Brevi biografie - Provincia Tridentina
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imparò, ed esercitò l'arte sartoria... Fu perciò sempre lodevole Religioso, infaticabile ed utile a misura delle sue forze" 260 . 602. P. Fulgenzio, Francesco Edoardo Sighel da Cavalese, figlio di Francesco, nato il 13 ottobre 1743, vestì l'abito religioso ad Arco il 26 maggio 1766; fu ordinato sacerdote il 13 giugno 1772. "Era buono, diligente sacrestano, zelante confessore. Assistendo in Cavalese agli infermi, contrasse il tifo contaggioso, che infieriva allora in tutta la valle, e vi morì ai 31 marzo, vittima di carità" nel 1797. 603. P. Pietro Crisologo, Giovanni Battista Lodovico Antonio Zorrer da Rovereto, nato il 28 agosto 1728, vestì l'abito religioso in Arco il 5 giugno 1745. Dopo essere stato ordinato sacerdote insegnò la filosofia e la teologia; nel 1771 si portò a Roma quale segretario del Procuratore generale della Riforma P. Carlo Antonio Malanotti da Samoclevo. Dopo la morte di questo ritornò in provincia nel 1777; venne eletto Ministro provinciale nel 1782; era Guardiano a Rovereto quando essendosi compromesso nella sottrazione di alcune cose del soppresso convento di s. Carlo, per liberarsi da ogni molestia partì dalla Provincia ed andò in quella romana, dove rimase molto stimato fino alla morte. A Roma dal 1792 al 1796 fu presidente della penitenziaria lateranese. Morì a Colonna presso Frascati il 5 aprile 1797. 604. P. Giovanni Francesco, Giuseppe Paolo Andreis da Mechel, figlio del dottor in legge Giampaolo, nato il 14 ottobre 1753, vestì l'abito religioso a Cles il 24 maggio 1773; fu ordinato sacerdote il 29 maggio 1779. Era Guardiano e predicatore quaresimale a Cavalese, quando nell'assistere agli ammalati, contrasse il tifo e morì a Cavalese il 12 aprile 1797, vittima di carità. 605. P. Giovanni Antonio, Nicolò Giovanni Rossi da Piano in Valle di Sole, figlio di Giuseppe notaio, nato il 29 agosto 1737, vestì l'abito serafico in Cles il primo luglio 1758; fu ordinato sacerdote il 16 giugno 1764. Fu Religioso devoto, penitente e molto esemplare 261 . Era Guardiano a Pergine nel 1797 quando ebbe a soffrire da parte dei soldati francesi che lo percossero accelerandone la morte; il Padre in quell'anno aveva assistito molti infermi petecchiosi 262 . Morì a Pergine il 26 maggio 1797. 606. Fra Teofilo, Bernardo Gigli da Bezzeca, figlio di Martino, nato il 13 ottobre 1731, vestì l'abito serafico come fratello il primo giugno 1754; morì a Rovereto il 27 maggio 1797. 607. Fra Giovanni, Antonio Desiderio Bresciani da Vigne di Arco, nato il 5 aprile 1743, vestì l'abito religioso come fratello il 30 maggio 1764; morì ad Arco la mattina del 5 luglio 1797. 608. P. Serafico, Pietro Antonio Maria Devigili nobile de Kreuzenberg da Mezzolombardo, figlio di Francesco, nato il 17 luglio 1726, vestì l'abito francescano in Arco il 9 ottobre 1745; fu ordinato sacerdote il 18 settembre 1751. Fu Guardiano e Religioso amante della fatica. Morì a Trento il 6 agosto 1797. 260 Cfr. Tovazzi, Epistolario, vol. IV, Lettera 1067. 261 Cfr. Morizzo, I Francescani nel Trentino III, p. 186 in margine. 262 Si veda Tovazzi, Epistolario VI, lettera num. 2763. 274
