Brevi biografie - Provincia Tridentina

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702. Fra Mattia, Carlo Domenico Cappelletti da Trento, nato il 26 luglio 1740, vestì l'abito religioso come fratello il 26 luglio 1762. Ristabilita la Provincia nel 1815 tornò in convento e moriva a Trento il primo maggio 1819. 703. P. Gaspare, Francesco Bottesi da Campo Lomaso, figlio di Francesco da Lundo, nato l'8 gennaio 1756, vestì l'abito serafico a Cles il 22 maggio 1776; fu ordinato sacerdote a Feltre il 19 maggio 1782; fu predicatore, più volte Guardiano, Ministro provinciale eletto nel primo Capitolo dopo il ripristino della Provincia nel 1815; fu poi anche Custode, durante il quale ufficio morì a Rovereto il 2 settembre 1819. 704. P. Nicolò, Luigi nobile de Campi de Monte Sancto da Cles, nato il 25 aprile 1751, vestì l'abito serafico ad Arco il 2 maggio 1768; fu ordinato sacerdote il 28 maggio 1774; fu maestro nelle scuole elementari comunali; dopo la soppressione della Provincia si ritirò a Cles e al ripristino della stessa ritornò in convento; morì a Trento il 28 novembre 1819 e fu sepolto a Cognola. 705. Fra Giovanni Grisostomo, Antonio Radaelli da Bergamo, nato 15 agosto 1789; novizio chierico; morì a Trento il 21 luglio 1820. 706. Fra Domenico, Andrea Facchini da Mala, nato il primo febbraio 1755; vestito come Terziario commensale l'8 luglio 1780; morì a Trento il 23 ottobre 1820. 707. P. Lattanzio, Giovanni Antonio Donei da Moena, nato il 30 aprile 1789, vestì l'abito serafico a Mezzolombardo il 29 ottobre 1816; fu ordinato sacerdote il 10 ottobre 1819 a Bressanone; mentre studiava teologia a Borgo nel febbraio 1821 venne mandato a Cavalese per restarvi durante la Quaresima quale sacerdote ausiliare ed anche per ricuperare la salute minata da prostrazione "causata da fantasia alquanto stravolta e da scrupoli, benché fosse per altro dabbene assai". Era stato il primo nuovo Religioso entrato nella Provincia dopo il ripristino della stessa nel 1815. Morì a Cavalese, senza altri disturbi il 15 aprile 1821. 708. Fra Benigno, Giangrisostomo Antonio Tenaglia da Spormaggiore, nato il 26 gennaio 1732, vestì l'abito serafico come fratello il 6 agosto 1754; dopo il ripristino della Provincia ritornò in convento lavorando da legnaiolo e da sarto. Morì a Trento il 10 maggio 1821. 709. Fra Leonardo, Clemente Antonio Piazzi da Tesero, nato il 23 gennaio 1739, vestì l'abito religioso come Terziario commensale il 6 giugno 1763 a Cles; al ripristino della Provincia nel 1815 tornò in convento e morì a Trento il 6 gennaio 1822. 710. P. Patrizio, Cristoforo Tonina da Vigolo Baselga, nato il 19 dicembre 1738, nipote del P. Davide (+1775), vestì l'abito serafico a Borgo Valsugana il 19 maggio 1760; fu ordinato sacerdote il 24 maggio 1766; fu Guardiano a Campo più volte e una definitore; morì a Trento il 17 febbraio 1822 e sepolto a Cognola. 288

