Brevi biografie - Provincia Tridentina

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449. P. Raffaello da Val di Buono, Agostino Foresti da Pras in Val di Buono, battezzato 6 febraro 1698, vestito con un altro in Cles li 25 settembre 1718, essendovi Guardiano il P. Enrico da Trento, Vicario a maestro il P. Teodoro da Rumo diffinitore. Ebbe ne' tre anni di filosofia, e quattro di teologia sempre in Trento il P. Lodovico da Mezzotedesco lettore di secondo corso. Invogliatosi di portarsi alle missioni, ed ottenuta l'ubbidienza, partì dal Borgo il dì 30 ottobre 1729 per Roma coll'assenso del discretorio; poiché avendo spedita copia dell'ubbidienza al P. Ministro avanti circa 15 giorni, non gli capitava l'assenso, ed esso avea premura di partire prima che (204. //) spirasse il bimestre a die datae obedientiae. Tuttavia il P. Ministro lo fece dichiarare appostata dal P. Guardiano del Borgo alla pubblica mensa per non aver atteso il placet di esso P. Ministro. Giunto felicemente in Roma il P. Raffaello, e capitatogli avviso dalla Provincia di essere stato dichiarato appostata, per giustificazione della sua condotta introdusse la causa contro il P. Ministro nella sagra Congregazione di Propaganda che poi decretò in favore del P. Raffaello con seguente decreto: "Referente eminentissimo et rev.mo D.D. Cardinali Cybo preces F. Raphaelis a Valle Boni Ordinis Minorum observantium Reformatorum nuncupatorum Provinciae s. Vigilii sacra Congregatio auditis superioribus generalibus Ordinis et omnibus mature perpensis decrevit ut infra videlicet «Provincialem Provinciae s. Vigilii Ordinis Minorum Observantium Reformatorum indebite processisse ad declarandum apostatam et excommunicatum Fr. Raphaelem a Valle Boni: ideo P. Vice-Commissarius generalis mandat omnino deleri nomen eiusdem Fratris de libro apostatarum suae Provinciae, nec per talem descriptionem secutam ullum praeiudicium eidem intelligatur illatum, ad effectum consequendi praeeminentiae suae religionis, necnon mandet in margine libri, in quo fuerat tamquam apostata, et excommunicatus descriptus, apponi praesens decretum Sac. Congregationis. Datum Romae die 14 octobris 1730. V. Card. Petra praef. Loco + sigilli Nicolaus Fortiguerra secretarius" 229 . Nel retro di tale decreto stampato vi è quest'altro: "Aliud decretum Sacrae Congregationis de Propaganda Fide habitae die 26 septembris 1730. Referente eminentissimo et rev.mo domino domino cardinali Cybo epistolam Provicialis Provinciae Reformatae s. Vigilii Religiosis libertatem tollentem expostulandi missiones, decrevit ut infra: «Videlicet: Provincialis Provinciae s. Vigilii Ordinis Minorum Observantium Reformatorum super epistolam a se scriptam libertatem tollentem Religiosis suae Provinciae iuxta eorum pium desiderium expostulandi Missiones, se iustificet». Vincentius Card. Petra Praefectus. L.+S. Nicolaus Fontiguerra secretarius". Il detto decreto (del 14 ottobre 1730) fu pubblicato il dì 21 febraro 1731 dal nostro Commissario Visitatore P. Serafino da Reconigi nel convento del Borgo nella resa della visita del medesimo e fu puntualmente eseguito dal P. Ministro quanto in quello della Sacra Congregazione era stato ordinato. Capitò poi da Roma in Borgo li 5 dicembre 1730 il P. Raffaello destinato missionario in Costantinopoli, e visitati li suoi parenti il dì 14 marzo 1731 partì dal 229 Nel manoscritto c'è la copia stampata. 228

