Brevi biografie - Provincia Tridentina

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ultimi giorni di martirio, ben disposto in domenica circa le ore sei di mattina, passò piamente al Signore; Arco 14 gennaro 1770. Fu buon Religioso e di gran talento e capacità per la predica; e quando al Signore fosse piaciuto di conservarlo in vita, poteva molto affaticarsi colla santa predicazione per vantaggio delle anime. 476. P. Serafino da Verla, Cristano Domenico Sartori, battezzato 18 ottobre 1696; vestito con un altro per chierico, e due altri per laici, 18 settembre 1717 in Cles essendovi Guardiano il P. Enrico Coellato da Trento, Vicario e maestro il P. Teodoro da Rumo diffinitore. Ebbe per lettore ne' tre anni di filosofia, e due primi di teologia il P. Bartolommeo Maoro da Portolo di Canezza. Nel terzo ebbe il P. lettor Ilario da Besenello. Nel 1729 il dì 17 marzo partì da Arco con tre mesi di ubbidienza alla visita de' santuari di Roma con fra Vito da Bezzecca in Val di Ledro. Nel 1733 fu Vicario in Cavalese del P. Guardiano Placido da Piné. L'Avvento del 1738 predicò in Pressano e la Quaresima del 1739 alla Zambana. Del 1739 dalli 21 aprile fu Vicario in Mezzolombardo nel secondo anno del P. Guardiano Damaso da Bruneco. Nel Capitolo fatto in Roveredo li 28 novembre 1739 fu fatto Guardiano in Cavalese. Nel 1741 fu Vicario in Cles del P. Guardiano Placido da Piné. Nel 1743 fu Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Carlo Bonaventura da Roveredo. Qual poi nell'ottobre partito per Roma fu il P. Serafino deputato con patente presidente, o sia Vicario in capite. Nel 1746 predicò la Quaresima di nuovo alla Zambana, e nell'Avvento del detto anno predicò in Banale. Nel 1751 fu Vicario in Roveredo del P. Guardiano Giovanni Michele da Roveredo. Nel 1752 fu Vicario in Pergine del P. Guardiano Massimigliano Stoffella da Camposilvano. Nel 1761 fu Vicario in Borgo del P. Guardiano Aloiso da Pergine e dipoi fu di famiglia in varii conventi, e nel 1768 fu posto da Arco in Pergine. Nel 1769 vi fu confermato. E nel gennaro del 1770 vi s'infermò gravemente, e dopo diverse settimane alquanto riavutosi, nel febraro fu condotto all'infermeria di Trento. Ivi dopo alcune settimane di nuovo peggiorando, fu munito de' santissimi Sagramenti, e molto ben disposto dopo tre ore di penosa agonia, in cui sputò la postema, e dopo mezz'ora, avanti mezza notte circa le ore undeci, passò piamente al Signore. Trento 5 marzo 1770. Fu ottimo Religioso, pio, quieto ed esemplare a Religiosi, ed a secolari. 477. (223. //) P. Pietro Giuseppe da Riva del Garda, Francesco Antonio Guella, battezzato 7 febraro 1697, vestito in Cles con altri li 25 agosto 1716. Avea fatti li suoi studi in Germania, e quando si presentò in Roveredo per essere accettato, non sapeva parlar italiano. Era Guardiano del noviziato il P. Giovanni Francesco da Nogaré di Pergine, Vicario e maestro il P. Teodoro da Rumo diffinitore. E per lettore ebbe tre anni in filosofia e quattro in teologia il P. Ilario Comper da Besenello. La Quaresima del 1724 essendo studente di teologia il 4° anno predicò a Mechel. E nel 1725 con 36 giorni di ubbidienza si portò alla visita del Monte di Varallo col P. Eugenio da Roncone. Predicò poi negli anni seguenti l'annuale in Riva ed in Arco. Due volte fece li discorsi del Santissimo in Duomo, Avventi e prediche in diversi altri pulpiti di minor conto. Aveva una bella voce, e non poca grazia nel porgere, ma per certa distillazione 243 non poteva molto applicare, onde non arrivò a predicare tre volte in settimana. Nel 1730 fu fatto Vicario in Fiemme del P. Guardiano Alfonso Maria Barbi da Cembra, ma vi godette pochissima salute. Nel 1731 fu Guardiano in Campo. Nel 1732 fu destinato 243 Secrezione anormale delle mucose. 248

