Brevi biografie - Provincia Tridentina

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676. P. Prosdocimo, Domenico Carlo Valentino Iellici da Cavalese, nato il 24 dicembre 1737, vestì l'abito religioso il 30 agosto 1758; fu ordinato sacerdote il 22 settembre 1764. Nell'aprile del 1787 col permesso anche del vescovo si recò a Rocca di Papa a visitare il fratello. Fu Guardiano, maestro dei novizi, definitore al tempo della soppressione della Provincia, dopo la quale rimase a s. Bernardino, anziano Religioso sempre esemplare, e vi morì il 25 gennaio 1813 e fu sepolto a Cognola. 677. P. Giuseppe Maria, Antonio Giorgio Dellagiacoma da Predazzo, nato il 30 gennaio 1775, vestì l'abito serafico il 29 maggio 1795, il primo dopo la sospensione delle vestizioni comandate dall'imperatore Giuseppe II e dal gioseffinista Pier Vigilio Thunn principe vescovo di Trento, la quale durò 15 anni! Fu ordinato sacerdote con dispensa dall'età il 2 giugno 1798; insegnò filosofia e teologia dandosi con frutto alla predicazione; nel 1809 fu eletto Guardiano di Cavalese, confermato per l'anno 1810. Dopo la soppressione della Provincia si fermò a Cavalese insieme a due sorelle ex Clarisse, Madre Maria Antonia Caterina e la ex Madre Caterina, e là terminò i suoi giorni ancora giovane il 10 febbraio 1813, causa il male ai polmoni. Trovandosi in fin di vita, in data 26 gennaio faceva scrivere da don Carlo Collini al vescovo, chiedendo la licenza di lasciare tutti i suoi libri, tanto personali, quanto quelli avuti dalla biblioteca del convento di Cavalese, nonché quindici e più carte geografiche alla canonica di Predazzo, coll'obbligo però di restituire al convento quando questo sarà riaperto; lasciava alla chiesa più povera un calice del valore di circa 50 fiorini 269 . 678. P. Casimiro, Giuseppe Andrea Gerio da Pergine, nato il 12 e battezzato il 13 dicembre 1784, vestì l'abito religioso a Cles il 6 ottobre 1801; fu ordinato sacerdote a Bressanone il 18 dicembre 1808. Dopo la soppressione della Provincia si ritirò a Pergine e consunto dalla tisi morì il 25 febbraio 1813. 679. Fra Vincenzo, Giovanni Tomasi da Sfruz, nato il 30 gennaio 1753, vestì l'abito religioso dapprima come Terziario commensale il 30 maggio 1775 e poi come fratello il 22 maggio 1776; venuta la soppressione della Provincia si ritirò a Sfruz sua patria, dove morì il 17 marzo 1813. 680. Fra Giosafat, Giovanni Udalrico Quaresima da Tuenno, nato il 4 novembre 1736, vestì l'abito serafico come fratello il 3 settembre 1757; dimorò qualche anno a Gerusalemme. Dopo la soppressione della Provincia si ritirò a Tuenno suo paese, dove morì il 24 marzo 1813, come senior dei fratelli, aveva infatti 77 anni. 681. P. Giuseppe Andrea, Gerolamo Felice Fortunato Fumanelli da Ala, figlio di Andrea, nato il 19 febbraio 1750, vestì l'abito religioso a Cles il 19 maggio 1772, essendo già accolito; emise i voti solenni il 19 maggio 1773; fu ordinato sacerdote il 24 maggio 1777; fu per molti anni catechista nelle scuole pubbliche elementari in Rovereto. Dopo la soppressione della Provincia si ritirò a Rovereto dove morì il 16 aprile 1813. 682. P. Giacomo Antonio, Cristoforo Fezzi da Borgo Valsugana, figlio di Prospero e di Elena Acquistapace e quindi nipote del P. Francesco Antonio (+1786). 269 Morizzo, I Francescani nel Trentino III, p. 352 in margine. 284

