelletti; ma poi
dovette soccombere e morì a Moena il 12 febbraio 1852 e fu sepolto nel cimitero del
paese.
796. P. Giovanni Antonio, Nicolò Dellagiacoma da Moena, fratello dei Padri
Giovanni Pio e Giovanni Francesco, battezzato il 18 marzo 1772; fino all'età di 18 anni
esercitò il mestiere di sarto; poi iniziò gli studi e il 9 ottobre 1897 vestì l'abito
francescano a Cavalese; fu ordinato sacerdote in Trento il 22 giugno 1800; durante la
soppressione napoleonica si fermò a Borgo Valsugana in casa Fillingher; ripristinata la
Provincia si adoperò per ricuperare il convento di Borgo, che fu solennemente aperto il
28 aprile 1818; nel 1819 fu eletto Ministro provinciale e tenne la sua residenza in Borgo
durante tutto il triennio, dove nel 1822 fu ivi Guardiano pur essendo Custode. Fu quasi
sempre nel suo amato convento di Borgo Valsugana, finché vecchio ed impotente
dovette portarsi nell'infermeria di Trento. Fu disturbato da una piaga alla gamba e da
idropisia; venne poi a morte il 6 marzo 1852. "Era di ingegno maschio, amantissimo
dello studio, profondo nella storia; serio di carattere quasi burbero ma piaceva per la sua
bontà".
797. Fra Giulio, Stefano Weber da Vignola di Pergine, nato il 30 ottobre 1779,
vestì l'abito religioso dapprima come Terziario commensale in Pergine l'11 giugno 1804
e poi come fratello in Trento il 17 maggio 1806; durante la soppressione napoleonica
del 1810-1815 si ritirò a casa sua e al ripristino della Provincia ritornò in convento l'11
novembre 1815; fino al 18140 fu quasi sempre a Trento quale questuante; fu poi
portinaio e sagrestano in altri conventi; dal 1845 al 1852 fu sagrestano ad Arco; da lì
vecchio e ammalato fu condotto nell'infermeria di Trento dove morì di idrope quasi
improvvisamente il 24 marzo 1852.
798. Fra Ilario 271 , Giovanni Andrea Bolzanin 272 da Verla di Giovo, nato il 20
gennaio 1782; fu dapprima sagrestano della pieve di Giovo, poi vestì l'abito serafico
come fratello in Cavalese il 30 ottobre 1804; durante la soppressione fece l'infermiere al
nobile Vigilio Schratenberg in Trento; al ripristino della Provincia tardò un poco a
rientrare proprio perché stava assistendo quel signore di Trento; nel 1825 ebbe la
consolazione di vedere entrare in noviziato un suo nipote come chierico, che prese il
nome di fra Ilario, fatto studiare coi risparmi fatti al tempo della soppressione, ove tra il
resto si occupava di estrarre denti, mestiere imparato stando come assistente nella nostra
infermeria; passò di convento in convento sempre servizievole e impegnato nei compiti
assegnatigli; nel 1842 era a Trento e nel 1850 nell'infermeria perché vecchio e infermo e
ivi morì il 18 maggio 1852 273 .
271 Anche Ilarione.
272 Anche Bolzanini. - Attualmente a Cembra Bonzanin.
273 Cfr. Tovazzi, Epistolario VII, lettera 2977.
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