La Finanza Sociale Che cos'è la Finanza Sociale e quali ... - Dolceta
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<strong>La</strong> <strong>Finanza</strong> <strong>Sociale</strong><br />
<strong>La</strong> <strong>Finanza</strong> <strong>Sociale</strong> è una complesso di attività finanziarie che vengono operate da istituzioni in<br />
grado di rispondere a bisogni di tipo sociale. Questi bisogni difficilmente troverebbero risposta da<br />
parte delle istituzioni finanziarie tradizionali.<br />
<strong>Che</strong> cos’è <strong>la</strong> <strong>Finanza</strong> <strong>Sociale</strong> e <strong>quali</strong> istituzioni operano in essa?<br />
<strong>La</strong> finanza sociale genera prosperità evitando che individui e famiglie economicamente<br />
svantaggiate ne siano escluse. Chi ha una buona idea imprenditoriale ma pochi soldi per realizzar<strong>la</strong><br />
difficilmente riesce a reperire un finanziamento presso una banca tradizionale. Potrebbe però<br />
trovare ascolto e credito presso una istituzione che opera nel<strong>la</strong> finanza sociale. Quindi, in generale,<br />
le organizzazioni e le istituzioni che operano in questo comparto forniscono servizi finanziari<br />
soprattutto a coloro che non ne sarebbero esclusi se si rivolgessero ai canali tradizionali. Queste<br />
organizzazioni sono in genere indipendenti dalle pubbliche amministrazioni e nascono per iniziativa<br />
di soggetti privati, sia individui che organizzazioni non-profit.<br />
In Italia, le principali istituzioni/strumenti del<strong>la</strong> finanza sociale sono i seguenti:<br />
Le Banche di Credito Cooperativo e le Casse Rurali sono istituti di credito di piccole<br />
dimensioni che forniscono servizi finanziari a famiglie ed a piccole-medie imprese. Le<br />
caratteristiche del<strong>la</strong> loro azione sono <strong>la</strong> cooperazione, <strong>la</strong> mutualità ed il localismo (si veda il<br />
paragrafo seguente). Le Banche di Credito Cooperativo e le Casse Rurali al<strong>la</strong> fine del 2008<br />
in Italia sono 439 ed operano in 2.576 comuni con 4.044 sportelli (l’11,9% degli sportelli<br />
bancari in Italia).<br />
Banca Etica: si tratta di una organizzazione che ha per fine quello di gestire il risparmio<br />
orientandolo verso le iniziative economiche che perseguono finalità sociali e che operano<br />
nel pieno rispetto del<strong>la</strong> dignità umana e del<strong>la</strong> natura. <strong>La</strong> banca è stata fondata da 22<br />
organizzazioni no-profit ed ha 12 filiali in tutto il Paese. Al momento, l’Istituto ha circa<br />
30.000 soci e sostiene 3.400 progetti dell’economia solidale.<br />
Cooperative di finanza solidale. Queste cooperative di solito finanziano singoli, associazioni<br />
ed altre cooperative che sono escluse dall’accesso tradizionale al credito e che svolgono<br />
attività di rilevanza sociale, culturale ed ambientale.<br />
Microcredito: Per microcredito s'intende <strong>la</strong> concessione di finanziamenti di modesta entità<br />
tesi al<strong>la</strong> realizzazione di piccoli progetti imprenditoriali, a favore di categorie svantaggiate e<br />
di soggetti esclusi dal sistema del credito istituzionale. E’ uno strumento finalizzato allo<br />
sviluppo locale delle microimprese, anche a conduzione familiare. In Italia non esistono<br />
istituti di credito specializzati in questo tipo di attività. Tuttavia, alcune associazioni di<br />
artigiani e piccoli imprenditori hanno sig<strong>la</strong>to convenzioni con le banche tradizionali per<br />
favorirne lo sviluppo.
