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Brevi biografie - Provincia Tridentina

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compagno il P. Gaodenzo Rosi dal Borgo intendente la lingua tedesca. E fece il<br />

Capitolo il dì 29 settembre, in cui fu eletto Ministro il P. Benone Mayr. Nel 1690 fu<br />

segretario di commissione del P. Ignazio da Civezzano visitatore della <strong>Provincia</strong> di<br />

Milano, ove fu celebrato il Capitolo il dì 10 agosto in Treviglio. Nel 1691 fu fatto<br />

Vicario in Arco del P. Guardiano Amadio da Villa Montagna. Nel 1692 fu Guardiano<br />

del Borgo per un anno. Dopo la guardianìa del Borgo partì con fra Benvenuto da<br />

Massone compagno per Roma andando, come pensava, Guardiano a s. Chiara di Napoli;<br />

ma giunto in Roma, gli fu variata la destinazione, e fu mandato solamente confessore<br />

delle dette monache di s. Chiara; e fu scelto per confessore dalla madre abbadessa di<br />

Casa Caraffa. Mentre eravi confessore il P. Massimigliano (per notizia datami da Napoli<br />

per lettera dal nostro Padre Antonio da Fondo nel 1759 essendo egli ivi attual<br />

confessore delle monache di s. Chiara), il cardinal Candelino arcivescovo di quel tempo<br />

in Napoli, volendo far la visita della clausura del monastero di s. Chiara, dopo un<br />

gagliarda resistenza per parte delle monache, l'arcivescovo entrò a forza, e le monache<br />

per ovviar ad ogni pregiudizio de' loro privilegi, ad onta del cardinal arcivescovo, fecero<br />

entrare il P. Guardiano con due confessori, uno de' quali era il nostro P. Massimigliano,<br />

per il che invitato il prelato, giunto alla chiesa fulminò l'interdetto contro tutte le<br />

monache, e tre Frati, protestandosi di voler la soddisfazione da' Frati, onde la nostra<br />

abbadessa per ovviar ogni inconveniente spedì per vettura in tre Frati in Roma con un<br />

avvocato, e fece dar principio alla lite contro l'arcivescovo (quale poi ottenne il<br />

monastero favorevole). E siccome durante la lite per sei mesi, rimase interdetto il<br />

monastero, il P. Guardiano coi due Padri (100. //) confessori ritornarono da Roma a<br />

dirittura alle loro Provincie, e così anche il nostro P. Massimigliano non terminò il<br />

triennio, ma precisamente quanto siavi dimorato, non si è potuto sapere, e ad cautelam,<br />

cogli altri si fece assolvere in Roma dalle censure dell'arcivescovo di Napoli. Si può<br />

però talqualmente didurre, riflettendo, che se dopo la guardianìa del Borgo, cioè nel<br />

1693 si è portato a Napoli, e nel Capitolo fatto in Roveredo il dì 26 maggio 1695 fu<br />

eletto diffinitore, già ritornato in <strong>Provincia</strong>, appena più di un anno egli può esser stato<br />

effettivo confessore delle monache di s. Chiara in Napoli. Nel 1697 nel terzo anno del<br />

diffinitoriato fu insieme Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Giuseppe Vigilio<br />

da Mezzotedesco. Nel 1698 fu deputato confessore delle monache di Roveredo, e vi<br />

durò un anno solo. Nel 1699 e 1700 fu la seconda volta Guardiano di Trento. E nel<br />

Capitolo celebrato in Roveredo li 7 giugno 1701 fu fatto Custode. Nel 1702 essendo<br />

stato accordato uno de' nostri Padri per confessore delle monache alla santissima Trinità<br />

in Trento, fu deputato il Padre Massimigliano, e diede principio a tal ministero la vigilia<br />

del santo Padre il dì 3 ottobre 1702, essendo egli stato più volte per avanti confessore<br />

straordinario, e vi durò circa un anno e mezzo sino acché nel Capitolo celebrato in<br />

Trento il dì 14 aprile 1704 fu eletto Ministro provinciale (ed allora gli fu sostituito per<br />

confessore delle predette Madri il P. Simon Pietro Barbi da Cembra ex Ministro<br />

immediato). Il primo anno ebbe il P. Massimigliano per segretario il P. Niccolò Trepin<br />

da Cles, e fatto questi lettore, ne' due anni seguenti prese per segretario il P. Romedio<br />

Torresani 151 da Cles. Nel 1709 fu per la terza volta fatto Guardiano di Trento. E nel<br />

Capitolo celebrato l'anno seguente in Trento il primo di giugno 1710 fu eletto per la<br />

terza volta diffinitore. Così pure nel Capitolo fatto in Trento li 4 maggio 1713 fu per la<br />

seconda volta fatto Ministro provinciale, e scelse per suo segretario il P. Prospero<br />

Riccabona da Riva, e per compagno fra Gioachino Pisoni da Madruzzo. Nel secondo<br />

151 Nel manoscritto: Toresano.<br />

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