Brevi biografie - Provincia Tridentina
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studiò due anni la morale in Campo sotto il P. lettore Bartolommeo da Portolo nel 1734 e 1735 e col detto Padre lettore nell'agosto del 1735 si portò a Padova e Venezia. Divenne molto buon confessore, e fu Religioso quieto e prudente ma di poca salute, poiché fu assai molestato dal mal di gambe, per cui liberarsi fu con fra Masseo da Gazzadina nel luglio ed agosto del 1755 a bagni di Abano su 'l Padovano, ma quasi senza verun profitto, onde divenne quasi storpio, e con gran difficoltà camminava. Finalmente trovandosi di famiglia in Campo sopraffatto da febbre, e da altri malori munito de' santissimi Sagramenti, e con religiosa rassegnazione, passò piamente al Signore, circa le ore tre ed un quarto dopo pranzo, in Campo 26 aprile 1760. ******************************************************************* ********************************************************************** Cerimoniale 1742 In un foglio volante posto fra le pagine 183-184 vi è questo il testo, che tratta della stampa del cerimoniale della nostra Provincia: Notizie toccanti la composizione ed uscita del presente cerimoniale di questa Riformata Provincia di s. Vigilio. Circa il cerimoniale vedasi inoltre quanto si dice del cerimoniale nella vita del P. Giovanni Pio da Pressano ex Ministro, morto li 28 febraro 1760 e nella vita del P. Ippolito da Nosellari, morto li 31 dicembre 1765. Fino dal 1654 il M.R.P. Andrea d'Arco essendo in Cles maestro de' novizzi, ultimò un cerimoniale ecclesiastico per li novizzi, e lo descrisse di proprio pugno, ma non sembrando sufficiente a pieno per la Provincia, nel Capitolo celebrato in Roveredo il dì primo maggio 1692 furono destinati a compilarne uno più esatto li PP. Maurizio diffinitore e maestro de' novizzi in Pergine; il P. Bonaventura dal Borgo ivi Guardiano ed il P. Giovanni Pietro da Besenello ivi Vicario per scrittore. E circa 'l novembre del detto anno essendosi portato il predetto P. Guardiano Bonaventura per compagno del P. Vicenzo dal Borgo lettore di teologia in Arco ito a Roma per ottenere la conferma della Congregazione de' statuti, fu sostituito al detto Guardiano per compilatore del cerimoniale col P. Maurizio il P.M.R. Ignazio anch'esso attual diffinitore. E con non poca fatica lo terminarono riducendolo in un tomo in 4° ma non fu né comunemente aggradito, né posto in pratica molto. Scorgendosi pertanto nella Provincia tanta varietà di cerimonie, mutate a genio e capriccio alle volte di un semplice guardianello, nel Capitolo celebrato in Trento il dì 30 aprile 1731 in cui fu eletto Ministro il M.R.P. Filippo da Rallo, tra varie cose fu decretata la formazione di un nuovo cerimoniale per introdurre l'uniformità delle cerimonie in questa nostra Provincia, e fu in seguito destinato compilatore il R. P. Ippolito da Nosellari Vicario in Roveredo nel 1732 ed ivi lettore del 4° anno di teologia l'anno avanti 1731. Questi essendo molto capace e geniale vi diede mano, e procurati moltissimi rubricisti non avuti alle mani da precedenti compilatori PP. Ignazio e Maurizio, allestì la maggior parte del nuovo cerimoniale, cosicché fatto poi Guardiano di Roveredo nella Congregazione tenutasi in Cles il dì 26 aprile 1733 fu in grado di presentar al diffinitorio, congregato in s. Rocco nell'ottobre dello stesso anno il cerimoniale già quasi terminato, e dopo la festa di s. Giovanni Capestrano 23 ottobre lo lesse al medesimo diffinitorio e nello stesso tempo fu esaminato e corretto. Ed indi il P. Ippolito continuò la composizione nel restante fermato di famiglia nel 1734 in Roveredo. E nel 1735 posto in Trento, e nel 1736 fatto Guardiano in Borgo. Nel Capitolo del 1734 fu fatta nuova premura per il cerimoniale, come pure in quello del 1737 in cui fu eletto Ministro il M.R.P. Lodovico da Mezzocorona, e diffinitore lo stesso P. Ippolito; il quale consegnò il nuovo cerimoniale 204