Nacque il 7 settembre 1739, vestì l'abito serafico il primo giugno 1759; fu ordinato sacerdote il primo giugno 1765; per alcuni anni fu al S. Chiara di Napoli come cantore. Dopo la soppressione della Provincia si ritirò nella casa paterna a Borgo Valsugana dove morì l'11 agosto 1813. 683. P. Filippo, Luigi Magno Panizza da Mezzocorona, nato però a Roveré della Luna il 7 febbraio 1754; vestì l'abito serafico a Cles il 5 maggio 1773; per le leggi cesaree il giovane chierico fu il primo non poter fare la professione che dopo compiuti i 24 anni; veniva anche ordinato che anche gli studenti frati dovessero compiere gli studi in una delle università della monarchia, per cui il Panizza fu mandato a Innsbruck, ma ottenne quanto prima la licenza di continuare gli studi nella sua Provincia; fece la professione a Trento il 17 febbraio 1777 e fu ordinato sacerdote il 29 maggio 1779. Fu insegnante di filosofia e teologia, buon predicatore; eletto Guardiano e Vicario. All'inizio di gennaio del 1804 fu mandato col P. Davide Degara come cappellano a Salisburgo dell'arciduca Ferdinando d'Austria, venuto da Firenze con molto seguito. Rimase nel suo compito per due anni, il primo come parroco di Corte, il secondo come predicatore; ritornò in Provincia quando l'arciduca lasciò Salisburgo. Il primo luglio 1806 fu eletto definitore e segretario provinciale. Alla soppressione della Provincia si ritirò a Mezzocorona dove morì il 18 agosto 1813. Lasciò due manoscritti. 684. P. Maurizio, Giovanni Maria Piva da Castagné, nato il 27 maggio 1782, vestì l'abito religioso a Cles il 19 maggio 1801; fu ordinato sacerdote a Feltre il 31 marzo 1805 e cantò la prima Messa il giorno di Pasqua nel convento di Pergine. Dopo la soppressione della Provincia si prestò come curato a Nomi; essendo andato a visitare i suoi parenti a Castagné, fu ivi colto da febbre perniciosa e morì il 4 settembre 1813. 685. P. Pietro Paolo, Giuseppe Andrea Montibeller (detto comunemente Montebello) da Roncegno, nato da una Teresa... il 23 dicembre 1741, vestì l'abito religioso il 20 maggio 1759; fu ordinato sacerdote il 21 settembre 1765. Dopo aver terminato gli studi si portò in Toscana per due anni per abilitarsi alla predicazione; insegnò poi filosofia e teologia; fu buon predicatore, Frate esemplare, dotto, laborioso e impegnato nello studio. Alla soppressione della Provincia si fermò come anziano in s. Bernardino dove morì il 2 dicembre 1813. Scrisse molto; la sua opera più conosciuta si intitola "Notizie storico topografiche e religiose della Valsugana e Primiero, Rovereto 1793". 686. P. Vincenzo Maria, Giovanni Vincenzo Francesco Domenico Keller da Cles, figlio di Giacomo e Anna Lucia Bertolini, nato il 27 maggio 1783, vestì l'abito religioso a Cavalese il 24 giugno 1800, fu ordinato sacerdote nell'aprile del 1806. Nel Capitolo provinciale del 1806 ebbe l'incarico di rubricista e cronologo della Provincia dopo la morte del Tovazzi e gli furono consegnati gli scritti corrispondenti del medesimo. Dopo la soppressione della Provincia rimase a Trento a s. Bernardino come cappellano di quel cronicario; vi morì l'11 febbraio 1814 per "febbre nervosa" da cui fu colpito per aver assistito i soldati tedeschi nell'ospedale militare, essendo perfettamente in possesso della lingua tedesca. Fu sepolto a Cognola. Lasciò alcuni manoscritti. 687. P. Accursio, Carlo Giuseppe Antonio Aliprandini da Preghena, nato il 22 maggio 1748, vestì l'abito religioso il 2 maggio 1768; fu ordinato sacerdote il 28 maggio 285

Nacque il 7 settembre 1739, vestì l'abito serafico il primo giugno 1759; fu ordinato<br />

sacerdote il primo giugno 1765; per alcuni anni fu al S. Chiara di Napoli come cantore.<br />

