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IL SOLE.pdf - I.T.C. Zanon

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LEZIONI DI SCIENZE DELLA NATURA – <strong>IL</strong> <strong>SOLE</strong><br />

Il Sole è una potentissima fonte di energia: in un solo secondo ne emette più di quanta l’intera umanità ne<br />

abbai consumata in tutta la sua storia. Quanto durerà il “carburante” Sole? La trasformazione dell’idrogeno in<br />

elio è in atto da almeno quasi 5 miliardi di anni e si ritiene che ne saranno necessari altrettanti prima che<br />

tutto l’idrogeno del nucleo si trasformi in elio.<br />

protuberanze<br />

macchie solari<br />

Intorno al nucleo è presente al zona radiativa, un guscio spesso circa 500 000km, costituito da gas<br />

che assorbono ed emettono energia, senza che possano avvenire reazioni nucleari, perché la<br />

temperatura è inferiore a quella del nucleo. Quindi l’energia prodotta nel nucleo viene assorbita dagli atomi<br />

di gas che la emettono verso l’esterno.<br />

A circa 200 000 km dalla superficie del Sole è presente un involucro gassoso, la zona convettiva, in<br />

cui il trasporto di energia avviene per grandi movimenti convettivi. La zona convettiva è attraversata da<br />

grandi flussi di materia calda, che salgono dalla zona radiativi verso la superficie solare e risprofondano<br />

dopo essere stati raffreddati. ha uno spessore di circa 100 000 km.<br />

La fotosfera è l’involucro gassoso esterno, spesso 300 – 400 km, che irradia la luce del Sole. Ha<br />

una temperatura di circa 5500 °C che corrisponde alla lunghezza d’onda del giallo, il colore di cui ci<br />

appare il Sole. Quando si osserva direttamente il Sole ad occhio nudo, la fotosfera ci appare liscia ed<br />

uniforme. Ma basta un piccolo telescopio, anche amatoriale (Attenzione ad oscurare l'oculare utilizzando un<br />

filtro solare! Si rischiano gravi danni alla vista!), o meglio la proiezione dell'immagine ingrandita su uno<br />

schermo, per accorgersi che la fotosfera possiede una struttura a granuli costituiti da masse di gas più<br />

calde delle zone circostanti. Le dimensioni dei granuli sono dell'ordine di<br />

700 km. Nei granuli la materia risale e nelle zone circostanti discende. La<br />

velocità di questi moti varia da 1 a 2 km/sec.<br />

Per questo motivo si pensa che la granulazione sia la manifestazione<br />

prof. Loredana DEL FABBRO<br />

docente di SCIENZE DELLA MATERIA E SCIENZE DELLA NATURA ITC “A.ZANON” UDINE<br />

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