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Brevi biografie - Provincia Tridentina

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monasteri delle monache in Venezia per mendicare sagre suppellettili per la chiesa di s.<br />

Maria di Pera; e lo servì da compagno per Venezia il nostro allora P. Agapito da<br />

Strigno, che ivi si ritrovava per udire li predicatori quaresimali in quella Dominante.<br />

Partì dunque il P. Bernardino il dì 11 aprile 1746 da Roma per Venezia, e nel fine di<br />

maggio da Venezia di ritorno a Costantinopoli. Ivi ripigliò l'assistenza agli arabi<br />

cristiani e la servitù al Bailo di Venezia. Fu poi due volte assalito da colpo appopletico,<br />

cosicché dopo esser stato qualche anno indisposto, passò piamente al Signore in s.<br />

Maria di Pera sobborgo di Costantinopoli il dì 30 giugno 1749. Fu il P. Bernardino<br />

benemerito della nostra santa fede, per le sue apostoliche fatiche esercitate in quelle<br />

parti, come scrisse il P. Francesco Fortunato da Genova Prefetto apostolico di<br />

Costantinopoli, in occasione di notificare la di lui morte al nostro P. Ministro<br />

provinciale. Era il P. Bernardino di bel talento, e buon predicatore; apprese diverse<br />

lingue e di gran enffasi nel suo discorso, e zelante del bene delle anime. Molte delle<br />

premesse notizie si sono cavate da certa relazione mandata dal medesimo P. Bernardino<br />

al quondam signor don Giorgio de' Paoli detto Prederoner in Pergine di lui cugino. In<br />

quella rapportasi che il predetto Padre abbia composto un vocabolario o sia dizionario<br />

italiano, arabo e turco colle sue rispettive grammatiche per la gioventù che si vorrà<br />

approfittare. Nel 1751 fu scritto al nostro P. Raffaello da Val di Buono attuale<br />

missionario in Costantinopoli per avere notizie del predetto vocabolario, composto,<br />

come avea scritto egli medesimo al sopraddetto suo cugino don Prederoner, il P.<br />

Bernardino; ed il P. Raffaello rispose, di non averlo mai né veduto, né saputo cosa<br />

veruna di quello, e però temesi sia stato smarrito.<br />

374. (147. //) P. Giovanni Grisostomo d'Arsio, don Adamo d'Arsio de' Conti<br />

de Vasio, minorista, battezzato li 13 novembre 1670, vestito con tre altri in Pergine li 3<br />

giugno 1691, essendovi Guardiano il P. Abbondanzio da Val di Buono, Vicario e<br />

maestro il P. Maurizio dal Borgo. Celebrò le sue primizie (sacerdotali)) nell'ottobre<br />

1696 dispensato dal Superiore generale di circa sette mesi di chiericato ad istanza di<br />

monsignor vescovo e principe di Trento Giovanni Michele de' Conti di Spaur, di cui era<br />

cugino. Dopo essere stato in logica fu posto alcuni anni nello studio di morale, e<br />

divenne poi buon confessore. Nel 1703 avendo rinunciato la vicarìa di Cavalese il P.<br />

Accursio d'Avio, gli fu sostituito il P. Giovanni Grisostomo. Nel 1706 fu Guardiano in<br />

Cavalese. Nel 1709 fu Vicario in Cles del P. Guardiano Daniello da Trento. Nel 1714 e<br />

1715 fu Guardiano in Borgo. Nel 1716 fu ivi Vicario del P. Guardiano Giuseppe Vigilio<br />

da Mezzotedesco. Nel 1718 fu Vicario in Trento del P. Guardiano Serafico da<br />

Roveredo. Nel 1719 fu confermato ivi Vicario del P. Guardiano Romedio da Cles. Nel<br />

1721 e 1722 fu Guardiano in Mezzolombardo. Nel 1725 fu di nuovo Vicario in Trento<br />

nel secondo anno del P. Guardiano Baldessaro da Canezza. Nel 1727 fu pro-maestro de'<br />

novizzi in Arco. Nel 1729 fu altra volta Vicario in Borgo nel secondo anno del P.<br />

Guardiano Basilio da Stenico. Nel 1729 fu la seconda volta Guardiano del Borgo ad<br />

annum. Nel 1734 fu Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Giuseppe Antonio da<br />

Ravazzone. Nel 1735 confermato ivi Vicario del P. Guardiano Clemente da Trento. Il dì<br />

20 aprile 1735 prima della Congregazione, venuto da Mezzolombardo partì da Cles con<br />

fra Pasquale professato, portandosi con 20 giorni d'ubbidienza a Stainoch in Val<br />

Venosta sopra Marano a visitare sua sorella monaca domenicana. Nel 1737 fu la terza<br />

volta Vicario in Trento del P. Guardiano Girolamo da Trento. Fu poi di famiglia dal<br />

1738 sino al 1743 in Cles, ove sopraffatto dall'incomodo dell'asma fu circa il fine di<br />

ottobre del 1743 condotto all'infermeria di Trento, ove si fermò fino alla morte. Ivi il dì<br />

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