Brevi biografie - Provincia Tridentina

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poco promosso a gloria dell'Altissimo il bene delle anime, con suo merito e decoro della nostra Riformata Provincia. Morì in Riga nella Livonia li 24 luglio 1737. 326. (121. //) P. Daniello da Trento, Giovanni Francesco Vichbaider, figlio di un chirurgo alla casa di Dio, tedesco accasato in Trento; battezzato 21 agosto 1669; vestito in Cles con un altro per laico, li 17 ottobre 1688, essendovi Guardiano il P. Abbondanzo da Val di Buono, Vicario e maestro il P. Casimiro da Trento, pro-maestro il P. Quirico da Giudicaria. Ebbe in filosofia e teologia lettore il P. Andrea da Val di Buono. Nel 1704 fu Vicario in Campo del P. Guardiano Adriano da Lardaro. Nel 1705 fu Guardiano in Cavalese. Nel 1707 fu Vicario in Roveredo del P. Sebastiano da Trento. Nel 1709 fu Guardiano in Cles. Nel 1710 fu di nuovo Vicario in Roveredo del P. Guardiano Simon Pietro Barbi da Cembra. Nel 1711 fu Vicario in Trento del P. Guardiano Vicenzo dal Borgo. Nel 1713 e 1714 fu Guardiano di Campo. Nel 1717 fu Vicario in Borgo del P. Guardiano Giovanni Paolo da Mori. Nel 1719 e 1720 fu di nuovo Guardiano in Cles. Nel 1723 fu Vicario in Cles del P. Guardiano Cherubino da Trento. Nel 1724 e 1725 fu Guardiano in Mezzolombardo. Nel 1736 Vicario in Arco del P. Guardiano Angelico da Roveredo. Da giovine fu predicatore nelle feste, buon bassista e buon Religioso, assiduo nell'ascoltare le confessioni. Trovandosi di famiglia in Roveredo s'infermò, e per alcuni giorni fu molestato da una gran massa di catarro, dopo certo accidente, per cui dovette venir via dal sagro altare. Finalmente munito de' santissimi Sagramenti e ben disposto, passò piamente al Signore, Roveredo 19 dicembre 1737. 327. P. Gregorio da Trento, Gasparo Rocchi, nato in Bassano, ma poi detto da Trento, per essere venuto il di lui genitore di professione cappellaro, colla famiglia a domiciliare e far cappelli in Trento; battezzato 23 aprile 1679, vestito in Roveredo, con un altro per laico, li 17 maggio 1702. Per Guardiano nel noviziato ebbe il P. Ignazio da Civezzano e per maestro il P. Antonio Maria da Cavareno diffinitore. E poi ebbe ne' tre anni di filosofia e ne' tre anni di teologia lettore il P. Filippo da Rallo. Fece qualche avvento, e Quaresima domenicale, ma non passò avanti non essendo di memoria felice. Fu bensì buon confessore tedesco. Nel 1718 si portò a Venezia col P. Francesco Maria d'Arco, ove per ordine del P. Andrea da Val di Buono Ministro provvidero molti libri, spezialmente predicabili per la Provincia. Nel 1721 fu Vicario in Cavalese del P. Guardiano Prospero Riccabona da Riva. E nel 1728 fu Vicario in Pergine del P. Guardiano Antonino Predelli da Trento. Nel 1732 fu Guardiano di Mezzolombardo ad annum. Ultimamente trovandosi di famiglia in Roveredo sopraffatto da catarro, e dopo certo accidente, per cui, come il sopraddetto P. Daniello, fu condotto via dal sacro altare, dopo alcuni giorni d'incomodo, buon Religioso, munito de' santissimi Sagramenti, passò piamente al Signore, Roveredo 4 gennaro 1738. 328. P. Dionigi da Trento, Francesco Antonio Sardagna in Borgo Nuovo, battezzato 24 gennaro 1691, vestito in Cles con altri li 24 maggio 1713, essendovi Guardiano il P. Romedio da Cles, Vicario e maestro il P. Andrea da Val di Buono Custode, pro-maestro il P. Giovanni Francesco da Nogaré. Ebbe in filosofia lettore il P. Giacinto da Roveredo. Nel 1718 in teologia ebbe in Trento il P. Pietro Antonio Birt da Roveredo. nel 1719 studiò la morale in Cavalese sotto il P. lettore Domenico da Besagno. E poi, scarso di talento, fu applicato alla sagristia, arrivò bensì ad essere confessore. Nel 1727 partì da Pergine il dì 15 aprile con fra Michele Angelo da Varone 136

