Download Atti-Assise-2011.pdf 5 MB - Provincia di Verona
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Fabretta Sanmartino - Funzionaria Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />
Credo che la maggior parte delle persone presenti a questo incontro, essendo nel coor<strong>di</strong>namento, non<br />
abbiano partecipato al convegno <strong>di</strong> ieri o solo pochi l’abbiano fatto e questa mancata presenza penso<br />
si senta a questo colloquio. Infatti ho la sensazione, senza nulla togliere all’utilità e all’interesse notevole<br />
<strong>di</strong> tutte le informazioni che sono state date dai colleghi, che stiamo un passo in<strong>di</strong>etro rispetto a quello<br />
che il convegno <strong>di</strong> ieri ha in<strong>di</strong>viduato.<br />
Il fatto che si sia partiti da un’interessantissima introduzione del professor Dall’Ara che ha <strong>di</strong>stinto tra informazione<br />
e accoglienza ha comportato l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> due fi loni <strong>di</strong>versi <strong>di</strong> intervento sulla materia.<br />
Gli Iat, così come sono strutturati oggi, sono dati soprattutto dal mondo impren<strong>di</strong>toriale e, come è emerso<br />
ieri, oggi sono sostanzialmente morti e non perché siano ineffi cienti o incapaci, anzi sono riconosciuti<br />
da tutti una risorsa notevole.<br />
Sono morti perché superati dagli strumenti soprattutto quelli web che in qualche modo allontanano una<br />
gran<strong>di</strong>ssima fetta <strong>di</strong> clienti, soprattutto i giovani. E i giovani non sono da sottovalutare visto che sono il<br />
futuro. Quin<strong>di</strong> il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> ieri è stato incentrato in una frase del professor Dall’Ara che sostanzialmente<br />
<strong>di</strong>ce. “Bisogna progettare l’accoglienza, bisogna passare ad un livello <strong>di</strong>verso <strong>di</strong> concezione del ruolo”.<br />
Il che signifi ca che non bisogna cancellare tutto, rifare da capo, ma mettersi in relazione con progettualità<br />
e strumenti operativi che i territori hanno. Naturalmente io faccio riferimento alla Regione Lombar<strong>di</strong>a<br />
e alla programmazione <strong>di</strong> cui mi occupo <strong>di</strong>rettamente.<br />
Noi abbiamo puntato moltissimo su questo ed abbiamo avuto dei successi. Direi che generalmente il<br />
“sistema dei sistemi turistici” è riconosciuto da tutti come quello che garantisce a tutte le aree visibilità<br />
e possibilità <strong>di</strong> attuazione dei prodotti turistici capaci <strong>di</strong> competere.<br />
Il cambiamento dovrebbe andare sostanzialmente verso la possibilità <strong>di</strong> inserire gli Iat nel circuito<br />
della progettazione e <strong>di</strong> portarli a quello che viene defi nito DMO. Non è più pensabile che l’informazione<br />
non tenga conto <strong>di</strong> tutte le possibili modalità <strong>di</strong> informazione con scambio su vari blog o con<br />
strumenti analoghi… Sappiamo benissimo che molte destinazioni vengono in<strong>di</strong>viduate perché nascono<br />
dei blog che <strong>di</strong>cono: “io sono stato lì e guarda che stai bene perché trovi questo e questo”.<br />
Lo Iat, in quanto espressione del pubblico, deve garantire assolutamente il <strong>di</strong>stacco. Quello che il sistema<br />
web non ti dà. Quin<strong>di</strong> raccogliere le informazioni nel web e farle proprie, signifi ca costruire quel<br />
database che sembrerebbe fondamentale, che poi costituisce la fonte <strong>di</strong> informazione per tutte le Regioni,<br />
per tutti noi, per tutti gli operatori dello Iat e che in qualche modo garantisce una garanzia verso<br />
l’utente in quanto fonte uffi ciale <strong>di</strong> informazioni. Infatti<br />
il servizio internet ha il problema delle fonti dove<br />
chiunque <strong>di</strong>ce quello che vuole senza che nessuno<br />
possa verifi carne la veri<strong>di</strong>cità.<br />
La sperimentazione che la Regione Lombar<strong>di</strong>a sta<br />
facendo con Bergamo, ma non solo, è quella <strong>di</strong> cercare<br />
<strong>di</strong> dare allo Iat prima <strong>di</strong> tutto un ruolo che sia<br />
