Brevi biografie - Provincia Tridentina

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settimana, e girò più volte per li pulpiti della Provincia. Passò dunque al Signore in Trento circa le quattro e mezza de mane 10 maggio 1742. 346. Fra Ambrogio da Cles, Domenico Buonadiman detto Chieo, battezzato 6 settembre 1678; vestito in Roveredo con un altro per laico li 13 maggio 1705, essendovi Guardiano il P. Eugenio da Strigno, Vicario e maestro il P. Serafico Galvagno da Roveredo. Nel 1713 si portò alla visita degli (136. //) santuari di Roma col P. Carlo Antonio Maffei da Cles. Nel 1724 partendo da Roveredo li 9 settembre andò compagno col P. Filippo da Rallo alla visita del sagro Monte di Varallo. Fu buon Religioso, perito sarte e molto caritativo assistente a' Frati infermi. Dopo la solennità della Immacolata Vergine, essendo di famiglia in Roveredo, si portò a Besenello per sollecitare presso d'un tessadro la fattura della tela per il convento. Ritornato da Besenello fu sorpreso da febbre e da una gran doglia, per cui dovette soccombere, onde munito de' santissimi Sagramenti, e ben disposto, passò piamente al Signore, Roveredo 20 dicembre 1742. 1743. Dalla prima Congregazione intermedia fatta in Pergine li 8 maggio. 347. P. Pietro Paolo da Lardaro, Giovanni Giacomo Martinelli, nipote ex parte patris del quondam P. Adriano morto nel 1741; battezzato 1 novembre 1714, vestito in Mezzolombardo con un altro li 20 maggio 1733, essendovi Guardiano il P. Giovanni Maria Bertolini da Cles, Vicario e maestro il P. Anselmo Sartori da Trento Custode, pro-maestro P. Angelico Sulliani da Roveredo. Studiò tre anni la filosofia sotto il P. lettor Vittorio da Cavalese. Nel 1737 studiò il primo di teologia in Arco sotto il P. lettor Pietro Giuseppe da Riva. Il secondo ivi sotto il P. lettor Gasparo da Monclassico. Il 3° e quarto in Cavalese sotto il P. lettor Vittore dal Borgo. Fu ordinato sacerdote nel maggio del 1739. Terminato lo studio, fu compagno del P. Ippolito ed assisté alla stampa del libretto delle rubriche della Messa privata e poi anche del cerimoniale fino al Capitolo fatto in Arco li 6 maggio 1742. Ed allora fu fermato di famiglia in Trento. Ove poi molestato da febbre lenta e poi da tumori nella faccia e nel collo, e tollerati per quelli con invitta pazienza diversi tagli, ottimo Religioso, e di buon talento, sebbene timido, munito de' santissimi Sagramenti, ed ottimamente disposto, con gran buon esempio de' circostanti, passò piamente al Signore, Trento 15 giugno 1743. 348. Fra Filippo Nerio da Trento, Giovanni Battista Eller vedriaro, battezzato 17 aprile 1719, vestito in Arco con altri li 15 ottobre 1740, essendovi Guardiano il P. Agostino Avanzin da Brez, Vicario e maestro il P. Gerardo da Cles diffinitore. Dopo la professa fu posto nello studio di logica in Roveredo sotto il P. lettore Giuseppe Ippolito da Pergine. Nel Capitolo fatto in Arco li 6 maggio 1742 fu confermato in Roveredo studente di fisica, ma di tratto in tratto era molestato da certo come raffreddore con febbretta, e però il dì 26 settembre fu mandato al Borgo per mutar aria, ma non provando miglioramento fu condotto all'infermeria dopo alcune settimane. Ivi dopo lunga infermità di febbre etical, munito de' santissimi Sagramenti, e ben disposto, etico, passò al Signore circa l'una dopo 'l pranzo, Trento 16 luglio 1743. 349. P. Crisogono da Calceranica, Giacomo Antonio Marchi, battezzato 26 maggio 1695, vestito in Cles con un altro 24 maggio 1717, essendovi Guardiano il P. Enrico Coellato da Trento, Vicario e maestro il P. Teodoro da Rumo diffinitore. Studiò la filosofia e primo di teologia sotto il P. Bartolommeo Maoro da Portolo (Pergine); il 152