Borgo per Venezia, ed il dì 5 aprile velleggiò solo da Venezia per Costantinopoli, aiutato per allestire il viaggio dal nostro P. Aurelio da Trento, che dalla missione della Servia ritornava alla Provincia. Giunto il P. Raffaello in Costantinopoli si diede a faticare in quella missione con premura e zelo per benefizio delle anime. Fu molti anni, essendo Religioso molto savio e dotto, provicario generale del Vicario patriarcale di Costantinopoli, ed essendo stato fatto maneggio per levargli tal carica, vi fu confermato con patente o sia decreto della sagra Congregazione. Finalmente piacque al Signore di chiamarlo a sé, dopo l'infermità di volvolo, che durò 15 giorni. Munito de' santissimi Sagramenti, con gran premura dimandati, e con grande pietà ricevuti, e con somma edificazione de' Religiosi e de' secolari. Fu compianto da tutti che per bene della missione gli bramavano più lunga vita. Tanto fu scritto da Pera di Costantinopoli al nostro P. Provinciale Giuseppe Maria da Roveredo, e tanto egli notificò alli conventi, affinché con premura gli fossero fatti li soliti, ed anche supererogatori suffragi al buon Padre Raffaello, che tanto si era affaticato per bene delle anime e decoro della Provincia. Passò alla gloria in Pera sobborgo di Costantinopoli, li 28 aprile 1764 230 . 1764. Dalla prima Congregazione intermedia fatta in Roveredo li 10 maggio. 450. Fra Antonio da Tesino di casa Braus da Castello di Tesino, battezzato li 8 febraro 1697. Fu vestito due volte per Terziario, la prima in Pergine circa li 4 agosto 1719, e dopo circa cinque mesi fu licenziato per una malattia verso le feste di Natale del medesimo anno. Fu poi la seconda volta vestito per Terziario in Borgo il dì 17 maggio 1721, e perseverò ottimo Terziario, esemplare, quieto, ed amante della fatica. Nel 1737 il dì 11 giugno partì da Trento per Roma portandovi il secondo processo formato d'autorità appostolica per la causa della serva di Dio Giovanna Maria da Roveredo. (205. //) Vi arrivò il dì 27 giugno, e partito d'indi di ristorno si ammalò a Trevi nell'Umbria presso de' nostri Riformati. Finalmente rimessosi giunse in Provincia di ritorno il dì 17 settembre 1737. Ultimamente fu di famiglia per molti anni in Mezzolombardo d'onde poi infermo per una piaga fu condotto all'infermeria, e dopo penosa cura di detta piaga fattasi quella mortale, fu munito de' santissimi Sagramenti, e ben disposto quasi dopo sei mesi d'infermità, circa l'una e mezza dopo la mezza notte con rincrescimento de' Religiosi passò piamente al Signore. Trento 12 dicembre 1764. Il P. Ministro per le sue buone qualità ordinò se gli applicasse il solito suffragio, cioè due Messe per sacerdote, due offizi da morto da chierici, e duecento Pater, Ave e Requiem da nostri fratelli. 451. P. Riccardo da Nogaré, Giovanni Battista Conci da Nogaré di Pergine, battezzato 17 aprile 1693; vestito in Cles con altri li 14 settembre 1715, essendovi Guardiano il P. Giovanni Francesco da Nogaré, Vicario e maestro il P. Andrea da Val di Buono Custode. Nel 1717 fu posto studente di logica in Roveredo sotto il P. lettore Ilario da Besenello. Nel 1718 fu posto a fare il sagristano. Nel Capitolo del 1719 fu posto a studiare la morale in Cavalese sotto il P. lettore Domenico da Besagno. Nel 1722 fu collocato di famiglia in Arco ove erasi da Cles trasportato il noviziato, e studiò la morale, che privatamente gli fu insegnata dal P. diffinitor Adriano da Lardaro, sinoacché partendo dalle Grazie si portò, fatto pro-Ministro, al Capitolo generale di Roma. Essendo poi stato risolto di levare i canóni di pietra, e porvi li canóni di legno 230 Vedi pure p. 126. 229

449. P. Raffaello da Val di Buono, Agostino Foresti da Pras in Val di Buono,<br />

battezzato 6 febraro 1698, vestito con un altro in Cles li 25 settembre 1718, essendovi<br />

Guardiano il P. Enrico da Trento, Vicario a maestro il P. Teodoro da Rumo diffinitore.<br />