609. P. Gaetano, Leopoldo Giuseppe Gottardi da Rovereto; nato il 13 gennaio 1718; era già chierico tonsurato quando vestì l'abito francescano il 17 settembre 1736 nel convento di Cles. Fu predicatore e Guardiano. Morì a Trento il 6 agosto 1797. 610. P. Adriano, Giuseppe Seppi da Ruffré, nato il 10 luglio 1731, vestì l'abito religioso in Arco il 17 maggio 1752. Fu ordinato sacerdote il 20 maggio 1758. Fu catechista nelle scuole elementari in Rovereto per vari anni. Morì a Trento il 16 ottobre 1797. Non gli fu concesso di andare alle missioni estere. 611. P. Maurizio, Giovanni Antonio Felder da Borgo Valsugana, figlio di Geremia, nato il 26 aprile 1739, vestì l'abito francescano il 19 ottobre 1757 a Cles; fu ordinato sacerdote a Verona il 24 settembre 1763. Il 30 ottobre del 1773 i Padri Gesuiti, soppressi dal Papa Clemente XIV, furono licenziati dall'insegnamento dell'anno scolastico 1773-1774; le scuole furono convertite in seminario vescovile ed assegnate ad altri insegnanti. Fra questi venne chiamato il nostro P. Maurizio assieme al P. Francesco Saverio Battisti da Fondo ad insegnare la filosofia e materie affini, eccetto la matematica, che fu assegnata ad un P. Cappuccino. Nello stesso tempo dovettero assumersi il compito di cappellani del seminario e tenere in quella chiesa nei giorni festivi istruzione e catechistica per i tedeschi che si trovavano a Trento e celebrare inoltre giornalmente la Messa e ascoltare le confessioni. Col 31 ottobre 1774 dimorarono stabilmente in seminario, ricevendo anche il vitto. Insegnò con plauso finché nel 1797 fu colpito da malattia per cui dovette ritirarsi; nell'autunno si portò ad Arco alle Grazie dove era Guardiano il fratello P. Pietro Damiano e lì finì i suoi giorni alle 5 e mezza antimeridiane del 26 febbraio 1798. 612. Fra Michele, Giovanni Andrea Antonio Aliprandini da Preghena, nato il 27 ottobre 1715, vestì l'abito religioso come fratello il 17 maggio 1738; morì a Trento il 13 aprile 1798. 613. P. Arcangelo, Bartolomeo Mattia Giuseppe Dallago da Cles, figlio di Lorenzo e Margarita Monauni, nato il 24 febbraio 1724, vestì l'abito francescano in Arco l'11 giugno 1742; fu ordinato sacerdote il 9 giugno 1748. Insegnò filosofia e teologia e fu buon predicatore. Fu Guardiano, segretario provinciale. Nel 1774 venne eletto Ministro provinciale; nel 1777 fu eletto Custode; definitore nel 1783; presidente del Capitolo provinciale nel 1791 nel quale fu eletto Ministro provinciale la seconda volta. Nel 1769 fu Visitatore della Provincia di Milano. Nel 1784 rinunciò ad andare a Napoli quale confessore delle Clarisse; ma nel 1785 dovette ubbidire al cardinale Lazzaro Pallavicini che lo nominò protettore del regio monastero di s. Chiara in Napoli, e fu destinato Guardiano; partì da Trento il 26 febbraio. Terminato il triennio ritornò a Trento e fu fatto confessore delle Clarisse di s. Michele. Morì a Trento alle ore 8 antimeridiane del 27 ottobre 1798. Diede alle stampe la vita della venerabile Giovanna Maria della Croce nel 1770. 614. Fra Quirico, Quirico Benedetto Mattei da Campo Lomaso, nato il 7 marzo 1738, vestì l'abito religioso come fratello il 5 luglio 1762; morì a Rovereto il 31 dicembre 1798. 275
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imparò, ed esercitò l'arte sartoria... Fu perciò sempre lodevole Religioso, infaticabile ed<br />
utile a misura delle sue forze" 260 .<br />