lettore di logica in Cles colli seguenti studenti: fra Giovanni Michele da Roveredo, fra Liduino da Roveredo, fra Massimigliano da Camposilvano in Vallarsa, fra Giuseppe Ippolito da Pergine, fra Marin Antonio da Mori. Nel 1733 insegnò ivi la fisica, e nel luglio con un mese di ubbidienza si portò con fra Damiano da Predazzo laico nelle vacanze in Inspruch ed in Ala. Nel 1734 insegnò l'animastica in Arco. Nel 1735 fu istituito lettore di teologia e co-lettore del P. Benedetto in Trento, ed insieme annualista nella cattedrale. Nel 1736 fu lettore di teologia il secondo anno in Roveredo. Nel 1737 fu lettore il terzo anno in Arco. Nel 1738 e 1739 fu ivi Guardiano. Nel Capitolo celebrato li 28 novembre 1739 fu posto di famiglia in Campo, e la Quaresima seguente del 1740 fece la seconda volta li discorsi del Santissimo in Duomo e predicò pure in Meano. Nel 1741 il dì 11 aprile partì da Roveredo e col P. Apollinaro da Tesero si portò con 4 mesi di ubbidienza a Vienna d'onde il dì 14 luglio capitò in Mezzolombardo, ed indi fu posto di famiglia in Pergine. Nel Capitolo poi celebrato in Arco li 6 maggio 1742 fu eletto diffinitore e posto di famiglia in Cles. E nel 1743 vi fu confermato; ma poi a cagione della controversia co' PP. Cappuccini per li due conventi da essi attentanti in Condino e Malé fu destinato a portarsi a Vienna. Partì dunque da Cles per Mezzolombardo, d'onde unitosi col P. Pier Marcellino da Tenno il dì 28 gennaro 1744 s'istradò per Inspruch, ove arrivò li 2 febraro, ed il dì 12 in Salisburgo, e finalmente il dì 23 detto giunse a Vienna. Ove si fermò sino il dì 23 aprile 1745 in cui (lasciato in Vienna per maneggiare l'affare contro de' PP. cappuccini il Padre Pier Marcellino) partì di ritorno alla Provincia per intervenir al Capitolo provinciale intimato in Roveredo per 9 maggio 1745 come diffinitore, e capitò col signor dottor Sanzio Tazzoli da Vienna in Roveredo con comodità il dì 6 maggio. In detto Capitolo, terminato l'uffizio di diffinitore fu fatto il P. Pier Giuseppe Guardiano di Roveredo, e vi continuò due anni 1745 e 1746. Fu poi posto in Cles e nel 1755 partì da Cles il dì 9 giugno per Mezzolombardo, ove unitosi col P. Eleuterio da Mezzotedesco per compagno si portò alla visita de' parenti e fratelli di questo in Salisburgo ed in Monaco coll'ubbidienza di due mesi, ma non gli impiegarono, poiché il dì 28 luglio capitò il P. Pier Giuseppe di ritorno in Cles. Nella Congregazione poi del 1756 fu fatto Vicario in Cles del P. Guardiano Eugenio da Roncone. Dopo fu in diversi conventi sempre confessore tedesco. Nell'anno 1762 e 1763 per la seconda volta fu Guardiano in Arco, e dopo fu di famiglia in diversi conventi. Nel 1768 fu confermato in Mezzolombardo, ma poi levato il dì 29 agosto andò di famiglia in Borgo, ove ebbe una grave infermità con certa specie di colpo. Nel 1769 fu dal Borgo rimesso in Mezzolombardo, ove nel gennaro 1770 si (224. //) infermò con grande inappetenza, ed eguale sete, e dopo essere stato ivi così indisposto sei settimane senza miglioramento, fu condotto all'infermeria, ove peggiorò e crebbero li principi d'idropisia, ma poi colla bibita delle acidole, si riebbe competenter, cosicché nella Congregazione poi fatta in Borgo il dì primo di maggio 1770 fu destinato di famiglia in Arco, per ivi coll'aria paesana meglio ristabilirsi. Partì dunque dall'infermeria per Arco il dì 27 giugno. Ivi per qualche mese la passò mediocremente; ma poi gli ripigliò l'idropisia e lo travagliò con ben lungo incomodo da lui pazientemente tollerato, ed ebbe anche certo colpetto. Finalmente sempre aggravandosi il male, fu munito de' santissimi Sagramenti, ed assai ben disposto, il dì 12 novembre festa di s. Diego, dopo il pranzo verso l'ora di vespro, passò piamente al Signore, buon Religioso, in Arco 12 novembre 1770. 478. M. R. P. Daniello da Cavalese, Carlo Francesco Antonio Baldironi, battezzato 21 novembre 1721; vestito in Cles con due altri 21 maggio 1738, essendovi 249

ultimi giorni di martirio, ben disposto in domenica circa le ore sei di mattina, passò<br />

piamente al Signore; Arco 14 gennaro 1770. Fu buon Religioso e di gran talento e<br />

capacità per la predica; e quando al Signore fosse piaciuto di conservarlo in vita, poteva<br />

molto affaticarsi colla santa predicazione per vantaggio delle anime.<br />

476. P. Serafino da Verla, Cristano Domenico Sartori, battezzato 18 ottobre<br />

1696; vestito con un altro per chierico, e due altri per laici, 18 settembre 1717 in Cles<br />

essendovi Guardiano il P. Enrico Coellato da Trento, Vicario e maestro il P. Teodoro da<br />