711. P. Giuseppe Antonio, Pietro Giuseppe Dusini de Glockenberg da Cles, nato il 15 marzo 1749, vestì l'abito religioso ad Arco il 17 maggio 1766; fu ordinato sacerdote il 13 giugno 1772; fu insegnante di filosofia e teologia, ottimo predicatore; fu eletto per cinque volte di seguito Guardiano del convento di Cles per via delle leggi di Giuseppe II, secondo le quali il Guardiano doveva venire eletto dai componenti della famiglia religiosa e non dal definitorio; fu eletto anche Custode e Ministro provinciale all'atto sella soppressione napoleonica; al ripristino della medesima fu eletto Custode; nel 1820 da Rovereto fu trasferito nell'infermeria di Trento dove chiuse la sua vita il 2 aprile 1822 e sepolto a Cognola. 712. P. Carlo Felice, Giovanni Battista Pancheri da Baselga di Bresimo, nato il 10 e battezzato l'11 febbraio 1751, vestì l'abito francescano nel Ritiro di s. Bonaventura in Roma l'8 dicembre 1769; venne a Trento nel 1798; fu poi incorporato nella nostra Provincia di s. Vigilio il 23 settembre 1802; al ripristino della Provincia dopo la soppressione napoleonica del 1810-1815, tornò in convento a Cles, dove morì il 17 novembre 1822 e sepolto nel cimitero comunale. 713. P. Ilario, Domenico Antonio Casagrande dai Bampi di Civezzano, nato il 6 luglio 1745, nipote del P. Giovanni Battista (+1736), vestì l'abito religioso a Cles il 16 luglio 1763; fu ordinato sacerdote il 16 1769; fu predicatore, Guardiano, definitore, confessore di monache; al ripristino della Provincia nel 1815 dopo la soppressione napoleonica, tornò in convento e morì poi a Pergine il primo dicembre 1822. 714. Fra Leone, Antonio Gislimberti da Terlago, nato il 31 dicembre 1743, vestì l'abito religioso come fratello il 30 maggio 1764; fino alla soppressione e dopo il ripristino della Provincia fu infermiere caritatevole a Trento, dove morì il 18 marzo 1823. Fu sepolto a Cognola. 715. P. Mariano, Antonio Pancheri da Bordiana, nato il 10 marzo 1746, vestì l'abito religioso in Arco il 22 maggio 1765; fu ordinato sacerdote il 25 maggio 1771. Fu disturbato da un grave esaurimento impedendogli recitare il breviario e celebrare la s. Messa. Rientrò dopo il ripristino della Provincia e morì a Trento il 25 marzo 1823 e fu sepolto a Cognola. 716. P. Gaudenzio, Giovanni Battista Francesco Baiti da Trento, nato il 5 dicembre 1739, vestì l'abito religioso a Cles il 9 maggio 1757; fu ordinato sacerdote a Verona il 24 settembre 1763. Nel 1768 andò a Roma per prepararsi alle missioni estere; infatti l'anno seguente andò in Albania, dove rimase due anni, dopo i quali ritornò in Provincia; ma vi fu rimandato nel 1774 in qualità di Prefetto di quella missione; compiuto il triennio fece di nuovo ritorno a Trento. Nel 1790 andò di nuovo come missionario a Tripoli, dove pure fu fatto Prefetto. Nel 1795 ritornò in Provincia, ma rinunziò spontaneamente a tutti i privilegi degli ex missionari, chiedendo solo di poter rimanere stabilmente nel convento di s. Bernardino di Trento. Nel Capitolo provinciale del 1803 fu eletto definitore. Durante la soppressione della Provincia, data la sua età, poté rimanere a Trento nell'infermeria di s. Bernardino trasformata dal Governo in casa di riposo per tutti gli ex Religiosi di ogni Istituto ammalati o vecchi. Rimase in quella anche dopo il ripristino della Provincia: E lì morì il 4 aprile 1823. Fu sepolto a Cognola. 289

711. P. Giuseppe Antonio, Pietro Giuseppe Dusini de Glockenberg da Cles, nato<br />

il 15 marzo 1749, vestì l'abito religioso ad Arco il 17 maggio 1766; fu ordinato<br />

sacerdote il 13 giugno 1772; fu insegnante di filosofia e teologia, ottimo predicatore; fu<br />

eletto per cinque volte di seguito Guardiano del convento di Cles per via delle leggi di<br />

