Brevi biografie - Provincia Tridentina
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per Roma, ove giunsero li 2 luglio e da ivi partiti di ritorno il dì 21 luglio capitarono in Roveredo il dì 22 ottobre 1742. Nel 1744 fu Vicario in Pergine del P. Guardiano Giacomo da Varignano. Nel 1746 fu Vicario in Mezzolombardo nel secondo anno del P. Guardiano Vittore dal Borgo. Nel 1755 fu Vicario in Campo nel secondo anno del P. Guardiano Marino Antonio da Mori. Nel 1757 fu Vicario in Pergine del P. Guardiano Alberto da Grumes. Nel 1759 fu Guardiano di Campo. Nel 1760 fu ivi Vicario del P. Guardiano Claudio da Trento. Nel 1765 in Borgo ove da alcuni anni si trovava di famiglia, verso la fine di ottobre fu sopraffatto da una lunga e penosa infermità di doglia spuria, che gli durò molte settimane, ed egli tollerò con pazienza e rassegnazione. E per quanto fosse assistito (215. //) non poté convenientemente spurgarla, onde formò sacca, con qualche attacco, temesi, del polmone. Munito pertanto de' santissimi Sagramenti e ben disposto, in domenica la sera tra le undici e dodici avanti Mattutino, passò piamente al Signore, quieto e buon Religioso, in Borgo 24 novembre 1765. 460. Fra Gervasio da Volano, Niccolò Tagliapietra detti Bassetta, battezzato 22 giugno 1697, vestito per laico in Cles con due altri per chierici li 26 maggio 1721, essendovi Guardiano il P. Valerio da Preghena, Vicario e maestro il P. Zaccaria da Roveredo della Luna diffinitore. Nel 1726 nel maggio fu compagno del P. Giuseppe Antonio da Ravazzone confessore delle monache del Borgo, andato con 15 giorni di ubbidienza a Padova e Venezia nel tempo dello straordinario. Fu buon Religioso, quieto, esemplare, ed amante della fatica. In Mezzolombardo ebbe due colpetti, e fu qualche anno come impotente, condotto ultimamente all'infermeria. munito de' santissimi Sagramenti, e ben disposto, passò piamente al Signore in venerdì, Trento 17 gennaro 1766. 1766. Dal Capitolo quarantesimo secondo fatto in Arco li 30 aprile, in cui fu eletto Ministro il P. Antonio Inama da Fondo. 461. P. Eusebio da Cavedine, Giovanni Cristoforo dall'Armi da Laguna in Cavedine figlio di Bartolomeo e Catterina (nipote ex parte patris del quondam P. Flaviano dall'Armi da Trento ivi morto li 2 giugno 1732) 235 . Battezzato li 9 aprile 1703, vestito con un altro in Cles 22 settembre 1721 essendovi Guardiano il P. Valerio da Preghena, Vicario e maestro il P. Zaccaria da Roveredo della Luna diffinitore. Ne' tre anni di filosofia ebbe lettore il P. Domenico Nicollò d'Ala. Studiò tre anni la scolastica, e due la morale sotto diversi lettori; ma tuttavia non a arrivò ad essere né confessore, né predicatore. Servì bensì la Provincia da buon Frate e sagrestano. Verso il fine d'aprile 1736 si portò da Arco a Verona compagno del P. Giuseppe Antonio da Ravazzone. Nel 1748 e 1749 fu per due anni compagno del P. Ministro Lodovico da Mezzotedesco nel secondo di lui provincialato. Così pure fu compagno per un anno cioè nel primo del Ministro Gasparo da Monclassico. Nel 1766 trovandosi di famiglia in Cles fu sopraffatto da spezie di idropisia, e da Cles il dì 24 settembre fu condotto all'infermeria, ove poi munito de' santissimi Sagramenti, e con religiosa rassegnazione, passò piamente al Signore tra le dodici e l'una la notte, Trento 27 ottobre 1766. 462. P. Silvestro da Trento, Tommaso Parone, battezzato 31 dicembre 1692, vestito con 4 altri in Cles li 25 giugno 1710, essendovi Guardiano il P. Teodoro da 235 In margine il P. Morizzo annota: "Il P. Eusebio era fratello del P. Bartolomeo Massimo dall'Armi Eremitano di s. Agostino, maestro in teologia e uomo rispettabilissimo, morto 31 marzo 1762 in Trento". 240
