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Capitolo 1 - La Preistoria - Atlas Media Network

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1<br />

<strong>La</strong> <strong>Preistoria</strong><br />

STORIA E PREISTORIA<br />

Fino a non molti anni fa, gli studiosi erano concordi<br />

nell’individuare l’inizio della Storia con la<br />

comparsa dei primi documenti scritti, dei quali si<br />

ha traccia a partire dal 3500 a.C. circa in Medio<br />

Oriente e in Egitto. Il lunghissimo periodo che<br />

precede la nascita della scrittura e la comparsa delle<br />

testimonianze scritte è stato definito “<strong>Preistoria</strong>”,<br />

cioè “prima della Storia”. Il termine riflette la<br />

convinzione che le fonti privilegiate sulle quali<br />

basare le proprie conoscenze storiche fossero quelle<br />

scritte e che, quindi, solo attraverso di esse fosse<br />

possibile una ricostruzione accurata degli<br />

eventi che segnarono la storia dell’Umanità.<br />

In realtà, negli studi più avanzati, si preferisce<br />

al termine “<strong>Preistoria</strong>” la definizione “storia senza<br />

documenti scritti”. Infatti, la ricchezza dei<br />

documenti non scritti di cui disponiamo e che<br />

continuano ad essere scoperti (oggetti di vari materiali,<br />

soprattutto in pietra, e resti di scheletri di<br />

uomini e di animali), uniti ai più aggiornati metodi<br />

di studio dei reperti, permettono di ricostruire<br />

con verosimiglianza anche i millenni più<br />

lontani della vicenda umana.<br />

Di conseguenza, oggi il termine “<strong>Preistoria</strong>“ è<br />

usato semplicemente per individuare un periodo<br />

lontanissimo, iniziato con la comparsa dei<br />

primi uomini.<br />

Per ricordare<br />

• Perché in passato gli storici hanno ritenuto che la Storia<br />

cominciasse con la comparsa dei primi documenti<br />

scritti?<br />

• Perché, anziché di <strong>Preistoria</strong>, sarebbe meglio parlare<br />

di “storia senza documenti scritti”?<br />

• Con quale significato viene ancora usato il termine<br />

“<strong>Preistoria</strong>”?<br />

CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA<br />

3<br />

© ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS


4 CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA © ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS


1. Il cammino dell’uomo<br />

LA COMPARSA DELL’UOMO SULLA TERRA<br />

<strong>La</strong> storia dell’uomo ebbe inizio circa 5 milioni di anni fa, quando in Africa<br />

comparvero i primi ominidi, mammiferi dalla postura eretta e dall’andatura bipede.<br />

Attraverso un lentissimo processo di trasformazione, conosciuto come evoluzione,<br />

dagli ominidi sono discese diverse specie del genere Homo, tra i quali<br />

quello cui noi apparteniamo: Homo sapiens.<br />

Un ominide già molto evoluto apparve circa 2,3 milioni di anni fa ed è stato<br />

chiamato dagli studiosi Homo habilis, perché si dimostrò in grado di fabbricare<br />

i primi rudimentali strumenti di pietra (choppers), utilizzati per scuoiare animali<br />

o estrarre radici dal terreno.<br />

Più tardi, intorno a 1,6 milioni di anni fa, comparve Homo erectus, che non solo<br />

guadagnò una postura completamente eretta, ma fu anche il primo a utilizzare<br />

il fuoco e a raggiungere l’Asia.<br />

Tra 200 000 e 30 000 anni fa, in Asia e in Europa visse l’Uomo di Neandertal<br />

(dal luogo della Germania in cui furono rinvenuti i primi resti), importante perché<br />

ad esso sono attribuite le prime sepolture, segno di un grande progresso<br />

che lo differenziava e lo collocava al di sopra di tutti gli altri animali.<br />

EVOLUZIONE<br />

• <strong>La</strong> teoria dell’evoluzione venne formulata intorno alla metà dell’Ottocento dal<br />

naturalista inglese Charles Robert Darwin (1809-1882), il quale la espose nel<br />

