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Brevi biografie - Provincia Tridentina

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teologia sotto il P. lettor Teodoro da Rumo. Nel 1707 partì il P. Zaccaria per Milano,<br />

ove studiò il terzo e quarto anno di teologia sotto il P. lettore Carlo Maria da Como. Ed<br />

essendo studente al Giardino per alcun mese sino agli Ognissanti, servì di compagno del<br />

nostro P. Aurelio Agostino da Tuenno, Visitatore della <strong>Provincia</strong> di Torino, o sia di s.<br />

Tommaso mentre fra Ruffino d'Avio compagno ordinario del P. Visitatore era col P.<br />

Anselmo da Trento secretario visitante la custodia di Nizza. Ritornato poi il P. Zaccaria<br />

in <strong>Provincia</strong> fu negli atti della Congregazione fatta in Trento il dì 14 maggio 1709 posto<br />

"Lector esaminandus". Nel 1710 fatto per la seconda volta <strong>Provincia</strong>le il P. Girolamo<br />

dalla Giudicaria lo bramava lettore, onde si fece una specie di concorso tra detto P.<br />

Zaccaria e P. Lodovico da Mezzotedesco, ma questi nell'esame prevalse, e così fu<br />

destinato lettore nel detto anno il P. Lodovico, ed il P. Giuseppe Antonio da Ravazzone,<br />

che essendo già di famiglia in Trento era già stato esaminato ed approvato avanti gli<br />

altri due. Ed il detto anno 1710 fu preso per segretario il P. Zaccaria dal P. Ministro<br />

Girolamo. Nel 1711 fu deputato lettore di logica in Roveredo co' cinque seguenti<br />

studenti: fra Innocenzo da Ziano, fra Valentino da Pergine, fra Antonio da Mezzana, fra<br />

Agostino da Brez, fra Silvestro da Trento. Nel 1712 e 1713 insegnò a medesimi la fisica<br />

ed animastica. Nel 1714 e 1715 insegnò agli stessi la teologia. Nel 1716 per dispensa<br />

del Superiore generale fu dichiarato lettore teologo quantunque solamente due anni<br />

avesse insegnato teologia; e lo stesso anno fu eletto Guardiano di Mezzolombardo. Nel<br />

1717 fu Vicario di Roveredo nel secondo anno del P. Guardiano Adriano da Lardaro. La<br />

Quaresima del 1716 predicò in Telve. La Quaresima del 1718 fece li discorsi del<br />

Santissimo la domenica di Passione alle monache di s. Carlo. Nel Capitolo del 1719 per<br />

opera del P. Visitatore Carlo Maria, di cui in Milano, come sopra si notò, era stato<br />

studente fu eletto diffinitore, ed insieme maestro de' novizzi in Cles per tre anni; nel<br />

primo e secondo fu anche Vicario del P. Guardiano Daniello da Trento. E nel terzo del<br />

P. Guardiano Valerio da Preghena. Nel Capitolo fatto nel 1722 e due seguenti fu<br />

confessore delle monache di s. Carlo in Roveredo. Nel 1725 fu di nuovo maestro de'<br />

novizzi in Arco, e Vicario del P. Guardiano la terza volta Andrea da Val di Buono, ma<br />

dopo il primo anno rinunciò. Nel 1726 e 1727 fu Guardiano in Roveredo. Nel 1728<br />

essendo stato (150. //) Guardiano capitolare in Roveredo, fu destinato Vicario di<br />

Mezzolombardo, ma rinunciato il P. Cherubino da Trento l'offizio di confessore delle<br />

monache del Borgo conferitogli, fu sostituito il P. Zaccaria, che lo continuò per due<br />

anni, ma vi rinunciò il terzo a cagione della piaga fattasegli per la vita sedentaria. Nel<br />

luglio del 1730 si portò col P. Basilio da Stenico a bagni di Pusteria. Nel 1732 fu<br />

Vicario di Cavalese del P. Guardiano Angelico Sulliani da Roveredo. Nel 1733 fu eletto<br />

Vicario del Borgo, ma rinunciò. Nel 1734 fu Guardiano di Cavalese ad annum. Nel<br />

1736 fu Vicario in Borgo del P. Guardiano Ippolito da Nosellari. Di poi fu diversi anni<br />

di famiglia in Roveredo, ed indi nel 1742 fu posto in Trento, ove si fermò sino alla<br />

morte, stando parte in comunità, e parte per le sue indisposizioni in infermeria, soggetto<br />

alla gotta, e grande rottura, specialmente nelle Quaresime; e nella Congregazione del<br />

1746 fu esentato dal Mattutino. Finalmente il dì 24 settembre 1750 sopraffatto dicesi da<br />

un gran flato, che co' rimedi applicati pareva il giorno seguente volesse cessare, ma il<br />

sabato mattina fattosi più ostinato, dopo il vespro scorgendolo l'infermiere fra Cosimo<br />

dal Borgo colla faccia cadaverica, lo costrinse a portarsi dalla propria cella in<br />

infermeria, e ben presto a ricevere anche li santissimi Sagramenti. De' quali con<br />

religiosa esemplarità premunito, ed ottimamente disposto, la sera del medesimo giorno<br />

circa le ore sette e mezza passò piamente al Signore. Trento 26 settembre 1750. Fu il P.<br />

Zaccaria ottimo Religioso, superiore zelante e di buon esempio; e maestro de' novizzi<br />

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