Rumo, Vicario e maestro il P. Giovanni Paolo da Mori. Ebbe per lettore il P. Zaccaria da Roveredo della Luna ne' tre anni di filosofia, e primo e secondo di teologia, e nel terzo ebbe in Trento il P. lettor Lodovico da Mezzotedesco. Fatto predicatore recitò una predica in Smarano in Val di Non, e mancatagli la memoria si disanimò, né più vuolle predicare. Servì bensì in molti altri ministeri diligentemente la Provincia. Nel 1725 fu eletto Guardiano di Fiemme. Qualche mese avanti il Capitolo, fattosi poi in Roveredo il dì 31 maggio 1728, supplì per segretario del P. Ministro Sebastiano da Trento, trovandosi impedito il P. Anselmo da Trento di lui segretario ordinario. Nel 1728 e 1729 fu Guardiano in Mezzolombardo. Il dì 24 aprile 1731 partì da Trento con fra Lorenzo da Marano portandosi con tre mesi di ubbidienza alla visita de' santuari di Loreto e di Assisi. Nel 1733 fu Vicario in Cles nel secondo anno del P. Guardiano Davide da Vigolo. Nel 1735 e 1736 nel secondo e terzo anno fu segretario del P. Ministro P. Corrado da Tesero. Nel capitolo del 1737 fu fatto Guardiano di Campo e vi fu per un anno. Nella Quaresima del 1750, secondo anno del secondo (216. //) ministrato del P. Lodovico da Mezzotedesco, supplì per segretario, essendo andato a predicare il P. segretario ordinario Giacomo Antonio da Calliano, e poi seguitò lo stesso offizio il terzo anno dal 1750 sino al 1751. Anzi nell'aprile 1750 partito per Roma il predetto P. Ministro Lodovico al Capitolo generale, servì di segretario al P. Giovanni Pio da Pressano commissario provinciale. Fu molto capace di canto fermo ma molto timido nel dar o pigliar la voce. Sopraffatto da certo tumore dal 1745 diceva Messa avanti Prima, e non usciva a mangiare presso de' secolari. Scrisse diversi cataloghi di Frati, Messe, Cantorie, Regola, copie di Statuti. Fu per molti anni ultimamente in Pergine. Ivi nel 1766 sopraggiuntagli una grande flussione di occhi, fu dal P. Ministro Antonio da Fondo nel mese d'ottobre mandato all'infermeria, ove gli continuò, dovendo tener un occhio quasi coperto, dicendo però la Messa. Il dì 15 gennaro 1767 in giovedì disse Messa, sotto di cui gli venne un gran tremore, per cui la terminò con difficoltà. Fu poi tosto condotto in refettorio dell'infermeria, ove presa una rossumata 236 fu condotto in cella, e ben presto diede fuori una gran febbre, che lo fece vaneggiare. Entrò poi in sé; ed il venerdì fu munito de' santissimi Sagramenti, ed indi la mattina delli 20 gennaro con cristiana pazienza e religiosa rassegnazione circa le ore cinque, buon Religioso, passò al Signore; Trento 20 gennaro 1767. 463. P. Giovanni Francesco da Varena, Giovanni Battista Longo, battezzato 27 settembre 1739, vestito con alcuni altri in Cles li 24 agosto 1757, essendovi Guardiano il P. Liduino da Roveredo, vice maestro il P. Giovanni Tommaso dal Borgo, essendo assente il P. Vicario e maestro Giuseppe Maria da Roveredo, attual segretario di commissione del P. Benedetto da Cavalese Visitatore della Provincia di Milano qual poi capitò in Cles e circa gli Ogni Santi cominciò l'offizio di maestro de' novizzi. Fatta la professione nel 1758 fu posto in logica in Roveredo sotto il P. lettor Pietro Crisologo da Roveredo. Nel 1759 sotto lo stesso studiò la fisica in Roveredo sino l'agosto, e poi ammalatosi fu mandato all'infermeria, ed indi a mutar aria in Fiemme. Di poi fu a bagni di Pusteria e ritornato supplì la fisica in Arco sotto il P. lettor Giovanni Battista da Mezzolombardo, sotto di cui studiò l'animastica. E poi sotto diversi lettori studiò quattro anni la teologia. Nel 1767 il dì 24 aprile andò compagno col P. Sisto confessore a s. Michele. La sera si sentì qualche puntura, ma la stimò flato. Il giorno seguente venuto il medico a visitar una monaca inferma, si fece toccar il polso, e fu dallo stesso accertato, 236 Bevanda a base di tuorlo di uovo frullato nel vino. 241
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Rumo, Vicario e maestro il P. Giovanni Paolo da Mori. Ebbe per lettore il P. Zaccaria<br />
da Roveredo della Luna ne' tre anni di filosofia, e primo e secondo di teologia, e nel<br />
terzo ebbe in Trento il P. lettor Lodovico da Mezzotedesco. Fatto predicatore recitò una<br />
