Brevi biografie - Provincia Tridentina

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non gli accettino sotto pena della sua disgrazia, perché questi saranno la distruzione della Provincia. Fece la bramata breccia tal avviso, attesoché stimolato il P. Andrea d’Arco Provinciale dal Superior Generale, oppure da sé, mandò al monastero della santissima Trinità il suo segretario F. Francesco da Cles con una lettera alla Madre badessa, il contenuto della quale era che le Madri si provvedessero di un confessore, e che gli Frati non sarebbero più venuti... e come notò poi il predetto P. Francesco, li predetti ordini furono per il più eseguiti. Fu dunque in tal forma rimosso il P. Massenza dal confessionario alla Trinità, con sommo spiacere di quelle Religiose, che lamentavansi di essere state già la seconda volta da nostri Riformati abbandonate, contando per la prima la rinunzia del governo di detto monastero fatta dal M.R.P. Giacomo da Gandino Commissario e Visitatore apostolico de’ Riformati nel Capitolo custodiale celebrato in s. Bernardino di Trento il dì 29 luglio 1599, onde in detto anno il dì 12 agosto eransi date sotto il governo di monsignor vescovo di Trento. Il nostro P. Francesco Massenzo si fermò tuttavia in Trento sino alla morte. Diede egli alla stampa due operine spirituali, una intitolata “Missae incruenti sacrificii pio-cruenta mysteria”, in 12°, dedicata al serenissimo Sigismondo Francesco Arciduca d’Austria e vescovo d’Augusta, Oeniponti typis Michaelis Wagneri 1653. Dell’altra il titolo si è “Pie meditazioni sopra l’offizio della Beatissima Vergine applicate a proposito dal schiavo di essa nostra Signora F. Francesco Massenza d’Arco” dedicata al Capitolo ed alla medesima città di Trento ed ivi stampata per Carlo Zanetti in 12°, 1665. Finalmente consumato dalle grandi fatiche da tanti spinosi emergenti affari ed impieghi sostenute, e carico parimente di molti anni, sopra li settanta, il nostro P. Francesco Massenzio di questa Provincia di s. Vigilio, essendo stato primario promotore dell’erezione della medesima, quello che l’ha difesa in gravissimi di lei travagli, e che le ha apportato tanto onore colle varie cariche da lui con gran decoro, e prudenza sostenute, munito dei santissimi Sagramenti passò piamente al Signore, Trento 13 gennaro 1670. Dopo alcuni giorni dalla sua morte egli apparve alla Serva di Dio Madre Giovanna Maria come essa rapporta nel Libro XI delle sue Opere, pag. 298 e 299 e dissele già sono in cielo, e sono stato cinque soli giorni nel Purgatorio. Egli, come sopra fu notato, per qualche tempo era stato confessore della Serva di Dio, e le avea dato grande apporto co’ suoi consegli, e lettere, ed assai promossa in Trento, in Inspruch, ed in Roma la fondazione del monastero di s. Carlo. 58. P. Domenico da Val di Leder 41 da Tiarno di Sopra, di casa Sala, vestito con altri in Borgo li 25 giugno 1644, essendovi Guardiano il P. Giuseppe da Roveredo, e maestro e Vicario il Padre diffinitore Francesco da Tesino, passò poi piamente al Signore ben disposto, in Trento marzo 1670. 59. (20. //) Fra Bartolommeo da Massone d’Arco, Maffeo Maffei, battezzato 14 giugno 1591, vestito per laico nella Custodia di s. Antonio 16 giugno 1615. Rimaso poi nella nostra provincia, frate valente, passò al Signore in Arco 27 agosto 1670. 1670. Dalla seconda Congregazione intermedia celebrata in Campo li 26 settembre, dopo il ritorno de’ nostri Padri vocali dal Capitolo generale di Spagna fatto in Vagliadolid (sic) il dì 24 maggio 1670. 41 Valle di Ledro. 26