1859 nella sua opera fondamentale L’origine delle specie per opera della selezione<br />

naturale. Secondo Darwin, le varie specie animali e vegetali sono soggette a<br />

mutazioni, cioè a cambiamenti della struttura fisica, che si compiono nel corso<br />

di millenni. Queste mutazioni generalmente avvengono per favorire un migliore<br />

adattamento all’ambiente, nel quale sopravvivono gli individui che sviluppano<br />

caratteristiche adeguate. Le specie che non si modificano adattandosi all’ambiente<br />

in cui vivono sono destinate a soccombere, nel corso di un lento processo conosciuto<br />

come selezione naturale.<br />

HOMO SAPIENS POPOLA IL PIANETA<br />

© ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS<br />

Parola chiave<br />

Nel corso dei secoli e dei millenni, tutte le specie umane si estinsero ad eccezione<br />

dell’Homo sapiens, comparso circa 100 000 anni fa in Africa.<br />

Dotato di una capacità cranica di circa 1400 cm 3 , Homo sapiens si era evoluto<br />

sviluppando la sua dote più caratteristica: l’intelligenza (il nome attribuitogli,<br />

sapiens, significa “che sa”). Homo sapiens rappresenta l’ultima tappa dell’evoluzione<br />

umana e da lui discendiamo direttamente anche noi.<br />

Homo sapiens si diffuse su tutta la Terra, diversificandosi e dando origine alle<br />

prime comunità umane organizzate. Dall’Africa, circa 90 000 anni fa si diresse<br />

verso l’Asia occidentale e migrò poi verso l’Europa, dove si insediò circa 40 000-<br />

35 000 anni fa. Popolò il continente asiatico e dall’Oriente partì per insediarsi in<br />

Australia (forse già a partire da 60 000 anni fa) e in America (35 000-15 000 anni<br />

fa), probabilmente attraverso lo Stretto di Bering.<br />

Per ricordare<br />

• Quali erano le caratteristiche<br />

degli ominidi? Perché sono<br />

importanti?<br />

• A quali caratteristiche Homo<br />

habilis deve il suo nome?<br />

• Che cosa sapeva fare Homo<br />

erectus?<br />

• Perché è importante l’Uomo<br />

di Neandertal?<br />

Scheletro di ominide<br />

risalente a 3,2 milioni<br />

circa di anni fa.<br />

Si tratta della<br />

famosa Lucy,<br />

appartenente alla<br />

specie Australopithecus<br />

afarensis, uno dei<br />

più antichi antenati<br />

dell’uomo.<br />

Per ricordare<br />

• Quando fece la propria comparsa<br />

Homo sapiens?<br />

• Qual è la caratteristica principale<br />

di Homo sapiens?<br />

• Quanto tempo impiegò Homo<br />

sapiens per diffondersi su<br />

tutto il pianeta?<br />

CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA<br />

5


2. Dal Paleolitico alle<br />

rivoluzioni del Neolitico<br />

I PERIODI DELLA PREISTORIA<br />

<strong>La</strong> <strong>Preistoria</strong> viene suddivisa in diversi periodi, a partire da quello a cui risalgono<br />

le prime pietre lavorate: fu proprio l’abilità nel fabbricare strumenti a distinguere<br />

la specie umana dalle altre viventi e a caratterizzare i periodi.<br />

Si è soliti distinguere tre Età principali:<br />

• il Paleolitico (Età della pietra antica): dalla comparsa di Homo habilis a 10 000<br />

anni fa circa;<br />

• il Mesolitico (Età della pietra di mezzo): da 10 000 a 8 000 anni fa circa;<br />

• il Neolitico (Età della pietra nuova): da 8 000 a 5 000 anni fa circa.<br />

5 milioni<br />

di anni fa<br />

L’UOMO NEL PALEOLITICO<br />

Nella lunghissima Età paleolitica (più di due milioni di anni), l’uomo ha imparato<br />

ad adattarsi progressivamente all’ambiente in cui viveva e a risolvere i<br />

problemi di sopravvivenza:<br />

• procurarsi il cibo;<br />

• difendersi dai pericoli naturali;<br />

• organizzare la vita familiare e sociale.<br />

Gli uomini del Paleolitico facevano vita nomade. Si fermavano in una zona finché<br />

c’era abbondanza di cibo, poi cercavano altri territori. Trovavano riparo in<br />

grotte naturali, ma più spesso costruivano capanne. Vivevano della raccolta di<br />

frutti, radici ed erbe spontanee, di caccia e di pesca.<br />

(1)<br />

2,3 milioni<br />

di anni fa<br />

Australopithecus<br />

1,6 milioni<br />

di anni fa<br />

Homo habilis<br />

1 milione<br />

di anni fa<br />

P A L E O L I T I C O<br />

Homo erectus<br />

Probabili tecniche di accensione del fuoco, attraverso sfregamento di due bastoncini (1),<br />

facendo girare un bastoncino su un pezzo di legno (2) e con l’uso del trapano ad arco (3).<br />

