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Brevi biografie - Provincia Tridentina

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co-lettore il P. Francesco Borgia Zucchelli da Riva. Nel gennaro del 1769 trovandosi<br />

compagno del P. confessore delle monache alla Trinità gli cominciò lo sputo di sangue,<br />

e dopo una buona cura si riebbe, e ripigliò lo studio. Alla fine d'aprile, dovea difendere<br />

le pubbliche tesi, e fu sorpreso da un nuovo sbocco, e non poté difenderle. Rimesso<br />

alquanto, dovea poi venir ordinato sacerdote nel settembre, ed il giorno avanti le<br />

ordinazioni fu di nuovo sorpreso dallo sbocco di sangue, e non poté essere ordinato. E<br />

di nuovo andò di tratto in tratto emaciandosi e finalmente munito de' santissimi<br />

Sagramenti la sera in domenica circa le ore sei passò piamente al Signore, chierico<br />

Diacono, di ottimi costumi, e di ottimo talento, studente nel terzo anno di teologia.<br />

Trento 3 dicembre 1769.<br />

474. Fra Donato da Predazzo, Giovanni Battista Piazza 242 , battezzato 18 marzo<br />

1695, vestito per laico con tre per chierici in Cles 25 agosto 1716. Servì in diversi<br />

impieghi buon Frate la Religione. Nel 1724 nel novembre partì da Roveredo, ed<br />

accompagnò a Roma il P. Ilario da Besenello andante al collegio di s. Pietro Montorio<br />

per portarsi poi alle missioni. E lasciato detto Padre, esso fra Donato capitò di ritorno in<br />

<strong>Provincia</strong> nel mese di marzo 1725. Nel 1728, nell'estate si portò con fra Cipriano da<br />

Trento a bagni di Pusteria. Nel 1737 fu compagno del P. Ministro Lodovico da<br />

Mezzotedesco nel primo anno del di lui provincialato. E per molti anni fu ultimamente<br />

invalido in Trento ed in Roveredo, ove stando già da qualche giorno ritirato in cella per<br />

certi suoi dolori, impensatamente fu ritrovato morto, forse sopraffatto da qualche colpo<br />

la mattina in venerdì circa le ore tre e mezza; Roveredo 9 dicembre 1769.<br />

475. P. Simon Pietro da Cembra, Giuseppe Dalle Mule, prima della professa<br />

chiamato fra Pietro Damiano (pronipote ex parte matris del quondam P. Alfonso Maria<br />

Barbi da Cembra, morto in Trento li 11 gennaro 1762), battezzato 17 ottobre 1740,<br />

vestito, solo, in Cles li 12 agosto 1759. Ne' tre anni di filosofia e primo di teologia ebbe<br />

lettore il P. Giovanni Battista da Mezzolombardo. Ne' tre altri anni di teologia ebbe<br />

diversi lettori. Nel 1767 fu studente di sagra eloquenza in Campo sotto il P. Custode<br />

Flaviano da Cembra. E nell'Avvento del detto anno fece al Bleggio una predica la prima<br />

domenica, facendone una per cadaun de' quattro studenti. Recitò pure il panegirico<br />

dell'Immacolata in convento, e supplì due prediche in Lomas per il Padre (222. //)<br />

Vicario Giovanni Battista da Mezzolombardo predicatore ordinario, ito a predicare per<br />

le feste di Natale a Storo. Nel 1768 fu studente d'eloquenza in Roveredo sotto il predetto<br />

P. Custode Flaviano da Cembra. E la Quaresima del 1769 fece alla domenica di<br />

Passione li tre discorsi del Santissimo nella chiesa delle nostre monache di s. Carlo. Nel<br />

Capitolo tenuto in Roveredo li 26 aprile 1769 fu posto studente di morale sotto il P.<br />

Giovanni Michele da Roveredo lettore diffinitore in Arco. Ivi dopo il mattutino delli 29<br />

dicembre 1769 andato di gran fretta a levar del tabacco nell'orto, postovi per umidirlo e<br />

farlo poi in libretto, urtò con gran impeto in uno stecco col dito pollice del piede<br />

sinistro, cosicché se lo rivoltò, rompendo e nervi e l'osso. Spargendo gran sangue si<br />

ritirò in cella, e s'incontrò coll'infermiere fra Modesto, che gli diede gli strentori per<br />

fermar il sangue. Mancando il solito chirurgo signor Pietro Piombazzi d'Arco, fu<br />

chiamato un altro non tanto capace, se gli fece la convulsione quantunque se gli<br />

applicassero diversi rimedi, ma non migliorarono. E per grazia del Signore a forza di<br />

tenaglia, se gli aprirono i denti, e poté ricevere il Santissimo Viatico; e dopo li cinque<br />

242 Nel manoscritto: dal Piaz.<br />

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