60. P. Bernardino da Flavon in Vai di Non, Giovanni Battista Tamé, battezzato 24 giugno 1620, vestito nella Custodia di s. Antonio 4 ottobre 1637. Rimaso poi in nostra Provincia, si portò dopo ‘1 1648 circa per diversi anni alle Missioni nella Transilvania, ove anche fu Viceprefetto. Ritornato in Provincia fu fatto nel 1652 Guardiano del Borgo per un anno. Nel 1654 fu ivi Vicario del P. Pietro Battista Guardiano, ed anche fu ivi lettore di Regola. Nel Capitolo del 1656 fu eletto diffinitore, ed insieme fu fatto Vicario di Trento, e nel 1657 fu ivi confermato Vicario del P. Antonio da Trento Guardiano. Avendo, dopo fattasi in Trento li 4 gennaro 1654 la seconda Congregazione intermedia, rinunciato il custodiato il P. Francesco Massenzio d’Arco, come si notò sopra nella di lui vita, fu sostituito ed eletto per Custode il P. diffinitore Bernardino, e come tale si portò col P. Agostino da Tuenno Provinciale in Spagna al Capitolo generale celebrato in Toledo il dì 6 giugno 1658; in cui fu concessa prima vice la precedenza post ultimum diffinitorem a’ Padri nostri Custodi e Proministri Cismontani, che aveano in quello votato, e così fu il primo a goderla il nostro P. Custode Bernardino. Nel Capitolo celebrato in Trento 16 maggio 1659 fu fatto Guardiano di Roveredo, e nel 1660 Guardiano di Pergine. In detto anno sostenne co’ suoi frati molte gravi molestie dal parroco di Pergine Ercole Dusini di Belvedere da Croviana in val di Sole, e dal di lui cappellano Giovanni Battista Scaramelli (pienamente narrate nel memoriale alla Sagra Congregazione, e rapportate nella sentenza diffinitiva contro de’ predetti da monsignor luogotenente ed auditore della Camera apostolica, che ritrovasi in tutti gli archivi della Provincia, e specialmente per aver proibito venisse sepolto in nostra chiesa di Pergine un figliuolino del signor Aloisio Lener di Pergine, che già da qualche anno in detta chiesa avea fatto fare fabbricare un monumento per la sua famiglia) né potendosi ottenere giustizia dalla Curia di Feltre, che favoreggiava il suo parroco, tuttoché pressata da varie lettere della Sagra Congregazione, convenne spedir in Roma il medesimo P. Bernardino, essendosi trasportata colà la causa, ove essendosi egli saggiamente maneggiato, ottenne la predetta sentenza, e famoso decreto della Sagra Congregazione dato li 10 giugno 1661. Ritornato poi egli da Roma, fu fatto nel 1662 Vicario in Trento del P. Guardiano Valerio da Cembra. Nel 1663 fu deputato presidente dell’ospizio in Fiemme, tuttoché stasse di famiglia in Trento. Nel Capitolo del 1666 fu destinato lettor di morale in Pergine. Nel 1669 fu deputato lettor di morale in Arco. Nel 1670 nella Congregazione fattasi in Campo il dì 26 settembre fu confermato di famiglia in Arco, ove poi passò piamente al Signore nell’ottobre 1670. 61. P. Giacomo da Varignano, Giovanni Matteo figlio di Giuseppe Bontadi detto da Arco, battezzato 22 settembre 1598, vestito nella Custodia di s. Antonio 26 giugno 1617. Nel Capitolo custodiale 1630 fu fatto confessore de’ secolari. Nel 1634 fu Guardiano di Pergine. Negli anni 1638 e 1639 fu di nuovo ivi Guardiano. Nel 1641 e 1642 fu Guardiano d’Arco. Nel 1643 fermatosi nella nostra Provincia, fu fatto Vicario in Trento del Padre (21. //) Guardiano Agostino da Tuenno. Negli anni 1644 e 1645 fu Guardiano di Trento. Nel Capitolo del 1646 fu eletto Custode, ed insieme nell’anno fu Vicario in Roveredo del P. Antonio d’Arco cioè da Varignano. Nel Capitolo del 1649 fu eletto la seconda volta Guardiano di Trento, e vi continuò tre anni di seguito. Nel Capitolo del 1652 fu eletto diffinitore, e nel detto anno fu insieme Vicario in Roveredo del P. Francesco Baron di Roveredo. Nel 1654 fu insieme Vicario in Arco del P. Guardiano Francesco Turcato da Trento. Nel Capitolo celebrato in Arco li 7 gennaro 1656 fu deputato confessore delle monache di s. Carlo, e nel 1657 fu fatto Vicario in 27

60. P. Bernardino da Flavon in Vai di Non, Giovanni Battista Tamé, battezzato<br />

24 giugno 1620, vestito nella Custodia di s. Antonio 4 ottobre 1637. Rimaso poi in<br />

nostra <strong>Provincia</strong>, si portò dopo ‘1 1648 circa per diversi anni alle Missioni nella<br />

Transilvania, ove anche fu Viceprefetto. Ritornato in <strong>Provincia</strong> fu fatto nel 1652<br />

Guardiano del Borgo per un anno. Nel 1654 fu ivi Vicario del P. Pietro Battista<br />

