Brevi biografie - Provincia Tridentina

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Mezzolombardo, 28 maggio 1768. Fu assai buon speziale ed infermiere, e faticò molto nell'uno e nell'altro impiego con carità, e buon esempio, anche de' secolari, da cui era stimato. 468. Fra Berardo dal Borgo, Giacomo Antonio Fattori, battezzato 16 giugno 1694, vestito in Cles per laico con alcuni altri li 18 settembre 1718, essendovi Guardiano il P. Enrico da Trento, Vicario e maestro il P. Teodoro da Rumo diffinitore. Prima d'entrar in Religione per molti anni avea appresa l'arte di speciale e così dopo la professa fu posto nell'infermeria di Trento, ove poi per moltissimi anni in diverse volte lo fu come semplice infermiere, o come capo infermiere. Così pure fu in altri conventi infermiere, o portinaro, sagristano, operava bene, ma con rimedi gagliardi con un tratto esternamente rustico, ma però caritativo, e non avea molta comunicativa nello spiegarsi. In Fiemme fu per molti anni gradito e stimato per certa sua polvere, che facea per iscacciare la febbre felicemente. In Fiemme finalmente sorpreso da mal di sangue, fu condotto all'infermeria in Trento, ove reso impotente da detto male, e da una molesta gotta per cui ultimamente dovea essere imboccato, munito de' santissimi Sagramenti e ben disposto, in domenica fra l'ottava dell'Epifania passò piamente al Signore; Trento 8 gennaro 1769. Allorché fu capo infermiere in Trento fece al solito molti viaggi a Venezia per fare la necessaria provisione per la speziaria; per qual viaggio d'ordinario, se non vi si addossano altre incombenze, vi s'impiegano circa 14 giorni. 469. Fra Bartolommeo da Panom 238 , Giovanni Battista Caproni 239 da Panom di Gardumo, battezzato li 27 agosto 1735; fu vestito per Terziario in Roveredo li 17 aprile 1759. Ottimo Frate, e Terziario modesto, esemplare ed amante della fatica. Trovandosi da qualche anno di famiglia in Borgo nell'estate del 1768 fu sorpreso da sbocco di sangue, e però fu mandato all'infermeria, ove fece la cura delli 40 giorni di dieta, con cui si rimise competentemente, e fu fermato in Trento, ove faticava, e poi fu secondo la sua brama rimesso in Borgo. (219. //) Ivi dopo qualche tempo fu di nuovo sorpreso da sbocco di sangue, e però fu condotto all'infermeria. In seguito aggravato da certa febbretta, fu finalmente munito de' santissimi Sagramenti, e ben disposto dopo alcuni giorni come di agonia, la sera in domenica circa le ore nove, passò piamente al Signore con rincrescimento de' Religiosi per le di lui ottime qualità. Trento 15 gennaro 1769. 470. Fra Santo da Calliano, Bartolommeo Bissaldi, battezzato 11 giugno 1707; vestito in Arco per laico con alcuni altri li 12 luglio 1730, essendovi Guardiano il P. Gerardo da Cles, Vicario e maestro il P. Filippo da Rallo Custode. Nel 1741 il dì 28 agosto, come sopra fu notato nella vita di fra Cosmo dal Borgo nell'antecedente pagina 217, partito da Sacco col detto fra Cosmo per zattera giunse in Verona, portando a Roma il quarto ed ultimo processo fatto in Trento d'autorità appostolica intorno alla revisione del corpo della nostra serva di Dio suor Giovanna Maria dalla Croce. E fatta la consegna partì da Roma li 7 dicembre e la sera delli 10 febraro 1742 capitò di ritorno in Borgo. Nel 1743 essendo cucinaro in s. Bernardino di Trento il dì 10 dicembre partì da Trento con fra Giovanni Antonio da Tres Terziario, per via di Pergine istradato per Venezia, affine di portarsi in Terra Santa, per ove velleggiò da Venezia il dì primo marzo 1744. Ed il dì 28 detto giunse felicemente in Alessandria. Ed il dì 24 dicembre 1747 capitò di ritorno in Roveredo. Il dì 5 ottobre era giunto da Levante nel porto di 238 Pannone. 239 Nel manoscritto: Cavron. 244