<strong>Che</strong> cosa sono le banche di credito cooperativo?<br />
Queste banche sono istituzioni finanziarie che fanno capo ad una cooperativa di persone. Esse<br />
differiscono dalle banche tradizionali e dalle altre istituzioni finanziarie per il fatto che i depositanti<br />
sono automaticamente membri del<strong>la</strong> cooperativa e, quindi, proprietari del<strong>la</strong> banca. I membri<br />
eleggono gli amministratori in modo democratico sul<strong>la</strong> base del principio che ogni membro può<br />
esprimere un solo voto indipendentemente dall’entità dei fondi depositati. Inoltre, <strong>la</strong> banca può<br />
concedere prestiti solo ai membri del<strong>la</strong> cooperativa ed ai loro familiari ma non ad esterni. Questo<br />
vincolo rende <strong>la</strong> banca un istituto mutualistico.<br />
Le banche di credito cooperative possono essere viste come organizzazioni no-profit oppure come<br />
imprese che producono profitto per i loro proprietari ma che lo distribuiscono a questi nel<strong>la</strong> forma<br />
di tassi passivi più bassi sui prestiti e di tassi attivi più generosi sui depositi.<br />
In Italia, le banche cooperative hanno una rilevanza locale dal momento che ammettono come<br />
membri solo individui che risiedono in una determinate zona. L’accesso ai servizi del<strong>la</strong> banca viene<br />
tuttavia esteso ai familiari di ogni singolo membro.<br />
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle banche di credito cooperative e delle<br />
casse rurali?<br />
I vantaggi di questo tipo di banche sono i seguenti:<br />
Esse concentrano <strong>la</strong> propria attenzione sui bisogni delle comunità locali e delle piccole<br />
imprese, soprattutto di quelle che operano nell’artigianato e nell’agricoltura. Per converso, il<br />
fine delle banche tradizionali è quello di generare profitto per i managers e per gli azionisti.<br />
Esse sono presenti sul territorio in modo capil<strong>la</strong>re mentre le banche tradizionali spesso non<br />
hanno filiali nelle piccolo comunità e nelle aree rurali.<br />
Esse sono di solito coinvolte nei problemi delle comunità locali e partecipano al<strong>la</strong> loro<br />
soluzione.<br />
Esse sono in grado di valutare le capacità e l’impegno di coloro che richiedono un prestito<br />
sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> loro storia personale e delle informazioni sul<strong>la</strong> loro famiglia. Per converso,<br />
le banche tradizionali valutano <strong>la</strong> solvibilità degli individui attraverso criteri impersonali che<br />
spesso conducono a decisioni troppo prudenziali.<br />
Un ulteriore vantaggio del<strong>la</strong> dimensione contenuta e dell’organizzazione locale è dato dal<strong>la</strong><br />
capacità di decidere velocemente in merito al<strong>la</strong> richiesta di un prestito. Le banche<br />
tradizionali, invece, sono più burocratizzate e <strong>la</strong> decisione finale arriva di solito dopo alcune<br />
settimane.<br />
Infine, essendo queste banche di picco<strong>la</strong> dimensione sono ovviamente più capaci di<br />
comprendere i bisogni ed i problemi dei piccoli imprenditori.
