Brevi biografie - Provincia Tridentina
Brevi biografie - Provincia Tridentina Brevi biografie - Provincia Tridentina
******************************************************************* ********************************************************************** *** 1760. Dal quarantesimo Capitolo provinciale fatto in Arco 29 aprile in cui fu eletto Ministro il P. Gasparo Agostini da Monclassico. 424. P. Liduino da Roveredo, Angelo Antonio Sartora, battezzato 6 dicembre 1710; vestito con due altri in Arco li 12 luglio 1730, essendovi Guardiano il P. Gerardo da Cles, Vicario e maestro il P. Filippo da Rallo Custode. Ebbe ne' tre anni di filosofia lettore il P. Pietro Giuseppe da Riva. E ne' tre anni di teologia ebbe diversi lettori. E nella Congregazione fattasi il dì 25 settembre 1740 fu posto studente di sagra eloquenza in Campo sotto il P. diffinitor Casimiro lettore di sagra eloquenza. Si diede poi alla predicazione con zelo grande, possedendo anche un gran tuono di voce, e girò per tutti li pulpiti non quotidiani della Provincia, ed in diversi luoghi fece anche con frutto le Missioni. Nel 1750 fu eletto Guardiano di Campo. Nel 1752 fu fatto Vicario in Cles nel secondo anno del P. Guardiano Teodoro da Gavazzo. Nel 1753 fu ivi confermato Vicario del P. Guardiano Crescenzio dal Borgo. Nel 1756 fu eletto Guardiano di Pergine, ma rinunciò efficacemente e fu posto di famiglia in Borgo. Ne' due anni 1757 e 1758 fu Guardiano del noviziato in Cles. E nel 1759 fu di famiglia in Arco. Nel Capitolo del 1760 fu posto annualista in Borgo, ove dopo aver predicato fino alla prima domenica di luglio ottava dei santi Apostoli Pietro e Paolo, il giorno seguente di lunedì fu sorpreso da febbre, creduta per qualche giorno solo terzana, ma nel quarto scuopertasi maligna, ricercò da sé li santissimi Sagramenti, e ben disposto poi la mattina circa le ore cinque del martedì passò piamente al Signore, Borgo 15 luglio 1760. Quantunque non fosse il P. Liduino di molto talento colla gran diligenza con cui si affaticò, divenne predicatore molto zelante, e di grande frutto, massimamente colle sagre Missioni facendo terrore col gran tuono di voce e colle prediche strepitose, e col buon esempio della sua vita religiosa ed astinente. Non terminò cinquanta anni di età, logorato dalle fatiche, spezialmente nel predicare, avendo una voce difficilmente maneggevole per certo incomodo che provava nel petto, di cui non poté mai liberarsi. Fu chiamato Liduino, perché così chiamavasi un suo zio paterno, nome per altro de' signori Conti Piccolomini e Trapp dinasti di Calliano, di dove era il genitore del P. Liduino, Sigismondo Sartora, che da Calliano trasportò il suo domicilio in Roveredo, facendo lo scrivante in un fontico o sia negozio di seta, ed ivi poi accompagnatosi, ebbe tra gli altri figliuoli il nostro P. Liduino, che fattosi Religioso si chiamò fra Liduino da Roveredo, allevato in Val di Ledro sotto quel rev.mo parroco Sartora fratello del suo padre, che poi rinunciò la detta pieve ad altro suo nipote, Gianantonio Sartora fratello del P. Liduino, zelantissimo presentaneo parroco di Val d Ledro. 425. (185. //) P. Vittorio da Cavalese, Paolo Antonio figlio del signor Pietro Weber 214 di Anterivo domiciliato poi in Cavalese, battezzato 23 gennaro 1706; vestito con un altro in Arco li 17 settembre 1722, essendovi Guardiano il P. Valerio Preghenella, Vicario e maestro il P. Andrea da Val di Buono diffinitore, pro-maestro il P. Adriano da Lardaro parimente diffinitore. Ebbe ne' tre anni di filosofia, ed anche ne' quattro di teologia, quasi sempre lettore il P. Domenico Niccolò d'Ala. Nell'agosto del 214 Nel manoscritto: Beber. 