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Brevi biografie - Provincia Tridentina

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miglia discosto da Pinerolo. L'anno seguente, essendo state incorporate le missioni di<br />

Val di Luserna nella <strong>Provincia</strong> di Torino, furono licenziati anche li missionari forastieri,<br />

e così anche il P. Ilario, il quale partito da detta missione giunse in Arco li 4 febraro, e<br />

visitati li suoi parenti, ritornò in Arco e vi fu posto di famiglia, ove si fermò sino al<br />

1756. Fece poi una gran caduta in visitando un infermo in Romarzollo, cadendo da una<br />

ribalza per cui non poco patì. Il dì 18 dicembre 1755 fu poi sorpreso da un fiero colpo<br />

apoplettico, e verso il fine di febraro 1756 fu condotto in lettica all'infermeria di Trento,<br />

ove vi rimase fino alla morte. Prima del suddetto colpo era stato sopraffatto da una gran<br />

debilezza di vista, e però fu dispensato da Roma per poter celebrare la Messa votiva<br />

della Madonna, ed in luogo dell'offizio divino a recitare la corona. Continuò colla<br />

predetta dispensa a celebrare, assistendogli ora uno ed ora un altro, ma finalmente<br />

scuopertosi qualche disordine fu ordinato che più non celebrasse. E così il dì 12<br />

novembre 1757 celebrò l'ultima volta, ed il dì 12 detto in domenica cominciò a<br />

communicarsi, come gli non sacerdoti; ed in tal forma poi continuò, cieco affatto e di<br />

tratto in tratto incomodato da una fiera gotta. Per altro si strocicava col suo bastoncello<br />

per l'infermeria, ed andava a mangiare nel refettorio di quella. Finalmente provato e<br />

purgato dall'Altissimo colla cecità, colla podagra, e co' diversi altri incomodi stette<br />

molti mesi inchiodato su 'l letto; ed ultimamente venutegli diverse piaghe, e<br />

formatesegli quattro cancrene, fu munito de' santissimi Sagramenti e con religiosa<br />

rassegnazione, passò piamente al Signore la domenica di Passione circa il mezzogiorno.<br />

Trento 20 marzo 1763. Fu Religioso dotto ed instancabile nelle fatiche, massimamente<br />

nell'ascoltare le sante confessioni, ed assai attento nel conservare li privilegi de' Padri<br />

missionari.<br />

444. P. Doroteo dal Borgo, Giovanni Antonio Dalprà 228 , battezzato 24 settembre<br />

1705; vestito con due altri in Arco 5 agosto 1724, essendovi Guardiano il P. Serafico da<br />

Roveredo, Vicario e maestro il P. Andrea da Val di Buono diffinitore, pro-maestro P.<br />

Adriano da Lardaro diffinitore. (201. //) Ne' tre anni di filosofia e due di teologia ebbe<br />

lettore il P. Ippolito da Nosellari e nel terzo ebbe in Trento il P. Ferdinando da<br />

Bronzolo; il quarto lo studiò in Roveredo sotto il P. Ippolito sino al settembre, in cui fu<br />

mandato di famiglia in Borgo. Cantò le sue primizie in Borgo nella chiesa delle<br />

monache, ove eravi una sua sorella, nel 1730. Si diede poi alla predica e fece diversi<br />

Avventi e Quaresime festive. Dopo s. Lorenzo partì dal Borgo col P. lettore Vittore dal<br />

Borgo e si portò a Venezia ed a Padova. La Quaresima del 1738 essendo andato il P.<br />

Angelico da Roveredo segretario del P. Ministro Lodovico da Mezzotedesco, lo servì il<br />

P. Doroteo di pro segretario e fu poi affettivo segretario ne' seguenti due anni frateschi.<br />

Nel Capitolo fatto in Roveredo li 28 novembre 1739 fu fatto Guardiano di Campo. Nel<br />

1742 e 1743 fu Guardiano in Pergine. Nel 1747 stando in Trento predicò la Quaresima<br />

in Pressano. Nel 1749 e 1750 fu Vicario in Pergine del P. Guardiano ne' detti due anni<br />

Francesco Antonio dal Borgo. Nel 1754 e 1755 fu Guardiano in Borgo. Nel 1761 fu<br />

posto in Arco e nel 1762 vi fu confermato. E nel gennaro del 1763 fu ivi aggravato da<br />

un gran male di petto, a cui era molto sottoposto. E sebbene ritornò in comunità avanti<br />

la Quaresima, non era però perfettamente rimesso. Dopo Pasqua fu in Massone ad<br />

assistere per due giorni con fra Modesto infermiere al signor Giacomo Angelini, che in<br />

cinque giorni di infiammazione passò al Signore. Il dì 17 aprile venendo la domenica si<br />

sentì un poco di febbre, e non disse Messa, e se gli cominciò il male di petto. Il lunedì<br />

228 Nel manoscritto: dal Pra.<br />

224

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