Brevi biografie - Provincia Tridentina

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sostituito il P. Serafino da Rallo, ed esso P. Vicenzo fu fatto Vicario di Trento, avendo rinunciata detta vicarìa il P. Quirico da Poia. E nel detto anno fratesco essendo Vicario intervenne alla solenne traslazione del santissimo Sagramento fatta il dì 28 ottobre 1694 dal convento di s. Bernardino vecchio al presente nuovo, dal monsignor Giorgio Sigismondo de Sinnersperg suffraganeo coll'accompagnamento del rev.mo Capitolo della cattedrale. Nel Capitolo celebrato in Roveredo li 26 maggio 1695 fu eletto diffinitore, e nel medesimo triennio fu lettore di teologia. Nel 1698 fu fatto Guardiano di Trento. Nel 1699 fu ivi lettore di morale, ed essendo poi morto il dì 5 aprile 1700 il P. Lodovico Coella esaminator prosinodale, lo stesso giorno il predetto monsignor suffraganeo sponte sua gli ottenne da monsignor vescovo Giovanni Michele Spaur la patente di esaminatore, da cui anche dopo molti anni gli fu data la patente di delegato episcopale per l'esame ed approvazione de' nostri Padri confessori, qual esercitò quasi sino alla morte rimanendo in Trento, salvo quando fu superior provinciale. Nel Capitolo fatto in Roveredo li 7 giugno 1701 fu fatto la seconda volta Vicario in Trento del P. Guardiano Aurelio Agostino da Tuenno. Nel 1703 fu fatto per la seconda volta Guardiano di Trento. Nel Capitolo poi celebrato in Trento li 14 aprile 1704 fu fatto Custode, ed essendogli stato proposto di farlo Provinciale rispose ch'era conveniente si facesse prima il P. Massimigliano Custode attuale, qual era stato qualche anno di lui lettore. Così poi nel Capitolo celebrato in Borgo li 27 maggio 1707 fu eletto Provinciale esso P. Vicenzo, e prese per segretario il P. Romedio Torresani da Cles, e per compagno fra Gaetano Dall'Olio dal Borgo. Nel 1711 fu fatto Guardiano di Trento ad annum. Nel Capitolo fatto in Trento li 4 maggio 1713 fu eletto diffinitore. E nel Capitolo celebrato in Roveredo li 19 giugno 1719 fu fatto Custode. Nel Capitolo poi celebrato in Trento li 6 maggio 1722 fu per la seconda volta eletto Provinciale, su la speranza che l'anno seguente andasse al Capitolo generale intimato da farsi in Roma il dì 15 maggio 1723. Ma essendo detto P. Vicenzo e per la complessione e per lo grande studio reso molto debole, congregatisi li Padri il dì 6 febbraro 1723 in Roveredo, elessero in Proministro il P. diffinitore Adriano da Lardaro, il quale poi partì da Arco, ove era di famiglia, con fra Lodovico da Vigalzano ivi cercatore per Roma (107. //) ove intervenne al Capitolo generale ivi celebrato coram summo Pontifice Innocentio XIII die 15 maii 1723. Ritornati li nostri Padri dal capitolo generale di Roma celebrò in Arco il dì 15 luglio la prima Congregazione intermedia, dopo la quale fu aggravato ivi da una mortale infermità, ma per grazia del Signore e per la grande assistenza de' signori medici, poi si riebbe. Avendo il rev.mo Ministro generale eletto nel 1723 P. Lorenzo da s. Lorenzo fra le molte cose ordinate nella sua prima enciclica, o sia fusissima circolare, richiesto il P. Ministro, che gli mandasse il catalogo de' Frati di questa Provincia colla loro qualifica, il P. Vicenzo fece stendere il detto catalogo, e buonamente fece una croce a molti Frati in quello descritti, volendo indicare, che quelli così notati avessero qualche ostacolo. In Roma da qualche Frate anche della nostra Provincia fu veduto detto catalogo, e notati li Frati in quello croce segnati, e questi poi si lagnarono, e ricorsero in Roma, e durò la briga qualche anno, e finalmente si terminò sotto il successore del P. Vicenzo, che fu il P. Sebastiano da Trento. Terminato che ebbe nel capitolo del 1725 il secondo provincialato il P. Vicenzo si fermò di famiglia al solito in Trento. Fu egli valente teologo e negli anni che insegnò la teologia compilò gi scritti sopra li Quattro delle Sentenze assai chiari 158 , che per molti anni servirono a diversi nostri Padri lettori, sinoacché uscì alle stampe la teologia del Boyvin, Candelux e Dupasquier; come pure fu 158 Quattuor libri Sententiarum Petri Lombardi. 120

