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Carlo Tereo de Landerset - Abruzzo Promozione Turismo<br />

Azienda <strong>di</strong> Promozione Turistica della Regione Abruzzo<br />

Siamo dell’Azienda <strong>di</strong> Promozione Turistica della Regione Abruzzo. La nostra<br />

azienda svolge attualmente la gestione degli uffi ci Iat, la classifi cazione alberghiera,<br />

la promozione turistica, anche attraverso la produzione <strong>di</strong> materiale e<strong>di</strong>toriale,<br />

la statistica ed il back offi ce.<br />

Abbiamo ere<strong>di</strong>tato tutte le ex aziende <strong>di</strong> soggiorno ed i loro <strong>di</strong>pendenti con una certa anzianità <strong>di</strong> servizio.<br />

Siamo pochi, tant’è che ogni impiegato fa mille cose; siamo 49 <strong>di</strong>pendenti a fronte <strong>di</strong> 24 uffi ci aperti,<br />

più una sezione che si occupa <strong>di</strong> marketing ed una <strong>di</strong> logistica.<br />

La Regione Abruzzo in quest’ottica ha deciso, <strong>di</strong> recente, <strong>di</strong> seguire l’esperienza della Regione Marche,<br />

ovvero <strong>di</strong> chiudere l ‘Aptr e <strong>di</strong> riassorbire tutto all’interno della Regione Abruzzo. Per gli Iat abbiamo<br />

iniziato <strong>di</strong>versi anni fa con dei progetti pilota. Ne abbiamo ormai pochissimi a gestione <strong>di</strong>retta, abbiamo<br />

stipulato delle convenzioni con i comuni, con le Pro loco e, in un caso, anche con la Confcommercio.<br />

Infi ne c’è un progetto pilota che sta dando i suoi frutti: un protocollo d’intesa, stipulato per gli uffi ci<br />

Iat del Comune <strong>di</strong> Pescara, aperti 12 mesi l’anno ogni giorno, comprese le domeniche, con la Società<br />

per Azioni che gestisce l’aeroporto <strong>di</strong> Pescara, con una Fondazione, con il Comune, con la <strong>Provincia</strong>, la<br />

Confcommercio ed ovviamente l’Aptr, dove ognuno mette dei fon<strong>di</strong> per la detta gestione.<br />

L’Aptr, capofi la, ha fatto una gara e a seguito <strong>di</strong> essa ha dato la gestione ad una cooperativa turistica. A<br />

mio avviso però non è questo il futuro, bisogna andare nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> Pesaro e <strong>Verona</strong>. Delle grosse<br />

aziende che possono rappresentare il territorio potrebbero dare veramente una grande mano, sotto il<br />

profi lo economico, perché trarrebbero importanti benefi ci rispetto a molte altre attività <strong>di</strong> promozione<br />

che comunque fanno.<br />

Daniela Menchelli - Funzionario Promozione Turistica Regione Toscana<br />

Anch’io sono qui per partecipare al coor<strong>di</strong>namento delle Regioni per il turismo. Mi<br />

ha stimolato ad intervenire l’accenno che Michele ha fatto sull’imposta <strong>di</strong> soggiorno<br />

perché credo che qui si apra uno spaccato molto importante perché, per tante realtà,<br />

si tratta <strong>di</strong> cifre enormi. Ci sono qui Venezia, Firenze, città dove la tassa <strong>di</strong> soggiorno ha effettivamente<br />

portato in comune <strong>di</strong>versi milioni <strong>di</strong> euro. Quin<strong>di</strong> ritengo questa sia una possibilità che deve essere<br />

vagliata con molta attenzione. Anche perché la legge che l’ha prevista non è molto chiara in proposito<br />

e lascia intendere o prevedere che la tassa <strong>di</strong> soggiorno la si debba usare per scopi turistici. Ma con la<br />

fame <strong>di</strong> risorse economiche che oggi c’è nei comuni, non credo che questa ulteriore risorsa possa essere<br />

sfruttata solo per il turismo.<br />

La possibilità comunque esiste ed in alcune circostanze si tratta <strong>di</strong> cifre enormi. Fra l’altro penso che<br />

sarebbe giusto destinare una parte dei proventi per fare questo servizio sul territorio. Meglio questo che<br />

vedere tutta una serie <strong>di</strong> comuni che si muovono autonomamente per fare la promozione che è altro<br />

aspetto dell’attività turistica. Sarà molto <strong>di</strong>ffi cile impe<strong>di</strong>re ad un comune importante <strong>di</strong> utilizzare quelle<br />

risorse per andare a fare <strong>di</strong>rettamente la promozione, anche se la Regione ha previsto delle Agenzie.<br />