Venezia, ed il dì 7 era entrato nel lazzaretto a farvi la contumacia di 40 giorni. Dopo la quale il dì 9 dicembre partito da Venezia, per via di Padova, Vicenza e Verona, arrivò come sopra detto in Roveredo, ove fu posto, o sia fermato in qualità di portinaro. Di poi servì la Provincia in diversi impieghi. Servì li due ultimi anni per compagno il P. Ministro Gasparo da Monclassico; tre di seguito il P. Ministro Giuseppe Maria da Roveredo; ed anche il primo anno il P. Ministro Antonio da Fondo, sotto di cui fu molestato da male di sangue, onde rinunciò, e fu posto in Trento aiutante del sagrestano. Nel 1768 essendo stato eletto commissario provinciale, per la partenza del P. Ministro Antonio da Fondo, al Capitolo generale di Spagna, il P. Giuseppe Maria da Roveredo sopraddetto fu da questi di nuovo preso per compagno e lo servì quasi per cinque mesi, sino al ritorno da Spagna del P. Ministro, e poi ritornò in Trento al suo offizio d'aiutante di sagrestano. Nell'autunno fu di bel nuovo incomodato da male di sangue, e dopo aver anche presi varii rimedi, dovette finalmente soccombere. Munito pertanto de' santissimi Sagramenti e ben disposto circa le ore tre dopo la mezza notte passò piamente al Signore; Trento primo febraro 1769. Fu buon Frate, quieto, ed esemplare, e lavorava bene da calegaro. 471. P. Gerardo da Cles, Giuseppe Antonio Madruzzo 240 , battezzato primo marzo 1688; vestito in Cles con alcuni altri il dì 11 giugno 1707, essendovi Guardiano il P. Giovanni Cristoforo Stozzoni da s. Michele, maestro il P. Adriano da Lardaro diffinitore, Vicario e pro-maestro il P. Casimiro da Trento. Fu nipote ex parte matris del P. Gabriello Cassina da Trento, morto nel 1748. Ebbe ne' tre anni di filosofia lettore il P. ex Ministro Marcellino da Cles. Ne' due primi anni di teologia ebbe in Arco il P. Giacomo da Varignano; e nel terzo in Trento nel 1713 ebbe il P. Lodovico da Mezzotedesco. Nel 1714 fu fatto predicatore e diede principio a tal impiego predicando la Quaresima del 1715 in s. Michele, e nel corso di sua vita fece varii Avventi e Quaresime domenicali. Nel maggio del 1716 prima del Capitolo, celebrato poi il dì 14 giugno, partì da Cles col P. Giuseppe Antonio da Ravazzone, portandosi con tre mesi di ubbidienza in Baviera, ed in Vienna alla visita di suo fratello Andrea (220. //) Madruzzi, il quale poi gli ottenne la proroga della detta ubbidienza da monsignor nuncio pontifizio. Nel 1722 fu fatto Vicario in Pergine del P. Guardiano Giuseppe Vigilio da Mezzotedesco. Nel 1723 fu Guardiano in Pergine. Nel 1724 fu Vicario in Roveredo del P. Guardiano Romedio da Cles. Nel 1726 nel gennaro fu sostituito Vicario in Cles del P. Guardiano Giacomo da Varignano al P. Vicario Teodoro da Rumo morto ivi Vicario il dì 24 dicembre 1725. Nel 1727 e 1728 fu Guardiano in Campo. Nel 1729 fu promaestro in Arco. Nel 1730 e 1731 fu ivi Guardiano del noviziato. nel 1733 fu di nuovo fatto Guardiano in Campo. Nel Capitolo fatto in Roveredo li 24 maggio 1734 fu trasportato il noviziato da Arco in Cles. Ed ivi il P. Gerardo fu deputato Vicario e maestro de' novizzi, e vi fu negli anni 1734-1739 dall'aprile. Nel Capitolo poi tenutosi in Roveredo il dì 28 novembre 1739 fu eletto diffinitore, e nel detto anno fu ancora maestro solo e non Vicario in Cles. Nella Congregazione intermedia fatta in Arco li 25 settembre 1740 fu di nuovo trasportato il noviziato da Cles alle Grazie, e nel detto anno e nel seguente il P. Gerardo diffinitore fu ivi Vicario e maestro de' novizzi. Nel Capitolo poi celebratosi in Arco il dì 6 maggio 1742 fu fatto Vicario in Trento del P. Guardiano Gasparo da Monclassico. Nel 1744 e 1745 fu di nuovo fatto Guardiano del noviziato in Arco. Nel 1748 fu di nuovo fatto Vicario in Trento del P. Guardiano Alessandro da 240 Nel manoscritto: Madruzzi. 245

Venezia, ed il dì 7 era entrato nel lazzaretto a farvi la contumacia di 40 giorni. Dopo la<br />

quale il dì 9 dicembre partito da Venezia, per via di Padova, Vicenza e Verona, arrivò<br />

come sopra detto in Roveredo, ove fu posto, o sia fermato in qualità di portinaro. Di poi<br />

servì la <strong>Provincia</strong> in diversi impieghi. Servì li due ultimi anni per compagno il P.<br />