alla visita del monte della Verna con tre mesi di ubbidienza, ma non gli impiegò tutti, capitando di ritorno il dì 14 di giugno. Nel 1729 fu compagno del P. Ministro Serafico da Roveredo, allorché andò al Capitolo generale celebrato in Milano. Nel 1733 fu fatto Vicario in Campo del P. Guardiano Gerardo da Cles. Nel gennaro del 1738 essendo di famiglia in Pergine, si portò col P. Giovanni Angelo dal Borgo a visitare in Seregnano la quondam signora Rosina moglie del signor Giovanni Battista Guarienti gravemente inferma. Ivi il buon Padre Dionigio fu sorpreso dalla doglia con malignità. Il P. Guardiano di Pergine Davide da Vigol Baselga vi mandò per assistergli il P. Doroteo dal Borgo; ed il P. Guardiano di Trento avvisato vi spedì col Terziario fra Cosmo infermiere. Il male essendo troppo avanzato, non poté venir condotto al convento. Onde ivi confessato dal P. Doroteo, e munito degli altri santissimi Sagramenti dal parroco di Civezzano, passò piamente al Signore in Seregnano li 26 gennaro 1738; ed indi condotto il cadavere fu sepolto in convento di Pergine. Fu il P. Dionigio ottimo Religioso, ed assiduo nel confessare; e credendosi accorto, era semplicissimo. 329. (122. //) Fra Timoteo da Lavarone, Antonio Azzolini detti Rader, battezzato 23 aprile 1688, vestito per laico in Cles 24 maggio 1713, col sopradetto P. Dionigio, essendovi Guardiano il P. Romedio Torresani da Cles, Vicario e maestro il P. Andrea da Val di Buono Custode. Nel 1724, fatta la Congregazione in Trento li 13 luglio, si portò a Padova col P. Illuminato dal Borgo. Fu sarte e buon Frate, molto caritativo e verso de' religiosi e de' secolari. Trovandosi ultimamente di famiglia in Fiemme fu sorpreso da una doglia gagliarda, e però munito de' santissimi Sagramenti, e ben disposto passò al Signore, Cavalese 31 gennaro 1738. 1738. Dalla prima Congregazione intermedia fatta in Trento 23 aprile. 330. P. Filippo da Rallo, Giovanni Valentini detti Masna, perché molinari, battezzato 12 aprile 1671, vestito con due altri in Roveredo 9 maggio 1694, essendovi presidente il P. Alberto da Trento, e dopo li 16 settembre essendovi Guardiano il P. Girolamo da Giudicaria, maestro P. Barnaba da Chiarano diffinitore, e pro-maestro e Vicario P. Riccardo da Varone. Studiò quasi sempre sotto 'l P. Antonio Maria Dusetti da Cavareno, a riserva del quarto di teologia che lo studiò in Borgo nel 1700 sotto il P. lettore Adriano da Lardaro. Nel 1703 fu fatto lettore delle arti in Borgo colli 4 seguenti studenti: fra Lodovico da Mezzotedesco, fra Marcello da Calcinato, fra Gregorio da Trento, fra Riccardo da Berchinga in Franconia. Lo stesso anno il dì 17 settembre accompagnò diecinove monache del monastero della santissima Trinità da Strigno a Pergine, quali ritornavano dopo la partenza de' francesi da Trento, al predetto loro monastero. Nel 1704 fu pure in Borgo lettore di fisica e nel 1705 lettore di animastica in Mezzolombardo. Nel 1706 fu istituito lettore di teologia in Pergine, e circa le feste del Santissimo Natale ebbe per co-lettore il P. Giulio Francesco da Ceto della Provincia di Brescia (che poi la seguente Quaresima del 1707 predicò nella cattedrale di Trento). Nel febbraro del 1707 si portò segretario di Commissione col P. Marcellino Visintainer da Cles Visitatore della Riformata Provincia del Tirolo. Nel 1707 nel Capitolo fatto in Borgo dopo il ritorno dalla visita del Tirolo, fu in Roveredo co-lettore del sopraddetto P. Giulio Francesco. Nel 1708 fu il terzo anno lettore di teologia in Cles e nel 1709 fu il quarto anno lettore in Pergine. Nel Capitolo del 1710 fu eletto diffinitore. Nel 1713 fu fatto Guardiano d'Arco, ove procurò la fabbrica del refettorio ed altre officine, dopo essere stato trasportato il lanificio a Pergine. Ebbe la briga de' Romarzolli che 137

poco promosso a gloria dell'Altissimo il bene delle anime, con suo merito e decoro della<br />

nostra Riformata <strong>Provincia</strong>. Morì in Riga nella Livonia li 24 luglio 1737.<br />

