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Download Atti-Assise-2011.pdf 5 MB - Provincia di Verona

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E’ infatti scontato pensare che le competenze relazionali vengano considerate una dote naturale e quin<strong>di</strong><br />

come le doti naturali, ce l’hai o non ce l’hai. Magari si fa attenzione al momento della selezione del<br />

personale, ma poi viene vista solo come una dote e non come un’area su cui si può migliorare o si può<br />

investire. Cosa bisogna fare invece?<br />

Bisogna capire che ci sono dei servizi <strong>di</strong> Accoglienza turistica <strong>di</strong>versi dal front offi ce, dove c’è il linguaggio<br />

non verbale in cui l’ambiente fi sico del tipo: come è arredato l’uffi cio, come è sistemato, <strong>di</strong> che<br />

colore sono i muri, hanno un grande ruolo che serve a comunicare.<br />

Ci sono dei servizi <strong>di</strong> Accoglienza che rinunciano ad alcuni <strong>di</strong> questi elementi, pensiamo alla gestione<br />

del portale web o, come vedremo, nelle interazioni a <strong>di</strong>stanza, per telefono che rappresentano una<br />

situazione <strong>di</strong> comunicazione più ristretta e ridotta, dove però ci sono alcuni aspetti <strong>di</strong> comunicazione<br />

non verbale importantissimi. Ma pensiamo al back offi ce, cioè a quale materiale informativo si prepara,<br />

come si scrivono le informazioni che poi verranno stampate nei dépliant, come si prepara la busta che<br />

poi verrà mandata al turista.<br />

Negli Iat il personale è impegnato a organizzare eventi sul territorio, magari in collaborazione con altri<br />

soggetti e questo è un lavoro, sempre <strong>di</strong> Accoglienza, <strong>di</strong>verso dal front offi ce. Anzi, toglie del tempo, per<br />

cui o si fa front offi ce o si fanno altre cose.<br />

Un servizio importantissimo <strong>di</strong> raccolta è la <strong>di</strong>ffusione dei feed back, dei commenti, dei reclami, degli<br />

elogi, sulla qualità dei servizi nella località. Il cliente quando protesta, <strong>di</strong>venta una miniera <strong>di</strong> informazioni.<br />

L’Accoglienza dei giornalisti, le relazioni con gli istituti <strong>di</strong> formazione, con gli studenti, con i docenti…<br />

e potremmo andare avanti a lungo.<br />

Oltre al front offi ce c’è molto <strong>di</strong> più e bisogna cercare <strong>di</strong> uscire da questa visione “riduzionistica” dell’incontro<br />

con il turista perché altrimenti cosa succede? Che, se siamo noi, professionisti dell’Accoglienza i<br />

primi a pensare che il nostro lavoro consista solo in questo, intanto si banalizza la nostra funzione perché<br />

invece la professionalità è molto più ampia, molto più ricca e corriamo il rischio <strong>di</strong> pensare che si possa<br />

sostituire il lavoro allo Iat con dei sistemi informatici in cui “schissa il botton e vien fuori la risposta”, da<br />

parte <strong>di</strong> chi non conosce il nostro lavoro, è forte. Purtroppo chi prende le decisioni e decide se investire<br />

sull’Accoglienza, sulla promozione o se togliere fon<strong>di</strong> e risorse, queste cose non le capisce. Dobbiamo<br />

essere noi i primi a non svalutare il lavoro e a non appiattirci solo su “devo essere lì a rispondere ai turisti”.<br />

Ci sono invece tante altre cose che dobbiamo fare.<br />

Quand’è che si <strong>di</strong>ce che c’è una relazione?<br />

Per essere in relazione bisogna essere almeno in due. Ci vogliono almeno due parti che entrano in<br />

contatto tra <strong>di</strong> loro. Il singolo contatto si defi nisce interazione. L’interazione da sola è uno scambio, un<br />

episo<strong>di</strong>o, un momento che <strong>di</strong>venta relazione quando questo è inserito in una storia: c’è un prima e c’è<br />

“Avere un’ottica relazionale vuol <strong>di</strong>re adottare dei valori <strong>di</strong> relazione<br />

e spirito <strong>di</strong> servizio al posto <strong>di</strong> valori burocratico-legali. Spirito <strong>di</strong><br />

servizio vuol <strong>di</strong>re invece capire che è il risultato quello che conta.”<br />