Giuseppe II, secondo le quali il Guardiano doveva venire eletto dai componenti della<br />

famiglia religiosa e non dal definitorio; fu eletto anche Custode e Ministro provinciale<br />

all'atto sella soppressione napoleonica; al ripristino della medesima fu eletto Custode;<br />

nel 1820 da Rovereto fu trasferito nell'infermeria di Trento dove chiuse la sua vita il 2<br />

aprile 1822 e sepolto a Cognola.<br />

712. P. Carlo Felice, Giovanni Battista Pancheri da Baselga di Bresimo, nato il<br />

10 e battezzato l'11 febbraio 1751, vestì l'abito francescano nel Ritiro di s. Bonaventura<br />

in Roma l'8 dicembre 1769; venne a Trento nel 1798; fu poi incorporato nella nostra<br />

<strong>Provincia</strong> di s. Vigilio il 23 settembre 1802; al ripristino della <strong>Provincia</strong> dopo la<br />

soppressione napoleonica del 1810-1815, tornò in convento a Cles, dove morì il 17<br />

novembre 1822 e sepolto nel cimitero comunale.<br />

713. P. Ilario, Domenico Antonio Casagrande dai Bampi di Civezzano, nato il 6<br />

luglio 1745, nipote del P. Giovanni Battista (+1736), vestì l'abito religioso a Cles il 16<br />

luglio 1763; fu ordinato sacerdote il 16 1769; fu predicatore, Guardiano, definitore,<br />

confessore di monache; al ripristino della <strong>Provincia</strong> nel 1815 dopo la soppressione<br />

napoleonica, tornò in convento e morì poi a Pergine il primo dicembre 1822.<br />

714. Fra Leone, Antonio Gislimberti da Terlago, nato il 31 dicembre 1743, vestì<br />

l'abito religioso come fratello il 30 maggio 1764; fino alla soppressione e dopo il<br />

ripristino della <strong>Provincia</strong> fu infermiere caritatevole a Trento, dove morì il 18 marzo<br />

1823. Fu sepolto a Cognola.<br />

715. P. Mariano, Antonio Pancheri da Bordiana, nato il 10 marzo 1746, vestì<br />

l'abito religioso in Arco il 22 maggio 1765; fu ordinato sacerdote il 25 maggio 1771. Fu<br />

disturbato da un grave esaurimento impedendogli recitare il breviario e celebrare la s.<br />

Messa. Rientrò dopo il ripristino della <strong>Provincia</strong> e morì a Trento il 25 marzo 1823 e fu<br />

sepolto a Cognola.<br />

716. P. Gaudenzio, Giovanni Battista Francesco Baiti da Trento, nato il 5<br />

dicembre 1739, vestì l'abito religioso a Cles il 9 maggio 1757; fu ordinato sacerdote a<br />

Verona il 24 settembre 1763. Nel 1768 andò a Roma per prepararsi alle missioni estere;<br />

infatti l'anno seguente andò in Albania, dove rimase due anni, dopo i quali ritornò in<br />

<strong>Provincia</strong>; ma vi fu rimandato nel 1774 in qualità di Prefetto di quella missione;<br />

compiuto il triennio fece di nuovo ritorno a Trento. Nel 1790 andò di nuovo come<br />

missionario a Tripoli, dove pure fu fatto Prefetto. Nel 1795 ritornò in <strong>Provincia</strong>, ma<br />

rinunziò spontaneamente a tutti i privilegi degli ex missionari, chiedendo solo di poter<br />

rimanere stabilmente nel convento di s. Bernardino di Trento. Nel Capitolo provinciale<br />

del 1803 fu eletto definitore. Durante la soppressione della <strong>Provincia</strong>, data la sua età,<br />

poté rimanere a Trento nell'infermeria di s. Bernardino trasformata dal Governo in casa<br />

di riposo per tutti gli ex Religiosi di ogni Istituto ammalati o vecchi. Rimase in quella<br />

anche dopo il ripristino della <strong>Provincia</strong>: E lì morì il 4 aprile 1823. Fu sepolto a Cognola.<br />

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