206
1727 per certo incomodo nella schiena per un crepo sopravvenutogli si portò a bagni di Pusteria con due altri chierici tutti accompagnati dal P. Agostino da Brez. Nel 1731 fu posto studente di canonica in Mezzolombardo sotto il P. lettor Domenico da Besagno e lo stesso anno si portò col P. Pier Marcellino da Tenno condiscepolo in Venezia. Nel Capitolo del 1734 fu istituito lettore di logica in Roveredo co' seguenti chierici studenti: fra Francesco Albano, fra Flaviano, fra Albano, fra Pietro Paolo, fra Zenone e fra Filippo Maria a quali insegnò poi la fisica ed animastica, ed essendo lettore di animastica in Arco nel 1736 dopo il P. Bonaventura si portò col P. Giorgio da Vermeio a Venezia e Ferrara. Nel 1737 fu di nuovo istituito lettore di logica in Borgo de' seguenti chierici studenti: fra Bernardino, fra Eduardo, fra Antonio da Fondo, e fra Venceslao. Nel 1738 fu istituito lettore di teologia in Trento, e nello stesso anno fratesco nel gennaro 1739 si portò per segretario di commissione col P. Corrado da Tesero Guardiano del Borgo Visitatore della Provincia veneta, dopo la quale capitò in Trento al fin di maggio ove nella Congregazione fatta in Roveredo li 21 aprile 1739 era stato confermato lettore di teologia col P. Benedetto co-lettore. Nel Capitolo fatto in Roveredo li 28 novembre 1739 fu confermato ivi lettore del terz'anno col suddetto P. Benedetto; ed il 10 ottobre 1740 partì da Trento col P. Patrizio da Terlago per via di Roveredo, Verona, portandosi a Roma per al causa contro de' PP. Cappuccini, che si maneggiavano per fondar un convento in Levico; ed in Roma assai felicemente attraversò gli attentati di quelli, ed indi partito giunse di ritorno collo stesso compagno in Borgo il dì 11 novembre 1741; ed il dì 15 in Trento, ove nella Congregazione fatta in Mezzolombardo il dì 29 maggio 1741 era stato destinato co-lettore del P. lettor Teodoro, e dopo il suo arrivo in Trento fece la sua settimana alternativamente la lezione. Nel 1742 nel Capitolo fattosi in Arco ed in quello eletto Provinciale il P. Domenico Niccolò d'Ala, scelse per suo segretario il nostro P. Vittorio stato di lui discepolo, ma che appena lo servì per quattro mesi, che infermatosi rinunciò. Il dì 17 luglio 1743 partì da Trento per Mezzolombardo, ove preso per compagno il P. Sigismondo si portò a bagni di Procz in Pusteria, e dopo di quelli andò in Inspruch, e dopo la dimora di più di un mese ivi fattavi, capitò di ritorno in s. Bernardino il dì 30 settembre. Lo stesso anno partì di nuovo da Mezzolombardo col P. Antonio da Fondo studente in Trento per Inspruch li 18 dicembre per la causa co' Cappuccini, d'onde capitò di ritorno in Trento li 30 giugno 1744. Ed essendo stato fatto lettore di teologia per conto del quarto anno in Borgo nella Congregazione tenutasi li 6 giugno del detto anno, vi si portò, e cominciò a leggere nel settembre; e verso la metà di gennaro 1745 partì dal Borgo per la visita della Provincia del Tirolo, ed il dì 7 marzo giunse a Caldaro col P. Antonio suo studente per segretario di commissione ed ivi diede principio a detta visita, quale terminata, celebrò il Capitolo il dì 24 maggio in Inspruch, e ritornando con suo comodo capitò col detto P. Antonio in Trento li 27 di giugno. Il dì 24 gennaro 1746 partì da Mezzolombardo col P. Paolino compagno per Inspruch la terza volta per la stessa causa co' Cappuccini, e dopo esservi dimorato alcuni mesi, giunse di ritorno in Mezzolombardo il dì 28 maggio, e da ivi si portò a Cles, destinatovi lettore de' canoni (nella Congregazione fatta appunto in Mezzolombardo li 28 aprile) co' seguenti studenti: P. Udalrico, P. Daniello, P. Anselmo, P. Eleuterio. Nella Congregazione fatta in Borgo li 23 aprile 1747 fu eletto Guardiano di Mezzolombardo, e poi destinato Visitatore della Provincia veneta, partì da Mezzolombardo il dì 9 dicembre, ed il dì 14 capitò e si fermò in Roveredo per prepararsi quietamente alla predetta visita. Preso poi per segretario di commissione il P. Carlo Antonio da Samoclevo, ed il P. Paolino da Preghena per compagno partì da Roveredo li 17 gennaro 1748 e (186. //) per via d'Ala, capitò in Verona, ove diede 207
