propagazione gamica - prof. R. Andrei - appunti di agraria
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La La riproduzione<br />
riproduzione<br />
<strong>gamica</strong> <strong>gamica</strong> <strong>gamica</strong> <strong>gamica</strong> e e e e a<strong>gamica</strong> a<strong>gamica</strong> a<strong>gamica</strong> a<strong>gamica</strong><br />
nelle nelle piante piante<br />
Prof.R. <strong>Andrei</strong><br />
<strong>prof</strong>. <strong>Andrei</strong> R. 1
PROPAGAZIONE DELLE<br />
PIANTE<br />
La <strong>propagazione</strong> delle piante avviene secondo due in<strong>di</strong>rizzi<br />
fondamentali:<br />
• per via sessuata o <strong>gamica</strong> detta riproduzione<br />
riproduzione;<br />
• per via asessuata o a<strong>gamica</strong> o vegetativa detta moltiplicazione<br />
moltiplicazione;<br />
moltiplicazione<br />
moltiplicazione;<br />
LA RIPRODUZIONE<br />
Le piante si riproducono attraverso il seme, che è il prodotto<br />
dell’unione tra il gamete maschile e quello femminile: questo<br />
tipo <strong>di</strong> riproduzione si chiama gamaica o sessuata. In con<strong>di</strong>zioni<br />
pedoclimatiche adatte il seme germina.<br />
<strong>prof</strong>. <strong>Andrei</strong> R. 2
La riproduzione, ampiamente <strong>di</strong>ffusa in passato nelle piante<br />
arboree, attualmente utilizzata per:<br />
•Le specie forestali<br />
•Le specie arboree ornamentali<br />
•Portinnesti franchi: molto usati nelle drupacee, olivo<br />
e agrumi. Poco usati nelle pomacee<br />
•Miglioramento genetico
LIMITI NELL’IMPIEGO DEL SEME<br />
• ETEROZIGOSI: le piante ottenute per seme non riproducono le<br />
caratteristiche della pianta madre<br />
• CARATTERI GIOVANILI: le piante da frutto presentano nei<br />
primi anni <strong>di</strong> vita caratteri giovanili, foglie piccole,<br />
spinescenza, tar<strong>di</strong>va messa a frutto<br />
• ETEROGENEITA’ DEI SEMENZALI: <strong>di</strong>versa vigoria, <strong>di</strong>fformità<br />
resistenza ai parassiti, epoca messa a frutto, si ottiene quin<strong>di</strong><br />
un frutteto non omogeneo;<br />
• DORMIENZA – BASSA GERMINABILITA’
ALCUNI VANTAGGI DELLA PROPAGAZIONE GAMICA<br />
BUONA FFINITA’ D’INNESTO<br />
RIZOGENESI<br />
PIANTE ESENTI DA VIRUS
DORMIENZA<br />
I semi delle piante arboree presentano il fenomeno della<br />
dormienza, cioè un insieme <strong>di</strong> fattori che impe<strong>di</strong>scono la<br />
germinazione anche in con<strong>di</strong>zioni ambientali favorevoli.<br />
Nella maggior parte delle piante da frutto la D. dura qualche<br />
mese<br />
La DORMIENZA rappresenta un meccanismo <strong>di</strong> sopravvivenza .<br />
Dormienza<br />
ESOGENA<br />
ENDOGENA
• ESOGENA (esterna al<br />
seme)<br />
Fisica. I tegumenti del seme<br />
sono impermeabili<br />
all’acqua. Tecnica della<br />
scarificazione<br />
Chimica. Inibitori nel<br />
mesocarpo nelle parti<br />
prossime al seme<br />
ESOGENA (interna al<br />
seme)<br />
Morfologica. Incompleto<br />
sviluppo embrione<br />
Fisiologica. Causata da fattori<br />
interni che inibiscono la<br />
germinazione (alcaloi<strong>di</strong>,<br />
ABA, etilene ..ecc) rime<strong>di</strong>:<br />
vernalizzazione, trattamenti<br />
ormonali e termici.
