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Download Atti-Assise-2011.pdf 5 MB - Provincia di Verona

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Giancarlo Dall’Ara - Consulente <strong>di</strong> Marketing nel Turismo<br />

L’Accoglienza si può progettare! Se nel nostro Paese si vuol fare un passo in<br />

avanti sul tema dell’Accoglienza, non possiamo continuare a ripeterci “bisogna<br />

essere <strong>di</strong>sponibili, bisogna essere accoglienti, bisogna sorridere alle persone<br />

quando entrano in uno Iat”. C’è una bella <strong>di</strong>fferenza tra l’Accoglienza che troviamo<br />

in certe località sperdute <strong>di</strong> montagna e le altre realtà dove ti fermi un attimo<br />

chie<strong>di</strong> “Scusi, sa dov’è…?” e quello ti fa salire sulla sua macchina, ti accompagna<br />

e non ti molla più. L’Accoglienza nel nostro territorio è spontanea e non è solo l’Uffi cio Informazioni<br />

Turistiche ad occuparsene. L’Uffi cio <strong>di</strong> Informazioni è il biglietto da visita, è il punto <strong>di</strong> riferimento per<br />

le persone che fi sicamente arrivano in un territorio, o ci contattano via web, ma non può essere il solo.<br />

Come se fosse uno“Iat fuori dallo Iat”. Ma se fosse permesso, cosa dovrebbe fare? Dovrebbe incentivare<br />

la fi liera dell’Accoglienza ospitale, dell’Accoglienza <strong>di</strong> qualità, contando su realtà straor<strong>di</strong>narie, ristoranti<br />

vali<strong>di</strong>ssimi, accoglienti hotel, ecc, che sarebbero stimolati ancora <strong>di</strong> più se facessero parte <strong>di</strong> una fi liera,<br />

una fi liera volontaria alla quale teoricamente tutti possono aderire.<br />

Aderiranno coloro che con<strong>di</strong>vidono non tanto dei principi legati agli standard <strong>di</strong> qualità, ma soprattutto<br />

dei valori, e sono tutti i valori legati all’Accoglienza.<br />

L’Accoglienza deve essere trasparente…se il prezzo del soggiorno è <strong>di</strong> 90,00 euro, si deve capire che il<br />

costo è <strong>di</strong> 90,00 euro tutto compreso, e non si deve richiedere ad un povero utente <strong>di</strong> risolvere un’equazione<br />

per capire quanto spenderà davvero alla fi ne del suo soggiorno. Credo che quin<strong>di</strong> una fi liera che<br />

con<strong>di</strong>vida una serie <strong>di</strong> valori possa essere il maggior alleato che uno Iat può avere sul territorio.<br />

Guar<strong>di</strong>amo l’esempio francese: quest’anno è stato fi rmato il “patto dell’Accoglienza” da parte <strong>di</strong> numerosi<br />

soggetti che si occupano <strong>di</strong> turismo a livello nazionale: Ministero, Ferrovie, Aeroporti ecc.. Non so<br />

se a livello locale sia riproponibile. Se vogliamo che l’Uffi cio <strong>di</strong> Informazioni Turistiche faccia marketing,<br />

ovvero che l’investimento nell’Uffi cio <strong>di</strong> Informazioni Turistiche generi presenze nel territorio, bisogna<br />

che ci siano delle con<strong>di</strong>zioni.<br />

Cominciamo dai requisiti minimi. Non posso visitare una città d’arte dove la domenica è tutto chiuso<br />

ed io credo molto nel coinvolgimento dei residenti. Ad esempio www.globalgreeternetwork.info è un<br />

caso emblematico ed è una delle tantissime reti <strong>di</strong> residenti <strong>di</strong>sposti a <strong>di</strong>ventare ambasciatori del territorio,<br />

dove è possibile ad<strong>di</strong>rittura prenotare un residente che vi porti a spasso per la città grazie a<br />

delle persone che danno la loro <strong>di</strong>sponibilità per supportare un progetto <strong>di</strong> Accoglienza in un territorio.<br />

Infatti, se guardate alcuni esempi inglesi e francesi, vedete proposte <strong>di</strong> soggiorno che hanno nomi del<br />

tipo “incontra un amico” oppure “prenota un amico”. E’ straor<strong>di</strong>nario! Cosa <strong>di</strong> più bello ci può essere<br />

che andare in un posto ed incontrare una persona vera, non un cameriere pagato per sorriderti, ma una<br />

persona che ha del tempo libero e della passione per il proprio territorio. Credo in uffi ci Iat che costruiscono<br />

un data base <strong>di</strong> persone <strong>di</strong>sponibili nel territorio, quei famosi “personaggi” che colpiscono<br />

