Brevi biografie - Provincia Tridentina

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della sopradetta signora Elena, onde dato il suo compagno al P. confessore Serafico, questi ritornò al confessionario, ed il P. Corrado rimase ad assistere al chierico moribondo con fra Valentino infermiere giunto in fretta da s. Bernardino col far aprire la porta dell'Aquila. Rivenuto frattanto il chierico fece la sua confessione dal Padre lettor Corrado, ed indi pregato gli diede il santissimo Viatico e l'Estrema Unzione il P. Antonio Cimonati somasco e parroco di s. Maria Maddalena. Ed assistendogli sempre il P. Corrado dopo quattro ore di penosissima agonia, se gli scoppiò la postema 147 o sia decubito, dal capo mandando per le narici quantità di sangue, e così rese ben disposto l'anima al Signore circa le ore quattro e mezza di mattina della domenica. Avvisato il P. Giacinto da Roveredo Guardiano di s. Bernardino della morte del predetto chierico Diacono fra Isidoro, voleva venisse privatamente portato il di lui cadavere a s. Bernardino, ma il predetto Padre Cimonati parroco non lo permise, ma vuolle co' suoi Religiosi accompagnarlo processionalmente sino alla chiesa di s. Bernardino, ma li nostri Frati per schivare la solennità, solamente vennero a riceverlo de more alla porta della nostra chiesa. Fu il predetto fra Isidoro ottimo Religioso, di competente talento, ed assai diligente ne' suoi chiericali ministeri. Passò dunque piamente al Signore in Casa dall'Avo di rimpetto alla posta in Trento; ed indi fu portato e seppellito il giorno seguente in s. Bernardino, Trento li 14 marzo 1728. 273. (95. //) Fra Giuseppe Maria da Vallanzasca, Giacomo Filippo Tabacco, battezzato il primo maggio 1654, vestito, solo, in Cles per laico li 16 agosto 1677. Fu compagno del P. Provinciale Lodovico Ingenuino Fantini da Val di Buono al Capitolo generale di Spagna, celebrato in Toledo li 16 maggio 1682. Fu veramente da Cepomorello nella Valle Anzasca diocese di Novara, ma dimorante in Trento. Famiglia poi venuta a domiciliare in Trento. Nel noviziato ebbe in Cles per Guardiano il P. Antonino da Trento, e per maestro il P. Ignazio da Civezzano. Fu infermiere e per molti anni in Fiemme. E dimorando ultimamente in infermeria, munito de' santissimi Sagramenti passò piamente al Signore, Trento 21 aprile 1728. 1728. Dal ventesimo nono Capitolo fatto in Roveredo 31 maggio in cui fu eletto Ministro il P. Serafico Galvagno da Roveredo. 274. P. Leopoldo da Scanna pieve di Livo, Giovanni Andrea Guelmi, battezzato primo agosto 1659, vestito in Cles con un altro, li 3 maggio 1678. Per certa caduta fatta in occasione di certo viaggio per Italia in una lovara 148 si danneggiò molto il capo; onde dopo moltissimi anni oppresso da certo vaneggiamento, nell'infermeria di Trento si maltrattò con diversi colpi di manarotto in modo che se non sopraggiungeva l'infermiere si dava la morte. Stette poi ivi impotente per molti anni sino alla morte. Peravanti era stato per moltissimi anni in diversi conventi buon sagrestano e molto buon Religioso, solamente scrupoloso e troppo tedioso nel dire la santa Messa. Ebbe per Guardiano nel noviziato il P. Orazio da Fiemme, e per maestro il P. Prospero dal Borgo. Passò poi piamente al Signore, munito de' santissimi Sagramenti, in Trento 20 dicembre 1728. 275. Fra Diego da Terlago, Pietro Tabarelli 149 , battezzato 13 aprile 1661. Prima per qualche anno Terziario, vestito poi per laico in Cles con altri li 4 ottobre 1686. Fu 147 Ascesso. 148 Nebbia, fumea? 149 Nel manoscritto: Tabarello. 108