secondo e terzo sotto il P. lettor Antonino da Trento. Nel 1726 il dì 23 aprile partì dal Borgo portandosi a Napoli cantore di s. Chiara. Dopo esservi stato appena due anni, con poco gradimento, verso la metà di settembre del 1728 capitò di ritorno in Roveredo, ove sorpreso da febbre gagliarda fu condotto all'infermeria. Dopo diversi anni fu molestato da strettezza di petto per molto tempo, da cui curato, fu poi sorpreso da febbretta etica con asma; e però condotto all'infermeria vi dimorò, sinoacché consumato dall'etichesia, munito de' santissimi Sagramenti, e ben disposto, passò al Signore, Trento 31 luglio 1743. 350. P. Francesco da Vigalzano, Giovanni Antonio Boniati, battezzato 5 marzo 1673, vestito in Pergine con un altro li 7 giugno 1692, essendovi Guardiano il P. Bonaventura Nocher dal Borgo, maestro il P. Maurizio dal Borgo (137. //) diffinitore, Vicario e pro-maestro il P. Giovanni Pietro Poli da Besenello. Studiò filosofia e teologia sotto il lettor Antonio Maria da Cavareno. Nel 1706 si portò col P. Arcangelo da Bagolino a predicare in Toscana e nella Quaresima del detto anno predicò le domeniche in Pieve Quarto vicino ad Arezzo, e l'Avvento predicò alla Laterina. Nella Quaresima del 1707 predicò tre volte in settimana in s. Giovanni di Val d'Arno nella Toscana, e nell'agosto del detto anno, dopo 20 mesi d'assenza, ritornò in Provincia e girò per molti anni per li pulpiti di quella predicando sino a quattro volte in settimana. Nel 1711 fu Vicario in Pergine del P. Guardiano Girolamo da s. Felice. Nel 1712 fu Guardiano d'Arco. Nel 1717 fu Vicario in Trento del secondo anno del P. Guardiano Francesco Maria d'Arco. Nel 1719 fu Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Giovanni Grisostomo da s. Michele. Nel 1726 e 1727 fu Guardiano in Cles. Nel 1731 fu posto di famiglia in Cles e nell'ottobre, avendo per infermità rinunciata il P. Domenico Niccolò d'Ala la vicarìa di Trento, gli fu sostituito il nostro P. Francesco. Nel 1732 fu per un anno Guardiano di Trento. Nel 1733 fu Vicario in Pergine del P. Guardiano Maurizio Refatti da Pergine. Ultimamente, dopo essere stato diversi anni in Mezzolombardo, ed in Pergine, sorpreso da vari incomodi fu condotto all'infermeria, ove dopo essere dimorato, come impotente, alcuni anni, munito de' santissimi Sagramenti, e ben disposto, passò poi piamente al Signore, Trento 28 ottobre 1743. 1744. Dalla seconda Congregazione intermedia fatta in Roveredo 6 giugno. 351. Fra Pacifico da Cavalese, Giovanni Battista Rizzoli, battezzato 27 marzo 1686; fratello del P. Gaudenzio da Cavalese morto in Mezzolombardo nel 1754, falegname, vestito per laico, solo, in Borgo li 18 aprile 1707, essendovi Guardiano il P. Serafico da Roveredo, Vicario e maestro il P. Maurizio dal Borgo diffinitore. NB. Dopo il Capitolo fatto li 27 maggio fu trasportato il noviziato in Cles, ed ivi condotto anche fra Pacifico. Passati alcuni anni dopo la professa, essendo di famiglia in Fiemme fu sorpreso da leggierezza di capo, e scapò da Cavalese, e si ritirò in Zaupach villetta 188 mezz'ora sopra il Colmen 189 , spettante a Parmian cura della pieve di Villanders. Fece ivi il romito per qualche anno, tenendo per albergo una stanza fra le case con buon esempio, chiamandolo que' tedeschi il santo, udendolo a gridar, e dir orazioni. Era ivi una sola cappelletta, ma senza dirvisi Messa andando tutti per udirla a Colmen, e così anche fra Pacifico, il quale avendo poi parlato col signor don Bartolommeo Sparapani cappellano cesareo al Colmen (zio paterno del Padre nostro Paolino Sparapani da 188 Paesino, frazione. 189 Colma. 153

settimana, e girò più volte per li pulpiti della <strong>Provincia</strong>. Passò dunque al Signore in<br />