La germinazione<br />
Per germinazione si intende il processo in cui il seme si<br />
‘risveglia’ dalla fase <strong>di</strong> DORMIENZA e l’embrione incomincia a<br />
svilupparsi fino a formare una nuova plantula. Molti semi, prima<br />
<strong>di</strong> poter iniziare a germinare, richiedono un periodo <strong>di</strong> riposo,<br />
durante il quale le loro attività metaboliche sembrano ferme. Tale<br />
fase prende il nome <strong>di</strong> quiescenza. Durante questo periodo, in<br />
realtà, i semi possono completare la propria maturazione La<br />
quiescenza è spesso necessaria perché il seme germini solo<br />
quando le con<strong>di</strong>zioni ambientali sono favorevoli.<br />
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Esempio <strong>di</strong> germinazione epigea ed ipogea
STRATIFICAZIONE<br />
Per favorire la germinazione dei semi si fa la stratificazione. I<br />
semi sono posti in un substrato umido costituito da sabbia,<br />
torba, agriperlite.<br />
Il rapporto fra seme ed substrato varia da 1/1 a 1/3<br />
La stratificazione è condotta a basse temperature<br />
(vernalizzazione) compresa fra 2 e 6 °C, <strong>di</strong>rettamente<br />
all’aperto in buche o cassoni
Sequenza <strong>di</strong> immagini che illustrano la tecnica <strong>di</strong> stratificazione in sabbia per<br />
invernalizzazione, in questo caso <strong>di</strong> semi <strong>di</strong> Prunus tomentosa; i semi tolti dalla confezione<br />
vengono posti in uno strato <strong>di</strong> sabbia <strong>di</strong> fiume umida, dentro un contenitore monouso <strong>di</strong><br />
alluminio per alimenti e ricoperti da un secondo strato <strong>di</strong> sabbia; il contenitore è<br />
successivamente chiuso ed il tutto, dopo avere annotato sul coperchio tipo <strong>di</strong> essenza e<br />
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data <strong>di</strong> confezionamento, è posto in frigo a 4° C per il periodo adeguato
Le piante arboree, quelle ornamentali e molte orticole, non vengono quasi mai seminate in<br />
pieno campo, ma in un apposito settore dell’azienda chiamato semenzaio. Il semenzaio può<br />
essere un appezzamento all’aperto, oppure all’interno <strong>di</strong> una serra, dove la possibilità <strong>di</strong><br />
controllo delle con<strong>di</strong>zioni climatiche permette anche l’anticipazione della semina. Le attuali<br />
tecniche <strong>di</strong> coltivazione in semenzaio prevedono la semina in contenitori <strong>di</strong> vario tipo, che<br />
facilitano poi le successive fasi <strong>di</strong> trapianto.<br />
Particolare attenzione deve essere posta nella scelta o<br />
nella preparazione del terriccio da utilizzare in<br />
semenzaio. Esso deve essere soffice, esente da<br />
microrganismi patogeni e da semi da malerbe, in grado<br />
<strong>di</strong> conservare il giusto tenore <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà e<br />
sufficientemente ricco <strong>di</strong> sostanze nutritive.<br />
Alveoli-Seminiere<br />
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Per ridurre la dormienza si può ricorrere a <strong>di</strong>verse<br />
tecniche:<br />
• Trattamenti con gibberelline<br />
• Scarificatura e rottura tegumenti<br />
• Immersione del seme in acqua per 10 – 12 ore al fine<br />
<strong>di</strong> eliminare le sostanze inibitrici ed intenerire i<br />
tegumenti<br />
• Trattamento dei semi con sostanze acide o con<br />
soluzioni alcaline
Fasi della germinazione<br />
Nella fase <strong>di</strong> germinazione si considerano<br />
quattro momenti: momenti<br />
1. Imbibizione del seme, dove si verifica l’assorbimento<br />
dell’acqua e l’ingrossamento del seme<br />
2. Attivazione dei processi metabolici, dove l’acqua penetrata<br />
permette alle cellule dell’embrione <strong>di</strong> intensificare le attività<br />
vitali, aumentando la respirazione e la sintesi delle proteine;<br />
3. Divisione cellulare, dove le cellule embrionali si <strong>di</strong>vidono<br />
con una certa intensità:<br />
4. Accrescimento e avanzamento dove l’embrione<br />
s’ingran<strong>di</strong>sce sempre <strong>di</strong> più permettendo alla ra<strong>di</strong>chetta e al<br />
fusticino <strong>di</strong> uscire dai tegumenti.<br />
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