compagno del P. Ministro Marcellino Visintainer, allorché si portò al Capitolo generale, celebrato in Vittoria nel 1694. Dimorò in seguito diecisette anni di famiglia in Roveredo, d'onde partì, e fu posto del 1716 in Pergine. Nel 1714 si portò con fra Gaetano dal Borgo a bagni d'Abano sul Padovano. Fu assai volte sottoposto alla doglia. finalmente da quella oppresso l'ottava volta, munito de' santissimi Sagramenti passò piamente al Signore in Mezzolombardo, 20 gennaio 1729. 276. Fra Cosmo da Pergine, Giacomo Antonio Cristelli, battezzato 10 agosto 1651, vestito per laico in Arco con altri li 8 settembre 1671 essendovi Guardiano il P. Giovanni Grisostomo dal Borgo, maestro il P. Amadio da Villa Montagna. Prese l'abito già capace della speziaria e divenne anche eccellente infermiere, e di somma carità, e sollecitudine. Essendo già da quindici anni di famiglia in Roveredo, sopraffatto dalla doglia, in sette giorni, munito de' santissimi Sagramenti, e ben disposto, e buon Religioso, passò al Signore 2 marzo 1729 in Roveredo. 1729. Dalla prima Congregazione intermedia fatta in Roveredo 25 aprile. 277. Fra Agnello da Poia in Giudicaria, Matteo Savi, battezzato 18 giugno 1670, vestito, solo, in Pergine per (96. //) laico li 8 settembre 1692 essendovi Guardiano il P. Bonaventura Nocher, maestro il P. Maurizio dal Borgo diffinitore. Trovandosi di famiglia in Campo fu nella predetta Congregazione delli 25 aprile destinato di famiglia in Pergine. Partì dunque da Campo per via di Casale verso Pergine, quantunque non si sentisse bene, col P. Bartolommeo da Portolo, destinato di famiglia in Trento, e patendo assai arrivò al convento de' Padri Domenicani a s. Lorenzo fuori le mura di Trento. Riposò alquanto con gran carità ricevuto da que' Padri, ma vuolle ben presto partire e giungere a s. Bernardino, sentendosi aggravato dal male, ed arrivato all'infermeria, se gli scuoperse una doglia assai gagliarda, per la quale dopo pochi giorni, munito de' santissimi Sagramenti passò, buon Religioso al Signore in Trento 7 maggio 1729. 278. P. Giuseppe Vigilio 150 da Mezzotedesco, Carlo Giuseppe Vescovi, battezzato 17 settembre 1661, vestito, solo, in Cles li 17 settembre 1677, essendovi Guardiano il P. Antonio Chirmer da Trento, maestro il P. Ignazio da Civezzano. Studiò la logica in Arco sotto il P. Clemente da Levico e fu poi per alcuni anni studente in Baviera. Andò compagno del rev.mo P. Candioto, allorché questi si portò a predicare alla Corte di Vienna, ed indi intervenne, credesi per compagno del predetto Padre Candioto discreto perpetuo, al Capitolo generale celebrato in Roma nel 1688. Nel 1696 fu fatto Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Guglielmo Marchiori da Cavalese. Nel 1697 fu ivi Guardiano. Nel 1700 e 1701 fu Vicario in Arco del P. Guardiano Benedetto da Val di Buono, sostituito al P. Maurizio dal Borgo che avea rinunciato. Nel 1704 fu di nuovo fatto Vicario d'Arco, ma rinunciò. Nel 1707-1708 fu Guardiano di Cavalese. Nel 1711 fu di nuovo Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Anselmo Sartori da Trento. Nel 1716 fu fatto Guardiano del Borgo, ed ebbe a discolparsi col P. Ministro per aver creduto di poter, come avea fatto, mandar da sé in Primiero alla cerca del ferro il P. Raimondo da Pergine. Nel 1717 fu trasportato dal Borgo Guardiano di nuovo in Cavalese, ove predicando nel detto anno l'Avvento, in una predica raccomandò incautamente una manezza perduta, e poi nacque qualche sconcerto con quel rev.mo 150 Alla professione fu chiamato Vigilio Giuseppe. 109

compagno del P. Ministro Marcellino Visintainer, allorché si portò al Capitolo generale,<br />

celebrato in Vittoria nel 1694. Dimorò in seguito diecisette anni di famiglia in<br />

Roveredo, d'onde partì, e fu posto del 1716 in Pergine. Nel 1714 si portò con fra<br />