già terminato al nuovo Ministro, che lo diede a rivedere a tre revisori segnati // per allora, che erano tutti e tre membri del diffinitorio, cioè P. Agostino Custode e Padri Bartolommeo e Ferdinando diffinitori. Ma essendo durato il governo del P. Ministro Lodovico solo due anni e mezzo, e però non essendo ultimata la bramata revisione ed approvazione del detto cerimoniale, nel Capitolo fattosi in Roveredo il dì 28 novembre 1739 fu di nuovo inculcata la revisione e stampa di quello facendosi il compromesso ne' Padri del diffinitorio. E però il M.R.P. Giovanni Pio da Pressano eletto Ministro nel predetto Capitolo, al ritorno de' Padri vocali dal Capitolo di Spagna celebrò in Arco il dì 25 settembre 1740 la prima Congregazione intermedia, dopo la quale, fatto prima venire il P. Ippolito da Cles co' scritti e rubricisti, coram diffinitorio fu esaminata ivi buona parte del nuovo cerimoniale e del libretto delle cerimonie per la Messa privata; ed il resto del cerimoniale fu pure in seguito esaminato, corretto ed approvato dal diffinitorio trasferitosi da Arco al convento di Roveredo e fu poi anco mandato a Trento il P. Ippolito per assistere alla stampa di quello. Il P. Provinciale Giovanni Pio stimò bene far precedere alla stampa del cerimoniale quella del libretto delle cerimonie della Messa; onde chiesto il permesso ed ottenutolo dal rev.mo superior generale Gaetano da Laurino diede la licenza bizzarra che fosse stampato "senza dire chi fosse stato qualche suo Frate suddito il compositore"- facultatem facimus ut libellus, cui titulus Rubriche a duobus theologis suis vestra Reformatae Provinciae visus et approbatus, posuit quantum ad res pertinet publicis typis... datum 4 aprilis 1741". A spese proprie lo stampò il Monauni, e ne fece poi prendere per uso della Provincia il P. Ministro copie duecento sciolte a soldi dieci per cadauna, che poi fatte legare le distribuì per li conventi. Il P. Ministro Giovanni Pio fece la prefazione al lettore e la maggior parte delle note al libretto delle cerimonie per la Messa privata. In seguito allestito quanto occorreva per la stampa anche del cerimoniale, ne ottenne dal sopraddetto superior generale la facoltà di stamparlo, riposta al fine della prefazione di quello pag. XII "Cum sicut accepimus etc.". La longa prefazione al cerimoniale fu quasi fatta tutta di pianta del P. Ministro Giovanni Pio come pure la maggior parte delle note. Fu dunque data alla stampa dal predetto stampator Monauni nell'anno 1742; per tutto l'aprile fu presente a quella il P. Ippolito; a spese della Provincia e ne furono tirate duecento sole copie, tutte prese dalla Provincia; e per cadaun foglio di minuto carattere furono dati allo stampatore fiorini cinque. E contenendo cadauna copia trenta due fogli, costò la pura stampa fiorini centosessanta, con computando la legatura che poi di moltissime copie di quello ne furono fatte far dal Ministro pro tempore e spedite a proporzione per li conventi della Provincia. Il dì 6 maggio 1742 si fece Capitolo in Arco, e terminando l'uffizio il P. Giovanni Pio, fu eletto Ministro il M.R.P. Domenico Nicollò d'Ala, e nel detto Capitolo fu determinato che con soavità si andasse introducendo la pratica del nuovo cerimoniale stampato, che consegnò il P. Giovanni Pio al P. Domenico il quale pedetentim nel suo triennio andò quella procurando. Ma bramandosi più solecitudine nel Capitolo fattosi in Roveredo il dì 9 maggio 1745 in cui fu eletto Ministro il M.R.P. Ferdinando da Bronzollo gliene fu fatta premura con qualche arbitrio di variar e migliorar qualche cerimonia; e di poi riferire al prossimo Capitolo. Variò molte cose, ma non ne fu fatta alcuna relazione né approvazione né dal Capitolo del 1748 né 1751. Nel 1754 anzi di propria autorità avendo fatto stampare un foglio di cerimonie variate da riferir al cerimoniale, dal diffinitorio eletto nel Capitolo fatto in Roveredo 2 luglio 1757 fu detto foglio sospeso e rigettato come dato fuori e stampato senza facoltà. 205
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Bartolommeo e Ferdinando diffinitori. Ma essendo durato il governo del P. Ministro<br />
Lodovico solo due anni e mezzo, e però non essendo ultimata la bramata revisione ed<br />