Ebbe ne' tre anni di filosofia, e quattro di teologia sempre in Trento il P. Lodovico da<br />

Mezzotedesco lettore di secondo corso. Invogliatosi di portarsi alle missioni, ed ottenuta<br />

l'ubbidienza, partì dal Borgo il dì 30 ottobre 1729 per Roma coll'assenso del discretorio;<br />

poiché avendo spedita copia dell'ubbidienza al P. Ministro avanti circa 15 giorni, non gli<br />

capitava l'assenso, ed esso avea premura di partire prima che (204. //) spirasse il<br />

bimestre a die datae obedientiae. Tuttavia il P. Ministro lo fece dichiarare appostata dal<br />

P. Guardiano del Borgo alla pubblica mensa per non aver atteso il placet di esso P.<br />

Ministro. Giunto felicemente in Roma il P. Raffaello, e capitatogli avviso dalla<br />

<strong>Provincia</strong> di essere stato dichiarato appostata, per giustificazione della sua condotta<br />

introdusse la causa contro il P. Ministro nella sagra Congregazione di Propaganda che<br />

poi decretò in favore del P. Raffaello con seguente decreto: "Referente eminentissimo et<br />

rev.mo D.D. Cardinali Cybo preces F. Raphaelis a Valle Boni Ordinis Minorum<br />

observantium Reformatorum nuncupatorum <strong>Provincia</strong>e s. Vigilii sacra Congregatio<br />

auditis superioribus generalibus Ordinis et omnibus mature perpensis decrevit ut infra<br />

videlicet «<strong>Provincia</strong>lem <strong>Provincia</strong>e s. Vigilii Ordinis Minorum Observantium<br />

Reformatorum indebite processisse ad declarandum apostatam et excommunicatum Fr.<br />

Raphaelem a Valle Boni: ideo P. Vice-Commissarius generalis mandat omnino deleri<br />

nomen eiusdem Fratris de libro apostatarum suae <strong>Provincia</strong>e, nec per talem<br />

descriptionem secutam ullum praeiudicium eidem intelligatur illatum, ad effectum<br />

consequendi praeeminentiae suae religionis, necnon mandet in margine libri, in quo<br />

fuerat tamquam apostata, et excommunicatus descriptus, apponi praesens decretum Sac.<br />

Congregationis. Datum Romae die 14 octobris 1730.<br />

V. Card. Petra praef.<br />

Loco + sigilli Nicolaus Fortiguerra secretarius" 229 .<br />

Nel retro di tale decreto stampato vi è quest'altro: "Aliud decretum Sacrae<br />

Congregationis de Propaganda Fide habitae die 26 septembris 1730.<br />

Referente eminentissimo et rev.mo domino domino cardinali Cybo epistolam<br />

Provicialis <strong>Provincia</strong>e Reformatae s. Vigilii Religiosis libertatem tollentem expostulandi<br />

missiones, decrevit ut infra: «Videlicet: <strong>Provincia</strong>lis <strong>Provincia</strong>e s. Vigilii Ordinis<br />

Minorum Observantium Reformatorum super epistolam a se scriptam libertatem<br />

tollentem Religiosis suae <strong>Provincia</strong>e iuxta eorum pium desiderium expostulandi<br />

Missiones, se iustificet».<br />

Vincentius Card. Petra Praefectus.<br />

L.+S. Nicolaus Fontiguerra secretarius".<br />

Il detto decreto (del 14 ottobre 1730) fu pubblicato il dì 21 febraro 1731 dal nostro<br />

Commissario Visitatore P. Serafino da Reconigi nel convento del Borgo nella resa della<br />

visita del medesimo e fu puntualmente eseguito dal P. Ministro quanto in quello della<br />

Sacra Congregazione era stato ordinato.<br />

Capitò poi da Roma in Borgo li 5 dicembre 1730 il P. Raffaello destinato<br />

missionario in Costantinopoli, e visitati li suoi parenti il dì 14 marzo 1731 partì dal<br />

229 Nel manoscritto c'è la copia stampata.<br />

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