326. (121. //) P. Daniello da Trento, Giovanni Francesco Vichbaider, figlio di<br />

un chirurgo alla casa di Dio, tedesco accasato in Trento; battezzato 21 agosto 1669;<br />

vestito in Cles con un altro per laico, li 17 ottobre 1688, essendovi Guardiano il P.<br />

Abbondanzo da Val di Buono, Vicario e maestro il P. Casimiro da Trento, pro-maestro<br />

il P. Quirico da Giudicaria. Ebbe in filosofia e teologia lettore il P. Andrea da Val di<br />

Buono. Nel 1704 fu Vicario in Campo del P. Guardiano Adriano da Lardaro. Nel 1705<br />

fu Guardiano in Cavalese. Nel 1707 fu Vicario in Roveredo del P. Sebastiano da Trento.<br />

Nel 1709 fu Guardiano in Cles. Nel 1710 fu di nuovo Vicario in Roveredo del P.<br />

Guardiano Simon Pietro Barbi da Cembra. Nel 1711 fu Vicario in Trento del P.<br />

Guardiano Vicenzo dal Borgo. Nel 1713 e 1714 fu Guardiano di Campo. Nel 1717 fu<br />

Vicario in Borgo del P. Guardiano Giovanni Paolo da Mori. Nel 1719 e 1720 fu di<br />

nuovo Guardiano in Cles. Nel 1723 fu Vicario in Cles del P. Guardiano Cherubino da<br />

Trento. Nel 1724 e 1725 fu Guardiano in Mezzolombardo. Nel 1736 Vicario in Arco del<br />

P. Guardiano Angelico da Roveredo. Da giovine fu predicatore nelle feste, buon<br />

bassista e buon Religioso, assiduo nell'ascoltare le confessioni. Trovandosi di famiglia<br />

in Roveredo s'infermò, e per alcuni giorni fu molestato da una gran massa di catarro,<br />

dopo certo accidente, per cui dovette venir via dal sagro altare. Finalmente munito de'<br />

santissimi Sagramenti e ben disposto, passò piamente al Signore, Roveredo 19 dicembre<br />

1737.<br />

327. P. Gregorio da Trento, Gasparo Rocchi, nato in Bassano, ma poi detto da<br />

Trento, per essere venuto il di lui genitore di professione cappellaro, colla famiglia a<br />

domiciliare e far cappelli in Trento; battezzato 23 aprile 1679, vestito in Roveredo, con<br />

un altro per laico, li 17 maggio 1702. Per Guardiano nel noviziato ebbe il P. Ignazio da<br />

Civezzano e per maestro il P. Antonio Maria da Cavareno diffinitore. E poi ebbe ne' tre<br />

anni di filosofia e ne' tre anni di teologia lettore il P. Filippo da Rallo. Fece qualche<br />

avvento, e Quaresima domenicale, ma non passò avanti non essendo di memoria felice.<br />

Fu bensì buon confessore tedesco. Nel 1718 si portò a Venezia col P. Francesco Maria<br />

d'Arco, ove per ordine del P. Andrea da Val di Buono Ministro provvidero molti libri,<br />

spezialmente predicabili per la <strong>Provincia</strong>. Nel 1721 fu Vicario in Cavalese del P.<br />

Guardiano Prospero Riccabona da Riva. E nel 1728 fu Vicario in Pergine del P.<br />

Guardiano Antonino Predelli da Trento. Nel 1732 fu Guardiano di Mezzolombardo ad<br />

annum. Ultimamente trovandosi di famiglia in Roveredo sopraffatto da catarro, e dopo<br />

certo accidente, per cui, come il sopraddetto P. Daniello, fu condotto via dal sacro<br />

altare, dopo alcuni giorni d'incomodo, buon Religioso, munito de' santissimi<br />

Sagramenti, passò piamente al Signore, Roveredo 4 gennaro 1738.<br />

328. P. Dionigi da Trento, Francesco Antonio Sardagna in Borgo Nuovo,<br />

battezzato 24 gennaro 1691, vestito in Cles con altri li 24 maggio 1713, essendovi<br />

Guardiano il P. Romedio da Cles, Vicario e maestro il P. Andrea da Val di Buono<br />

Custode, pro-maestro il P. Giovanni Francesco da Nogaré. Ebbe in filosofia lettore il P.<br />

Giacinto da Roveredo. Nel 1718 in teologia ebbe in Trento il P. Pietro Antonio Birt da<br />

Roveredo. nel 1719 studiò la morale in Cavalese sotto il P. lettore Domenico da<br />

Besagno. E poi, scarso di talento, fu applicato alla sagristia, arrivò bensì ad essere<br />

confessore. Nel 1727 partì da Pergine il dì 15 aprile con fra Michele Angelo da Varone<br />

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