Download Atti-Assise-2011.pdf 5 MB - Provincia di Verona
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Marta Ugolini - Docente <strong>di</strong> Marketing del Turismo,<br />
Facoltà <strong>di</strong> Lingue e Letterature Straniere, Università <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Il nostro contributo è stato con<strong>di</strong>viso con i colleghi dell’Università <strong>di</strong> Urbino, il professor<br />
Tonino Pencarelli che insegna Gestione dei Sistemi Turistici Locali all’Università<br />
<strong>di</strong> Urbino e il dottor Simone Splen<strong>di</strong>ani docente <strong>di</strong> Comunicazione d’Impresa.<br />
Siamo quattro aziendalisti “prestati” alle facoltà umanistiche per questi corsi nuovi<br />
in cui si mettono insieme competenze turistiche, conoscenza della cultura dei<br />
paesi stranieri e una parte <strong>di</strong> conoscenze manageriali.<br />
Vedremo come impostare contenuti e modelli <strong>di</strong> carattere manageriale che servono al responsabile<br />
dell’accoglienza negli uffi ci Iat.<br />
Quando si parla <strong>di</strong> relazioni con il territorio, siccome il territorio non è un soggetto, si <strong>di</strong>ce tutto e si<br />
fi nisce per non <strong>di</strong>re niente e invece noi cercheremo <strong>di</strong> andare ad identifi care in modo un po’ più preciso<br />
chi sono i soggetti del territorio con cui avere delle relazioni. Vedremo dunque cosa vuol <strong>di</strong>re applicare<br />
ai servizi <strong>di</strong> Accoglienza turistica la prospettiva relazionale e quin<strong>di</strong> vedremo come il professionista<br />
dell’Accoglienza turistica che siete voi, persone che sono in “trincea” tutti i giorni, si comporta nel network<br />
delle relazioni.<br />
Ci occuperemo <strong>di</strong> relazioni interne tra istituzioni, <strong>di</strong> relazioni collaborative con gli operatori turistici,<br />
relazioni con enti, istituzioni e altre organizzazioni, con la comunità locale abitante e alla fi ne parleremo<br />
delle relazioni con il turista.<br />
Per arrivare preparati al front offi ce ci vuole tutto un lavoro <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> relazioni che partono da<br />
quelle con i colleghi ed il capo (che risultano fondamentali perchè se non ci fossero quelle, rinunciamo<br />
a tutto) e vanno a fi nire su altri rapporti, per esempio con gli altri Iat, o con gli operatori turistici che<br />
lavorano in altre località.<br />
De<strong>di</strong>cheremo la seconda parte dell’incontro al <strong>di</strong>alogo e alla <strong>di</strong>scussione.<br />
Con l’aiuto <strong>di</strong> Francesca Simeoni approfon<strong>di</strong>remo alcune competenze relazionali “in pratica”, parlando<br />
dell’uso del telefono. Nelle relazioni organizzative l’uso del telefono è uno degli elementi che trova le<br />
persone impreparate.<br />
Vorrei intanto che voi rifl etteste sulla vostra giornata lavorativa. Quali sono le attività che svolgete? Si arriva<br />
la mattina in uffi cio, si incontrano i colleghi, si beve il caffè… e poi, cosa si fa? Si accende il computer,<br />
si va a vedere se c’è posta e poi?<br />
Intervento<br />
Iat Valpolicella, <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> <strong>Verona</strong><br />
Per prima cosa saluto i colleghi. Io lavoro tantissimo via e-mail, quin<strong>di</strong> o vado a consultare le e-mail o i<br />
gestionali dei siti web per inserire gli eventi.<br />
Marta Ugolini<br />
Quali sono i siti che ti interessano?<br />
Iat Valpolicella<br />
Visito www.tourism.verona.it e www.valpolicellaweb.it. Poi verifi co la logistica dell’uffi cio, ad esempio se<br />
mancano dei dépliants.<br />
Marta Ugolini<br />
Quin<strong>di</strong> la vetrina va animata, perché non c’è niente <strong>di</strong> peggio <strong>di</strong> una vetrina che non cambia mai.<br />
L’attività che il professionista dell’Accoglienza turistica svolge è variegata. Ci sono molte attività <strong>di</strong> supporto<br />
