Download Atti-Assise-2011.pdf 5 MB - Provincia di Verona
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- Sensibilizzazione e coinvolgimento dei citta<strong>di</strong>ni e degli operatori nello sviluppo turistico e verso una<br />
neo-cultura dell’Accoglienza.<br />
Da qui nasce la campagna <strong>di</strong> comunicazione, curata dall’agenzia Marchingegno <strong>di</strong> Ancona, che vi presenterò<br />
oggi e l’excursus delle attività <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo strategico realizzate dalla Marca Anconetana era fondamentale<br />
per comprendere il quadro sinottico in cui si inserisce la stessa campagna. Trattasi <strong>di</strong> una<br />
prima iniziativa che, nel futuro, sarà oggetto <strong>di</strong> nuove ed interessanti implementazioni che vedranno l’attività<br />
<strong>di</strong> valorizzazione e sensibilizzazione estendersi all’intero sistema locale <strong>di</strong> offerta, coinvolgendo anche<br />
attori non strettamente appartenenti al mondo degli addetti ai lavori quali la popolazione residente<br />
e gli altri operatori economici della destinazione. La campagna nasce dalla rifl essione che il turismo vive<br />
<strong>di</strong> relazioni umane e la relazione è parte integrante del prodotto turistico. Accogliere signifi ca prestare<br />
attenzione ai bisogni, e agli interessi <strong>di</strong> chi visita il nostro territorio, mettersi nei suoi panni, capire i suoi<br />
desideri e comprendere le sue esigenze al fi ne <strong>di</strong> rendere il territorio realmente ospitale.<br />
L’obiettivo principale è quello <strong>di</strong> portare il territorio (e quin<strong>di</strong> coinvolgendo non solo gli operatori del<br />
settore ma anche gli stessi abitanti) a riconoscere il valore del grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione del visitatore quale<br />
misura - in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>mento - del successo <strong>di</strong> una destinazione turistica e, quin<strong>di</strong>, come signifi cativo<br />
fattore <strong>di</strong> crescita economica.<br />
Visual e payoff, molto accattivanti per una campagna <strong>di</strong> comunicazione, mettono in risalto, attraverso<br />
un rovesciamento positivo, un famosissimo detto popolare, accompagnato da un linguaggio ironico,<br />
comico e dall’alta comprensibilità del messaggio:<br />
“Il turista non è un pesce... dopo tre giorni è ancora buono”<br />
Ma c’è <strong>di</strong> più. La prima parte della frase “Il turista non è un pesce” offre un secondo piano semantico in<br />
cui “il turista non è uno sprovveduto... ha facoltà <strong>di</strong> scegliere: non abbocca, ma sceglie”!<br />
Doveva rimanere impressa: chi lavora abitualmente a contatto con i turisti, essendo già consapevole del<br />
valore dell’accoglienza, doveva essere stimolato a migliorare i propri mo<strong>di</strong>; chi invece non è operatore<br />
del settore doveva essere incentivato ad abbandonare ogni comportamento negativo nei confronti del<br />
turista il quale, in certi perio<strong>di</strong> dell’anno, rischia <strong>di</strong> essere percepito come un “fasti<strong>di</strong>o” (invade la propria<br />
città, occupa parcheggi, crea qualche piccolo <strong>di</strong>sagio in più).<br />
Possiamo dunque considerare il turista come un “bene... comune”, che produce sviluppo al pari delle<br />
eccellenze del territorio, del patrimonio artistico e delle sue specifi cità culturali. Un turista sod<strong>di</strong>sfatto e<br />
ben accolto, infatti, non solo torna più facilmente ma potenzialmente, attivando un positivo WOM (word<br />
of mouth), <strong>di</strong>venta egli stesso elemento captatore <strong>di</strong> nuovo turismo. È per questo che, chi viene in contatto<br />
con un turista (operatore o residente che sia) ha quin<strong>di</strong> un duplice compito: deve farlo “entrare”<br />
nel proprio mondo, fargli conoscere il proprio stile <strong>di</strong> vita per fargli percepire il senso dell’inside (inteso<br />