Rumo diffinitore. Ebbe per lettore ne' tre anni di filosofia, e due primi di teologia il P.<br />

Bartolommeo Maoro da Portolo di Canezza. Nel terzo ebbe il P. lettor Ilario da<br />

Besenello. Nel 1729 il dì 17 marzo partì da Arco con tre mesi di ubbidienza alla visita<br />

de' santuari di Roma con fra Vito da Bezzecca in Val di Ledro. Nel 1733 fu Vicario in<br />

Cavalese del P. Guardiano Placido da Piné. L'Avvento del 1738 predicò in Pressano e la<br />

Quaresima del 1739 alla Zambana. Del 1739 dalli 21 aprile fu Vicario in<br />

Mezzolombardo nel secondo anno del P. Guardiano Damaso da Bruneco. Nel Capitolo<br />

fatto in Roveredo li 28 novembre 1739 fu fatto Guardiano in Cavalese. Nel 1741 fu<br />

Vicario in Cles del P. Guardiano Placido da Piné. Nel 1743 fu Vicario in<br />

Mezzolombardo del P. Guardiano Carlo Bonaventura da Roveredo. Qual poi<br />

nell'ottobre partito per Roma fu il P. Serafino deputato con patente presidente, o sia<br />

Vicario in capite. Nel 1746 predicò la Quaresima di nuovo alla Zambana, e nell'Avvento<br />

del detto anno predicò in Banale. Nel 1751 fu Vicario in Roveredo del P. Guardiano<br />

Giovanni Michele da Roveredo. Nel 1752 fu Vicario in Pergine del P. Guardiano<br />

Massimigliano Stoffella da Camposilvano. Nel 1761 fu Vicario in Borgo del P.<br />

Guardiano Aloiso da Pergine e dipoi fu di famiglia in varii conventi, e nel 1768 fu posto<br />

da Arco in Pergine. Nel 1769 vi fu confermato. E nel gennaro del 1770 vi s'infermò<br />

gravemente, e dopo diverse settimane alquanto riavutosi, nel febraro fu condotto<br />

all'infermeria di Trento. Ivi dopo alcune settimane di nuovo peggiorando, fu munito de'<br />

santissimi Sagramenti, e molto ben disposto dopo tre ore di penosa agonia, in cui sputò<br />

la postema, e dopo mezz'ora, avanti mezza notte circa le ore undeci, passò piamente al<br />

Signore. Trento 5 marzo 1770. Fu ottimo Religioso, pio, quieto ed esemplare a<br />

Religiosi, ed a secolari.<br />

477. (223. //) P. Pietro Giuseppe da Riva del Garda, Francesco Antonio Guella,<br />

battezzato 7 febraro 1697, vestito in Cles con altri li 25 agosto 1716. Avea fatti li suoi<br />

studi in Germania, e quando si presentò in Roveredo per essere accettato, non sapeva<br />

parlar italiano. Era Guardiano del noviziato il P. Giovanni Francesco da Nogaré di<br />

Pergine, Vicario e maestro il P. Teodoro da Rumo diffinitore. E per lettore ebbe tre anni<br />

in filosofia e quattro in teologia il P. Ilario Comper da Besenello. La Quaresima del<br />

1724 essendo studente di teologia il 4° anno predicò a Mechel. E nel 1725 con 36 giorni<br />

di ubbidienza si portò alla visita del Monte di Varallo col P. Eugenio da Roncone.<br />

Predicò poi negli anni seguenti l'annuale in Riva ed in Arco. Due volte fece li discorsi<br />

del Santissimo in Duomo, Avventi e prediche in diversi altri pulpiti di minor conto.<br />

Aveva una bella voce, e non poca grazia nel porgere, ma per certa distillazione 243 non<br />

poteva molto applicare, onde non arrivò a predicare tre volte in settimana. Nel 1730 fu<br />

fatto Vicario in Fiemme del P. Guardiano Alfonso Maria Barbi da Cembra, ma vi<br />

godette pochissima salute. Nel 1731 fu Guardiano in Campo. Nel 1732 fu destinato<br />

243 Secrezione anormale delle mucose.<br />

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