Marta Ugolini<br />

la prospettiva <strong>di</strong> uno sviluppo futuro.<br />

Allora è vero che con il turista che<br />

viene anche solo una volta nell’Uffi -<br />

cio Turistico per avere un’informazione<br />

ci può essere un’interazione, ma<br />

immaginate con gli altri soggetti con<br />

cui entrate in interazione quoti<strong>di</strong>anamente<br />

e con i quali ci vuole un’attenzione particolare. E’ necessario ricordarsi cos’è successo prima ed è<br />

fondamentale avere un’attenzione verso gli aspetti personali. La relazione è qualcosa che si prolunga<br />

nel tempo, ad esempio quando dal punto <strong>di</strong> vista affettivo e amoroso abbiamo una relazione con qualcuno,<br />

non è quasi mai una cosa occasionale, ma c’è una prospettiva <strong>di</strong> continuità.<br />

Ovviamente le persone sono in un network <strong>di</strong> relazioni e qui abbiamo l’esempio della rete a stella dove<br />

c’è una persona che è in relazione con altre cinque e dove esiste la rete totale, che è più <strong>di</strong> un’idea, una<br />

metafora <strong>di</strong> quello che si trova nella realtà (perché nella realtà si trovano dei coaguli, delle aggregazioni,<br />

dei gruppi che insistono su alcuni soggetti che sono in una posizione focale), ma dove però, la rete<br />

totale vede tutti in interazione con tutti.<br />

Questi modelli <strong>di</strong> rete totale rimangono in pie<strong>di</strong> anche se uno dei soggetti esce dalla rete. Tuttavia se<br />

nella rete a stella uno dei soggetti periferici esce, non cambia niente. Se invece esce uno centrale, la<br />

rete non c’è più. Quin<strong>di</strong> hanno anche una vitalità e capacità <strong>di</strong> rispondere alle sollecitazioni <strong>di</strong>fferenti.<br />

Le relazioni sono potentissime e una volta che le abbiamo scoperte e cominciamo ad osservarle, le troviamo<br />

dappertutto. Del resto, esiste una <strong>di</strong>sciplina che si occupa <strong>di</strong> relazioni: la sociologia.<br />

Noi, come economisti <strong>di</strong> impresa, analizziamo le relazioni che hanno un’implicazione <strong>di</strong> tipo economico,<br />

ma le relazioni sono <strong>di</strong> famiglia, <strong>di</strong> coppia, <strong>di</strong> amici, <strong>di</strong> compagni <strong>di</strong> corso, <strong>di</strong> colleghi, <strong>di</strong> ex compagni.<br />

Se nella nostra società non esistessero le relazioni, ci estingueremmo subito. E’ quin<strong>di</strong> connaturato alla<br />

natura dell’uomo cercare qualcuno con cui avere non solo relazioni, ma rapporti <strong>di</strong> conoscenza da mantenere<br />

nel tempo.<br />

Le relazioni possono però essere <strong>di</strong> natura <strong>di</strong>versa.<br />

Ci sono le relazioni, come quelle viste prima, <strong>di</strong> famiglia, <strong>di</strong> coppia, relazioni basate sulla persona, dette<br />

relationship o human relationship (dell’essere umano) e ci sono relazioni basate sulla tecnologia dell’informazione<br />

attraverso i social network, che sono relazioni <strong>di</strong> tipo <strong>di</strong>verso da quelle umane e vere.<br />

Ci sono relazioni vicine e relazioni lontane. Ci sono relazioni basate sulla conoscenza, in cui si mantiene<br />

la relazione con l’altra persona, perché questa ci da delle informazioni e delle in<strong>di</strong>cazioni e ci sono relazioni<br />

basate sul potere. Non dovete pensare che nelle relazioni ci sia parità, anzi molto spesso c’è una<br />

parte che fa fare all’altra qualcosa che altrimenti non avrebbe fatto.<br />

Se noi guar<strong>di</strong>amo le singole imprese, sono basate su network. Pensiamo ai gran<strong>di</strong> marchi che hanno i<br />

loro fornitori certifi cati, gruppi ristretti e quando hanno bisogno <strong>di</strong> una parte o <strong>di</strong> un componente, non<br />

vanno sul mercato a <strong>di</strong>re “dov’è che possiamo comperare questo componente?” Hanno già un soggetto<br />

con cui lavorano da <strong>di</strong>eci anni, con cui hanno già sviluppato un progetto <strong>di</strong> tecnologia comune, hanno<br />

investito entrambi e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ventano relazioni, per cui è costoso per entrambe le parti smettere <strong>di</strong><br />

comprare e acquistare.<br />

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