perito giurista e benigno probabilista; era perciò in grandissima stima e per la città e per tutta la diocese trentina; e massimamente come esaminatore prosinodale presso de' monsignori vescovi Spaur e Wolchenstein e suffraganeo Sinnersperg e de' principali soggetti ecclesiastici e secolari, che prontamente serviva co' risposte o a vice o in iscritto, e veniva chiamato communemente il P. Capra. Fu Religioso d'ottima vita, assai umile, conversando con gran affabilità, assai povero, lontano dal secolo, da pasti, e dal chietinismo o monachismo 159 , non essendo stato che per ordine di monsignor vescovo Spaur una volta confessore straordinario delle monache di s. Michele in Trento ed un'altra volta di quelle della Santissima Trinità. Negli ultimi tre anni sotto monsignor vescovo e principe di Thunn, cioè dal 1730, essendo di pochissima salute, e quasi sempre infermiccio, non interveniva più come esaminatore agli esami o per le ordinazioni, o confessori, o per le parrocchie. Finalmente essendo già consumato dalle fatiche de' lunghi studi e da vari incomodi aggravato, e maggiormente dall'età cadente, si ritirò come impotente nell'infermeria, ove dopo la dimora di molti mesi, munito de' santissimi sagramenti, e sospirando nella lunga agonia ardentemente di vedersi sciolti dalla carcere del corpo, fece cenno che di nuovo gli raccomandassero l'anima col proficiscere, ed indi egli con religiosa pietà passò al Signore, Trento li 7 giugno 1733. 298. Fra Michele da Cles, Giovanni Battista Scalfi, battezzato 12 gennaro 1659, vestito per laico in Cles con due altri li 8 luglio 1684, essendovi Guardiano il P. Celestino dal Borgo, Vicario e maestro il P. Amadio da Villa Montagna. Per molti anni servì di compagno al P. Lodovico Coella da Pergine esaminatore prosinodale, e però si diceva "il teologo". Fu assai capace cucinaro, per essere stato prima di prendere l'abito diversi anni magazziniere in Venezia. Fu pure sarte, e trovandosi ultimamente compagno del Padre confessore Giacinto da Roveredo nel confessionario di s. Carlo, fu ivi la mattina di s. Bratolommeo, sorpreso da colpo appopletico, onde condotto al convento di s. Rocco, senza poter venir sagramentato, per altro buon Religioso, civile e di buon esempio, passò al Signore, Roveredo 27 agosto 1733. 299. Fra Rocho da Povo, Andrea Trentin da Panté in Povo, battezzato 23 marzo 1666, vestito, solo, per laico in Pergine li 20 giugno 1690, essendovi Guardiano e maestro il P. Maurizio dal Borgo, Vicario e pro-maetro il P. Francesco Maria da Castanedolo. Fu ottimo Religioso. E fu compagno in seguito di tre Padri provinciali, dal 1722 del P. Vicenzo dal Borgo, dal 1726, due anni, del P. Sebastiano da Trento, e dal 1728 del P. Serafico da Roveredo. Nel 1731 li 2 maggio partì da Trento con fra Ubaldo da Cavrasto 160 con 3 mesi d'ubbidienza alla visita del santuario d'Assisi. Posto poi nel 1733 di famiglia in Cles, sopraffatto da malattia mortale, passò piamente al Signore, Cles 30 dicembre 1733. 300. (108. //) P. Adalberto da Smarano in Val di Non, Michele Brentari detti Gamboni 161 , battezzato 21 marzo 1647, vestito in Arco con un altro uscito li 21 settembre 1671, essendovi Guardiano il P. Giovanni Grisostomo dal Borgo, maestro P. Amadio da Villa Montagna. Nel 1687 fu Vicario in Campo del P. Guardiano Amadio predetto. Fu compagno per qualche tempo del rev.mo P. Ippolito Ippoliti da Pergine in Inspruch; così pure fu compagno del P. Fortunato Carneri da Cles allorché si portò in 159 Forme bigotte di devozione, sia nei laici, che nei Religiosi e monache. 160 Nel manoscritto: Caurasto. 161 In certi documenti è scritto: Brentara. 121

sostituito il P. Serafino da Rallo, ed esso P. Vicenzo fu fatto Vicario di Trento, avendo<br />

rinunciata detta vicarìa il P. Quirico da Poia. E nel detto anno fratesco essendo Vicario<br />

intervenne alla solenne traslazione del santissimo Sagramento fatta il dì 28 ottobre 1694<br />

dal convento di s. Bernardino vecchio al presente nuovo, dal monsignor Giorgio<br />

