Brevi biografie - Provincia Tridentina

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con buona disposizione, rese piamente l'anima al Signore la mattina circa le ore 5 e mezza; Borgo 27 marzo 1756. 405. Fra Ruffino da Cognola, Giuseppe Beber, battezzato 28 settembre 1704; vestito in Arco per laico con due per chierici li 25 settembre 1726. Essendo tessadro, dopo la professione fu quasi sempre nel lanifizio. Nel luglio del 1735 si portò con 20 giorni d'ubbidienza con fra Sisinio lanino 203 compagno a Padova e Venezia, anche per sollecitare la provisione e spedizione della lana. Nell'aprile del 1756 sorpreso da male di rottura, e volvolo, fu fatto venire da Trento in Pergine il signor Lazzaro Visdomini pubblico norsino, gli diede il mercurio, e fece il taglio, riaggiustò le budelle, ma non si fu a tempo essendo il duodeno già empito ed indurito. E però munito co' santissimi Sagramenti, e con piena rassegnazione a divini voleri sì nell'infermità di sette giorni, come nella sua morte, passò piamente al Signore molto buon Religioso circa le tre ore e mezza di mattina. Pergine 14 aprile 1756. 406. P. Enrico da Trento, Giuseppe Nicollò figlio del signor Norberto Hader 204 mercante, battezzato 10 settembre 1710, vestito in Arco con due altri li 19 settembre 1727, essendovi Guardiano il P. Lodovico da Mezzotedesco, Vicario e maestro il P. Baldessar Antonio da Canezza. Ne' tre anni di filosofia ebbe lettore il P. Aniceto da Castellano. (170. //) Nel primo di teologia il P. Giovanni Pio, nel secondo il suddetto P. Aniceto. Nel terzo in Pergine il P. lettore Benedetto. Ma dopo alcuni mesi se gli scuoprì il mal caduco, onde fu levato dallo studio, e nel settembre col Terziario (poi professo) fra Francesco Antonio da Meano fu mandato a Padova per consultar que' signori medici, e dopo il suo ritorno e negli anni seguenti si provarono molte cure, segreti, e rimedi e per li conventi ed in infermeria, e nel maggio del 1742 si portò in Marostica sotto Bassano sotto la cura del celebre signor medico Niccola Bareggia di Strigno, condotto 205 in Marostica. Fu fatto confessore, e dimorò per molti anni di famiglia in Campo, e col beneficio di tenersi strettamente legato il dito piccolo di una mano, con stringerlo quando sentiva i forieri del male, si rimediava, cosicché potea celebrare quasi sempre la santa Messa, ma la notte provava molte volte l'assalto più o meno violento del male. Finalmente essendo di famiglia in Trento, gli sopravvenne la doglia e nel settimo giorno, munito de' santissimi Sagramenti e ben disposto, circa le ore tre di mattina, passò piamente al Signore; Trento 15 aprile 1756. 407. P. Baldessar Antonio da Canezza, Giovanni Battista Grobber, battezzato 11 agosto 1687; vestito con un altro in Borgo il dì 13 maggio 1705, essendovi Guardiano il P. Benedetto da Val di Buono, Vicario e maestro il P. Maurizio dal Borgo diffinitore. Ne' tre anni di filosofia, e primo di teologia ebbe lettore il P. Giacomo da Varignano. Nel secondo e quarto in Trento il P. Domenico da Varignano, e nel terzo il P. Marcellino Visintainer da Cles. Nel 1720 fu Vicario in Borgo nel secondo anno del P. Guardiano Teodoro da Rumo. Nel 1721 fu Guardiano in Pergine. Nel 1723 fu Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Benigno da Banale. Nel 1724 e 1725 fu Guardiano in Trento. Avendo rinunciato il P. Zaccaria da Roveredo della Luna, dopo un anno l'uffizio di Vicario e maestro de' novizzi in Arco gli fu sostituito per Vicario e maestro nel 1726 e 1727 il P. Baldissaro. Nel 1728 e due seguenti fu confessore delle monache di 203 Lavorante nel lanificio. 204 Nel manoscritto: Adder. Anche Hayder... 205 Medico condotto. 188

