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Brevi biografie - Provincia Tridentina

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Guardiano Cherubino da Trento, e nell'estate andò a bere le acidole in Cles e<br />

felicemente gli passarono (sic). Ritornato poi a Mezzolombardo dopo pochi giorni fu<br />

sorpreso dalla febbre, e però col sopradetto P. Valerio fu condotto all'infermeria. Ivi<br />

d'ordine del signor dottor Zucchelli vecchio, gli fu cavata una libbra di sangue dal<br />

nostro infermiere, qual voleva cavargliene un'altra mezza, ma fu proibito dal signor<br />

medico. Passati otto giorni, la mattina avendo lasciato la sera avanti in uno stato<br />

competente l'infermo P. Eugenio portandosi il signor predetto medico a visitarlo,<br />

s'incontrò per istrada colla Margarita Tabarella ritornante da s. Bernardino da cui intese<br />

con istupore, qualmente il P. Eugenio già era morto. Giunto detto signor medico al<br />

convento chiamò subito il superiore che era il P. Bonifacio (Ossana) Vicario in capite, e<br />

collo stesso si portò nell'oratorio a visitare il cadavere del defonto. E non ammise le<br />

scuse dell'infermiere, che diceva come andando l'infermo alla scagna di notte, urtando<br />

in quella col piede salassato, si aveva slegato il salasso. Ma il medico conturbato parlò<br />

alto, dicendo che non avea mai udito, che il salasso dato, dopo otto giorni si riaprisse in<br />

tale forma. E però fu fondatamente creduto, che la sera di proprio capo l'infermiere gli<br />

avesse dato un nuovo salasso contro l'ordine del medico, che l'avea lasciato come fu<br />

detto in competente stato, e che poi detto salasso si fosse riaperto. Il P. Vicario la<br />

mattina era stato a visitarlo, ed era già moribondo, e dalla stuetta ripiena di sangue<br />

l'aveano gl'infermieri trasportato nella stanza contigua de' due letti, ove poi munito de'<br />

santissimi Sagramenti e ben disposto passò piamente al Signore, Trento 21 agosto 1736.<br />

Fu il P. Eugenio competente predicatore, e girò per tutti gli pulpiti della <strong>Provincia</strong> non<br />

cotidiani, aveva bensì assiemato il Quaresimale cotidiano, ma prevenuto, come sopra,<br />

dalla morte, non arrivò a recitarlo.<br />

317. P. Eustachio da Trento, don Giuseppe Troilo Zaccheletti, minorista 174 ,<br />

battezzato 23 ottobre 1663, vestito in Cles con un altro li 4 ottobre 1686, essendovi<br />

Guardiano il P. Eusebio da Cognola, Vicario e maestro il P. Crisogono da Levico.<br />

Qualche anno studiò in <strong>Provincia</strong>, ed altri fuori di quella. Fu gran viaggiatore, e fu detto<br />

avesse ottenute ventidue ubbidienze, cosicché il di lui cugino P. Costantino Zaccheletti<br />

Domenicano assai dotto, e pio, soleva dire "mio cugino P. Eustachio è un individuo<br />

vago, il di cui termine è il moto, ed a cui dopo la morte si può scrivere su la lapida per<br />

epitafio Tandem quiescit". De' suoi viaggi sonosi risaputi solamente li seguenti: Nel<br />

1701 si portò in Morea. Nel 1712 si portò a Roma e ritornando in <strong>Provincia</strong>, si unì in<br />

Faenza col P. Illuminato dal Borgo, che anche esso ritornava da Roma in <strong>Provincia</strong>. Nel<br />

1716 (117. //) partì per Terra Santa, ed approdò in Acri li 17 aprile 1717, e dopo<br />

esservi dimorato due anni e nove mesi, ritornò in cristianità, partendo il dì 20 maggio<br />

1719. E giunse in Trento lo stesso anno nel dicembre, avendo fatta la descrizione di<br />

tutto il suo viaggio. Nel febbraro del 1724 partì da Roveredo con P. Pacifico da<br />

Cavalese per compagno, e si portò in Vienna a ritrovare colà suo signor fratello tintore.<br />

Nell'estate del 1728 si portò con fra Romualdo da Monaco infermiere a bagni di Procz<br />

in Pusteria. Fu il P. Eustachio di competente talento, compose due volte la tragedia della<br />

santissima Passione di Nostro Signore, rappresentata in Borgo. Fu dato assai alla<br />

manualità, e se non altro tagliava la legna in Trento per l'infermeria, e faticò molto<br />

parimente per aggiustar ed appianare con muri secchi le stradelle sul monticello di s.<br />

Bernardino. Finalmente negli ultimi anni sorpreso da un forte colpo d'appoplessia,<br />

cominciò a fermarsi e condotto all'infermeria vi dimorò impotente per alcuni anni,<br />

174 Aveva ricevuto gli Ordini minori per accedere al sacerdozio.<br />

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