predica in Smarano in Val di Non, e mancatagli la memoria si disanimò, né più vuolle<br />
predicare. Servì bensì in molti altri ministeri diligentemente la <strong>Provincia</strong>. Nel 1725 fu<br />
eletto Guardiano di Fiemme. Qualche mese avanti il Capitolo, fattosi poi in Roveredo il<br />
dì 31 maggio 1728, supplì per segretario del P. Ministro Sebastiano da Trento,<br />
trovandosi impedito il P. Anselmo da Trento di lui segretario ordinario. Nel 1728 e<br />
1729 fu Guardiano in Mezzolombardo. Il dì 24 aprile 1731 partì da Trento con fra<br />
Lorenzo da Marano portandosi con tre mesi di ubbidienza alla visita de' santuari di<br />
Loreto e di Assisi. Nel 1733 fu Vicario in Cles nel secondo anno del P. Guardiano<br />
Davide da Vigolo. Nel 1735 e 1736 nel secondo e terzo anno fu segretario del P.<br />
Ministro P. Corrado da Tesero. Nel capitolo del 1737 fu fatto Guardiano di Campo e vi<br />
fu per un anno. Nella Quaresima del 1750, secondo anno del secondo (216. //)<br />
ministrato del P. Lodovico da Mezzotedesco, supplì per segretario, essendo andato a<br />
predicare il P. segretario ordinario Giacomo Antonio da Calliano, e poi seguitò lo stesso<br />
offizio il terzo anno dal 1750 sino al 1751. Anzi nell'aprile 1750 partito per Roma il<br />
predetto P. Ministro Lodovico al Capitolo generale, servì di segretario al P. Giovanni<br />
Pio da Pressano commissario provinciale. Fu molto capace di canto fermo ma molto<br />
timido nel dar o pigliar la voce. Sopraffatto da certo tumore dal 1745 diceva Messa<br />
avanti Prima, e non usciva a mangiare presso de' secolari. Scrisse diversi cataloghi di<br />
Frati, Messe, Cantorie, Regola, copie di Statuti. Fu per molti anni ultimamente in<br />
Pergine. Ivi nel 1766 sopraggiuntagli una grande flussione di occhi, fu dal P. Ministro<br />
Antonio da Fondo nel mese d'ottobre mandato all'infermeria, ove gli continuò, dovendo<br />
tener un occhio quasi coperto, dicendo però la Messa. Il dì 15 gennaro 1767 in giovedì<br />
disse Messa, sotto di cui gli venne un gran tremore, per cui la terminò con difficoltà. Fu<br />
poi tosto condotto in refettorio dell'infermeria, ove presa una rossumata 236 fu condotto in<br />
cella, e ben presto diede fuori una gran febbre, che lo fece vaneggiare. Entrò poi in sé;<br />
ed il venerdì fu munito de' santissimi Sagramenti, ed indi la mattina delli 20 gennaro<br />
con cristiana pazienza e religiosa rassegnazione circa le ore cinque, buon Religioso,<br />
passò al Signore; Trento 20 gennaro 1767.<br />
463. P. Giovanni Francesco da Varena, Giovanni Battista Longo, battezzato 27<br />
settembre 1739, vestito con alcuni altri in Cles li 24 agosto 1757, essendovi Guardiano<br />
il P. Liduino da Roveredo, vice maestro il P. Giovanni Tommaso dal Borgo, essendo<br />
assente il P. Vicario e maestro Giuseppe Maria da Roveredo, attual segretario di<br />
commissione del P. Benedetto da Cavalese Visitatore della <strong>Provincia</strong> di Milano qual poi<br />
capitò in Cles e circa gli Ogni Santi cominciò l'offizio di maestro de' novizzi. Fatta la<br />
professione nel 1758 fu posto in logica in Roveredo sotto il P. lettor Pietro Crisologo da<br />
Roveredo. Nel 1759 sotto lo stesso studiò la fisica in Roveredo sino l'agosto, e poi<br />
ammalatosi fu mandato all'infermeria, ed indi a mutar aria in Fiemme. Di poi fu a bagni<br />
di Pusteria e ritornato supplì la fisica in Arco sotto il P. lettor Giovanni Battista da<br />
Mezzolombardo, sotto di cui studiò l'animastica. E poi sotto diversi lettori studiò quattro<br />
anni la teologia. Nel 1767 il dì 24 aprile andò compagno col P. Sisto confessore a s.<br />
Michele. La sera si sentì qualche puntura, ma la stimò flato. Il giorno seguente venuto il<br />
medico a visitar una monaca inferma, si fece toccar il polso, e fu dallo stesso accertato,<br />
236 Bevanda a base di tuorlo di uovo frullato nel vino.<br />
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