(2)<br />

Per ricordare<br />

• Con quale criterio sono stati<br />

suddivisi i periodi della <strong>Preistoria</strong>?<br />

• Quali sono le Età principali<br />

nelle quali è suddivisa la<br />

<strong>Preistoria</strong>?<br />

30000 anni fa<br />

10 000 anni fa<br />

N E O L I T I C O<br />

fine IV millennio a.C.<br />

Per ricordare<br />

• Che cosa ha imparato l’uomo<br />

durante l’Età paleolitica?<br />

• Come vivevano gli uomini del<br />

Paleolitico?<br />

6 CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA © ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS<br />

(3)<br />

200 000<br />

anni fa<br />

100 000 anni fa<br />

Uomo di<br />

Neandertal<br />

Homo<br />

sapiens<br />

Propulsore in osso<br />

per la caccia e, sopra,<br />

la visualizzazione<br />

del suo utilizzo.


SCOPERTE E INVENZIONI NEL PALEOLITICO<br />

Nel corso dei millenni, gli uomini del Paleolitico fecero importanti scoperte e invenzioni.<br />

Per migliorare le loro attività, fabbricarono strumenti di pietra e di osso:<br />

lance e pugnali, propulsori per la caccia. Un passo fondamentale per la costruzione<br />

della società fu la capacità di utilizzare il fuoco, che permise di migliorare<br />

l’esistenza quotidiana.<br />

È stato inoltre accertato che già nel Paleolitico gli<br />

uomini vivevano in gruppi sociali e utilizzavano il<br />

linguaggio per comunicare tra loro; praticavano la<br />

sepoltura e il culto dei defunti. Manifestazione raffinata<br />

di queste prime forme di cultura fu la nascita<br />

dell’arte; essa si espresse soprattutto attraverso le<br />

piccole statue delle cosiddette “Veneri”, che attraverso<br />

figure femminili richiamavano la fecondità della natura,<br />

e i cicli pittorici e i graffiti delle pareti<br />

delle grotte, come quelle di Altamira (Spagna)<br />

e di <strong>La</strong>scaux (Francia).<br />

L’ arte preistorica rispondeva a un bisogno<br />

di comunicazione, ma aveva probabilmente<br />

anche un significato magico:<br />

evocare situazioni perché si realizzassero.<br />

Per ricordare<br />

<strong>La</strong> Venere di Willendorf, rinvenuta in Austria e<br />

risalente a circa 20 000 anni fa.<br />

Le “Veneri” sono tipiche statuette paleolitiche di<br />

divinità femminili, scolpite per propiziare la fecondità.<br />

L’UOMO NEL NEOLITICO<br />

© ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS<br />

• Che cosa fece l’uomo del Paleolitico per migliorare<br />

le proprie attività?<br />

• Quali altre caratteristiche erano tipiche degli uomini<br />

del Paleolitico?<br />

• Quali significati aveva l’arte preistorica?<br />

A partire da 10 000-8 000 anni fa circa, gli uomini non si limitarono<br />

più a raccogliere e a cacciare sfruttando le risorse spontanee<br />

del territorio, ma impararono a produrre il cibo attraverso<br />

l’agricoltura e l’allevamento. Poiché dovevano lavorare i campi<br />

e attendere la maturazione dei frutti, essi divennero sedentari e<br />

si costituirono in villaggi organizzati, in genere composti di<br />

piccoli agglomerati.<br />

Non mancarono, tuttavia, centri di dimensioni notevoli in<br />

zone fertili e luoghi in cui la popolazione cresceva in modo<br />

consistente: Gerico (Palestina), per esempio, nel 7000 a.C. contava<br />

circa 4 000 abitanti.<br />

L’evoluzione fondamentale<br />

dell’abitazione nel Paleolitico<br />

fu dalla grotta naturale alla<br />

capanna circolare.<br />

Per ricordare<br />

• Quale fenomeno rivoluzionario accadde a partire da 10 000 anni fa?<br />

• Quali trasformazioni portarono l’agricoltura e l’allevamento?<br />

• Dove sorsero i centri abitati più grandi?<br />

Ricostruzione del villaggio neolitico e di una casa<br />

di Çatal Hüyük, in Anatolia (Turchia).<br />

CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA<br />

7


LA PRIMA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA<br />

Una svolta decisiva nel lavoro agricolo fu dovuta, verso la fine del Neolitico,<br />

all’invenzione dell’aratro, con il quale si rompevano e si rivoltavano le zolle.<br />