602. P. Fulgenzio, Francesco Edoardo Sighel da Cavalese, figlio di Francesco,<br />
nato il 13 ottobre 1743, vestì l'abito religioso ad Arco il 26 maggio 1766; fu ordinato<br />
sacerdote il 13 giugno 1772. "Era buono, diligente sacrestano, zelante confessore.<br />
Assistendo in Cavalese agli infermi, contrasse il tifo contaggioso, che infieriva allora in<br />
tutta la valle, e vi morì ai 31 marzo, vittima di carità" nel 1797.<br />
603. P. Pietro Crisologo, Giovanni Battista Lodovico Antonio Zorrer da<br />
Rovereto, nato il 28 agosto 1728, vestì l'abito religioso in Arco il 5 giugno 1745. Dopo<br />
essere stato ordinato sacerdote insegnò la filosofia e la teologia; nel 1771 si portò a<br />
Roma quale segretario del Procuratore generale della Riforma P. Carlo Antonio<br />
Malanotti da Samoclevo. Dopo la morte di questo ritornò in provincia nel 1777; venne<br />
eletto Ministro provinciale nel 1782; era Guardiano a Rovereto quando essendosi<br />
compromesso nella sottrazione di alcune cose del soppresso convento di s. Carlo, per<br />
liberarsi da ogni molestia partì dalla <strong>Provincia</strong> ed andò in quella romana, dove rimase<br />
molto stimato fino alla morte. A Roma dal 1792 al 1796 fu presidente della<br />
penitenziaria lateranese. Morì a Colonna presso Frascati il 5 aprile 1797.<br />
604. P. Giovanni Francesco, Giuseppe Paolo Andreis da Mechel, figlio del dottor<br />
in legge Giampaolo, nato il 14 ottobre 1753, vestì l'abito religioso a Cles il 24 maggio<br />
1773; fu ordinato sacerdote il 29 maggio 1779. Era Guardiano e predicatore quaresimale<br />
a Cavalese, quando nell'assistere agli ammalati, contrasse il tifo e morì a Cavalese il 12<br />
aprile 1797, vittima di carità.<br />
605. P. Giovanni Antonio, Nicolò Giovanni Rossi da Piano in Valle di Sole, figlio<br />
di Giuseppe notaio, nato il 29 agosto 1737, vestì l'abito serafico in Cles il primo luglio<br />
1758; fu ordinato sacerdote il 16 giugno 1764. Fu Religioso devoto, penitente e molto<br />
esemplare 261 . Era Guardiano a Pergine nel 1797 quando ebbe a soffrire da parte dei<br />
soldati francesi che lo percossero accelerandone la morte; il Padre in quell'anno aveva<br />
assistito molti infermi petecchiosi 262 . Morì a Pergine il 26 maggio 1797.<br />
606. Fra Teofilo, Bernardo Gigli da Bezzeca, figlio di Martino, nato il 13 ottobre<br />
1731, vestì l'abito serafico come fratello il primo giugno 1754; morì a Rovereto il 27<br />
maggio 1797.<br />
607. Fra Giovanni, Antonio Desiderio Bresciani da Vigne di Arco, nato il 5 aprile<br />
1743, vestì l'abito religioso come fratello il 30 maggio 1764; morì ad Arco la mattina<br />
del 5 luglio 1797.<br />
608. P. Serafico, Pietro Antonio Maria Devigili nobile de Kreuzenberg da<br />
Mezzolombardo, figlio di Francesco, nato il 17 luglio 1726, vestì l'abito francescano in<br />
Arco il 9 ottobre 1745; fu ordinato sacerdote il 18 settembre 1751. Fu Guardiano e<br />
Religioso amante della fatica. Morì a Trento il 6 agosto 1797.<br />
260 Cfr. Tovazzi, Epistolario, vol. IV, Lettera 1067.<br />
261 Cfr. Morizzo, I Francescani nel Trentino III, p. 186 in margine.<br />
262 Si veda Tovazzi, Epistolario VI, lettera num. 2763.<br />
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