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Brevi biografie - Provincia Tridentina

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perito giurista e benigno probabilista; era perciò in grandissima stima e per la città e per<br />

tutta la diocese trentina; e massimamente come esaminatore prosinodale presso de'<br />

monsignori vescovi Spaur e Wolchenstein e suffraganeo Sinnersperg e de' principali<br />

soggetti ecclesiastici e secolari, che prontamente serviva co' risposte o a vice o in<br />

iscritto, e veniva chiamato communemente il P. Capra. Fu Religioso d'ottima vita, assai<br />

umile, conversando con gran affabilità, assai povero, lontano dal secolo, da pasti, e dal<br />

chietinismo o monachismo 159 , non essendo stato che per ordine di monsignor vescovo<br />

Spaur una volta confessore straordinario delle monache di s. Michele in Trento ed<br />

un'altra volta di quelle della Santissima Trinità. Negli ultimi tre anni sotto monsignor<br />

vescovo e principe di Thunn, cioè dal 1730, essendo di pochissima salute, e quasi<br />

sempre infermiccio, non interveniva più come esaminatore agli esami o per le<br />

ordinazioni, o confessori, o per le parrocchie. Finalmente essendo già consumato dalle<br />

fatiche de' lunghi studi e da vari incomodi aggravato, e maggiormente dall'età cadente,<br />

si ritirò come impotente nell'infermeria, ove dopo la dimora di molti mesi, munito de'<br />

santissimi sagramenti, e sospirando nella lunga agonia ardentemente di vedersi sciolti<br />

dalla carcere del corpo, fece cenno che di nuovo gli raccomandassero l'anima col<br />

proficiscere, ed indi egli con religiosa pietà passò al Signore, Trento li 7 giugno 1733.<br />

298. Fra Michele da Cles, Giovanni Battista Scalfi, battezzato 12 gennaro 1659,<br />

vestito per laico in Cles con due altri li 8 luglio 1684, essendovi Guardiano il P.<br />

Celestino dal Borgo, Vicario e maestro il P. Amadio da Villa Montagna. Per molti anni<br />

servì di compagno al P. Lodovico Coella da Pergine esaminatore prosinodale, e però si<br />

diceva "il teologo". Fu assai capace cucinaro, per essere stato prima di prendere l'abito<br />

diversi anni magazziniere in Venezia. Fu pure sarte, e trovandosi ultimamente<br />

compagno del Padre confessore Giacinto da Roveredo nel confessionario di s. Carlo, fu<br />

ivi la mattina di s. Bratolommeo, sorpreso da colpo appopletico, onde condotto al<br />

convento di s. Rocco, senza poter venir sagramentato, per altro buon Religioso, civile e<br />

di buon esempio, passò al Signore, Roveredo 27 agosto 1733.<br />

299. Fra Rocho da Povo, Andrea Trentin da Panté in Povo, battezzato 23 marzo<br />

1666, vestito, solo, per laico in Pergine li 20 giugno 1690, essendovi Guardiano e<br />

maestro il P. Maurizio dal Borgo, Vicario e pro-maetro il P. Francesco Maria da<br />

Castanedolo. Fu ottimo Religioso. E fu compagno in seguito di tre Padri provinciali, dal<br />

1722 del P. Vicenzo dal Borgo, dal 1726, due anni, del P. Sebastiano da Trento, e dal<br />

1728 del P. Serafico da Roveredo. Nel 1731 li 2 maggio partì da Trento con fra Ubaldo<br />

da Cavrasto 160 con 3 mesi d'ubbidienza alla visita del santuario d'Assisi. Posto poi nel<br />

1733 di famiglia in Cles, sopraffatto da malattia mortale, passò piamente al Signore,<br />

Cles 30 dicembre 1733.<br />

300. (108. //) P. Adalberto da Smarano in Val di Non, Michele Brentari detti<br />

Gamboni 161 , battezzato 21 marzo 1647, vestito in Arco con un altro uscito li 21<br />

settembre 1671, essendovi Guardiano il P. Giovanni Grisostomo dal Borgo, maestro P.<br />

Amadio da Villa Montagna. Nel 1687 fu Vicario in Campo del P. Guardiano Amadio<br />

predetto. Fu compagno per qualche tempo del rev.mo P. Ippolito Ippoliti da Pergine in<br />

Inspruch; così pure fu compagno del P. Fortunato Carneri da Cles allorché si portò in<br />

159<br />

Forme bigotte di devozione, sia nei laici, che nei Religiosi e monache.<br />

160<br />

Nel manoscritto: Caurasto.<br />

161<br />

In certi documenti è scritto: Brentara.<br />

121

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