<strong>di</strong> più il visitatore quando si visita in un luogo. Come vedete ritorna l’elemento umano, guai se un<br />

giorno dovessimo avere una normativa nazionale d’Accoglienza che non dà più centralità alle persone e<br />

questi tagli agli uffi ci non tengono assolutamente in considerazione questo dato.<br />

E poi solo lo Iat può togliere quella patina <strong>di</strong> “turisticità” che tante realtà hanno e che proprio per questo<br />

non piacciono più ai turisti. Rimini è la classica realtà fra tante del nostro Paese che ha questa immagine<br />

fortemente turisticizzata che attira un certo tipo <strong>di</strong> domanda e respinge in maniera assoluta tante altre.<br />

I respinti dall’immagine <strong>di</strong> Rimini sono allontanati da troppa “turisticità”, ma se poi si è aiutati dai residenti,<br />

si riesce a far riscoprire, a far tornare fuori gli elementi <strong>di</strong> autenticità che comunque sopravvivono<br />

anche nelle situazioni più turisticizzate. Provate ad immaginare un giro in un luogo fortemente turisticizzato<br />

con una guida turistica tra<strong>di</strong>zionale e provate a farlo con un residente innamorato del proprio<br />

territorio. Ecco perché il ruolo degli Iat nei confronti dei residenti è fondamentale: poche realtà hanno<br />

la possibilità, la <strong>di</strong>sponibilità, il contatto con i residenti per far capir loro per primi l’importanza <strong>di</strong> una<br />

risorsa.<br />

A volte poi capita che se chiedete ad una persona cosa c’è da vedere, questa ti risponda. “Niente!”.<br />

Quin<strong>di</strong> per evitare che ci siano persone che rispondano ai turisti con atteggiamenti anti-turistici, del tipo:<br />

“scusa vai via che da quando siete arrivati voi qui non si campa più…” non c’è campagna promozionale<br />

che tenga, è il personale degli Uffi ci Informazione che conta, bisogna <strong>di</strong>fendere il ruolo degli Iat.<br />

Ignazio Pucci - Responsabile P.O. Programmazione,<br />

Promozione e gestione delle <strong>Atti</strong>vità Turistiche, <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Pesaro e Urbino<br />

Oggi presentiamo questo progetto pilota che abbiamo realizzato<br />

recentemente e che è l’evoluzione <strong>di</strong> un percorso che<br />

abbiamo cominciato anni fa. Ten<strong>di</strong>amo ad una rivoluzione del modo <strong>di</strong> concepire e<br />

gestire l’Accoglienza e quin<strong>di</strong> del ruolo che lo Iat può avere in futuro.<br />

Dal 2005, anno in cui abbiamo iniziato queste rifl essioni con il professor Dall’Ara<br />

che ci ha sempre accompagnato fi n dalle origini, abbiamo concepito gli Iat un po’<br />

meno come uffi ci e più come dei luoghi e strumenti <strong>di</strong> marketing: non i soliti luoghi<br />

in cui il turista entra, prende una mappa, chiede l’orario del treno e se ne va, ma spazi in cui il turista<br />

cerca <strong>di</strong> entrare in relazione con il territorio e quin<strong>di</strong> cerca <strong>di</strong> trovare la sintonia con il territorio per compiere<br />

la sua esperienza <strong>di</strong> viaggio. “L’aperitivo del turista” è un modo per invitare il turista nell’Uffi cio<br />

Informazioni offrendogli gastronomia tipica, un modo per far sentire come a casa sua il nostro ospite e<br />

cercare <strong>di</strong> far cadere quella barriera che a volte si crea tra l’operatore e il turista. “A Natale regalo artigiano”,<br />

“Il segnalibro invito” .<br />

Oggi sempre meno turisti sono motivati ad entrare in uno Iat, perché da casa già possono scaricarsi il<br />

pdf, il dépliant, trovare le informazioni utili. Abbiamo adottato un guest book per lasciare un pensiero<br />

al territorio.<br />

Siamo la città <strong>di</strong> Rossini e negli uffi ci, almeno nel periodo del festival, <strong>di</strong>ffon<strong>di</strong>amo un sottofondo <strong>di</strong> musica<br />

rossiniana che crea legame con la città. Tutte queste azioni sperimentali per favorire un’Accoglienza<br />

esperienziale, hanno avuto un buon successo e quin<strong>di</strong> abbiamo pensato <strong>di</strong> rispondere a questo tipo <strong>di</strong><br />

domanda osando <strong>di</strong> più.<br />

L’obiettivo era quello <strong>di</strong> rivoluzionare l’uffi cio Iat, garantendo <strong>di</strong> base la funzione propria che è quella<br />

dell’Accoglienza turistica, dell’offerta <strong>di</strong> servizi e della rappresentazione degli eventi, ma a fi anco a<br />

questo abbiamo pensato <strong>di</strong> creare una vetrina, come punto <strong>di</strong> conoscenza e <strong>di</strong> commercializzazione<br />

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