Dopo la soppressione della <strong>Provincia</strong> si ritirò nella casa paterna a Borgo Valsugana<br />

dove morì l'11 agosto 1813.<br />

683. P. Filippo, Luigi Magno Panizza da Mezzocorona, nato però a Roveré della<br />

Luna il 7 febbraio 1754; vestì l'abito serafico a Cles il 5 maggio 1773; per le leggi<br />

cesaree il giovane chierico fu il primo non poter fare la professione che dopo compiuti i<br />

24 anni; veniva anche ordinato che anche gli studenti frati dovessero compiere gli studi<br />

in una delle università della monarchia, per cui il Panizza fu mandato a Innsbruck, ma<br />

ottenne quanto prima la licenza di continuare gli studi nella sua <strong>Provincia</strong>; fece la<br />

professione a Trento il 17 febbraio 1777 e fu ordinato sacerdote il 29 maggio 1779. Fu<br />

insegnante di filosofia e teologia, buon predicatore; eletto Guardiano e Vicario.<br />

All'inizio di gennaio del 1804 fu mandato col P. Davide Degara come cappellano a<br />

Salisburgo dell'arciduca Ferdinando d'Austria, venuto da Firenze con molto seguito.<br />

Rimase nel suo compito per due anni, il primo come parroco di Corte, il secondo come<br />

predicatore; ritornò in <strong>Provincia</strong> quando l'arciduca lasciò Salisburgo. Il primo luglio<br />

1806 fu eletto definitore e segretario provinciale. Alla soppressione della <strong>Provincia</strong> si<br />

ritirò a Mezzocorona dove morì il 18 agosto 1813. Lasciò due manoscritti.<br />

684. P. Maurizio, Giovanni Maria Piva da Castagné, nato il 27 maggio 1782, vestì<br />

l'abito religioso a Cles il 19 maggio 1801; fu ordinato sacerdote a Feltre il 31 marzo<br />

1805 e cantò la prima Messa il giorno di Pasqua nel convento di Pergine. Dopo la<br />

soppressione della <strong>Provincia</strong> si prestò come curato a Nomi; essendo andato a visitare i<br />

suoi parenti a Castagné, fu ivi colto da febbre perniciosa e morì il 4 settembre 1813.<br />

685. P. Pietro Paolo, Giuseppe Andrea Montibeller (detto comunemente<br />

Montebello) da Roncegno, nato da una Teresa... il 23 dicembre 1741, vestì l'abito<br />

religioso il 20 maggio 1759; fu ordinato sacerdote il 21 settembre 1765. Dopo aver<br />

terminato gli studi si portò in Toscana per due anni per abilitarsi alla predicazione;<br />

insegnò poi filosofia e teologia; fu buon predicatore, Frate esemplare, dotto, laborioso e<br />

impegnato nello studio. Alla soppressione della <strong>Provincia</strong> si fermò come anziano in s.<br />

Bernardino dove morì il 2 dicembre 1813. Scrisse molto; la sua opera più conosciuta si<br />

intitola "Notizie storico topografiche e religiose della Valsugana e Primiero, Rovereto<br />

1793".<br />

686. P. Vincenzo Maria, Giovanni Vincenzo Francesco Domenico Keller da<br />

Cles, figlio di Giacomo e Anna Lucia Bertolini, nato il 27 maggio 1783, vestì l'abito<br />

religioso a Cavalese il 24 giugno 1800, fu ordinato sacerdote nell'aprile del 1806. Nel<br />

Capitolo provinciale del 1806 ebbe l'incarico di rubricista e cronologo della <strong>Provincia</strong><br />

dopo la morte del Tovazzi e gli furono consegnati gli scritti corrispondenti del<br />

medesimo. Dopo la soppressione della <strong>Provincia</strong> rimase a Trento a s. Bernardino come<br />

cappellano di quel cronicario; vi morì l'11 febbraio 1814 per "febbre nervosa" da cui fu<br />

colpito per aver assistito i soldati tedeschi nell'ospedale militare, essendo perfettamente<br />

in possesso della lingua tedesca. Fu sepolto a Cognola. Lasciò alcuni manoscritti.<br />

687. P. Accursio, Carlo Giuseppe Antonio Aliprandini da Preghena, nato il 22<br />

maggio 1748, vestì l'abito religioso il 2 maggio 1768; fu ordinato sacerdote il 28 maggio<br />

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