Gaetano dal Borgo a bagni d'Abano sul Padovano. Fu assai volte sottoposto alla doglia.<br />

finalmente da quella oppresso l'ottava volta, munito de' santissimi Sagramenti passò<br />

piamente al Signore in Mezzolombardo, 20 gennaio 1729.<br />

276. Fra Cosmo da Pergine, Giacomo Antonio Cristelli, battezzato 10 agosto<br />

1651, vestito per laico in Arco con altri li 8 settembre 1671 essendovi Guardiano il P.<br />

Giovanni Grisostomo dal Borgo, maestro il P. Amadio da Villa Montagna. Prese l'abito<br />

già capace della speziaria e divenne anche eccellente infermiere, e di somma carità, e<br />

sollecitudine. Essendo già da quindici anni di famiglia in Roveredo, sopraffatto dalla<br />

doglia, in sette giorni, munito de' santissimi Sagramenti, e ben disposto, e buon<br />

Religioso, passò al Signore 2 marzo 1729 in Roveredo.<br />

1729. Dalla prima Congregazione intermedia fatta in Roveredo 25 aprile.<br />

277. Fra Agnello da Poia in Giudicaria, Matteo Savi, battezzato 18 giugno 1670,<br />

vestito, solo, in Pergine per (96. //) laico li 8 settembre 1692 essendovi Guardiano il P.<br />

Bonaventura Nocher, maestro il P. Maurizio dal Borgo diffinitore. Trovandosi di<br />

famiglia in Campo fu nella predetta Congregazione delli 25 aprile destinato di famiglia<br />

in Pergine. Partì dunque da Campo per via di Casale verso Pergine, quantunque non si<br />

sentisse bene, col P. Bartolommeo da Portolo, destinato di famiglia in Trento, e patendo<br />

assai arrivò al convento de' Padri Domenicani a s. Lorenzo fuori le mura di Trento.<br />

Riposò alquanto con gran carità ricevuto da que' Padri, ma vuolle ben presto partire e<br />

giungere a s. Bernardino, sentendosi aggravato dal male, ed arrivato all'infermeria, se<br />

gli scuoperse una doglia assai gagliarda, per la quale dopo pochi giorni, munito de'<br />

santissimi Sagramenti passò, buon Religioso al Signore in Trento 7 maggio 1729.<br />

278. P. Giuseppe Vigilio 150 da Mezzotedesco, Carlo Giuseppe Vescovi,<br />

battezzato 17 settembre 1661, vestito, solo, in Cles li 17 settembre 1677, essendovi<br />

Guardiano il P. Antonio Chirmer da Trento, maestro il P. Ignazio da Civezzano. Studiò<br />

la logica in Arco sotto il P. Clemente da Levico e fu poi per alcuni anni studente in<br />

Baviera. Andò compagno del rev.mo P. Candioto, allorché questi si portò a predicare<br />

alla Corte di Vienna, ed indi intervenne, credesi per compagno del predetto Padre<br />

Candioto discreto perpetuo, al Capitolo generale celebrato in Roma nel 1688. Nel 1696<br />

fu fatto Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Guglielmo Marchiori da Cavalese.<br />

Nel 1697 fu ivi Guardiano. Nel 1700 e 1701 fu Vicario in Arco del P. Guardiano<br />

Benedetto da Val di Buono, sostituito al P. Maurizio dal Borgo che avea rinunciato. Nel<br />

1704 fu di nuovo fatto Vicario d'Arco, ma rinunciò. Nel 1707-1708 fu Guardiano di<br />

Cavalese. Nel 1711 fu di nuovo Vicario in Mezzolombardo del P. Guardiano Anselmo<br />

Sartori da Trento. Nel 1716 fu fatto Guardiano del Borgo, ed ebbe a discolparsi col P.<br />

Ministro per aver creduto di poter, come avea fatto, mandar da sé in Primiero alla cerca<br />

del ferro il P. Raimondo da Pergine. Nel 1717 fu trasportato dal Borgo Guardiano di<br />

nuovo in Cavalese, ove predicando nel detto anno l'Avvento, in una predica raccomandò<br />

incautamente una manezza perduta, e poi nacque qualche sconcerto con quel rev.mo<br />

150 Alla professione fu chiamato Vigilio Giuseppe.<br />

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