1 2 N «L' - Palumbo Editore
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MODULO TEMATICO INTERDISCIPLINARE Scienza ed etica<br />
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La scoperta dell’ambiguità della scienza<br />
La scienza genera mostri Il carattere retrospettivo del racconto<br />
accentua il giudizio del protagonista-narratore, fortemente limitativo<br />
nei confronti della scienza. Il suo esempio ha una forte carica<br />
attuale: vuole infatti dimostrare «quanto sia pericoloso l’acquisto<br />
della scienza», non perché questa sia usata a scopi malvagi.<br />
Frankenstein non è uno scienziato pazzo, anzi è straordinariamente<br />
“sano”. Egli crede sino in fondo nell’entusiasmo e nella libertà del-<br />
La violazione del limite Il peccato commesso da Frankenstein<br />
è quello di forsennato orgoglio, lo stesso per cui il mitico Prometeo,<br />
avendo rapito il fuoco agli dei per donarlo agli uomini, fu condannato<br />
a un eterno tormento. Come anche l’Ulisse dantesco, ha violato<br />
il limite assegnato alla natura umana. Frankenstein è dunque uno<br />
scienziato che trasgredisce un divieto etico-religioso, perciò il suo operare<br />
assume un carattere diabolico. La segretezza del laboratorio, lo<br />
sfondo notturno, il cimitero illuminato da lune spettrali, la bruttezza<br />
stessa della nuova creatura, tutto evoca simbolicamente un orrore satanico.<br />
Un senso di morte e di distruzione incombe sulla sua opera e<br />
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4<br />
GUIDA ALLA LETTURA<br />
ESERCIZI<br />
Analizzare e interpretare<br />
Quali moventi spingono Frankenstein a creare un uomo<br />
artificiale?<br />
Dopo il successo dell’impresa, lo scienziato è ossessionato<br />
dal senso di colpa. Trova nel testo i punti in cui questo<br />
si manifesta.<br />
Il passaggio dall’entusiasmo all’orrore è motivato da fattori<br />
esterni? Che significato assume l’incubo notturno?<br />
Il giudizio fortemente limitativo sulla scienza può essere<br />
collegato al contesto storico in cui visse l’autrice (rivoluzione<br />
industriale)? In che modo?<br />
M1<br />
on line<br />
T1 Mary Shelley ~ Frankenstein, ovvero il Prometeo moderno<br />
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la ricerca. Dedito anima e corpo alla scienza pensa di lavorare a<br />
servizio dell’umanità. Immagina, come Bacone, esseri «eccellenti e<br />
felici», la gloria che avrebbe accompagnato le sue scoperte se fosse<br />
riuscito a bandire le malattie dal corpo umano e a rendere l’uomo<br />
invulnerabile alla morte (eccetto quella violenta). Invece scopre<br />
di aver creato un mostro e la sua opera si conclude con una catastrofe.<br />
si esplicita nell’incubo notturno che angoscia Frankenstein proprio il<br />
giorno della nascita dell’ominide. Dopo le prime uccisioni commesse<br />
dalla sua creatura, lo scienziato è infatti ossessionato dall’idea di essere<br />
lui il vero colpevole. Il mostro in questo senso può essere l’oggettivazione<br />
del doppio malvagio e omicida, presente nell’intimo dello<br />
scienziato, anticipando lo sdoppiamento del dottor Jekyll e di mister<br />
Hyde nel romanzo di Stevenson. La storia presenta ancora grande vitalità<br />
per le paure odierne a cui dà corpo, paure legate al tema dell’eterogenesi<br />
dei fini, cioè del divario tra intenzioni nobili della scienza<br />
e gli effetti devastanti che ne possono seguire.<br />
Il “mostro” può essere:<br />
– simbolo degli effetti dell’industrialismo;<br />
– metafora della nuova, minacciosa classe operaia sorta<br />
dal lavoro di fabbrica;<br />
– oggettivazione degli impulsi distruttivi presenti nello scienziato.<br />
Sulla base del passo che hai letto, quale ipotesi sei in grado<br />
di motivare?<br />
Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese, La letteratura come dialogo [G.B. <strong>Palumbo</strong> <strong>Editore</strong>]<br />
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