Circa 8 500 anni fa, poi, l’uomo scoprì che l’argilla, impastata e poi cotta, si<br />

trasformava in un nuovo materiale, la ceramica, utile a costruire recipienti di<br />

forme e di grandezze diverse, adatti a contenere tutti i tipi di alimenti, anche<br />

quelli liquidi.<br />

Fu proprio nell’ambiente dei vasai che fece la sua comparsa la ruota (IV millennio<br />

a.C.), in quanto la ceramica veniva modellata dalle mani del vasaio su un perno<br />

fissato su un disco di pietra girevole, il tornio. Forse osservando il tornio,<br />

l’uomo ebbe l’intuizione di applicare la ruota girevole alla slitta, ottenendo il carro.<br />

Questa invenzione segnò l’inizio della rivoluzione nei trasporti, nel commercio<br />

e in campo militare.<br />

L’invenzione del telaio, poi, permise di sviluppare la tecnica della filatura e<br />

della tessitura del lino e della lana, che si producevano grazie all’agricoltura e all’allevamento.<br />

Gli uomini del Neolitico impararono inoltre a lavorare e a modellare i metalli:<br />

prima il rame, poi il bronzo e infine il ferro.<br />

ARTE E RELIGIONE<br />

Per ricordare<br />

Durante il Neolitico si moltiplicarono anche le manifestazioni artistiche e religiose, sempre legate<br />

tra loro. Significato religioso dovevano avere i grandiosi monumenti in pietra, i megaliti, rinvenuti<br />

in varie parti d’Europa. Il complesso megalitico più famoso è quello di Stonehenge, in Gran Bretagna.<br />

Anche in Italia si sono trovati importanti siti archeologici dell’Età neolitica. Conosciuti in tutto il<br />

mondo e patrimonio dell’UNESCO sono le incisioni rupestri della Valcamonica (Brescia): le più<br />

antiche risalgono al Neolitico; poi, per secoli, i Camuni hanno continuato a tracciare sulle pietre<br />

della valle figure sacre, uomini, animali, carri, attrezzi, armi e mappe dei loro insediamenti.<br />

Quando all’alba il Sole attraversava i triliti allineati,<br />

colpendo la Heel Stone, era l’inizio dell’estate<br />

(Solstizio d’estate, 21 giugno).<br />

L’area sacra, forse<br />

accessibile solo ai sacerdoti,<br />

era delimitata da un argine e da un fossato.<br />

Quando all’alba il Sole attraversava i due triliti agli<br />

estremi del semicerchio interno era l’inizio dell’inverno<br />

(Solstizio d’inverno, 21 dicembre).<br />

Per mezzo di una pietra<br />

inserita nelle buche e<br />

spostata ogni anno,<br />

era possibile<br />

prevedere quanti anni<br />

mancassero all’eclissi.<br />

• Che cosa provocò una svolta decisiva<br />

nel lavoro agricolo?<br />

• Come si otteneva la ceramica? A<br />

che cosa serviva?<br />

• Come si arrivò all’invenzione della<br />

ruota? Perché fu importante?<br />

• A che cosa serviva il telaio?<br />

• Quali metalli venivano lavorati<br />

nel Neolitico?<br />

Heel Stone (pietra<br />

del calcagno):<br />

il menhir<br />

posto all’inizio<br />

del viale<br />

d’accesso.<br />

<strong>La</strong>vorazione al tornio.<br />

Per ricordare<br />

• Quali altre caratteristiche<br />

sono legate al periodo<br />

Neolitico?<br />

• Dove sono state ritrovate,<br />

in Italia, importanti<br />

testimonianze<br />

dell’arte neolitica?<br />

Ricostruzione<br />

del complesso<br />

monumentale<br />

di Stonehenge<br />

8 CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA © ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS


© ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS<br />

Protagonisti<br />

ÖTZI, IL PASTORE/GUERRIERO DELLE ALPI<br />

IL RITROVAMENTO<br />

Il 19 settembre 1991 due alpinisti tedeschi, percorrendo il ghiacciaio del Similaun,<br />

a 3 278 m di quota, scoprirono una mummia che giaceva in una pozza di ghiaccio<br />

semidisciolto. Le basse temperature del ghiacciaio ne avevano favorito la conservazione.<br />