Roveredo. Nel 1731 fu Vicario in Cles nel secondo anno del P. Guardiano Illuminato dal Borgo. Nel 1732 fu Guardiano del noviziato in Arco. Nel 1733 fu Vicario in Trento del P. Guardiano Ferdinando da Bronzolo. Nel 1734 e 1735 fu per la seconda volta Guardiano di Trento. Nel 1737 fu Vicario in Pergine nel secondo anno del P. Guardiano Davide Tonina da Vigolo. Nel 1739 dall'aprile sino al novembre fu Guardiano di Campo. Nel 1739 dal novembre in cui alli 28 si fece il Capitolo, fu Guardiano in Mezzolombardo. Nel 1743 e 1744 fu Guardiano di Roveredo. Nel 1745 fu di nuovo fatto Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Vittore Bruni dal Borgo. Nel 1747 da Mezzolombardo fu posto di famiglia in Cles, e vi stette sino alla fine di settembre 1755. Non fu amante di viaggi, e solo il dì primo aprile 1742 da Pergine col P. Sisto da Roveredo si portò a Venezia e Padova con un mese di ubbidienza; nel ritorno s'infermò in Vicenza, ed indi rimessosi per via di Lavarone capitò di ritorno in Pergine il dì 10 maggio. Il dì 25 maggio 1755 partì da Cles col P. Gregorio da Bordiana e si portò a Roveredo e per Valsorda in Pergine e Canezza a visitare li parenti ed amici, e ritornato in Cles li 14 giugno poco dopo s'infermò di male come di fianchi, forse effetto del viaggio fatto con qualche stracollo. Vi si rimediò e pareva alquanto rimesso, ma ben presto ricadde, e vi si adoperarono molti rimedi, ma non potendosi liberare dal supposto stato in un lato fu giudicato bene mandarlo all'infermeria, come si fece. Ivi dopo molto tempo si rimise, e vi si fermò poi sino alla primavera, e quando pensava d'essere levato dall'infermeria, e mandato in altro convento, come già perfettamente rimesso, gli sopravvenne una doglia terribile con febbre gagliarda, per cui nel dì terzo dell'infermità, munito de' santissimi Sagramenti, e con esemplare rassegnazione, passò piamente al Signore la sera circa le tre e mezza. Trento 24 aprile 1756. Fu per il suo tempo buon predicatore per tutti gli pulpiti non quotidiani della Provincia, e la Quaresima del 1732 essendo Vicario in Cles predicò nella Collegiata d'Arco. (171. //) Dopo essere stato confessore di monache, fu poi molestato dalla gotta. Fu Religioso di buon cuore, e ne' suoi governi se la passò bene, sollecito ed attento al trattamento de' Frati e gradito anche da secolari. 408. P. Giacomo da Varignano, Giovanni Francesco Bontadi, battezzato 18 gennaro 1677; vestito con tre altri per chierico in Cles la prima volta il dì 19 giugno 1695, ma dopo due mesi uscì per indisposizione. Fu poi rivestito l'anno seguente con tre altri il dì 11 giugno 1696, collo stesso nome di fra Giacomo, essendovi Guardiano il P. Giorgio da Predazzo, maestro il P. Simon Pietro da Cembra, pro-maestro P. Vicario Benedetto da Val di Buono. Credesi sia stato pronipote del P. Giacomo Bontadi da Varignano morto nel maggio 1671. Studiò 3 anni filosofia e 4 teologia sempre sotto il P. lettore Adriano da Lardaro. Nel 1706 avendo il P. Valerio da Preghena rinunciata la lettura di logica, per cui era stato destinato la seconda volta, gli fu sostituito lettore il P. Giacomo colli seguenti chierici studenti: fra Baldessar Antonio da Canezza, fra Amadio da Pergine, fra Nazario da Tesero, fra Guglielmo da Canzo in Val Badia a quali insegnò la logica in Roveredo, e la fisica ed animastica in Pergine. Nel 1709 fu fatto lettore di teologia in Cles e ne' tre seguenti anni in Arco. Nel 1713 fu Guardiano in Pergine. Nel 1714 e 1715 fu di famiglia in Roveredo. Nel 1716 fu fatto Vicario in Pergine del P. Guardiano Giovanni Battista Zadra da Cis in Val di Sole. Nel 1718 fu Vicario in Campo del P. Guardiano Benigno da Villa Banale. Nel 1720 fu Guardiano in Fiemme ove fece rifare parte della clausura verso il rivo caduta, per cui a primi di maggio prima dell'arrivo della famiglia nuova erano entrate diverse signore in refettorio. Nel 1721 fu trasportato Guardiano in Roveredo. Nel 1722 e due seguenti fu confessore delle 189

Roveredo. Nel 1731 fu Vicario in Cles nel secondo anno del P. Guardiano Illuminato<br />

dal Borgo. Nel 1732 fu Guardiano del noviziato in Arco. Nel 1733 fu Vicario in Trento<br />

del P. Guardiano Ferdinando da Bronzolo. Nel 1734 e 1735 fu per la seconda volta<br />

Guardiano di Trento. Nel 1737 fu Vicario in Pergine nel secondo anno del P. Guardiano<br />