approvazione del detto cerimoniale, nel Capitolo fattosi in Roveredo il dì 28 novembre<br />
1739 fu di nuovo inculcata la revisione e stampa di quello facendosi il compromesso ne'<br />
Padri del diffinitorio. E però il M.R.P. Giovanni Pio da Pressano eletto Ministro nel<br />
predetto Capitolo, al ritorno de' Padri vocali dal Capitolo di Spagna celebrò in Arco il dì<br />
25 settembre 1740 la prima Congregazione intermedia, dopo la quale, fatto prima venire<br />
il P. Ippolito da Cles co' scritti e rubricisti, coram diffinitorio fu esaminata ivi buona<br />
parte del nuovo cerimoniale e del libretto delle cerimonie per la Messa privata; ed il<br />
resto del cerimoniale fu pure in seguito esaminato, corretto ed approvato dal diffinitorio<br />
trasferitosi da Arco al convento di Roveredo e fu poi anco mandato a Trento il P.<br />
Ippolito per assistere alla stampa di quello. Il P. <strong>Provincia</strong>le Giovanni Pio stimò bene far<br />
precedere alla stampa del cerimoniale quella del libretto delle cerimonie della Messa;<br />
onde chiesto il permesso ed ottenutolo dal rev.mo superior generale Gaetano da Laurino<br />
diede la licenza bizzarra che fosse stampato "senza dire chi fosse stato qualche suo Frate<br />
suddito il compositore"- facultatem facimus ut libellus, cui titulus Rubriche a duobus<br />
theologis suis vestra Reformatae <strong>Provincia</strong>e visus et approbatus, posuit quantum ad res<br />
pertinet publicis typis... datum 4 aprilis 1741". A spese proprie lo stampò il Monauni, e<br />
ne fece poi prendere per uso della <strong>Provincia</strong> il P. Ministro copie duecento sciolte a soldi<br />
dieci per cadauna, che poi fatte legare le distribuì per li conventi. Il P. Ministro<br />
Giovanni Pio fece la prefazione al lettore e la maggior parte delle note al libretto delle<br />
cerimonie per la Messa privata. In seguito allestito quanto occorreva per la stampa<br />
anche del cerimoniale, ne ottenne dal sopraddetto superior generale la facoltà di<br />
stamparlo, riposta al fine della prefazione di quello pag. XII "Cum sicut accepimus<br />
etc.". La longa prefazione al cerimoniale fu quasi fatta tutta di pianta del P. Ministro<br />
Giovanni Pio come pure la maggior parte delle note. Fu dunque data alla stampa dal<br />
predetto stampator Monauni nell'anno 1742; per tutto l'aprile fu presente a quella il P.<br />
Ippolito; a spese della <strong>Provincia</strong> e ne furono tirate duecento sole copie, tutte prese dalla<br />
<strong>Provincia</strong>; e per cadaun foglio di minuto carattere furono dati allo stampatore fiorini<br />
cinque. E contenendo cadauna copia trenta due fogli, costò la pura stampa fiorini<br />
centosessanta, con computando la legatura che poi di moltissime copie di quello ne<br />
furono fatte far dal Ministro pro tempore e spedite a proporzione per li conventi della<br />
<strong>Provincia</strong>. Il dì 6 maggio 1742 si fece Capitolo in Arco, e terminando l'uffizio il P.<br />
Giovanni Pio, fu eletto Ministro il M.R.P. Domenico Nicollò d'Ala, e nel detto Capitolo<br />
fu determinato che con soavità si andasse introducendo la pratica del nuovo cerimoniale<br />
stampato, che consegnò il P. Giovanni Pio al P. Domenico il quale pedetentim nel suo<br />
triennio andò quella procurando. Ma bramandosi più solecitudine nel Capitolo fattosi in<br />
Roveredo il dì 9 maggio 1745 in cui fu eletto Ministro il M.R.P. Ferdinando da<br />
Bronzollo gliene fu fatta premura con qualche arbitrio di variar e migliorar qualche<br />
cerimonia; e di poi riferire al prossimo Capitolo. Variò molte cose, ma non ne fu fatta<br />
alcuna relazione né approvazione né dal Capitolo del 1748 né 1751. Nel 1754 anzi di<br />
propria autorità avendo fatto stampare un foglio di cerimonie variate da riferir al<br />
cerimoniale, dal diffinitorio eletto nel Capitolo fatto in Roveredo 2 luglio 1757 fu detto<br />
foglio sospeso e rigettato come dato fuori e stampato senza facoltà.<br />
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