Gli svantaggi sono invece i seguenti:<br />
<strong>La</strong> loro dimensione contenuta non consente loro di finanziare progetti di investimento di una<br />
certa rilevanza anche quando sarebbe conveniente farlo.<br />
Inoltre, sempre <strong>la</strong> loro ridotta dimensione implica una minore attenzione da parte degli<br />
istituti di vigi<strong>la</strong>nza – in Italia, <strong>la</strong> vigi<strong>la</strong>nza è esercitata dal<strong>la</strong> Banca d’Italia – per cui è<br />
maggiore il rischio di cattiva gestione o, addirittura, di comportamenti fraudolenti da parte<br />
degli amministratori.<br />
Infine, esse non possono essere competitive con le banche tradizionali in tutti quei servizi<br />
per i <strong>quali</strong> <strong>la</strong> piccolo dimensione è uno svantaggio. Si pensi, ad esempio, ai costi legati al<strong>la</strong><br />
fornitura di servizi on line. Le banche tradizionali possono “spalmare” questi costi su<br />
milioni di clienti mentre le banche cooperative locali dovrebbero imputarli a poche migliaia<br />
di utenti con il risultato di rendere tali servizi eccessivamente costosi.<br />
Glossario<br />
Solvibilità: <strong>la</strong> solvibilità di un individuo o di una impresa è <strong>la</strong> capacità di ripagare i debiti<br />
contratti in passato. Una banca effettua un prestito se valuta positivamente <strong>la</strong> solvibilità<br />
futura del richiedente.<br />
Further reading:<br />
L. Becchetti, Il microcredito, Il Mulino, 2008;<br />
L. Becchetti e L. Paganetto, <strong>Finanza</strong> etica. Commercio equo e solidale. Donzelli, 2003.<br />
Links:<br />
http://www.microcredit.it<br />
http://www.creditocooperativo.it<br />
http://www.mag2.it<br />
http://www.rsfsocialfinance.org<br />
http://ec.europa.eu/internal_market...<br />
Link al modulo 2:<br />
http://www.dolceta.eu/italia/Mod2/<br />
Altre schede di interesse (links alle seguenti schede didattiche):<br />
Le Banche | Rischio
{{{What is Social Finance and what types of institutions does it involve?}}}<br />
Social Finance generates an inclusive prosperity and its primary goal is the creation and<br />
development of social capital that benefits all, particu<strong>la</strong>rly those who were otherwise excluded and<br />
neglected. Social Finance includes a range of organisations and institutions providing financial<br />
services to those who had no access to commercial finance. These organisations are generally<br />
independent of state authorities or public policy initiatives and their funding comes from many<br />
sources including: local investors, charities and charitable foundations, faith-based organisations,<br />
local governments, companies and various donors.<br />
Social Finance includes the following types of organisations:<br />
-* Credit Unions – which are co-operative, non-profit financial institutions whose members save in<br />
form of shares, which are then used for re-lending,<br />
-* Micro Finance Funds – providing small loans to small businesses and individuals without<br />
reliance on conventional col<strong>la</strong>teral and credit-rating,<br />
-* Mutual Guarantee Funds – which are associations of small and medium-size businesses that are<br />
pooling savings in order to borrow more,<br />
-* Community Loan Funds – usually owned and controlled by local communities and making<br />
capital avai<strong>la</strong>ble to community regeneration projects whose loans are often used to leverage<br />
additional capital,<br />
-* Community Venture Capital Funds – simi<strong>la</strong>r to conventional venture capital funds but dedicated<br />
to projects with certain social mission,<br />
-* Socially responsible Investment Funds – investing in companies with social or ethical mission.<br />
{{{What are Credit Unions?}}}<br />
Credit Unions are co-operative financial institutions privately owned and controlled by their<br />
members. They differ from commercial banks and other financial institutions by the fact that<br />
members who have accounts in the credit union are also its owners who have a right to elect board<br />
of directors in a democratic “one person – one vote” system regardless of the amount of money<br />
invested. Only members of a credit union may deposit or borrow money from it.<br />
Credit unions may be viewed as non-profit organisations, or as for-profit enterprises making profit<br />
for their members who receive it in the form of reduced interest rates on loans or as dividends paid<br />
on savings (which are usually taxed as ordinary income).<br />
Credit unions usually follow the principle “once a member – always a member”, which allows<br />
current membership to continue even if an individual no longer <strong>quali</strong>fies as a member (having<br />
changed a profession or moved outside the area). However they may have a right to expel a member<br />
who causes a financial loss or commits a crime. Also members who voluntarily terminated their<br />
membership may not be allowed to rejoin the credit union.