Sigismondo de Sinnersperg suffraganeo coll'accompagnamento del rev.mo Capitolo<br />

della cattedrale. Nel Capitolo celebrato in Roveredo li 26 maggio 1695 fu eletto<br />

diffinitore, e nel medesimo triennio fu lettore di teologia. Nel 1698 fu fatto Guardiano<br />

di Trento. Nel 1699 fu ivi lettore di morale, ed essendo poi morto il dì 5 aprile 1700 il P.<br />

Lodovico Coella esaminator prosinodale, lo stesso giorno il predetto monsignor<br />

suffraganeo sponte sua gli ottenne da monsignor vescovo Giovanni Michele Spaur la<br />

patente di esaminatore, da cui anche dopo molti anni gli fu data la patente di delegato<br />

episcopale per l'esame ed approvazione de' nostri Padri confessori, qual esercitò quasi<br />

sino alla morte rimanendo in Trento, salvo quando fu superior provinciale. Nel Capitolo<br />

fatto in Roveredo li 7 giugno 1701 fu fatto la seconda volta Vicario in Trento del P.<br />

Guardiano Aurelio Agostino da Tuenno. Nel 1703 fu fatto per la seconda volta<br />

Guardiano di Trento. Nel Capitolo poi celebrato in Trento li 14 aprile 1704 fu fatto<br />

Custode, ed essendogli stato proposto di farlo <strong>Provincia</strong>le rispose ch'era conveniente si<br />

facesse prima il P. Massimigliano Custode attuale, qual era stato qualche anno di lui<br />

lettore. Così poi nel Capitolo celebrato in Borgo li 27 maggio 1707 fu eletto <strong>Provincia</strong>le<br />

esso P. Vicenzo, e prese per segretario il P. Romedio Torresani da Cles, e per compagno<br />

fra Gaetano Dall'Olio dal Borgo. Nel 1711 fu fatto Guardiano di Trento ad annum. Nel<br />

Capitolo fatto in Trento li 4 maggio 1713 fu eletto diffinitore. E nel Capitolo celebrato<br />

in Roveredo li 19 giugno 1719 fu fatto Custode. Nel Capitolo poi celebrato in Trento li<br />

6 maggio 1722 fu per la seconda volta eletto <strong>Provincia</strong>le, su la speranza che l'anno<br />

seguente andasse al Capitolo generale intimato da farsi in Roma il dì 15 maggio 1723.<br />

Ma essendo detto P. Vicenzo e per la complessione e per lo grande studio reso molto<br />

debole, congregatisi li Padri il dì 6 febbraro 1723 in Roveredo, elessero in Proministro il<br />

P. diffinitore Adriano da Lardaro, il quale poi partì da Arco, ove era di famiglia, con fra<br />

Lodovico da Vigalzano ivi cercatore per Roma (107. //) ove intervenne al Capitolo<br />

generale ivi celebrato coram summo Pontifice Innocentio XIII die 15 maii 1723.<br />

Ritornati li nostri Padri dal capitolo generale di Roma celebrò in Arco il dì 15 luglio la<br />

prima Congregazione intermedia, dopo la quale fu aggravato ivi da una mortale<br />

infermità, ma per grazia del Signore e per la grande assistenza de' signori medici, poi si<br />

riebbe. Avendo il rev.mo Ministro generale eletto nel 1723 P. Lorenzo da s. Lorenzo fra<br />

le molte cose ordinate nella sua prima enciclica, o sia fusissima circolare, richiesto il P.<br />

Ministro, che gli mandasse il catalogo de' Frati di questa <strong>Provincia</strong> colla loro qualifica,<br />

il P. Vicenzo fece stendere il detto catalogo, e buonamente fece una croce a molti Frati<br />

in quello descritti, volendo indicare, che quelli così notati avessero qualche ostacolo. In<br />

Roma da qualche Frate anche della nostra <strong>Provincia</strong> fu veduto detto catalogo, e notati li<br />

Frati in quello croce segnati, e questi poi si lagnarono, e ricorsero in Roma, e durò la<br />

briga qualche anno, e finalmente si terminò sotto il successore del P. Vicenzo, che fu il<br />

P. Sebastiano da Trento. Terminato che ebbe nel capitolo del 1725 il secondo<br />

provincialato il P. Vicenzo si fermò di famiglia al solito in Trento. Fu egli valente<br />

teologo e negli anni che insegnò la teologia compilò gi scritti sopra li Quattro delle<br />

Sentenze assai chiari 158 , che per molti anni servirono a diversi nostri Padri lettori,<br />

sinoacché uscì alle stampe la teologia del Boyvin, Candelux e Dupasquier; come pure fu<br />

158 Quattuor libri Sententiarum Petri Lombardi.<br />

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