Davide Tonina da Vigolo. Nel 1739 dall'aprile sino al novembre fu Guardiano di<br />

Campo. Nel 1739 dal novembre in cui alli 28 si fece il Capitolo, fu Guardiano in<br />

Mezzolombardo. Nel 1743 e 1744 fu Guardiano di Roveredo. Nel 1745 fu di nuovo<br />

fatto Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Vittore Bruni dal Borgo. Nel 1747 da<br />

Mezzolombardo fu posto di famiglia in Cles, e vi stette sino alla fine di settembre 1755.<br />

Non fu amante di viaggi, e solo il dì primo aprile 1742 da Pergine col P. Sisto da<br />

Roveredo si portò a Venezia e Padova con un mese di ubbidienza; nel ritorno s'infermò<br />

in Vicenza, ed indi rimessosi per via di Lavarone capitò di ritorno in Pergine il dì 10<br />

maggio. Il dì 25 maggio 1755 partì da Cles col P. Gregorio da Bordiana e si portò a<br />

Roveredo e per Valsorda in Pergine e Canezza a visitare li parenti ed amici, e ritornato<br />

in Cles li 14 giugno poco dopo s'infermò di male come di fianchi, forse effetto del<br />

viaggio fatto con qualche stracollo. Vi si rimediò e pareva alquanto rimesso, ma ben<br />

presto ricadde, e vi si adoperarono molti rimedi, ma non potendosi liberare dal supposto<br />

stato in un lato fu giudicato bene mandarlo all'infermeria, come si fece. Ivi dopo molto<br />

tempo si rimise, e vi si fermò poi sino alla primavera, e quando pensava d'essere levato<br />

dall'infermeria, e mandato in altro convento, come già perfettamente rimesso, gli<br />

sopravvenne una doglia terribile con febbre gagliarda, per cui nel dì terzo dell'infermità,<br />

munito de' santissimi Sagramenti, e con esemplare rassegnazione, passò piamente al<br />

Signore la sera circa le tre e mezza. Trento 24 aprile 1756. Fu per il suo tempo buon<br />

predicatore per tutti gli pulpiti non quotidiani della <strong>Provincia</strong>, e la Quaresima del 1732<br />

essendo Vicario in Cles predicò nella Collegiata d'Arco. (171. //) Dopo essere stato<br />

confessore di monache, fu poi molestato dalla gotta. Fu Religioso di buon cuore, e ne'<br />

suoi governi se la passò bene, sollecito ed attento al trattamento de' Frati e gradito anche<br />

da secolari.<br />

408. P. Giacomo da Varignano, Giovanni Francesco Bontadi, battezzato 18<br />

gennaro 1677; vestito con tre altri per chierico in Cles la prima volta il dì 19 giugno<br />

1695, ma dopo due mesi uscì per indisposizione. Fu poi rivestito l'anno seguente con tre<br />

altri il dì 11 giugno 1696, collo stesso nome di fra Giacomo, essendovi Guardiano il P.<br />

Giorgio da Predazzo, maestro il P. Simon Pietro da Cembra, pro-maestro P. Vicario<br />

Benedetto da Val di Buono. Credesi sia stato pronipote del P. Giacomo Bontadi da<br />

Varignano morto nel maggio 1671. Studiò 3 anni filosofia e 4 teologia sempre sotto il P.<br />

lettore Adriano da Lardaro. Nel 1706 avendo il P. Valerio da Preghena rinunciata la<br />

lettura di logica, per cui era stato destinato la seconda volta, gli fu sostituito lettore il P.<br />

Giacomo colli seguenti chierici studenti: fra Baldessar Antonio da Canezza, fra Amadio<br />

da Pergine, fra Nazario da Tesero, fra Guglielmo da Canzo in Val Badia a quali insegnò<br />

la logica in Roveredo, e la fisica ed animastica in Pergine. Nel 1709 fu fatto lettore di<br />

teologia in Cles e ne' tre seguenti anni in Arco. Nel 1713 fu Guardiano in Pergine. Nel<br />

1714 e 1715 fu di famiglia in Roveredo. Nel 1716 fu fatto Vicario in Pergine del P.<br />

Guardiano Giovanni Battista Zadra da Cis in Val di Sole. Nel 1718 fu Vicario in Campo<br />

del P. Guardiano Benigno da Villa Banale. Nel 1720 fu Guardiano in Fiemme ove fece<br />

rifare parte della clausura verso il rivo caduta, per cui a primi di maggio prima<br />

dell'arrivo della famiglia nuova erano entrate diverse signore in refettorio. Nel 1721 fu<br />

trasportato Guardiano in Roveredo. Nel 1722 e due seguenti fu confessore delle<br />

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