Credit Unions may serve a specific employee group (i.e. teachers) or anyone who lives and works<br />
or studies within a certain area. The membership is often extended to the family and re<strong>la</strong>tives of a<br />
member.<br />
The majority of credit unions provide services to individual consumers, but there are also Corporate<br />
Credit Unions serving the needs of credit unions with operational support, clearing of funds,<br />
product and service delivery etc.<br />
{{{What are the advantages and disadvantages of Credit Unions?}}}<br />
Credit Unions and Community Banks offer the following advantages to their customers:<br />
-* they focus attention on the needs of local communities, businesses and farmers (unlike<br />
commercial banks aimed at generating profits for their managers and shareholders),<br />
-* they channel most of their loans to local people and businesses (unlike commercial banks that<br />
may invest their funds anywhere),<br />
-* they are generally accessible to their customers (members) on site (unlike commercial banks that<br />
may not have branches in small towns or rural areas),<br />
-* they are usually deeply involved in the affairs of local communities,<br />
-* they are willing to consider character, family history and discretionary spending in their loan<br />
policy (unlike commercial banks which often apply impersonal criteria like credit scoring to all loan<br />
decisions without regard to individual circumstances),<br />
-* they offer fast decision-making on business loans, because decisions are made locally (unlike in<br />
commercial banks which often convene loan approval committees),<br />
-* being small businesses themselves they better understand the needs and problems of small<br />
business owners.<br />
On the other hand their disadvantages and risks for customers include the following:<br />
-* deposits in credit unions and community banks are often not guaranteed (or insured) by the state<br />
institutions (unlike deposits in commercial banks in many countries), although they may be insured<br />
in other form (e.g. by a specialised insurance company owned by credit unions)<br />
-* due to their small size and less oversight from supervisory institutions they are more likely to go<br />
bankrupt as a result of financial problems or fraud,<br />
-* often they cannot be competitive with commercial banks in terms of range and <strong>quali</strong>ty of<br />
services, especially in the area of electronic banking (ATM network, internet access etc.).<br />
{{{Glossary:}}}<br />
Venture capital – Socially responsible investing<br />
{ {{To add by national teams}} }<br />
{{{Further reading:}}}<br />
_ B. Balkenhof, Credit Unions and The Poverty Challenge, Inter. <strong>La</strong>bour Office, Geneva 1999;<br />
_ J. Carroll Moody & Gilbert C. Fite, The Credit Union Movement: Origins and Development.<br />
Kendall/Hunt Publishing Co., Dubuque, Iowa 1984;<br />
_ P. Collier, Social Capital and Poverty, Oxford University Press, 1998;
_ Ian MacPherson, Hands Around the Globe: A History of the International Credit Union<br />
Movement and the Role and Development of the World Council of Credit Unions, Inc. Horsdal &<br />
Scubart Publishers Ltd, 1999;<br />
_ G. Smith, Money, Banking and Financial Intermediation, D.C. Heath & Co., Lexington 1991;<br />
{ {{To provide/add by national teams}} }<br />
{{Web links to relevant texts and sites:}}<br />
- [->http://www.socialfinance.org.uk]<br />
- [->http://www.rsfsocialfinance.org]<br />
- [->http://www.cdsofi.org]<br />
- [->http://www.communitybanking.org.uk]<br />
- [->http://www.icba.org]<br />
- [->http://ec.europa.eu/internal_market/fin-net/index_en.htm]<br />
{ {{To provide/add by national teams}} }<br />
{{Links to Module 2:}}<br />
- [->http://www.dolceta.eu/united-kingdom/Mod2/index.php]<br />
{ {{To provide/add by national teams}} }<br />
{{Cross references to other factsheets in Module 7:}}<br />
[Banking->rub3] | [Loans avai<strong>la</strong>ble for students->rub17] | [Making a comp<strong>la</strong>int->rub20] | [Risk-<br />
>rub18]