Ecco quin<strong>di</strong> l’importanza <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>segnare le funzioni. Sicuramente quella <strong>di</strong> informazione può essere a<br />

questo punto erogata anche da altri soggetti o con altri strumenti. Abbiamo visto che lo stesso uffi cio<br />

aiuta a pre<strong>di</strong>sporre il sito web con l’aggiornamento in tempo reale e per questo alcuni uffi ci chiuderanno,<br />

ma quelli che rimarranno dovranno qualifi carsi sempre più per creare punti <strong>di</strong> riferimento del<br />

territorio, punti <strong>di</strong> Accoglienza. E ben venga anche la rappresentazione <strong>di</strong> quelle che sono le attività<br />

produttive ed economiche del territorio. L’esempio può essere quello dei musei che, a conclusione <strong>di</strong><br />

un percorso, hanno ottenuto la possibilità <strong>di</strong> vendere il materiale proprio al loro interno. Ecco vedrei<br />

l’evoluzione proprio in questo senso.<br />

E l’evoluzione ci deve essere; nel campo del turismo abbiamo assistito ad un cambio <strong>di</strong> funzioni delle<br />

stesse agenzie <strong>di</strong> viaggio con la globalizzazione, il successo <strong>di</strong> Internet, la possibilità <strong>di</strong> procurarsi il servizio<br />

in altra maniera, tutto questo ha cambiato il loro modo <strong>di</strong> operare. Penso che lo stesso ragionamento<br />

si debba fare per gli uffi ci <strong>di</strong> Informazione e Accoglienza.<br />

Emanuela Marchiafava - Assessore Sviluppo Economico e Formazione, <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Pavia<br />

Pavia è la 90ma su 110 Province per presenze turistiche. Il turismo in <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Pavia è tutto<br />

da costruire. Se voi parlate <strong>di</strong> ri<strong>di</strong>segnare il ruolo dello Iat, io, nella mia realtà, lo devo ancora<br />

<strong>di</strong>segnare. Non ho la mappatura dei dati, non so quanta gente arriva, quanta si ferma, non<br />

ho nulla. E’ insomma tutto da fare.<br />

Si parla <strong>di</strong> capacità <strong>di</strong> commercializzare all’interno degli Iat. Io vedo due criticità: se le Regioni normano<br />

in maniera <strong>di</strong>fferente, non possiamo pensare <strong>di</strong> fare un solo gruppo <strong>di</strong> lavoro. Così come se gli Iat sono<br />

ad uno stato <strong>di</strong> avanzamento <strong>di</strong>verso tra loro, non posso pensare che si possano dare risposte omogenee<br />

a me e a Venezia.<br />

Venezia non si può fermare, io invece devo correre. I livelli minimi <strong>di</strong> cui si sta parlando sono sempre da<br />

tarare rispetto agli obiettivi e non ci devono essere livelli minimi, ma massimi, perché nel tempo in cui<br />

riusciamo a realizzarli, quei livelli massimi <strong>di</strong>venteranno i livelli minimi del momento.<br />

Proporrei poi <strong>di</strong> non parlare dei soggetti privati come <strong>di</strong> sponsor ma come partner. Perché le “sponsorship”<br />

sono <strong>di</strong>verse dalle “partnership”.<br />

Perché <strong>di</strong>re sponsor vuol <strong>di</strong>re considerarli come una sorta <strong>di</strong> Bancomat, mentre defi nirli partner signifi ca<br />

coinvolgerli nella gestione del progetto che si va a loro proporre. Sono due atteggiamenti completamente<br />

<strong>di</strong>versi. Il primo, quello dello sponsor, può essere effi cace, utilizzabile per eventi a spot, effi meri.<br />

La partnership, invece, è quella essenziale se vogliamo presentare progetti a me<strong>di</strong>o-lungo percorso<br />

come la gestione degli Iat.<br />

“Proporrei <strong>di</strong> non parlare dei soggetti privati come <strong>di</strong> sponsor ma<br />

come partner. Dire sponsor vuol <strong>di</strong>re considerarli come una sorta<br />

<strong>di</strong> Bancomat, mentre defi nirli partner signifi ca coinvolgerli nella<br />

gestione del progetto che si va a loro proporre. ”<br />

Emanuela Marchiafava<br />

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