contemporaneamente <strong>di</strong> informazione più <strong>di</strong>ffusa<br />
possibile, più concreta, <strong>di</strong>retta e certa, <strong>di</strong>ciamo certifi<br />
cata che forse è il termine corretto con a fi anco,<br />
la possibilità <strong>di</strong> trasmettere le tipicità del territorio.<br />
Gianluca Bagnara - Cervia Turismo<br />
Sono il presidente <strong>di</strong> questa Società mista pubblico-privato (51% comune <strong>di</strong> Cervia, 49%<br />
Consorzio alberghiero), nata nel 2007 perché la Regione Emilia Romagna ha concesso<br />
ad essa <strong>di</strong> effettuare prenotazioni alberghiere. Si afferma sempre più il modello misto,<br />
che va un po’ a ri<strong>di</strong>segnare quella che è la gestione classica delle informazioni per cui<br />
abbiamo la possibilità <strong>di</strong> fare prenotazioni alberghiere e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> recuperare delle risorse. E’ un lavoro<br />
che facciamo in stretta collaborazione con l’associazione <strong>di</strong> categoria, con l’associazione albergatori e<br />
anche con hotel aderenti che ci sollecitano a migliorare i servizi e ad implementarne nuovi.<br />
Oltre a questa funzione siamo il soggetto operativo a supporto dell’assessorato in alcune attività <strong>di</strong><br />
“workshop”, fi ere o in occasione dei momenti istituzionali in cui si fanno attività promozionali, e soprattutto<br />
per una serie <strong>di</strong> enti/agenzie che si rivolgono al Comune per organizzare degli eventi. Il tutto<br />
attraverso una piattaforma informatica che lascia traccia in maniera molto trasparente.<br />
Il 50% dei fi nanziamenti deriva da contributi pubblici: <strong>Provincia</strong>, Comune attraverso il contratto <strong>di</strong> servizio,<br />
e l’altro 50% attraverso le commissioni sulle prenotazioni alberghiere, attività <strong>di</strong> partnership/sponsorship.<br />
Credo che sia importante in<strong>di</strong>viduare una giusta formula giuri<strong>di</strong>ca per normare questa forma <strong>di</strong><br />
gestione pubblico-privato che rappresenta l’evoluzione dello Iat.<br />
Con Rimini e con tutti gli Iat della costa stiamo cercando <strong>di</strong> creare una rete, l’abbiamo fatto con le prenotazioni<br />
a livello informatico, attivando una sorta <strong>di</strong> politica commerciale rispetto ai parchi, una sorta <strong>di</strong><br />
gruppo <strong>di</strong> acquisto biglietti, per attivare biglietterie. Con le Camere <strong>di</strong> Commercio stiamo sviluppando<br />
politiche <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti tipici per evitare confl itti con altre attività commerciali.<br />
Massimo Gran<strong>di</strong>celli - Dirigente Servizio Turismo e Cultura, <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Pesaro Urbino<br />
Ho riscontrato molto interesse per il nostro bando e per la nostra esperienza e siamo arrivati ad emanarlo<br />
dopo una <strong>di</strong>scussione e un confronto ampio con le associazione <strong>di</strong> categoria. Eravamo consapevoli<br />
che presentandoci con un bando <strong>di</strong> quella natura si sarebbe scatenata qualche contestazione. Tant’è<br />
vero che negli accor<strong>di</strong> preliminari alcuni <strong>di</strong> loro sostenevano che avremmo dovuto procedere con una<br />
<strong>di</strong>stribuzione equilibrata dei produttori e che nessuno fosse favorito, e per ottenere questo si pretendeva<br />
che la gestione rimanesse all’ente pubblico. Abbiamo contestato questa impostazione che portava a<br />
creare un meccanismo infernale, rischiavamo nuovamente una gestione con i <strong>di</strong>pendenti, con limiti all’apertura…<br />
si poteva rischiare l’anticamera dell’insuccesso. Siamo invece riusciti con pazienza a proporre<br />
una logica <strong>di</strong>versa, un approccio <strong>di</strong> tipo promozionale e con la massima trasparenza.<br />
“Si aff erma sempre più il modello misto. Credo che sia importante<br />
in<strong>di</strong>viduare una giusta formula giuri<strong>di</strong>ca per normare questa forma<br />
<strong>di</strong> gestione pubblico-privato che rappresenta l’evoluzione dello Iat.”<br />
Gianluca Bagnara<br />
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