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1760. Dal quarantesimo Capitolo provinciale fatto in Arco 29 aprile in cui fu eletto<br />
Ministro il P. Gasparo Agostini da Monclassico.<br />
424. P. Liduino da Roveredo, Angelo Antonio Sartora, battezzato 6 dicembre<br />
1710; vestito con due altri in Arco li 12 luglio 1730, essendovi Guardiano il P. Gerardo<br />
da Cles, Vicario e maestro il P. Filippo da Rallo Custode. Ebbe ne' tre anni di filosofia<br />
lettore il P. Pietro Giuseppe da Riva. E ne' tre anni di teologia ebbe diversi lettori. E<br />
nella Congregazione fattasi il dì 25 settembre 1740 fu posto studente di sagra eloquenza<br />
in Campo sotto il P. diffinitor Casimiro lettore di sagra eloquenza. Si diede poi alla<br />
predicazione con zelo grande, possedendo anche un gran tuono di voce, e girò per tutti li<br />
pulpiti non quotidiani della <strong>Provincia</strong>, ed in diversi luoghi fece anche con frutto le<br />
Missioni. Nel 1750 fu eletto Guardiano di Campo. Nel 1752 fu fatto Vicario in Cles nel<br />
secondo anno del P. Guardiano Teodoro da Gavazzo. Nel 1753 fu ivi confermato<br />
Vicario del P. Guardiano Crescenzio dal Borgo. Nel 1756 fu eletto Guardiano di<br />
Pergine, ma rinunciò efficacemente e fu posto di famiglia in Borgo. Ne' due anni 1757 e<br />
1758 fu Guardiano del noviziato in Cles. E nel 1759 fu di famiglia in Arco. Nel<br />
Capitolo del 1760 fu posto annualista in Borgo, ove dopo aver predicato fino alla prima<br />
domenica di luglio ottava dei santi Apostoli Pietro e Paolo, il giorno seguente di lunedì<br />
fu sorpreso da febbre, creduta per qualche giorno solo terzana, ma nel quarto<br />
scuopertasi maligna, ricercò da sé li santissimi Sagramenti, e ben disposto poi la mattina<br />
circa le ore cinque del martedì passò piamente al Signore, Borgo 15 luglio 1760.<br />
Quantunque non fosse il P. Liduino di molto talento colla gran diligenza con cui si<br />
affaticò, divenne predicatore molto zelante, e di grande frutto, massimamente colle<br />
sagre Missioni facendo terrore col gran tuono di voce e colle prediche strepitose, e col<br />
buon esempio della sua vita religiosa ed astinente. Non terminò cinquanta anni di età,<br />
logorato dalle fatiche, spezialmente nel predicare, avendo una voce difficilmente<br />
maneggevole per certo incomodo che provava nel petto, di cui non poté mai liberarsi.<br />
Fu chiamato Liduino, perché così chiamavasi un suo zio paterno, nome per altro de'<br />
signori Conti Piccolomini e Trapp dinasti di Calliano, di dove era il genitore del P.<br />
Liduino, Sigismondo Sartora, che da Calliano trasportò il suo domicilio in Roveredo,<br />
facendo lo scrivante in un fontico o sia negozio di seta, ed ivi poi accompagnatosi, ebbe<br />
tra gli altri figliuoli il nostro P. Liduino, che fattosi Religioso si chiamò fra Liduino da<br />
Roveredo, allevato in Val di Ledro sotto quel rev.mo parroco Sartora fratello del suo<br />
padre, che poi rinunciò la detta pieve ad altro suo nipote, Gianantonio Sartora fratello<br />
del P. Liduino, zelantissimo presentaneo parroco di Val d Ledro.<br />
425. (185. //) P. Vittorio da Cavalese, Paolo Antonio figlio del signor Pietro<br />
Weber 214 di Anterivo domiciliato poi in Cavalese, battezzato 23 gennaro 1706; vestito<br />
con un altro in Arco li 17 settembre 1722, essendovi Guardiano il P. Valerio<br />
Preghenella, Vicario e maestro il P. Andrea da Val di Buono diffinitore, pro-maestro il<br />
P. Adriano da Lardaro parimente diffinitore. Ebbe ne' tre anni di filosofia, ed anche ne'<br />
quattro di teologia, quasi sempre lettore il P. Domenico Niccolò d'Ala. Nell'agosto del<br />
214 Nel manoscritto: Beber.<br />
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