in senso socio-antropologico). In altre parole deve raccontargli in modo unico e autentico i valori della<br />
sua terra e della sua cultura affi nché lo stesso<br />
turista <strong>di</strong>venti a sua volta “ambasciatore” del<br />
nostro territorio.<br />
Quin<strong>di</strong>: “Il turismo è un bene comune, l’accoglienza<br />
un dovere <strong>di</strong> tutti”...questo è la reason<br />
why della campagna. Per questo è fondamentale<br />
<strong>di</strong>ffondere il senso della cura, dell’accoglienza<br />
e della <strong>di</strong>sponibilità come elementi determinanti nel creare, nella percezione del turista, un’esperienza<br />
non solo positiva, ma unica e memorabile.<br />
La Marca Anconetana crede fermamente nel suo territorio, nella capacità dei suoi “attrattori” <strong>di</strong> valorizzarne<br />
le bellezze, ma soprattutto crede nella qualità dell’esperienza <strong>di</strong> viaggio, possibile grazie all’accoglienza<br />
dei nostri operatori e all’ospitalità delle nostre genti, al valore dell’esperienza dei nostri artigiani,<br />
a quel “saper fare” che ne rappresenta l’anima.<br />
E coinvolgere i citta<strong>di</strong>ni e gli operatori nello sviluppo turistico, trasformandoli da spettatori a protagonisti<br />
e sostenitori del territorio anconetano, delle sue città e risorse turistiche è proprio quello che cerca <strong>di</strong><br />
veicolare la campagna, accrescendo la consapevolezza, in ognuno, del proprio ruolo <strong>di</strong> “rappresentante<br />
del territorio”, nell’esercizio del proprio lavoro o semplicemente per strada nel relazionarsi con una<br />
persona che non è del luogo.<br />
Il professor Giancarlo Dall’Ara, nell’introduzione al workshop, affermava con forza che l’accoglienza “si<br />
può e si deve progettare”.<br />
Bene, il Sistema Turistico della Marca Anconetana si muove nella <strong>di</strong>rezione del cambiamento, realizzando<br />
questa prima (ma non ultima) iniziativa sul territorio. Un cambiamento <strong>di</strong> natura culturale che ha visto<br />
protagonisti l’ironia e la simpatia nell’elaborazione del messaggio e che nel futuro prevederà il coinvolgimento<br />
proattivo dei citta<strong>di</strong>ni e degli operatori dell’intera fi liera.<br />
Giancarlo Dall’Ara<br />
Questa è una campagna che non passa inosservata!<br />
Domanda del pubblico<br />
Una domanda banale: quanto è costata e crede che le affi ssioni abbiano dato fasti<strong>di</strong>o agli ospiti?<br />
Smeralda Tornese<br />
La campagna, pur non essendo rivolta ai turisti, doveva essere necessariamente “turista compatibile”,<br />
ed è per questo che il periodo in<strong>di</strong>viduato per l’affi ssione è stato tra fi ne marzo e prima decina <strong>di</strong> aprile<br />
2011. Quello della “compatibilità” non è stato però un aspetto sottovalutato: si doveva fare in modo che<br />
il turista che fosse venuto a contatto con i <strong>di</strong>versi strumenti della campagna apprezzasse gli sforzi messi<br />
in atto dalla comunità per accoglierlo secondo le sue aspettative.<br />
Più che <strong>di</strong> costo della campagna parlerei invece <strong>di</strong> investimento, che è stato pari ad euro 15.000,00 IVA<br />
inclusa. Un investimento non elevato se si considera che, oltre alla progettazione grafi ca è comprensivo<br />
dei costi <strong>di</strong> stampa, sevizi <strong>di</strong> prenotazione e <strong>di</strong>stribuzione degli spazi affi ssioni nonché i costi dei <strong>di</strong>ritti<br />
<strong>di</strong> affi ssione. Questo è stato un primo step, ne seguiranno altri, sempre incentrati sulla valorizzazione e<br />
sensibilizzazione al tema forte, e spesso trascurato, dell’Accoglienza, ma con una modalità più coinvolgente...<br />
però non anticipo niente: seguite le nostre iniziative su www.marcaanconetana.it.<br />
Sistema Turistico Pavia<br />
Penso che questo progetto possa essere esteso anche ad altre province.<br />
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