Ministro Gasparo da Monclassico; tre di seguito il P. Ministro Giuseppe Maria da<br />

Roveredo; ed anche il primo anno il P. Ministro Antonio da Fondo, sotto di cui fu<br />

molestato da male di sangue, onde rinunciò, e fu posto in Trento aiutante del sagrestano.<br />

Nel 1768 essendo stato eletto commissario provinciale, per la partenza del P. Ministro<br />

Antonio da Fondo, al Capitolo generale di Spagna, il P. Giuseppe Maria da Roveredo<br />

sopraddetto fu da questi di nuovo preso per compagno e lo servì quasi per cinque mesi,<br />

sino al ritorno da Spagna del P. Ministro, e poi ritornò in Trento al suo offizio d'aiutante<br />

di sagrestano. Nell'autunno fu di bel nuovo incomodato da male di sangue, e dopo aver<br />

anche presi varii rimedi, dovette finalmente soccombere. Munito pertanto de' santissimi<br />

Sagramenti e ben disposto circa le ore tre dopo la mezza notte passò piamente al<br />

Signore; Trento primo febraro 1769. Fu buon Frate, quieto, ed esemplare, e lavorava<br />

bene da calegaro.<br />

471. P. Gerardo da Cles, Giuseppe Antonio Madruzzo 240 , battezzato primo marzo<br />

1688; vestito in Cles con alcuni altri il dì 11 giugno 1707, essendovi Guardiano il P.<br />

Giovanni Cristoforo Stozzoni da s. Michele, maestro il P. Adriano da Lardaro<br />

diffinitore, Vicario e pro-maestro il P. Casimiro da Trento. Fu nipote ex parte matris del<br />

P. Gabriello Cassina da Trento, morto nel 1748. Ebbe ne' tre anni di filosofia lettore il P.<br />

ex Ministro Marcellino da Cles. Ne' due primi anni di teologia ebbe in Arco il P.<br />

Giacomo da Varignano; e nel terzo in Trento nel 1713 ebbe il P. Lodovico da<br />

Mezzotedesco. Nel 1714 fu fatto predicatore e diede principio a tal impiego predicando<br />

la Quaresima del 1715 in s. Michele, e nel corso di sua vita fece varii Avventi e<br />

Quaresime domenicali. Nel maggio del 1716 prima del Capitolo, celebrato poi il dì 14<br />

giugno, partì da Cles col P. Giuseppe Antonio da Ravazzone, portandosi con tre mesi di<br />

ubbidienza in Baviera, ed in Vienna alla visita di suo fratello Andrea (220. //)<br />

Madruzzi, il quale poi gli ottenne la proroga della detta ubbidienza da monsignor nuncio<br />

pontifizio. Nel 1722 fu fatto Vicario in Pergine del P. Guardiano Giuseppe Vigilio da<br />

Mezzotedesco. Nel 1723 fu Guardiano in Pergine. Nel 1724 fu Vicario in Roveredo del<br />

P. Guardiano Romedio da Cles. Nel 1726 nel gennaro fu sostituito Vicario in Cles del P.<br />

Guardiano Giacomo da Varignano al P. Vicario Teodoro da Rumo morto ivi Vicario il<br />

dì 24 dicembre 1725. Nel 1727 e 1728 fu Guardiano in Campo. Nel 1729 fu promaestro<br />

in Arco. Nel 1730 e 1731 fu ivi Guardiano del noviziato. nel 1733 fu di nuovo<br />

fatto Guardiano in Campo. Nel Capitolo fatto in Roveredo li 24 maggio 1734 fu<br />

trasportato il noviziato da Arco in Cles. Ed ivi il P. Gerardo fu deputato Vicario e<br />

maestro de' novizzi, e vi fu negli anni 1734-1739 dall'aprile. Nel Capitolo poi tenutosi in<br />

Roveredo il dì 28 novembre 1739 fu eletto diffinitore, e nel detto anno fu ancora<br />

maestro solo e non Vicario in Cles. Nella Congregazione intermedia fatta in Arco li 25<br />

settembre 1740 fu di nuovo trasportato il noviziato da Cles alle Grazie, e nel detto anno<br />

e nel seguente il P. Gerardo diffinitore fu ivi Vicario e maestro de' novizzi. Nel Capitolo<br />

poi celebratosi in Arco il dì 6 maggio 1742 fu fatto Vicario in Trento del P. Guardiano<br />

Gasparo da Monclassico. Nel 1744 e 1745 fu di nuovo fatto Guardiano del noviziato in<br />

Arco. Nel 1748 fu di nuovo fatto Vicario in Trento del P. Guardiano Alessandro da<br />

240 Nel manoscritto: Madruzzi.<br />

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