Guardiano, ed anche fu ivi lettore di Regola. Nel Capitolo del 1656 fu eletto diffinitore,<br />

ed insieme fu fatto Vicario di Trento, e nel 1657 fu ivi confermato Vicario del P.<br />

Antonio da Trento Guardiano. Avendo, dopo fattasi in Trento li 4 gennaro 1654 la<br />

seconda Congregazione intermedia, rinunciato il custodiato il P. Francesco Massenzio<br />

d’Arco, come si notò sopra nella di lui vita, fu sostituito ed eletto per Custode il P.<br />

diffinitore Bernardino, e come tale si portò col P. Agostino da Tuenno <strong>Provincia</strong>le in<br />

Spagna al Capitolo generale celebrato in Toledo il dì 6 giugno 1658; in cui fu concessa<br />

prima vice la precedenza post ultimum diffinitorem a’ Padri nostri Custodi e Proministri<br />

Cismontani, che aveano in quello votato, e così fu il primo a goderla il nostro P.<br />

Custode Bernardino. Nel Capitolo celebrato in Trento 16 maggio 1659 fu fatto<br />

Guardiano di Roveredo, e nel 1660 Guardiano di Pergine. In detto anno sostenne co’<br />

suoi frati molte gravi molestie dal parroco di Pergine Ercole Dusini di Belvedere da<br />

Croviana in val di Sole, e dal di lui cappellano Giovanni Battista Scaramelli<br />

(pienamente narrate nel memoriale alla Sagra Congregazione, e rapportate nella<br />

sentenza diffinitiva contro de’ predetti da monsignor luogotenente ed auditore della<br />

Camera apostolica, che ritrovasi in tutti gli archivi della <strong>Provincia</strong>, e specialmente per<br />

aver proibito venisse sepolto in nostra chiesa di Pergine un figliuolino del signor Aloisio<br />

Lener di Pergine, che già da qualche anno in detta chiesa avea fatto fare fabbricare un<br />

monumento per la sua famiglia) né potendosi ottenere giustizia dalla Curia di Feltre, che<br />

favoreggiava il suo parroco, tuttoché pressata da varie lettere della Sagra<br />

Congregazione, convenne spedir in Roma il medesimo P. Bernardino, essendosi<br />

trasportata colà la causa, ove essendosi egli saggiamente maneggiato, ottenne la predetta<br />

sentenza, e famoso decreto della Sagra Congregazione dato li 10 giugno 1661. Ritornato<br />

poi egli da Roma, fu fatto nel 1662 Vicario in Trento del P. Guardiano Valerio da<br />

Cembra. Nel 1663 fu deputato presidente dell’ospizio in Fiemme, tuttoché stasse di<br />

famiglia in Trento. Nel Capitolo del 1666 fu destinato lettor di morale in Pergine. Nel<br />

1669 fu deputato lettor di morale in Arco. Nel 1670 nella Congregazione fattasi in<br />

Campo il dì 26 settembre fu confermato di famiglia in Arco, ove poi passò piamente al<br />

Signore nell’ottobre 1670.<br />

61. P. Giacomo da Varignano, Giovanni Matteo figlio di Giuseppe Bontadi<br />

detto da Arco, battezzato 22 settembre 1598, vestito nella Custodia di s. Antonio 26<br />

giugno 1617. Nel Capitolo custodiale 1630 fu fatto confessore de’ secolari. Nel 1634 fu<br />

Guardiano di Pergine. Negli anni 1638 e 1639 fu di nuovo ivi Guardiano. Nel 1641 e<br />

1642 fu Guardiano d’Arco. Nel 1643 fermatosi nella nostra <strong>Provincia</strong>, fu fatto Vicario<br />

in Trento del Padre (21. //) Guardiano Agostino da Tuenno. Negli anni 1644 e 1645 fu<br />

Guardiano di Trento. Nel Capitolo del 1646 fu eletto Custode, ed insieme nell’anno fu<br />

Vicario in Roveredo del P. Antonio d’Arco cioè da Varignano. Nel Capitolo del 1649 fu<br />

eletto la seconda volta Guardiano di Trento, e vi continuò tre anni di seguito. Nel<br />

Capitolo del 1652 fu eletto diffinitore, e nel detto anno fu insieme Vicario in Roveredo<br />

del P. Francesco Baron di Roveredo. Nel 1654 fu insieme Vicario in Arco del P.<br />

Guardiano Francesco Turcato da Trento. Nel Capitolo celebrato in Arco li 7 gennaro<br />

1656 fu deputato confessore delle monache di s. Carlo, e nel 1657 fu fatto Vicario in<br />

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