<strong>La</strong> notizia del ritrovamento suscitò scalpore, perché mai a quell’altitudine e nella<br />

zona alpina si erano trovati reperti umani tanto integri. <strong>La</strong> mummia fu portata<br />

ad Innsbruck e fu chiamata dagli Austriaci Ötzi, dal nome della valle vicina<br />

al Similaun (valle di Ötzal). Per sei anni fu studiata da circa 150 scienziati di<br />

undici Paesi diversi. Grazie ad analisi mediche, chimiche, radiologiche e all’ausilio<br />

di molte scienze si poté giungere ad alcune conclusioni sicure sul<br />

tempo, sul modo di vivere e sulle cause della morte dell’uomo del Similaun.<br />

CHI ERA ÖTZI?<br />

Ötzi era un uomo di 35-40 anni, alto circa 1 m e 60 cm; aveva i capelli<br />

castani e gli occhi grigio-blu, come rivelano le pupille, che si sono conservate.<br />

Le analisi al carbonio 14 hanno stabilito che il guerriero visse in<br />

un tempo compreso tra il 3325 e il 3108 a.C.<br />

<strong>La</strong> scoperta di una punta di freccia conficcata nella spalla sinistra ha<br />

spinto gli studiosi a modificare la prima ipotesi che fosse un pastore. Ora<br />

si ritiene che Ötzi fosse un guerriero di alto rango e che sia stato colpito<br />

alle spalle da un nemico. Ferito e inseguito, avrebbe cercato di scappare<br />

portandosi in alta quota. Qui, ormai sfinito, sarebbe morto per dissanguamento.<br />

Indagini recenti avanzano inoltre l’ipotesi che, dopo essere stato ferito<br />

con la freccia, Ötzi sia stato colpito con forza alla testa dai suoi inseguitori.<br />

Caduto all’indietro, sarebbe poi stato girato sulla schiena per togliergli<br />

la freccia (forse per impedire che venisse identificato il clan che lo aveva ucciso).<br />

Ciò spiegherebbe la posizione in cui è stato rinvenuto, con il viso rivolto<br />

verso il basso e il braccio sinistro sotto il corpo.<br />

Morì a fine estate, come si deduce da due susine mature che sono state<br />

trovate vicino al suo corpo e da foglie di platano che dovevano essere ancora<br />

verdi, secondo l’indagine chimica.<br />

L’AMBIENTE E LE ATTIVITÀ<br />

I vestiti, le calzature e numerosi oggetti che gli appartenevano hanno<br />

rivelato la sua condizione di vita. Ötzi viveva in un villaggio di agricoltori<br />

e di allevatori del fondovalle, dove crescevano alberi di tasso, nocciolo,<br />

larice e betulla. Egli, infatti, aveva presso di sé un arco di legno<br />

di tasso, portava una gerla di legno di nocciolo; anche<br />

la faretra (il contenitore delle frecce) era di pelle, rinforzata<br />

da stecche di nocciolo. Alla cintura Ötzi aveva un<br />

barattolo di corteccia di betulla. Nel villaggio si allevavano<br />

animali, come si nota dalle scarpe di vitello,<br />

dai gambali, dal cappello; portava un giubbetto di<br />

pelli di cervo, materiale fornito dalla caccia.<br />

Delle dodici frecce che aveva nella faretra solo<br />

due sono rifinite, le altre sono prive di<br />

punta e anche l’arco non è del tutto lavorato.<br />

L’ ascia di rame conferma che fosse un uomo<br />

di rango elevato.<br />

CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA<br />

9


Attivazioni didattiche<br />

Anche noi storici<br />

Conoscere eventi e fenomeni storici<br />

1. Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F). V F<br />

a. <strong>La</strong> <strong>Preistoria</strong> è il periodo che precede la nascita della scrittura.<br />

b. Gli ominidi erano mammiferi dalla postura eretta e dall’andatura bipede.<br />

c. L’Homo habilis era in grado di fabbricare i primi strumenti in pietra.<br />

d. L’Homo erectus fu il primo a raggiungere l’Asia.<br />

e. I primi resti dell’Uomo di Neandertal sono stati trovati in Spagna.<br />

f. L’Homo sapiens è l’antenato diretto dell’uomo attuale.<br />

g. L’Homo sapiens restò confinato nel territorio africano.<br />

h. Lucy è lo scheletro di Homo sapiens.<br />

Orientarsi nel tempo<br />

2. Inserisci le informazioni mancanti.<br />

a. Il Paleolitico si estende da ................................ a ................................<br />

b. Il Mesolitico si estende da ................................ a ................................<br />

c. Il Neoltico si estende da ................................ a ................................<br />