senza le quali non si riesce a erogare il servizio <strong>di</strong> front-offi ce.<br />
Cosa fa il professionista dell’Accoglienza turistica? Si informa, ma anche è un <strong>di</strong>vulgatore <strong>di</strong> informazioni<br />
nei confronti dei colleghi collaboratori, perché se Anna trova delle informazioni che riguardano<br />
la grotta <strong>di</strong> Fumane ma che sono <strong>di</strong> interesse per i colleghi, immagino che lo <strong>di</strong>ca. Può essere che nei<br />
confronti <strong>di</strong> collaboratori più giovani svolga una funzione <strong>di</strong> guida.<br />
Poi un’attività <strong>di</strong> supporto che è continua e che caratterizza qualsiasi uffi cio è essere risolutori <strong>di</strong> problemi.<br />
Se succedono degli imprevisti (ad esempio si stacca un cavo, si blocca l’antivirus del computer, la<br />
stampante non funziona), bisogna chiamare un tecnico e quin<strong>di</strong> bisogna essere sempre pronti a risolvere<br />
i problemi e le <strong>di</strong>ffi coltà interne e quelle operative.<br />
Con i colleghi ci possono essere dei confl itti o anche delle <strong>di</strong>vergenze <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> vista e ci si trova a svolgere<br />
la funzione <strong>di</strong> negoziatore per trovare un compromesso o una soluzione all’eventuale problema.<br />
Il coor<strong>di</strong>natore dello Iat fa anche il responsabile <strong>di</strong> relazioni esterne, colui che tiene in prima persona<br />
le relazioni con gli operatori turistici, con gli enti e le istituzioni, e a volte è portavoce e fi gura rappresentativa<br />
dell’Uffi cio Turistico all’esterno.<br />
Leggiamo ora il tutto con un approccio <strong>di</strong> marketing relazionale, che si contrappone e nasce come<br />
risposta e alternativa all’approccio del Marketing Management <strong>di</strong> Kotler. Esiste un approccio alternativo<br />
al marketing <strong>di</strong> Kotler e al marketing strategico delle 4P che è il marketing relazionale, che nasce non a<br />
caso in un ambiente culturale europeo, nella scuola scan<strong>di</strong>nava <strong>di</strong> Svenson, Eriksson, Gummerson, ecc.<br />
E si propone come un approccio che, in modo forse meno elegante dal punto <strong>di</strong> vista formale, osserva<br />
la realtà e va ad in<strong>di</strong>viduare quali sono le relazioni <strong>di</strong> mercato.<br />
Innanzitutto ci sono relazioni interne all’organizzazione. Anna prima ha detto che saluta i colleghi perché<br />
se non mantiene un rapporto <strong>di</strong> comunicazione e collaborazione con i colleghi, è fi nita.<br />
Ci sono poi relazioni <strong>di</strong> mercato, quelle classiche con i clienti, con quelli che comprano, con quelli che<br />
hanno i canali <strong>di</strong>stributivi o gli interme<strong>di</strong>ari, ma anche delle relazioni con soggetti speciali, con soggetti<br />
che non hanno imme<strong>di</strong>atamente un rapporto <strong>di</strong> compra-ven<strong>di</strong>ta ma con cui si negozia, con cui ci sono<br />
servizi che vengono offerti in cambio non <strong>di</strong> denaro ma <strong>di</strong> qualcos’altro.<br />
E poi ci sono delle meta-relazioni: la pubblica amministrazione, il potere, l’immagine che si ha, che non<br />
sono relazioni <strong>di</strong> mercato, ma che rappresentano il contesto ambientale a cui ci si riferisce.<br />
Adattiamo il tutto ai servizi <strong>di</strong> Accoglienza turistica e interpretiamo l’uffi cio Iat come un’azienda <strong>di</strong> servizi<br />
che offre servizi ai turisti, ma anche ad altri soggetti.<br />
Perché parlare <strong>di</strong> competenze relazionali sui servizi <strong>di</strong> Accoglienza turistica? Non è un binomio scontato<br />
<strong>di</strong>re che per fare l’Accoglienza ci vuole una pre<strong>di</strong>sposizione alle relazioni e che bisogna avere persone<br />
che siano capaci <strong>di</strong> relazionarsi.<br />
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