Trento circa le quattro e mezza de mane 10 maggio 1742.<br />

346. Fra Ambrogio da Cles, Domenico Buonadiman detto Chieo, battezzato 6<br />

settembre 1678; vestito in Roveredo con un altro per laico li 13 maggio 1705, essendovi<br />

Guardiano il P. Eugenio da Strigno, Vicario e maestro il P. Serafico Galvagno da<br />

Roveredo. Nel 1713 si portò alla visita degli (136. //) santuari di Roma col P. Carlo<br />

Antonio Maffei da Cles. Nel 1724 partendo da Roveredo li 9 settembre andò compagno<br />

col P. Filippo da Rallo alla visita del sagro Monte di Varallo. Fu buon Religioso, perito<br />

sarte e molto caritativo assistente a' Frati infermi. Dopo la solennità della Immacolata<br />

Vergine, essendo di famiglia in Roveredo, si portò a Besenello per sollecitare presso<br />

d'un tessadro la fattura della tela per il convento. Ritornato da Besenello fu sorpreso da<br />

febbre e da una gran doglia, per cui dovette soccombere, onde munito de' santissimi<br />

Sagramenti, e ben disposto, passò piamente al Signore, Roveredo 20 dicembre 1742.<br />

1743. Dalla prima Congregazione intermedia fatta in Pergine li 8 maggio.<br />

347. P. Pietro Paolo da Lardaro, Giovanni Giacomo Martinelli, nipote ex parte<br />

patris del quondam P. Adriano morto nel 1741; battezzato 1 novembre 1714, vestito in<br />

Mezzolombardo con un altro li 20 maggio 1733, essendovi Guardiano il P. Giovanni<br />

Maria Bertolini da Cles, Vicario e maestro il P. Anselmo Sartori da Trento Custode,<br />

pro-maestro P. Angelico Sulliani da Roveredo. Studiò tre anni la filosofia sotto il P.<br />

lettor Vittorio da Cavalese. Nel 1737 studiò il primo di teologia in Arco sotto il P. lettor<br />

Pietro Giuseppe da Riva. Il secondo ivi sotto il P. lettor Gasparo da Monclassico. Il 3° e<br />

quarto in Cavalese sotto il P. lettor Vittore dal Borgo. Fu ordinato sacerdote nel maggio<br />

del 1739. Terminato lo studio, fu compagno del P. Ippolito ed assisté alla stampa del<br />

libretto delle rubriche della Messa privata e poi anche del cerimoniale fino al Capitolo<br />

fatto in Arco li 6 maggio 1742. Ed allora fu fermato di famiglia in Trento. Ove poi<br />

molestato da febbre lenta e poi da tumori nella faccia e nel collo, e tollerati per quelli<br />

con invitta pazienza diversi tagli, ottimo Religioso, e di buon talento, sebbene timido,<br />

munito de' santissimi Sagramenti, ed ottimamente disposto, con gran buon esempio de'<br />

circostanti, passò piamente al Signore, Trento 15 giugno 1743.<br />

348. Fra Filippo Nerio da Trento, Giovanni Battista Eller vedriaro, battezzato<br />

17 aprile 1719, vestito in Arco con altri li 15 ottobre 1740, essendovi Guardiano il P.<br />

Agostino Avanzin da Brez, Vicario e maestro il P. Gerardo da Cles diffinitore. Dopo la<br />

professa fu posto nello studio di logica in Roveredo sotto il P. lettore Giuseppe Ippolito<br />

da Pergine. Nel Capitolo fatto in Arco li 6 maggio 1742 fu confermato in Roveredo<br />

studente di fisica, ma di tratto in tratto era molestato da certo come raffreddore con<br />

febbretta, e però il dì 26 settembre fu mandato al Borgo per mutar aria, ma non<br />

provando miglioramento fu condotto all'infermeria dopo alcune settimane. Ivi dopo<br />

lunga infermità di febbre etical, munito de' santissimi Sagramenti, e ben disposto, etico,<br />

passò al Signore circa l'una dopo 'l pranzo, Trento 16 luglio 1743.<br />

349. P. Crisogono da Calceranica, Giacomo Antonio Marchi, battezzato 26<br />

maggio 1695, vestito in Cles con un altro 24 maggio 1717, essendovi Guardiano il P.<br />

Enrico Coellato da Trento, Vicario e maestro il P. Teodoro da Rumo diffinitore. Studiò<br />

la filosofia e primo di teologia sotto il P. Bartolommeo Maoro da Portolo (Pergine); il<br />

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