[5 000 anni fa - 10 000 anni fa - comparsa di Homo habilis - 8 000 anni fa]<br />

Conoscere eventi e fenomeni storici<br />

3. Completa il testo con le informazioni mancanti.<br />

L’Età paleolitica durò ……………......……….; l’uomo ha imparato progressivamente ad …………….....……., escogitando le soluzioni<br />

ai problemi della …………….....…….: procurarsi il …….....……., difendersi da …………….....……., organizzare la<br />

…………….....……. e sociale. Gli uomini del Paleolitico conducevano una vita …………….....……., alla ricerca di territori con<br />

abbondanza di cibo, riparandosi in grotte naturali o costruendo …………….....……. e vivendo di …………….....…….,<br />

…………….....……. e della …………….....……. di frutti, radici ed erbe spontanee.<br />

[a. sopravvivenza - b. vita familiare - c. pesca - d. adattarsi all’ambiente - e. capanne - f. più di due milioni di anni -<br />

g. caccia - h. i pericoli naturali - i. raccolta - l. nomade - m. cibo]<br />

Conoscere eventi e fenomeni storici<br />

4. Indica con X la risposta corretta tra quelle proposte.<br />

a. Per migliorare le loro attività, gli uomini del Paleolitico fabbricarono<br />

1. strumenti in bronzo.<br />

2. strumenti di pietra e ossa.<br />

b. Nel Paleolitico, il fuoco<br />

1. non era stato ancora scoperto.<br />

2. migliorò la vita quotidiana.<br />

c. Le “Veneri” erano<br />

1. piccole statue raffiguranti figure femminili.<br />

2. rudimentali ritratti su pietra.<br />

d. I cicli pittorici e i graffiti erano vergati<br />

1. su lunghi pannelli di legno.<br />

2. sulle pareti delle grotte.<br />

10 CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA © ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS


Conoscere eventi e fenomeni storici<br />

5. Completa il testo con le informazioni mancanti.<br />

Nel Neolitico, l’uomo imparò a ……………......………. attraverso l’ ……………......…… e l’ ……………......……….: questo portò<br />

alla costituzione in ……………......………. e a un tipo di vita ……………......………., necessaria per poter lavorare i campi e attendere<br />

la maturazione dei frutti. Nonostante i villaggi fossero composti da ……………......……, presso le zone più<br />

……………......………. sorgevano centri di ……………......………. e densamente popolati, come ……………......………..<br />

[a. produrre il cibo - b. allevamento - c. agricoltura - d. villaggi organizzati - e. sedentaria/stanziale - f. piccoli agglomerati -<br />

g. fertili - h. notevoli dimensioni - i. Gerico]<br />

Conoscere eventi e fenomeni storici<br />

6. Indica con X la risposta corretta tra quelle proposte.<br />

a. Verso la fine del Neolitico, il lavoro agricolo conobbe una svolta a causa<br />

1. dell’introduzione dell’aratro. 2. di radicali mutamenti climatici.<br />

b. L’argilla impastata e cotta veniva usata per<br />

1. costruire recipienti in ceramica. 2. costruire abitazioni.<br />

c. L’invenzione della ruota derivò da<br />

1. l’osservazione del tornio usato dai vasai. 2. l’imitazione delle forme della natura.<br />

d. L’inizio della rivoluzione dei trasporti è segnata da<br />

1. il carro. 2. un capillare sistema stradale.<br />

Ricavare informazioni da un documento iconografico<br />

7. Osserva attentamente l’immagine e rispondi alle domande.<br />

1. Che cosa sono i megaliti? .......................................................................................................................................................................<br />

2. Dove si trova il complesso di Stonehenge? .........................................................................................................................................<br />

3. Per quale ragione i triliti sono allineati? ...............................................................................................................................................<br />

4. Che cosa delimita il fossato? ..................................................................................................................................................................<br />

5. Per quale scopo venivano utilizzate le buche? ...................................................................................................................................<br />

© ISTITUTO ITALIANO EDIZIONI ATLAS<br />

CAPITOLO 1 - LA PREISTORIA<br />

A ttivazioni didattiche<br />

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